Un documentario di estremo interesse, dove per 'estremo' si intende anche ciò che si propone allo spettatore. Documentario, Svezia2016. Durata 51 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia del chirurgo Erik Erichsen, dalla Svezia all'Etiopia. Espandi ▽
Erik Erichsen è un chirurgo osseo che dopo decenni di lavoro in un ospedale svedese, stanco della burocrazia sempre più pervasiva, ha deciso di trasferirsi in Etiopia, di cui è originaria la moglie. Qui interviene ad Aira in un piccolo ospedale come chirurgo generale. La penuria di mezzi e la sovrabbondanza di pazienti lo costringono ad operare con mezzi di fortuna e senza perdite di tempo che potrebbero rivelarsi gravi per i suoi assistiti. Recensione ❯
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Gli elefanti africani sono quasi estinti e due documentaristi s'infiltrano nella rete del traffico internazionale dell'avorio, smascherando bracconieri e contrabbandieri. Espandi ▽
Un importante documentario che esplora sotto copertura il mondo oscuro e sinistro del traffico d'avorio. Il premiato regista Richard Ladkani e il regista candidato agli Academy Award® Kief Davidson hanno filmato in incognito per 16 mesi, coadiuvati da un team esperto di agenti segreti, attivisti anonimi, appassionati ranger in prima linea e ambientalisti di ferro per riuscire a infiltrarsi nella corrotta rete globale dei trafficanti di avorio. Prodotto da Terra Mater Film Studios e Vulcan Productions, il film segue i bracconieri alla ricerca dell'oro bianco. Per gli elefanti africani, sempre più vicini all'estinzione, si tratta di una corsa contro il tempo. Recensione ❯
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Il documentario shock sui migranti che tentano di oltrepassare le barriere della frontiera spagnola nel nord del Marocco. Espandi ▽
Il Monte Gurugu affaccia sull'enclave spagnola di Melilla, sulla costa mediterranea settentrionale dell'Africa. L'Unione europea e l'Africa sono separati qui da un impianto di confine ad alta sicurezza, composto da tre recinzioni. I rifugiati, per lo più provenienti dalla regione sub-sahariana, vivono in un centro ai piedi del monte. Da qui sono in molti a tentare di attraversare la frontiera terrestre tra il Marocco e la Spagna. Uno di loro è Abou Bakar Sidibé, proveniente dal Mali, che in Les Sauteurs è sia il protagonista che uno dei registi. Dopo 14 mesi nel campo e numerosi tentativi falliti di battere il sistema di recinzione, Abou inizia le riprese concentrandosi sulla sua routine quotidiana, le sue perlurstrazioni della zona e le attese noiose tra un "salto" e l'altro. Le immagini che ne escono sono un documento imprescindibile per capire l'organizzazione sociale della comunità dei rifugiati, senza tralasciare quel velo di tristezza rappresentato dalla presunta Eldorado d'Europa. Recensione ❯
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Per raccogliere le interviste e trovare persone disposte ad esporsi sull'argomento il regista Nicholas Tana ha impiegato dieci anni. Espandi ▽
Il film prende in esame l'argomento della masturbazione mostrando diversi punti di vista e mediante interviste con attivisti politici, star del porno, sessuologi, preti e rabbini. Tra gli interventi spiccano quelli di Larry Flynt, il fondatore della rivista pornografica Hustler, la comica Janeane Garofalo e la pornoattrice Nina Hartley. Recensione ❯
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Un documentario-intervista che presenta una straordinaria galleria di volti ancora illuminati dalla passione e dalla fede nella libertà. Espandi ▽
Durante la Resistenza, nel novembre del 1943, si formarono i «Gruppi di difesa della donna per l'assistenza ai combattenti per la libertà». Questi gruppi promuovevano manifestazioni per rivendicare la pace in città e nei comuni della provincia; le donne raccoglievano indumenti per i partigiani, confezionavano bandiere e bracciali, le più anziane tessevano calze di lana e maglie, le più giovani facevano le gappiste, le staffette o imbracciavano le armi. Marisa, Carmen, Carla e le altre protagoniste di questo racconto hanno partecipato alla Resistenza in Piemonte, e ora raccontano quella stagione illustrandone difficoltà, impegno, perdite, crescite e conquiste. Recensione ❯
