ettavi
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domenica 19 ottobre 2014
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plagio
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Washington è perfetto non c'è alcun dubbio. Ma lo scenario è scarso plagio di Man On Fire.
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andrea giostra
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mercoledì 15 ottobre 2014
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la nevrosi-ossessiva come rimedio!
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The Equalizer (2014)
Equalizzare, rimettere le cose a posto: è questo il compito del sempre più grande Denzel Washington in questo ottimo thriller firmato Antoine Fuqua. Ma la vera protagonista del film è la nevrosi-ossessiva come rimedio estremo alla sofferenza interiore per un passato segnato dal dolore postumo frutto acerbo della licenza di commettere crimini e delitti efferati per ragioni di stato. Eclissarsi clamorosamente con un atto eclatante che non deve lasciare dubbi sulla sua morte, sparire per sempre dalla scena e ritirarsi ad una vita normale vivendo in solitudine tra gente normale, ripetendo ossessivamente, con cadenze cronometriche, tutti i gesti della sua quotidianità, sembrerebbe essere la via di fuga dal dolore.
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The Equalizer (2014)
Equalizzare, rimettere le cose a posto: è questo il compito del sempre più grande Denzel Washington in questo ottimo thriller firmato Antoine Fuqua. Ma la vera protagonista del film è la nevrosi-ossessiva come rimedio estremo alla sofferenza interiore per un passato segnato dal dolore postumo frutto acerbo della licenza di commettere crimini e delitti efferati per ragioni di stato. Eclissarsi clamorosamente con un atto eclatante che non deve lasciare dubbi sulla sua morte, sparire per sempre dalla scena e ritirarsi ad una vita normale vivendo in solitudine tra gente normale, ripetendo ossessivamente, con cadenze cronometriche, tutti i gesti della sua quotidianità, sembrerebbe essere la via di fuga dal dolore. Ma non è questo il rimedio che si rivelerà efficace. I soprusi e le violenze riservate da uomini della mafia russa ad una giovane prostituta sognatrice con la quale il Denzel solitario aveva iniziato a chiacchierare al bar sotto casa dove allo stesso identico orario di ogni sera consuma il suo thè caldo leggendo il novantasettesimo dei cento libri che tutti dovremmo leggere prima di morire, lo ricatapultano repentinamente in un tempo passato nel quale doveva equalizzare top secret problemi di stato, e dal quale aveva tentato di fuggire. Adesso come allora, la sua vita riprende ad agire con efficacia scientifica, con una successione repentina di azioni di precisione cronometriche che prima attraversano lucidamente la sua mente, poi diventano agiti spietati e implacabili per raggiungere l’obiettivo prefissato: eliminare il male rappresentato da uomini pericolosi ed altrettanto spietati.
Il film è da non perdere e l’interpretazione di Denzel Washington da sola vale tutto il costo del biglietto.
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mat251
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martedì 14 ottobre 2014
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buon film per un grande denzel
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Un buon film questo "The Equalizer", che di certo non sarà ricordato come un capolavoro, ma visto il periodo di scarsità di scelta al cinema si fa comunque ben vedere;
Antoine Fuqua ci regala immagini scure e cupe in una regia discreta, che fa il suo dovere senza strafare.
Ottimi prove degli attori, soprattutto di Washington che (in un personaggio che si trova ad interpretare spesso) si dimostra ancora una volta uno dei più grandi attori del panorama moderno.
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opidum
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lunedì 13 ottobre 2014
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vladimir kulich presidente
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mi ritrovo al 100 per cento con la superba recensione di mario nitti e perciò non sto a ripetermi.
aggiungo che ( ance se per pochissimi minuti ) è sempre un gran piacere vedere sullo schermo quella vecchia pellaccia di vladimir kulich.
chi è vladimir kulich???
guardatevi il sottovalutato"Il tredicesimo guerriero " e lo saprete.
saluti
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mario nitti
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domenica 12 ottobre 2014
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almeno superman vola
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Davanti al cinema una folla di ragazzine: cosa capita? Il mistero è presto svelato: in una sala c’è un “evento”, proiettano il film sugli One Direction.
