mickey97
|
domenica 30 ottobre 2016
|
secondo capolavoro firmato pif, bravi gli attori!
|
|
|
|
Pif nel suo primo film in qualità di regista si era incentrato sull'operato della mafia, ripercorrendo la strage di capaci del 23 maggio 1992, quella di via d'amelio dello stesso anno e tante altre altre morti fra cui quella di Carlo Alberto dalla chiesa e Boris Giuliano ed un ragazzo di nome Arturo Giammaresi che aveva fatto la conoscenza di quest'ultimi, volgendo una particolare attenzione al fenomeno mafioso ed interrogandosi su esso, chiese al padre se la mafia uccidesse loro per poi avere come risposta che al momento era solo inverno e che la mafia uccide solo d'estate. In questo film invece si parla della guerra e di come fosse difficile vivere in questo contesto così avverso e minaccioso che vede una sempre più decisa avanzata degli americani in sicilia guidati dallo scopo di abbattere il nazismo tedesco, ma dietro a tutto questo si nasconde una minaccia ben più grave ovvero la nascita della mafia.
[+]
Pif nel suo primo film in qualità di regista si era incentrato sull'operato della mafia, ripercorrendo la strage di capaci del 23 maggio 1992, quella di via d'amelio dello stesso anno e tante altre altre morti fra cui quella di Carlo Alberto dalla chiesa e Boris Giuliano ed un ragazzo di nome Arturo Giammaresi che aveva fatto la conoscenza di quest'ultimi, volgendo una particolare attenzione al fenomeno mafioso ed interrogandosi su esso, chiese al padre se la mafia uccidesse loro per poi avere come risposta che al momento era solo inverno e che la mafia uccide solo d'estate. In questo film invece si parla della guerra e di come fosse difficile vivere in questo contesto così avverso e minaccioso che vede una sempre più decisa avanzata degli americani in sicilia guidati dallo scopo di abbattere il nazismo tedesco, ma dietro a tutto questo si nasconde una minaccia ben più grave ovvero la nascita della mafia. Pif mette in luce tutto questo con grande lucidità ed espone ogni singolo evento con grande organicità, attuando allo stesso tempo una perfetta commistione fra comico e drammatico, lo spettatore ride ma allo stesso tempo pondera fatti così gravi e constata piacevolmente questo connubio ed il perfetto equilibrio fra le due componenti. Pif inoltre fa in modo che nello spettatore si crei un turbinio di emozioni, portandolo infine a riflettere riguardo l'intera vicenda e le dinamiche che rappresentano il motivo per cui ad esempio è nata la mafia e ciò che risulta ancor più encomiabile in questo bravissimo regista è il non minimizzare, il non tralasciare neppure un dettaglio ed il mettere a nudo qualsiasi problematica nella sua interezza. Questo è un film che ti arrichisce dentro e che invitabilmente lascia il segno perchè senza dubbio è puro ed altamente sincero.
[-]
[+] capolavorissimissimo
(di paolorol)
[ - ] capolavorissimissimo
|
|
[+] lascia un commento a mickey97 »
[ - ] lascia un commento a mickey97 »
|
|
d'accordo? |
|
fabius
|
giovedì 3 novembre 2016
|
la mafia non solo uccide ma soffoca
|
|
|
|
Da uno spunto tratto da documento vero, un gran bel film; solido, a tratti commovente, e comunque sempre venato da quella stessa sarcastica ed autoironica - e per questo spesso carsica - denuncia sociale che ha caraterizzato "la mafia uccide solo d'estate". E' un film che ha il pregio fondamentale di proporre verità importanti e su temi devastantemente rilevanti, con un'ironìa quasi leggiadra. Eccellenti gli attori, che definire "caratteristi" mi parrebbe riduttivo: in particolare, però, una menzione speciale per gli intepreti della "strana coppia" Saro / Mimmo, sempre eccellenti e autore di una sequenza da ricordare (una "confessione" prima del sonno).
