alberto
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domenica 17 gennaio 2016
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una visione appagante!
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Il grandissimo Denzel si fa protagonista di un'opera eccezzionale. Robert McCall non è una figura interessante per la sua verosimiglianza umana ma per quello che rappresenta, ovvero l'idea (risalente a Socrate) che la giustizia non può che riabbatersi sui malvagi e sui corrotti. McCall è lo strumento di questa giustizia e di conseguenza DEVE essere invincibile. Geniali alcune battute come quella delle "liquidazioni" delle contatrici di soldi nel retro clandestino della macelleria, geniale il fatto che ogni volta l'equalizzatore (e non il vendicatore, come è stato ingiustamente ribatezzato in italiano) dia la scelta di fare la cosa giusta ai suoi avversari. Aggiungete a ció una fotografia e una colonna sonora eccelse ed ecco servito un film, non verosimile è ovvio, ma che è estremamente app
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Il grandissimo Denzel si fa protagonista di un'opera eccezzionale. Robert McCall non è una figura interessante per la sua verosimiglianza umana ma per quello che rappresenta, ovvero l'idea (risalente a Socrate) che la giustizia non può che riabbatersi sui malvagi e sui corrotti. McCall è lo strumento di questa giustizia e di conseguenza DEVE essere invincibile. Geniali alcune battute come quella delle "liquidazioni" delle contatrici di soldi nel retro clandestino della macelleria, geniale il fatto che ogni volta l'equalizzatore (e non il vendicatore, come è stato ingiustamente ribatezzato in italiano) dia la scelta di fare la cosa giusta ai suoi avversari. Aggiungete a ció una fotografia e una colonna sonora eccelse ed ecco servito un film, non verosimile è ovvio, ma che è estremamente appagante alla visione e che, alla fine, lascia lo spettatore estremamente soddisfatto e con un sorriso sulle labbra, perchè giustizia è stata fata, e in che modo spettacolare!
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[+] ottima recensione
(di lyl.99)
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alberto
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sabato 16 gennaio 2016
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geniale e appgante
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Un film estremamente coinvolgente e avvincente. Senza soffermasi sul' invicibilità irrealistica del personaggio che è ovviamente una metafora della giustizia che come affermava amche Socrate non puó che ricadere sui malvagi, il film fa sognare e ed è estremamente appagante e soddisfiscemte in tutti i punti in cui i "cattivi" le prendono. Nel complesso un film extremely enjoyable da guardare.
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aristoteles
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giovedì 5 novembre 2015
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russoski cattivoski
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L'inizio e la prima parte sono più che decenti poi ci si perde strada facendo.
Nella memoria rimane sopratutto la scena di quando il mitico Denzel cerca di riscattare la fanciulla.
Il film è proprio lui,questo Robert giustiziere spietato ed incline ad aiutare i più deboli e i disperati.
Le scene di azione sono di buon livello e la fotografia e' più che decente.
Purtroppo tutto già visto,piacerà di più a chi ,come me,ama l'attore.
Questi Russi poi sono veramente odiosi e cattivi,ovviamente ci voleva l'eroe americano a dargli due sculacciate.
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contrammiraglio
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venerdì 2 ottobre 2015
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inventiva latitante
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Al netto del personaggio e delle riprese suggestive , il solito eroe invincibile braccato da stupidissimi cattivi senza mira .
Visto di parecchio meglio .
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(di contrammiraglio)
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filippo catani
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sabato 19 settembre 2015
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un buon personaggio per la solita storia
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Un ex agente della CIA lavora ormai da tempo in un negozio del fai da te. La sera ama passare il tempo in una tavola calda dove incontra una giovane prostituta al servizio della mafia russa. Quando gli uomini della malavita la ridurranno in fin di vita l'ex agente deciderà di scendere nuovamente in campo.
Fuqua ha il merito di dare vita ad un personaggio molto ben caratterizzato ma non riesce a regalare niente di nuovo a un filone, quello dei giustizieri della notte, un tantino saturo. Se da una parte non è male la storia di un ex agente della CIA che ha diametralmente cambiato lavoro e che divide il suo tempo tra un appartamento spoglio e una tavola calda dove legge classici della letteratura dall'altra non può essere credibile che un uomo solo possa mettere in ginocchio la mafia russa di Boston.
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Un ex agente della CIA lavora ormai da tempo in un negozio del fai da te. La sera ama passare il tempo in una tavola calda dove incontra una giovane prostituta al servizio della mafia russa. Quando gli uomini della malavita la ridurranno in fin di vita l'ex agente deciderà di scendere nuovamente in campo.