Davvero un periodo di magra questo per il grande schermo, in cui, specialmente per chi non è così ben disposto verso gli “One Direction”, non c’è molto da godere.
Non è che il film sia fatto male: D. Washington ci mette il suo carisma, la fotografia è patinata, a tratti splendente, la colonna sonora sorregge bene le scene, ma quante volte abbiamo già visto al cinema raccontata sempre la stessa storia? Protagonista è un uomo tranquillo, apparentemente innocuo: ad un certo punto dei cattivi (cattivissimi) che se la prendono con gli indifesi e l’uomo tranquillo prende le loro difese.
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Davanti al cinema una folla di ragazzine: cosa capita? Il mistero è presto svelato: in una sala c’è un “evento”, proiettano il film sugli One Direction.
Davvero un periodo di magra questo per il grande schermo, in cui, specialmente per chi non è così ben disposto verso gli “One Direction”, non c’è molto da godere.
Non è che il film sia fatto male: D. Washington ci mette il suo carisma, la fotografia è patinata, a tratti splendente, la colonna sonora sorregge bene le scene, ma quante volte abbiamo già visto al cinema raccontata sempre la stessa storia? Protagonista è un uomo tranquillo, apparentemente innocuo: ad un certo punto dei cattivi (cattivissimi) che se la prendono con gli indifesi e l’uomo tranquillo prende le loro difese. Solo che l’omino sembrava solo insignificante, mentre in realtà si rivela essere un reduce di un qualche corpo segretissimo capace, nello stesso tempo, di usare le tecnologie più avanzate e di uccidere uomini a mani nude come neanche Rambo dei tempi migliori sapeva fare. Film che, per il puro piacere di mostrare nei particolari come si uccide un uomo a colpi di cavatappi e altre amenità del genere, finisce per essere vietato ai minori di 14 anni
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grisarobe
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domenica 12 ottobre 2014
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denzel fa strage di russi!
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i motivi per cui andare a vederlo: il carisma di denzel washington e la fotografia del nostro mario fiore.
bella la scena al ristorante.prima parte intrigante e magnetica. seconda parte diventa un ammazzatutti un po' noioso.
la scena prima del finale al bar tra mccall e teddy mi ricorda la scena tra deniro e alpacino in heat la sfida.
bello il duello tra i due.... il resto abb.prevedibile e stereotipato (mafia russa e poliziotti corrotti visti e stravisti)
troppo lungo per i miei gusti soprattutto la scena finale nel magazzino. per me non vale la pena andare a vederlo. non vi perdete nulla di eccezionale a parte l'ottima interpretazione di denzel.
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woody62
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domenica 12 ottobre 2014
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vendicatore o supereroe?
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Certo si tratta di un film, ma una sceneggiatura nella quale un ex agente CIA per quanto abile e addestrato, riesce ad annientare da solo la mafia russa che opera sulla costa est da Boston a New York, oltre ai poliziotti corrotti che le fanno da sponda, lascia più di qualche perplessità. Detto questo, il film tratto da una serie televisiva Usa degli anni '80 ("Il vendicatore") ha il pregio di riproporre il binomio di successo Washington-Fuqua che valse all'attore l'Oscar 2010 come miglior attore protagonista in "Training day", police-story assolutamente sorprendente e originale. Qui Denzel interpreta un personaggio intenso e carismatico (come sempre) che decide di tornare alla sua professione lasciata per una promessa alla moglie, che ora non c'è più.