[+]
Da uno spunto tratto da documento vero, un gran bel film; solido, a tratti commovente, e comunque sempre venato da quella stessa sarcastica ed autoironica - e per questo spesso carsica - denuncia sociale che ha caraterizzato "la mafia uccide solo d'estate". E' un film che ha il pregio fondamentale di proporre verità importanti e su temi devastantemente rilevanti, con un'ironìa quasi leggiadra. Eccellenti gli attori, che definire "caratteristi" mi parrebbe riduttivo: in particolare, però, una menzione speciale per gli intepreti della "strana coppia" Saro / Mimmo, sempre eccellenti e autore di una sequenza da ricordare (una "confessione" prima del sonno). Decisamente da vedere e, soprattutto, ricordare: perchè l'indignazione civile spesso passa velocemente....
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabius »
[ - ] lascia un commento a fabius »
|
|
d'accordo? |
|
scavadentro65
|
martedì 21 febbraio 2017
|
povera italia...
|
|
|
|
La capacità di Pif universalmente riconosciuta è quella di far riflettere su tematiche di un certo spessore, e a volte anche di alta drammaticità, con un tono lieve di commedia. In questo caso il livello è sempre alto e non solo per l'ottima sceneggiatura, ma sopratutto per la vicenda centrale del viaggio bellico in Sicilia per amore, intrecciato in un mondo in evoluzione che per scacciare una tirannide ha trasformato una parte del nostro paese in terreno di conquista della delinquenza. Mafia e politica si fondono infatti con l'avvallo degli americani, e nulla possono i puri di cuore come l'ufficiale USA di orgini italiane contro il reintegro di assassini e feccia varia chiamati a sostituire i gerarchi fascisti.
[+]
La capacità di Pif universalmente riconosciuta è quella di far riflettere su tematiche di un certo spessore, e a volte anche di alta drammaticità, con un tono lieve di commedia. In questo caso il livello è sempre alto e non solo per l'ottima sceneggiatura, ma sopratutto per la vicenda centrale del viaggio bellico in Sicilia per amore, intrecciato in un mondo in evoluzione che per scacciare una tirannide ha trasformato una parte del nostro paese in terreno di conquista della delinquenza. Mafia e politica si fondono infatti con l'avvallo degli americani, e nulla possono i puri di cuore come l'ufficiale USA di orgini italiane contro il reintegro di assassini e feccia varia chiamati a sostituire i gerarchi fascisti. Ottimi tutti gli attori, dai malinconici disgraziati che vivono senza un tetto, alla vedova di guerra il cui suocero si aggrappa sino all'ultimo alla statua del Duce. Il protagonista non toglie spazio a tutti i volti e i messaggi, se ne fa invece candido latore sino a sedersi in panchina davanti alla Casa Bianca, in un tentativo tanto inutile quanto nobile di notevole impatto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a scavadentro65 »
[ - ] lascia un commento a scavadentro65 »
|
|
d'accordo? |
|
zubetto
|
domenica 6 novembre 2016
|
a lezione da pif
|
|
|
|
"In guerra per amore" è il film che ogni siciliano dovrebbe andare a vedere. "Andare"..perchè va visto al cinema, rigorosamente, senza streaming, buffering, download...parole fin troppo lontane dal contesto da cui stai per farti rapire. All'antica. Ti 'ntracchi, ti impupi e paghi per una lezione di storia, la tua. Per appropriarti di qualcosa che non ricordavi ti appartenesse già.
Dentro c'è tutto, c'è l'essenza delle nostre origini : cultura, abitudini, colori, odori, paesaggi, legami, i detti, i modi, gli sguardi, i silenzi, i riti e i gesti, i baffi e i pupi, un sole cocente che talvolta sfocia in un'aridità di pensiero..tutte le bellezze e le contraddizioni di una terra su cui troppa gente ha messo le mani, dominandola e modellandola a proprio piacimento.
[+]
"In guerra per amore" è il film che ogni siciliano dovrebbe andare a vedere. "Andare"..perchè va visto al cinema, rigorosamente, senza streaming, buffering, download...parole fin troppo lontane dal contesto da cui stai per farti rapire. All'antica. Ti 'ntracchi, ti impupi e paghi per una lezione di storia, la tua. Per appropriarti di qualcosa che non ricordavi ti appartenesse già.
