khaleb83
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venerdì 6 maggio 2016
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un'occasione mancata
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Quando si guarda un film del Marvel Cinematic Universe si accettano implicitamente delle regole. Le pretese si abbassano, ci si assesta sul desiderare semplicemente un po' di intrattenimento; gli appassionati dei fumetti si divideranno in quelli che cercano le differenze con le storie cui sono affezionati per parlarne male e in queli che apprezzano lo spirito intatto. In linea di massima, si guardano tutti i film della serie per non perdersi qualcosa di buono che può saltare fuori ogni tanto.
Captain America: Civil War aveva parecchie potenzialità. Il taglio comedy che tanto sta spopolando è stato contenuto a dovere, il cast è pressoché tutto in parte, la storia non diventa eccessivamente prevedibile (non per il tipo di film, almeno).
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Quando si guarda un film del Marvel Cinematic Universe si accettano implicitamente delle regole. Le pretese si abbassano, ci si assesta sul desiderare semplicemente un po' di intrattenimento; gli appassionati dei fumetti si divideranno in quelli che cercano le differenze con le storie cui sono affezionati per parlarne male e in queli che apprezzano lo spirito intatto. In linea di massima, si guardano tutti i film della serie per non perdersi qualcosa di buono che può saltare fuori ogni tanto.
Captain America: Civil War aveva parecchie potenzialità. Il taglio comedy che tanto sta spopolando è stato contenuto a dovere, il cast è pressoché tutto in parte, la storia non diventa eccessivamente prevedibile (non per il tipo di film, almeno). Persino la scelta dei personaggi coinvolti, a tratti sovrabbondante, è perfettamente coerente con la storia (gli appassionati ricorderanno come Spider Man sia sostanzialmente un Vendicatore in Riserva, perfettamente coerente con la storia raccontata nel film). Si potrebbe anche perdonare una certa ingenuità nel racconto a favore della spettacolarità visiva (per l'appunto: vedere questo tipo di film implica una tacita accettazione delle regole) se non fosse che il film ha un difetto insormontabile: il "cattivo".
Un attore sostanzialmente inespressivo, che si limita a ostentare sorrisetti beffardi come se contenessero il significato della vita, a cui parziale discolpa va detto che si è trovato a recitare su un personaggio piatto e soprattutto sceneggiato come peggio non si poteva. Non si può pretendere di gestire un personaggio come una sorta di influenza occulta nella trama spiattellandolo fin dall'inizio. Probabilmente (presumibilmente, almeno) l'idea voleva essere quella di non dargli un ruolo centrale, per porre l'accento sulla guerra civile tra eroi del titolo; obiettivo completamente mancato. Il dramma di cui sopra diventa assolutamente secondario rispetto al coinvolgimento personale dei protagonisti, e comunque tutto dipende esclusivamente dalle macchinazioni di un avversario insipido, scialbo, praticamente assente dalla storia. Questo toglie completamente mordente al film, rendendolo più che altro un susseguirsi di scene d'azione godibilissime ma alla lunga un po' incausate.
Menzioni di disonore e d'onore per due personaggi appena introdotti: Pantera Nera vorrebbe essere un grande spunto, ma completamente banalizzato e trascurato nelle possibilità d'approfondimento. Spider Man, al contrario, diventa forse il momento migliore del film, sia nei panni dell'eroe che in quelli del suo alter ego Parker: recupera appieno lo spirito del personaggio da sempre trascurato nelle versioni cinematografiche sia a un livello visico che dal punto di vista della caratterizzazione.
Per il resto un film che lascia la sensazione di non aver avuto niente di particolare da raccontare, ma di aver svolto solo la funzione di apertura della cosiddetta "fase tre" del MCU.
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alexsandro 85
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venerdì 6 maggio 2016
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..potrebbe ma non osa e non si impegna in fondo.