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Certo si tratta di un film, ma una sceneggiatura nella quale un ex agente CIA per quanto abile e addestrato, riesce ad annientare da solo la mafia russa che opera sulla costa est da Boston a New York, oltre ai poliziotti corrotti che le fanno da sponda, lascia più di qualche perplessità. Detto questo, il film tratto da una serie televisiva Usa degli anni '80 ("Il vendicatore") ha il pregio di riproporre il binomio di successo Washington-Fuqua che valse all'attore l'Oscar 2010 come miglior attore protagonista in "Training day", police-story assolutamente sorprendente e originale. Qui Denzel interpreta un personaggio intenso e carismatico (come sempre) che decide di tornare alla sua professione lasciata per una promessa alla moglie, che ora non c'è più. Una giovane prostitura russa, conosciuta nella tipica tavola calda americana, viene brutalizzata dalla manovalanza che gestisce il racket a Boston. Sarà la scintilla che accenderà il fuoco vendicatore di Robert Mac Call in un crescendo di scontri, violenza e omicidi che arriverà fino a Mosca. La regia di Fuqua dopo un inizio un po' lento, propone un ritmo serrato ed incessante, anche se in talune scene indugia in dettagli sanguinolenti francamente eccessivi (vedi la mattanza al ristorante russo o l'omicidio del boss degli irlandesi). Il film comunque è interessante e mai noioso, grazie anche alla splendida fotografia del nostro Mario Fiore (anche lui in "Training day" e premio Oscar 2010 per "Avatar") che ci propone una Boston ora luminosa, ora crepuscolare, come l'animo del protagonista, eroe solitario che non tollera soprusi e prevaricazioni. Molto bella e indovinata anche la colonna sonora.
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vincenzo ambriola
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venerdì 10 ottobre 2014
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c'era una volta a boston
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Lui è uno tranquilllo, vita metodica, libri e lavoro. Quando picchiano a sangue una ragazza che incontra nel bar in cui passa le sue serate solitarie, si arrabbia e fa una strage. Western metropolitano, rigorosamente corretto dal punto di vista stilistico, questo film ripropone il conflitto tra il bene e il male, senza ambiguità o incertezze. Denzel Washington, novello Armonica, insegue i cattivi con lucida determinazione, certo e consapevole che la sua vendetta personale coincide con la giustizia, sostituendosi e sterminando tutti, anche i poliziotti corrotti che la giustizia l'hanno persa alleandosi con i cattivi. Dall'altro lato della barricata assistiamo a una reazione scomposta: lo stupore iniziale lentamente diventa rabbia e infine terrore e impotenza.
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Lui è uno tranquilllo, vita metodica, libri e lavoro. Quando picchiano a sangue una ragazza che incontra nel bar in cui passa le sue serate solitarie, si arrabbia e fa una strage. Western metropolitano, rigorosamente corretto dal punto di vista stilistico, questo film ripropone il conflitto tra il bene e il male, senza ambiguità o incertezze. Denzel Washington, novello Armonica, insegue i cattivi con lucida determinazione, certo e consapevole che la sua vendetta personale coincide con la giustizia, sostituendosi e sterminando tutti, anche i poliziotti corrotti che la giustizia l'hanno persa alleandosi con i cattivi. Dall'altro lato della barricata assistiamo a una reazione scomposta: lo stupore iniziale lentamente diventa rabbia e infine terrore e impotenza. Il pathos arriva al culmine sul finale, quando il cattivissimo chiede al nostro eroe "ma tu chi sei?". Ma questa è una scena che abbiamo già visto.
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mother demon
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venerdì 10 ottobre 2014
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ottimo equalizer per fuqua!
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Il film si mostra ricco di suspance, azione, con un ottimo Denzel Washinghton ed un cast valido. La regia è veramente molto ben riuscita, vi è una buona fotografia e delle bellissime colonne sonore che esaltano il tutto. L'unica pecca che gli si può attribuire a questo action thriller è l'eccessiva violenza, ma tolta questa piccola nota negativa, il resto del film è davvero ben fatto! Lo consiglio!
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