Fuqua ha il merito di dare vita ad un personaggio molto ben caratterizzato ma non riesce a regalare niente di nuovo a un filone, quello dei giustizieri della notte, un tantino saturo. Se da una parte non è male la storia di un ex agente della CIA che ha diametralmente cambiato lavoro e che divide il suo tempo tra un appartamento spoglio e una tavola calda dove legge classici della letteratura dall'altra non può essere credibile che un uomo solo possa mettere in ginocchio la mafia russa di Boston. A questo punto partono le solite frasi ad effetto, incontri muscolari e uccisioni nei più disparati modi (pure con una sparachiodi). Immancabile anche l'esplosione con l'eroe che dà le spalle. Ecco anche Washinghton ormai risulta decisamente poco credibile nelle vesti del giustiziere.
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elgatoloco
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lunedì 14 settembre 2015
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poco di nuova sub sole
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IN realtà, questo"Equalizer", che forse si richiama anche a una serie TV degli anni 1980(mai vista in Italia, forse, comunque non da chi scrive questa nota), deriva dai tanti film interpretati da Charles Bronson e ispirati alla figura del"Giustiziere della notte"("Death Wish"di Michael WInner, capostipite, 1974). Certo, qui , il progresso tecnico-informatico ormai ha fatto"passi da gigante"rispetto agli anni '70 e '80 dello scorso secolo, ma sostanzialmente la dialettica è quella"grandi crimini e grandi sofferenze inferte alle vittime-consapevolezza acquisita da parte del"giustiziere"-vendetta/giustizia privata-personale da parte dell'"equalizer"che ri-distribuisce i torti.
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IN realtà, questo"Equalizer", che forse si richiama anche a una serie TV degli anni 1980(mai vista in Italia, forse, comunque non da chi scrive questa nota), deriva dai tanti film interpretati da Charles Bronson e ispirati alla figura del"Giustiziere della notte"("Death Wish"di Michael WInner, capostipite, 1974). Certo, qui , il progresso tecnico-informatico ormai ha fatto"passi da gigante"rispetto agli anni '70 e '80 dello scorso secolo, ma sostanzialmente la dialettica è quella"grandi crimini e grandi sofferenze inferte alle vittime-consapevolezza acquisita da parte del"giustiziere"-vendetta/giustizia privata-personale da parte dell'"equalizer"che ri-distribuisce i torti...). Qui, d'accordo, il"vendicatore"è un ex-agente CIA(quindi non pulitissimo in partenza, ma siamo in partibus infidelium, id est in the States...)non un"privato cittadino", magari ingegnere e obiettore di coscienza com'era il Bronson di"Death Wish", ma, tutto sommato, le cose non sono poi così diverse... Bisognerà dire che, tecnica a parte(il cui ruolo non è da sottovalutare.... Winner era un notevole professionista, Fuqua ha dalla sua apparecchiature allora neppure immaginabili...), Danzel Washington è attore molto più"mobile", con un grande ventaglio di espressioni a disposizione, mentre per Bronson valeva quasi la definizione affibbiata-ingiustamente e comunque ironicamente-da Sergio Leone a Clint Eastwood"ha solo due espressioni: con il sombrero e senza", dove per Bronson il sombrero non valeva, ma... Bravo, invero, anche Bronson("C'era una volta il West"), dove interpretava l'uomo con la fisarmonica, ma, appunto, "meno mobile"... Lavorio psicologico in più e cattivi-molto più cattivi, quelli della"russian connection", della mafia russa... rispetto ai più"cattivi"dei film winneriani, tanto da" annacquare"l'indignazione creata dalle"bronsonades". Altri attori, di contorno, ma non troppo, decisamente validi. El Gato
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no_data
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martedì 8 settembre 2015
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denzel come sempre al top!
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Il film è atto e costruito in maniera egregia, ma sono certo che la differenza la faccia Denzel Washington, un attore con la A maiuscola che non si smentice mai. Sa rivestire tutti i ruoli che gli si chiedono e anche in questo caso riveste alla grande la figura del paladino della giustizia che vuole ad ogni costo riportare una pace stabile e continua qualora questa sia stata lesa. A parte Washington e Csokas, non un cast eccezionale ma che sa difendersi egregiamente.
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elamilmago
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giovedì 27 agosto 2015
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un grande denzel per il solito spara spara
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The equalizer appartiene al filone americano dei film action o "spara spara" e "brainless" che hanno come pregio di regalarti una rilassante serata da passare con amici maschi(salvo eccezioni s'intende). Questi film non possiedono una vera e propria trama, ma solo un'articolata serie di eventi che portano ad eliminare il nemico di turno e tutti i suoi affiliati, in modo scientifico e sistematico. Si ritrovano quindi i cliché cari a questo genere i film, con il protagonista con un passato militare o nei servizi segreti ma che ora conduce una nuova vita pacifica fino ad un evento scatenante. Naturalmente era il migliore nel suo campo. Nel suo passato c'era una donna, ora morta, ma se vi fosse stata sarebbe sicuramente stata ammazzata, ciò gli conferisce un'aura malinconica ma non troppo struggente, segno che con il lutto ha parzialmente fatto a pugni.