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Tranne la scena iniziale e i 40 minuti che vanno dal reclutamento di Spiderman alla fine del rissone nell'aeroporto, il film è girato con un campo pari a quello di una serie TV stile Agents of S.H.I.E.L.D. Non ha il respiro del cinema. Non ha l'occhio del cinema. Non ha il tempo del cinema. E' un film pensato in 4:3, con una profondità di campo e ampiezza dello sguardo da produzione di Netflix.
Non è che questo sia per forza un male (sopratutto quando una puntata di un serial non è mai stata così bella) ma siamo al cinema cazzo, non davanti la TV. Praticamente l'unica cosa buona rimasta di Age of Ultron è stata buttata via (dove Whedon, nonostante il suo passato da girati via cavo, un pò di cinema ha provato a farlo).
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Tranne la scena iniziale e i 40 minuti che vanno dal reclutamento di Spiderman alla fine del rissone nell'aeroporto, il film è girato con un campo pari a quello di una serie TV stile Agents of S.H.I.E.L.D. Non ha il respiro del cinema. Non ha l'occhio del cinema. Non ha il tempo del cinema. E' un film pensato in 4:3, con una profondità di campo e ampiezza dello sguardo da produzione di Netflix.
Non è che questo sia per forza un male (sopratutto quando una puntata di un serial non è mai stata così bella) ma siamo al cinema cazzo, non davanti la TV. Praticamente l'unica cosa buona rimasta di Age of Ultron è stata buttata via (dove Whedon, nonostante il suo passato da girati via cavo, un pò di cinema ha provato a farlo).
Le due storyline del film, anche se intrecciate benissimo, sono riuscite a metà: il piano di Zemo è a dir poco aleatorio, il cattivo vince infatti il premio inutilità del film e tutte le vicende legate a Bucky, a mio parere, allontanano troppo l'attenzione dal concetto di "guerra civile" e, nella prima parte, mi hanno anche abbastanza annoiato (e in sala non ero l'unico). La storyline sulla Civil War, benché interessantissima e presentata in modo quasi eccellente, con tutte le motivazioni coerenti per ogni personaggio per far parte di uno schieramento o un'altro, viene sviluppata pochissimo e assolutamente in modo piatto e poco coraggioso. Non si sente il clima da "guerra civile" (non parlo dei rissoni del fumetto, ma di quel background che si respira in tutto crossover che dava una sensazione unica al lettore, facendolo piombare anche esso in una guerra civile, dove il nemico non sono degli estranei ma delle persone che fino a poco prima erano fratelli), i protagonisti si perdono spesso in chiacchiere futili e si scambiano buffetti. Manca il dramma, manca l'emozione e manca il coinvolgimento dello spettatore (per questo dico che è freddo)
Poi in verità c'è la scena iniziale e sopratutto quei 40 minuti sopra citati che sono tutta un'altra storia. Tutti i difetti già spiegati che secondo me sono presenti in questa pellicola spariscono magicamente, e il film diventa quello che dovrebbe essere: un coinvolgente, tecnicamente perfetto ed emozionante scontro-incontro tra supertizi. Capolavoro insomma (se ci fai caso anche e sopratutto da un punto di vista di regia il film cambia tantissimo portandoci di botto al cinema).
Finita la scena dell'aeroporto la situazione torna come prima anche se con i difetti sopracitati molto smorzati (la regia cambia di nuovo!).
Il conclusione lo ritengo un film meno coraggioso di TWS e per questo non all'altezza del suo predecessore. Il lato "emotivo" è sembrato estremamente ridotto. Era l'unica cosa alla quale dovevano puntare nei confronti del fumetto (sticazzi della trama, chi vive e chi muore). Io durante tutto il film avrò provato si e no 1/10 di quelle sensazioni (esclusi i pezzi che ho detto sopra) e sinceramente su un film di 2 ore e mezza 40/50 minuti non me lo fanno apprezzare a pieno rendendolo purtroppo leggermente mediocre...e lo dico assolutamente a malincuore.
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