cosimomz
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domenica 25 ottobre 2015
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così buono che non ci sono parole adeguate
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La prima volta si viene solo sfiorati dai significati più profondi, perché nel ritmo serrato si perde qualche dettaglio, qualche dialogo. Dalla seconda volta è come sbucciare la cipolla della nostra consapevolezza, strato dopo strato. Non più sviati dalle scene forti e dall'azione incessante, si nota come ogni parola e ogni atto di Lucy, avvalorati dalla faccia meravigliosamente espressiva di Freeman, siano un messaggio da imprimere nella nostra consapevolezza. Messaggi che culminano nella frase finale che chiude il film, una frase che dovremmo portare con noi in ogni momento, ogni cosa che facciamo. Il tutto accompagnato da musiche perfette. L'ho visto sei volte, l'ho portato di esempio ai miei corsi, continuerò a vederlo.
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La prima volta si viene solo sfiorati dai significati più profondi, perché nel ritmo serrato si perde qualche dettaglio, qualche dialogo. Dalla seconda volta è come sbucciare la cipolla della nostra consapevolezza, strato dopo strato. Non più sviati dalle scene forti e dall'azione incessante, si nota come ogni parola e ogni atto di Lucy, avvalorati dalla faccia meravigliosamente espressiva di Freeman, siano un messaggio da imprimere nella nostra consapevolezza. Messaggi che culminano nella frase finale che chiude il film, una frase che dovremmo portare con noi in ogni momento, ogni cosa che facciamo. Il tutto accompagnato da musiche perfette. L'ho visto sei volte, l'ho portato di esempio ai miei corsi, continuerò a vederlo. Il cinema (quello buono) anticipa sempre la realtà: anche in questo caso. Il futuro della nostra umanità è lì.
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iuriv
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lunedì 5 ottobre 2015
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lucy spacca tutto.
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Besson, come spesso accade, ci propone un action movie che ha per protagonista una donna. E la cosa gli riesce bene. Il regista francese è sempre bravo quando si tratta di costruire scene d'azione adrenaliniche sostenute da un ritmo che rende la visione godibile.
Lucy è una ragazza che, a seguito di una truffa perpetrata ai suoi danni, assume dei poteri particolari che le permettono di utilizzare il suo cervello in percentuale superiore rispetto alla media. Scarlett farebbe innamorare di se anche un blocco di cemento, ma il punto non è quello. Contrariamente ai personaggi che le ruotano attorno, che sono tagliati con il laser (il cattivo della mafia cinese, spietato e reso ancor più temibile dall'impossibilità di comunicare con lui, e il poliziotto francese buono, disposto a fidarsi ciecamente della protagonista), il carattere di Lucy è disegnato in modo intelligente.
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Besson, come spesso accade, ci propone un action movie che ha per protagonista una donna. E la cosa gli riesce bene. Il regista francese è sempre bravo quando si tratta di costruire scene d'azione adrenaliniche sostenute da un ritmo che rende la visione godibile.
Lucy è una ragazza che, a seguito di una truffa perpetrata ai suoi danni, assume dei poteri particolari che le permettono di utilizzare il suo cervello in percentuale superiore rispetto alla media. Scarlett farebbe innamorare di se anche un blocco di cemento, ma il punto non è quello. Contrariamente ai personaggi che le ruotano attorno, che sono tagliati con il laser (il cattivo della mafia cinese, spietato e reso ancor più temibile dall'impossibilità di comunicare con lui, e il poliziotto francese buono, disposto a fidarsi ciecamente della protagonista), il carattere di Lucy è disegnato in modo intelligente. Sarebbe stato facile per Luc costruire la figura della super eroina in tutina attillata che si prefigge di salvare il mondo. Invece Lucy agisce in modo essenziale, poco propensa a distinguere tra innocenti e no, perché privata delle emozioni che la sua super intelligenza rende superflue.
Certo, in alcuni punti le sue azioni sembrano dettate da necessità narrative più che dalla logica e il vecchio equivoco tra intelligenza e sapere talvolta viene alla luce. Ma tutto sommato il personaggio sembra equilibrato e accompagna lo spettatore in una escalation di avvenimenti che avvince.
Ci sono le motivazioni che la spingono e il finale del film, però, che costringono a buttare un occhio anche sul discorso filosofico che sta alla base del lavoro di Besson. Qui le cose scricchiolano, inutile negarlo. Per spiegare cosa succede nella testa di Lucy il regista manda in onda una puntata speciale del Morgan Freeman Science Show, tentando di dare una base scientifica all'espansione delle capacità di Lucy. Vengono fuori un paio di teorie evoluzionistiche bizzarre, che hanno il compito di fornire a Lucy una motivazione che è anche logica, ma che appare un filo forzata.