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The equalizer appartiene al filone americano dei film action o "spara spara" e "brainless" che hanno come pregio di regalarti una rilassante serata da passare con amici maschi(salvo eccezioni s'intende). Questi film non possiedono una vera e propria trama, ma solo un'articolata serie di eventi che portano ad eliminare il nemico di turno e tutti i suoi affiliati, in modo scientifico e sistematico. Si ritrovano quindi i cliché cari a questo genere i film, con il protagonista con un passato militare o nei servizi segreti ma che ora conduce una nuova vita pacifica fino ad un evento scatenante. Naturalmente era il migliore nel suo campo. Nel suo passato c'era una donna, ora morta, ma se vi fosse stata sarebbe sicuramente stata ammazzata, ciò gli conferisce un'aura malinconica ma non troppo struggente, segno che con il lutto ha parzialmente fatto a pugni. Vive aiutando gli altri, animato da un forte senso di giustizia e da un sano spirito da boy scout(non me ne vogliano gli amici scout). Il film non è una mattanza continua, ne offre uccisioni troppo gratuite (il protagonista lascia sempre una scelta). Ciò che rende questo film da vedere per gli amanti del genere, è sicuramente Denzel Washington, in un ruolo molto suggestivo e carismatico e il modo in cui è stato girato, pulito, senza eccessi, ma perfetto nel suo insieme. Ci troviamo davanti da un prodotto che con qualche sforzo in più sulla trama avrebbe meritato 5 stelline ed avrebbe potuto accantonare i soliti cliché e perdere il mio personale aggettivo "brainless".
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stefano bruzzone
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mercoledì 26 agosto 2015
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si poteva fare molto meglio
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Ritorna la coppia da Oscar (Training day) Washington e Fuqua in un thriller ricco di atmosfere e immagini affascinanti, ben girato e con il protagonista sempre sul pezzo, peccato che la sceneggiatura non sia all'altezza della fotografia e dei protagonisti peccando di superficialità e scarsa originalità. Due ore che scivolano via pur senza eccessivi sussulti o colpi di scena.
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Ritorna la coppia da Oscar (Training day) Washington e Fuqua in un thriller ricco di atmosfere e immagini affascinanti, ben girato e con il protagonista sempre sul pezzo, peccato che la sceneggiatura non sia all'altezza della fotografia e dei protagonisti peccando di superficialità e scarsa originalità. Due ore che scivolano via pur senza eccessivi sussulti o colpi di scena.
Voto: 6,5
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ultimoboyscout
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mercoledì 29 luglio 2015
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l'insospettabile guerriero.
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Bob conduce una vita apparentemente appartata e dimessa, impiegato in un grande magazzino di articoli per la casa. Sembra il classico uomo medio, una persona perbene benvoluta da tutti. Detto questo, conosce Teri, giovane prostituta dell'est europeo, che lo rivela come implacabile giustiziere. Ma allora chi è in realtà Bob? Lo scopriranno a loro spese mefiosi russi e poliziotti corrotti. Direttamente dalla serie TV defli anni '70 "Un giustiziere a New York" (anche se qui siamo a Boston), un esageratissimo action/revenge movie in cui le pulsioni basiche dell'americano medio tipico trovano sfogo, anzi orgasmo, nelle gesta di un uomo invincibile e onnipotente, un iradiddio dal background tanto doloroso quanto ambiguo che regista esceneggiatore non si sentono in obbligo di svelare o quantomeno spiegare.
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Bob conduce una vita apparentemente appartata e dimessa, impiegato in un grande magazzino di articoli per la casa. Sembra il classico uomo medio, una persona perbene benvoluta da tutti. Detto questo, conosce Teri, giovane prostituta dell'est europeo, che lo rivela come implacabile giustiziere. Ma allora chi è in realtà Bob? Lo scopriranno a loro spese mefiosi russi e poliziotti corrotti. Direttamente dalla serie TV defli anni '70 "Un giustiziere a New York" (anche se qui siamo a Boston), un esageratissimo action/revenge movie in cui le pulsioni basiche dell'americano medio tipico trovano sfogo, anzi orgasmo, nelle gesta di un uomo invincibile e onnipotente, un iradiddio dal background tanto doloroso quanto ambiguo che regista esceneggiatore non si sentono in obbligo di svelare o quantomeno spiegare. Washington, attore dalla carriera fatta di alti e bassi, è qui in versione "assassino da cinema pop corn" ma in coppia col regista Antoine Fuqua ha fatto molto, molto meglio, ovvero (e non credo ci sia bisogno di ricordarlo) il notevolissimo "Training Day" del 2001. Fuqua, diplomato con merito all'accademia del poliziesco senza grilli per la testa, confeziona un prodotto non bellissimo ma che scorre fluido, dallo stile europeo con personaggi liberi di svariare ed esprimersi, con tempi dilatati per rendere i propri eroi più interessanti, un po' come faceva Sergio Leone nei suoi western. La violenza la fa da padrona e qui Fuqua si ispira maggiormente a Scorsese e a Frankenheimer. Violenza che sembra reale, veloce e di grande impatto, la cosa più bella, ammesso che si possa dire così, del film.
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