Quando arriva l'amore

Senna fatica a sottrarsi al controllo della madre, che si impone con prepotenza nella sua vita con qualche ragione. La protagonista, infatti, che aspira a diventare una fashion designer, si comporta in maniera irresponsabile. Perde un posto di lavoro dietro l'altro e frequenta uomini più giovani di lei. La madre vorrebbe vederla sistemata ma vani sono i suoi tentativi di trovarle un marito. Durante la festa per il suo quarantaseiesimo compleanno, Senna ha però modo di conoscere Adam, un avvocato affascinante e sofisticato. Sicuri di non incontrarsi mai più, i due avranno inaspettatamente un'altra possibilità.

Non è mai troppo tardi, di recente il cinema sembra essersi accorto di una fascia generazionale considerata, almeno fino a qualche tempo fa, poco attrattiva.

Infatti, se un film come Il diario di Bridget Jones, era il 2001, che raccontava delle difficoltà di una trentenne a trovare il proprio posto nel mondo, sul piano professionale ma anche sentimentale poteva rappresentare uno specchio della società contemporanea, Quando arriva l'amore fotografa la situazione odierna in cui una "giovane" quarantenne, che va per i cinquanta, cerca ancora la propria realizzazione.

Segno dei tempi, certamente, che riflette dei cambiamenti radicali di una società dove i quarantenni, sono a tutti gli effetti paragonabili ai ventenni di un tempo e i cinquantenni, sono i nuovi trentenni. Quando arriva l'amore, traduzione non del tutto fedele dell'originale All I wish letteralmente, 'Tutto ciò che desidero', segna il debutto nella regia di Susan Walter che ha collaborato come assistente alla regia per importanti produzioni di serie tv, oltre che di David Lynch e Jean Jeunet.

Una commedia romantica, dal ritmo non sempre scorrevole, soprattutto quando muta registro, da toni più lievi a quelli più seri, ma con un' interessante costruzione narrativa: la scelta, difatti, di raccontare la vita della protagonista il giorno del suo compleanno, in un arco temporale di otto anni, col reiterarsi di alcune azioni.

Ragguardevole il cast, la sempre bella e brava Sharon Stone nei panni di Senna, Ellen Burstyn - il cui debutto risale al 1964 con Vincente Minnelli, vincitrice del premio Oscar per Alice non abita più qui di Martin Scorsese, è la madre della protagonista di L'esorcista -; non è da meno Tom Goldwyn, tra i membri più appartati della famiglia Goldwyn, una potenza nell'ambito cinematografico hollywoodiano. 