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Le immagini potrebbero essere prese da un film di fantascienza impostato sul pianeta Terra dopo che è diventato inabitabile. Edifici abbandonati, complessi residenziali, negozi, cinema, ospedali, uffici, scuole, una biblioteca, parchi di divertimento e prigioni. Luoghi e spazi bonificati dalla natura circostante, come un bar coperto di muschio di felci che cresce appunto tra le feci, un distributore di bevande analcoliche ora ricoperto di vegetazione, o carri armati nella foresta. Gli uccelli volano in cerchio intorno alla cupola di un reattore dismesso. Completamente privo di dialoghi, gli unici rumori percepiti sono i suoni di questa natura finalmente padrona di spazi che una volta appartenevano - o si credeva appartenessero - all'uomo. Tutti questi luoghi portano le tracce dell'esistenza umana a testimoniare una civiltà che ha portato avanti l'architettura, l'arte, l'industria dell'intrattenimento, le tecnologie, le ideologie, guerre e disastri ambientali, e che ha inevitabilmente finito per autodistruggersi. Nikolaus Geyrhalter mostra un panorama desolante post-apocalittico. Non ci sono persone nel suo film, eppure - come suggerisce il titolo - è chiaro come le immagini rappresentino il futuro dell'umanità. Recensione ❯
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Esplora il mito del patto segreto multi-miliardario dietro l'acquisto degli Stati Uniti del programma spaziale clandestino della Jugoslavia nei primi anni del 1960. Espandi ▽
Il Programma Spaziale Jugoslavo: leggenda o realtà? Anteprima all'ultimo Tribeca Film Fest, la docu-fiction più originale dell'anno. Recensione ❯
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Un'eruzione continua di idee e di immagini che non risparmia la satira su femminismo e vizi dell'estrema sinistra. Documentario, Germania2016. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
L'Esecito di Liberazione delle Donne educa le ragazze all'amore lesbico attraverso la pornografia e si finanzia producendo video porno. Espandi ▽
Da qualche parte in Germania, in Ger(wo)many nell'originale, nel 1999. Volker, giovane dell'estrema sinistra berlinese ferito a una gamba e inseguito dalla polizia, esce dal bosco e si imbatte in due studentesse che si stanno baciando. Isolde lo accoglie e convince Hilde a nasconderlo nello scantinato di un grande edificio isolato in campagna. Si tratta di un istituto dove vivono le otto allieve di una comunità femminile che si prepara alla rivoluzione finale contro il patriarcato e per un nuovo ordine mondiale di sole donne. Big Mother è la leader dal polso di ferro della cellula del Fla (Female Liberation Army) che educa le ragazze all'amore lesbico anche attraverso la pornografia e si finanzia producendo video porno. Mentre Isolde cura il fuggiasco, la polizia indaga e la presenza del giovane condurrà la comunità in una direzione non prevista. Recensione ❯
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Un documento inedito che trae spunto dall'intervista a Charles Bukowski della giornalista italiana Silvia Bizio nel gennaio del 1981. Espandi ▽
Questo breve documento nasce dalla video-intervista realizzata dalla giornalista italiana Silvia Bizio nel gennaio del 1981 con Charles Bukowski nella sua casa di San Pedro, California. E' stata una lunga notte di sigarette e vino con lo scrittore e la sua futura moglie Linda Lee Beighle, a parlare di ogni possibile soggetto, dagli scrittori al sesso, dall'amore all'umanità. L'intervista fu registrata su nastri Umatic che poi rimasero dimenticati per oltre 30 anni; sono stati digitalizzati e editati con l'inserzione di nuove scene girate appositamente in Super8 e con alcune poesie lette dallo stesso Bukowski. Recensione ❯
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Il documentario sulla vita del grande musicista che rivoluzionò il jazz negli anni '50. Espandi ▽