Dentro c'è tutto, c'è l'essenza delle nostre origini : cultura, abitudini, colori, odori, paesaggi, legami, i detti, i modi, gli sguardi, i silenzi, i riti e i gesti, i baffi e i pupi, un sole cocente che talvolta sfocia in un'aridità di pensiero..tutte le bellezze e le contraddizioni di una terra su cui troppa gente ha messo le mani, dominandola e modellandola a proprio piacimento. E così lo sfondo ideale di quell'amore fiabesco rincorso per tutto il film diventa, suo malgrado, l'incolpevole scenario di un finale tremendamente reale che arriva dritto come un pugno allo stomaco. E fa male, malissimo...ma è un dolore che trasuda orgoglio e senso di appartenenza e che nonostante tutto ti fa tornare a casa pensando "sono nato nel posto più bello del mondo".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a zubetto »
[ - ] lascia un commento a zubetto »
|
|
d'accordo? |
|
ruger357mgm
|
sabato 12 novembre 2016
|
buone intenzioni
|
|
|
|
Del modo di raccontare di PIF si era già capito tutto con i suoi programmi TV e con la sua,sopravvalutata, opera prima.Non ci si doveva quindi aspettare nulla di più dal suo secondo film.Lo sforzo produttivo è stato notevole è lodevole : mezzi,comparse,costumi,fior di caratteristi.Le intenzioni civili e morali decisamente elevate,l'idea e il soggetto ottimi.Nuociono al film la recitazione monocorde e inespressiva del regista protagonista e della Dolly Miriam Leone ,decorativa come un piacevole soprammobile ma senza alcun talento cinematografico.Un vero peccato perché l'idea era intrigante e la produzione si è davvero impegnata.Imperdonabile lo svarione dell'elicottero utilizzato per far volare l'asino ( nel 1943 il volo di macchine a rotore per usi militari era appena in fase sperimentale).
[+]
Del modo di raccontare di PIF si era già capito tutto con i suoi programmi TV e con la sua,sopravvalutata, opera prima.Non ci si doveva quindi aspettare nulla di più dal suo secondo film.Lo sforzo produttivo è stato notevole è lodevole : mezzi,comparse,costumi,fior di caratteristi.Le intenzioni civili e morali decisamente elevate,l'idea e il soggetto ottimi.Nuociono al film la recitazione monocorde e inespressiva del regista protagonista e della Dolly Miriam Leone ,decorativa come un piacevole soprammobile ma senza alcun talento cinematografico.Un vero peccato perché l'idea era intrigante e la produzione si è davvero impegnata.Imperdonabile lo svarione dell'elicottero utilizzato per far volare l'asino ( nel 1943 il volo di macchine a rotore per usi militari era appena in fase sperimentale).Sebbene animato da buone intenzioni raggiunge a stento la sufficienza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ruger357mgm »
[ - ] lascia un commento a ruger357mgm »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
lunedì 31 ottobre 2016
|
il trionfo dell'amore con con la mafia come sfondo
|
|
|
|
Torna in questi giorni nelle sale cinematografiche con il suo secondo film "In Guerra per Amore", Pif, e nuovamente il regista/attore, nonchè sceneggiatore, affronta il tema della presenza della mafia nel nostro Paese. Se nel suo precedente "La Mafia Uccide Solo d'Estate" la vicenda viene ambientata ai giorni nostri, in questa sua seconda pellicola la storia è, invece, ambientata nel 1943, e precisamente al tempo dello sbarco dell'esercito americano in Sicilia. Partendo come spunto sia da alcuni fatti storici realmente accaduti che soprattutto dalla storia d'amore, come filo conduttore principale, che il protagonista (lo stesso Pif) ha intrecciato a New York con una bella siciliana (Miriam Leone), trasferitasi negli Stati Uniti, fortemente osteggiata dal parentado di lei che invece la vuole sposa ad al figlio di un mafioso, il giovane innamorato, al fine di poter chiedere la mano della sua amata direttamente al padre rimasto nella terra natia, non può che arruolarsi nell'esercito americano che sta per sbarcare sul sulle coste italiane al fine di liberare l'Italia dalla dittatura di Mussolini.