Non è sbagliato come principio, perché Besson vuole affondare le mani nella fantascienza e molte delle teorie balzane che mette in campo gli sono utili ai fini della trama. Il problema è che il film si prende troppo sul serio, rischiando di scivolare nel ridicolo con un finale che vorrebbe essere evocativo, ma che non ce la fa.
Tuttavia la pellicola di Besson riesce nell'intento di intrattenere, ripagando lo spettatore dell'oretta e mezza che gli chiede e questo a me pare sufficiente.
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tiririca
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sabato 19 settembre 2015
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forse un po monotono ...
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...perchè il cardine della storia è il volto di Lucy , sia quella attuale che quella di qualche milione di anni fa.
Sicuramente migliorabile in molti aspetti , quando lo rivedi per la quarta volta di seguito.
Un po di pistoloni e di deceduti si potevano evitare , migliorabile qualche effetto speciale ma sono costretto
a dare quattro stelloni per il tema trattato e per la speranza che getta sul futuro , forse non è ancora la fine del
mondo.
Grazie
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perplessia
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domenica 16 agosto 2015
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lucy in the sky
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Abbiamo codificato la nostra esistenza riducendola ad una misura umana, per renderla comprensibile.
Abbiamo creato una dimensione in modo da dimenticare la sua insondabile dimensione.
Lucy come la prima donna ominide, che apre e chiude ironicamente il sipario.
Lucy come il brano dei Beatles “lucy in the sky with diamonds” in illo tempore oggetto di forte critica e subliminalità con riferimento alle stesse iniziali LSD.
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Abbiamo codificato la nostra esistenza riducendola ad una misura umana, per renderla comprensibile.
Abbiamo creato una dimensione in modo da dimenticare la sua insondabile dimensione.
Lucy come la prima donna ominide, che apre e chiude ironicamente il sipario.
Lucy come il brano dei Beatles “lucy in the sky with diamonds” in illo tempore oggetto di forte critica e subliminalità con riferimento alle stesse iniziali LSD. D'altronde il tema centrale si sviluppa partendo da una sostanza denominata cph4, presente nelle donne al 6 mese di gravidanza, ma sotto forma sintetica, quindi un nuovo tipo di droga impiantata con metodi poco ortodossi. Sarà forse un caso o un semplice scherzo del regista che il cph4 si presenta in piccoli diamantini blu!? Gli effetti però son diversi, sono letali ma permettono un miglioramento delle nostre capacità cerebrali fino al 100%, considerando che in media il cervello umano, nonostante la vita sia attiva sulla terra da milioni di anni, è in grado di sfruttare solo 15%. Due i bisogni primari dell'uomo: RIPRODUZIONE, se l'ambiente è favorevole, mite, e IMMORTALITA', se al contrario fosse violento, sfavorevole, disastroso. Al di là di tutto ciò l'uomo non pensa.
Secondo Besson un cervello umano attivo al massimo delle sue potenzialità sarebbe in grado di percepire tutto ciò che lo circonda, il calore umano, le sue vibrazioni, i pensieri, il sangue che scorre, le vene che pulsano, l'umore delle persone, si vedrebbe attraverso i loro corpi, si diagnosticherebbero malattie e altro. Un esagerazione che cataloga il film nella pura fantascienza, e non quella che oggi era per i nostri antenati ma quella che effettivamente rimane un po' nell'impossibile. L'idea che tutti gli individui riescano a controllare pensieri e movimenti altrui creerebbe un caos ingestibile. D'altronde anche Besson con il suo 15-20 % del suo “brain” ha dato un immagine di quello che "per lui" potrebbe succedere in futuro.
L'aspetto negativo in tutto questo è l'assenza di emozioni, il desiderio e le paure, forse a significare anche il contributo della scienza in questa impresa pseudo-naturale. Gran parte dei meriti va ad essa per aver “codificato la nostra esistenza, riducendola a misura umana, per renderla comprensiva all'uomo”. “Fissiamo l'immagine di un auto in corsa e velocizziamone la dinamica: l'auto non esiste piu! La dimostrazione è che l'unica unità di misura è il tempo”.
Se solo fosse possibile tornare da Lucy e trasmetterle tutta questa sapienza, probabilmente oggi vedremmo raddoppiate le nostre capacità intellettive.
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francy99
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lunedì 27 luglio 2015
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azione-thriller
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sinceramente mi aspettavo di più dal trailer, ma d'altronde non è male, è un bel film!
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marvin85
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sabato 6 giugno 2015
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un normale film di fantascienza!