Artista rivoluzionario e leggenda della musica, John Coltrane ha rivoluzionato il jazz negli anni '50 introducendo elementi provenienti dalle tradizioni musicali di tutto il mondo. Il documentarista John Scheinfeld ne racconta la vita. Il film è narrato da Denzel Washington e include interviste a celebri musicisti come Wynton Marsalis, Sonny Rollins, Cornel West, Carlos Santana e Kamasi Washington. Recensione ❯
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Una commercialista, un impiegato delle poste, uno stilista di moda, un assessore comunale, una dipendente pubblica. Cinque persone come tante, con giornate scandite da lavoro, famiglia, amici. Fino a quando le loro vite non vengono travolte dalla giustizia che sbaglia, dalle manette, a processi interminabili, fino al carcere ingiusto. Le storie di Daniela Candeloro, Vittorio Gallo, Fabrizio Bottaro, Antonio Lattanzi e Lucia Fiumberti sono al centro del docufilm "Non voltarti indietro" che, attraverso un ritratto polifonico, restituisce la misura incolmabile di autentici calvari consumati tra le celle dei penitenziari, le mura domestiche e i tribunali, per poi trovarsi a fare i conti con la rinascita e il tentativo di mettere alle spalle quell'esperienza che ha lasciato ferite che non si rimargineranno mai. Recensione ❯
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Anoosh e Arash coltivano il loro sogno di diventare dj di musica techno nelle restrizioni del proprio paese, un festival internazionale li chiamerà. Espandi ▽
In Iran la musica occidentale è vietata ma Anoosh e Arash non rinunciano al loro sogno e scelgono l'illegalità: sono due dj che inseguono il loro sogno tra rave nel deserto, posti di blocco e dischi clandestini. Quando tutto sembra destinato al fallimento si apronole porte del più grande festival techno europeo: ma prima bisogna fare i conti con la teocrazia... Alcune scene di questo film sono state girate con un telefonino: le riprese fatte con una telecamera avrebbero potuto destare sospetti e creare seri problemi con la polizia. Una testimonianza coraggiosa e preziosa dal sapore veramente underground e dal messaggio rivoluzionario: la passione può avere la meglio sul potere. Recensione ❯
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Il film documentario è un viaggio iniziatico dalla Cornovaglia alla Puglia, sul percorso millenario della Via dell'Angelo, la linea sacra più importante del Mondo. Recensione ❯
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Un'analisi di carattere storiografico che aggira l'effetto didascalico per tessere il fil rouge che collega passato e presente. Documentario, Italia2016. Durata 70 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bologna, 8 marzo 1955. Quattro donne vengono arrestate davanti alla fabbrica Ducati per aver distribuito mimosa. Saranno condannate a un mese di reclusione presso il carcere di San Giovanni in Monte. Espandi ▽
Bologna, 8 marzo 1955. Quattro donne vengono arrestate davanti alla fabbrica Ducati per aver distribuito mimosa. Saranno condannate a un mese di reclusione presso il carcere di San Giovanni in Monte, oggi sede del Dipartimento di Storia dell'Università. Proprio da qui, sessant'anni dopo, tornano alla luce le storie delle migliaia di persone ingiustamente licenziate negli anni Cinquanta a causa dell'affiliazione a organizzazioni politiche e sindacali. Recensione ❯
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La storia di un rapporto difficile tra una madre e la figlia quando, tra loro, si inserisce la figura di un terapeuta. Espandi ▽
Nel corso della nostra vita, spesso creiamo legami con i nostri cari, che poi nel tempo ci sembrano impossibili da districare. Il film racconta la storia della sofferenza di due donne, madre e figlia, legate tra loro da sentimenti difficili, complicati. Per le due protagoniste l'incontro con una terza persona diventa cruciale: un esperto terapeuta, i cui strumenti di lavoro sono le parole e l'empatia, da estraneo diventa una figura molto vicina. Recensione ❯
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