[+]
Torna in questi giorni nelle sale cinematografiche con il suo secondo film "In Guerra per Amore", Pif, e nuovamente il regista/attore, nonchè sceneggiatore, affronta il tema della presenza della mafia nel nostro Paese. Se nel suo precedente "La Mafia Uccide Solo d'Estate" la vicenda viene ambientata ai giorni nostri, in questa sua seconda pellicola la storia è, invece, ambientata nel 1943, e precisamente al tempo dello sbarco dell'esercito americano in Sicilia. Partendo come spunto sia da alcuni fatti storici realmente accaduti che soprattutto dalla storia d'amore, come filo conduttore principale, che il protagonista (lo stesso Pif) ha intrecciato a New York con una bella siciliana (Miriam Leone), trasferitasi negli Stati Uniti, fortemente osteggiata dal parentado di lei che invece la vuole sposa ad al figlio di un mafioso, il giovane innamorato, al fine di poter chiedere la mano della sua amata direttamente al padre rimasto nella terra natia, non può che arruolarsi nell'esercito americano che sta per sbarcare sul sulle coste italiane al fine di liberare l'Italia dalla dittatura di Mussolini. Da questo momento egli si troverà ad affrontare numerose avventure e soprattutto verrà a contatto con una realtà del tutto nuova per lui, e cioè, l'insediamento a poco a poco nelle cariche di potere da parte di alcuni esponenti mafiosi con l'aiuto di alcuni esponenti dell'esercito stesso americano ed ex-fascisti. Se da una parte il protagonista riesce finalmente a strappare il consenso alle nozze, trovando sul suolo siculo il padre dell' amata e coronare così il matrimonio con lei, dall'altra egli cercherà di ottenere a tutti i costi, una volta tornato negli Stati Uniti, di avere un colloquio diretto con il presidente di allora Roosevelt al fine di denunciare l'insediamento sempre più preponderante della mafia in Italia.
Come si evince da tutto ciò, l' accusa contro l' insediamento ed il proliferare della presenza e soprattutto dell'ingerenza sempre più preponderante in Italia (e non solo) delle cosche mafiose è sin troppo chiara da parte di Pif. Esposta e raccontata in maniera ironica e seguendo come filo conduttore la storia sentimentale travagliata dei due protagonisti, Pif, dichiara (quasi, pertanto, ponendola in un ruolo di secondo piano) la propria e palese condanna contro uno status quo del nostro Paese che si è venuto a verificare piano piano negli anni, scegliendo, come sempre, nel raccontarla la propria tipica maniera divertente ed accessibile, tale da non rendere troppo seria e pesante l'opera in generale ma nello stesso tempo portando lo spettatore a riflettere seriamente sulla deplorevole realtà dei fatti.
In questa sua pellicola in cui si vede una sua maturità artistica più sviluppata e pertanto migliore ai fini del risultato, è da apprezzare notevolmete la ricostruzione storica ed ambientale dell'epoca del secondo conflitto mondiale che Pif presenta perfettamente e quanto mai aderente alla realtà.
Consigliabile da tutti i punti di vista.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
roby82
|
domenica 12 febbraio 2017
|
pif colpisce ancora
|
|
|
|
Dopo "La mafia uccide solo d'estate" Pif colpisce ancora con un altro capolavoro. Il film è toccante, e riesce a spaziare tra la commedia e il serio. Bravissimi attori, con una regia azzeccatissima, e una trama semplice ma di non facile gestione. Ma Pif è riuscito a essere credibile e a tenere il film in equilibrio perfetto, senza mai far pentire lo spettatore di vedere il film. Veramente uscito bene. Voto 9 agli attori, voto 9 al regista Pif, e voto 9 al film. P.S. In America una storia cosi continuerebbero ancora a negarla, mah!