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Il limite di questo film sono le pretese! Si parlava di questa pellicola come uno di quei film che ti fanno riflettere o che sono talmente belli che alla fine del pensi e ripensi a quello che hai visto. Niente di tutto ciò. Il prodotto è solo un normalissimo film di genere fantascientifico che non aggiunge e non toglie nulla al cinema. Uno di quei film che dimenticheremo presto, di cui non ne parleremo più e che non sarà considerato per nulla un CULT! E' un film inutile nella sostanza che è gradevole, che si lascia seguire e che ha una notevole dose adrenalinica in termini di azione. Ma non c'è niente da riflettere. Guardatelo senza troppe pretese.
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Il limite di questo film sono le pretese! Si parlava di questa pellicola come uno di quei film che ti fanno riflettere o che sono talmente belli che alla fine del pensi e ripensi a quello che hai visto. Niente di tutto ciò. Il prodotto è solo un normalissimo film di genere fantascientifico che non aggiunge e non toglie nulla al cinema. Uno di quei film che dimenticheremo presto, di cui non ne parleremo più e che non sarà considerato per nulla un CULT! E' un film inutile nella sostanza che è gradevole, che si lascia seguire e che ha una notevole dose adrenalinica in termini di azione. Ma non c'è niente da riflettere. Guardatelo senza troppe pretese.. Luc Besson ha fatto di meglio in carriera!
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marione
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giovedì 4 giugno 2015
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stupendo, profondo, affascinante
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Un vero capolavoro. La prima volta che l'ho visto mi è molto piaciuto, la seconda l'ho tovato affascinante. E' un film stupendo, sceneggiatura, fotografia, contenuti, Scarlett nella sua migliore forma, semplicemente sensazionale. Sorprende la bravura di Besson di saper concentrare in una forma armoniosa e spettacolare in 90' tanta profondità di contenuti. Questo è il Grande Cinema. In confronto Trascendence è un microbo e Limitless carino. Consiglio di rivederlo più volte per apprezzare appieno tutto il valore formale e sostanziale di questa mirabile opera, una sola visione certo non basta.
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vincenzo79
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lunedì 16 marzo 2015
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peccato!!
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Un film che incalza da subito e rende la visione piacevole, a tratti richiama un altro film sicuramente più riuscito e originale "limitless". Col trascorrere del tempo questa pellicola perde forza con un finale si originale ma troppo astratto. Tre stelle per il genere.
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raga_milano
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sabato 14 marzo 2015
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ottimo film.
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Film tra il leggero e il profondo; un mix di fantascienza, azione, ma con un tocco di classe che aggiunge qualcosa.
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sabrina lanzillotti
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venerdì 13 marzo 2015
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capacità cerebrale al 100%
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Lucy è una studentessa di 24 anni che viene costretta dal ragazzo a consegnare una misteriosa valigetta in sua vece. Avvenuta la consegna, il ragazzo viene ucciso e lei viene rapita da un gruppo di malavitosi che la costringono a diventare un corriere della droga e la sottopongono ad un delicato intervento per inserire all’interno del suo stomaco una sacca dallo strano contenuto. Un giorno, a seguito di un colpo violento, la sacca si rompe e ciò che vi era all’interno viene assorbito dal corpo di Lucy che, presto, acquista capacità e poteri illimitati.
Sarà questo l’evento che trasformerà la giovane Lucy da semplice studentessa a sanguinosa macchina da guerra.
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Lucy è una studentessa di 24 anni che viene costretta dal ragazzo a consegnare una misteriosa valigetta in sua vece. Avvenuta la consegna, il ragazzo viene ucciso e lei viene rapita da un gruppo di malavitosi che la costringono a diventare un corriere della droga e la sottopongono ad un delicato intervento per inserire all’interno del suo stomaco una sacca dallo strano contenuto. Un giorno, a seguito di un colpo violento, la sacca si rompe e ciò che vi era all’interno viene assorbito dal corpo di Lucy che, presto, acquista capacità e poteri illimitati.
Sarà questo l’evento che trasformerà la giovane Lucy da semplice studentessa a sanguinosa macchina da guerra.
“Lucy” è l’ultimo film di Luc Besson, lo stesso di “The Lady- L’amore per la verità” e del più famoso “Nikita”.
Il regista punta molto sulle storie che mettono al centro delle donne coinvolte in esperienze destinate a stravolgere la propria vita. Questa volta al centro della scena vi è la sensualità di Scarlett Johansson, che si trasforma da studentessa a donna letale. La parte del cattivo è affidata a Choi Min-Sik, il quale sembra calarsi in maniera eccellente nel personaggio. Ma nonostante l’ottima interpretazione, il film non brilla. Allo spettatore resta qualche riflessione sulla percezione umana della realtà, con qualche perla della filosofia del Tao. Ma la “supereroina” di stampo fumettistico che combatte il male è un idea della quale si è abusato troppo e la sceneggiatura non troppo originale fa in modo che questo action movie fantascientifico resti consigliato solo ai fan del genere.
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