|
|
[+] lascia un commento a roby82 »
[ - ] lascia un commento a roby82 »
|
|
d'accordo? |
|
fabio
|
giovedì 16 agosto 2018
|
la seconda di pif
|
|
|
|
Non raggiunge quell'equilibrio narrativo del precedente film tuttavia merita un plauso; ci sono ottimi caratteristi, momenti di autentico cinema (si veda la corsa al rifugio antiaereo) e si trascorre il tempo piacevolmente coccolati dalla indubbia capacità di Pif di raccontare le storie in modo originale.
|
|
[+] lascia un commento a fabio »
[ - ] lascia un commento a fabio »
|
|
d'accordo? |
|
amdg
|
mercoledì 1 luglio 2020
|
le basi del dolore
|
|
|
|
Invertiamo l'inizio della scheda di presentazione: il film prende spunto da una storia d'amore inventata, quella tra Arturo e Flora (gli stessi nomi de La mafia uccide solo d'estate) per romanzare lo sbaco degli americani in SIcilia, basandosi su fatti documentati. I nomi citati in epilogo sono significativi. Lì comprendiamo che non è uno scherzo, che il comizio mafioso tenuto dal neosindaco non è così lontano da come sono andate le cose.
Con la delicatezza che gli è propria, unita alla ironia e al piacere di costruire storie che sanno di favola, Pif spiega come mai ad un certo punto la mafia ha pervaso la Sicilia. Non è una bella storia, non fa bene sentirla e vorremmo saltare sulla sedia e dire che è tutto falso, che se le è inventate, quele cose.
[+]
Invertiamo l'inizio della scheda di presentazione: il film prende spunto da una storia d'amore inventata, quella tra Arturo e Flora (gli stessi nomi de La mafia uccide solo d'estate) per romanzare lo sbaco degli americani in SIcilia, basandosi su fatti documentati. I nomi citati in epilogo sono significativi. Lì comprendiamo che non è uno scherzo, che il comizio mafioso tenuto dal neosindaco non è così lontano da come sono andate le cose.
Con la delicatezza che gli è propria, unita alla ironia e al piacere di costruire storie che sanno di favola, Pif spiega come mai ad un certo punto la mafia ha pervaso la Sicilia. Non è una bella storia, non fa bene sentirla e vorremmo saltare sulla sedia e dire che è tutto falso, che se le è inventate, quele cose.
invece sono fatti documentati che stanno alla base di quest'opera.
In fondo, ogni volta che sono arrivati in una terra, pare che gli Americani come ogni altro che libera o conquista, hanno voluto mantenere un controllo certo, ad ogni costo, preferendolo a una autoregolazione degli abitanti del luogo. Il male minore per loro, che poi non ci avrebbero vissuto.
Le basi del dolore moderno stanno in questa smania di controllo, di sicurezza propria a scapito di quella altrui, di scelte di convenienza per il mantenimento di un potere a cui nessuno, ma proprio nessuno, rinuncia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a amdg »
[ - ] lascia un commento a amdg »
|
|
d'accordo? |
|
dademande
|
martedì 1 novembre 2016
|
la storia secondo pif
|
|
|
|
Mondo, seconda guerra mondiale. Arturo Giammaresi; immigrato siciliano residente a New York, ama Flora ma costei è promessa sposa ad un giovanotto arrogante. L'unica soluzione sarà arruolarsi nelle forze di sbarco in Sicilia e chiedere la mano al padre dell'amata.
Attraverso la guerra il regista ci propone un viaggio di speranza e amore, che mira però a ben altro: la rinascita della Mafia ad opera degli americano liberatori prima, invasori dopo.
Molte sono le citazioni storiche (addirittura una statua di Mussolini a testa in giù, sui fili per la biancheria bagnata!) e le denunce dell'autore ad un sistema marcio e scoretto come la liberazione dell'Italia. Alla fine ci chiederemo: dove e qual'è la vera dittatura?
|
|
[+] lascia un commento a dademande »
[ - ] lascia un commento a dademande »
|
|
d'accordo? |
|
|