Titolo originale | Jason Becker: Not Dead Yet |
Anno | 2012 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Jesse Vile |
Attori | Jason Becker, Ehren Becker, Gary Becker, Pat Becker, Ron Becker Marty Friedman, Steve Hunter (II), Dave Lopez, Serrana Pilar, Joe Satriani, Steve Vai, Dan Alvarez, Mike Bemesderfer, Gregg Bissonette, Matt Blackett, Nate Fox (II), Richie Kotzen, Jimmy O'Shea, Jim Ocean, Michael P. Shannon, Kenny Stavropoulos, Miko Thatcher, Mike Varney, Marilyn White (III). |
Uscita | giovedì 3 luglio 2014 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
MYmonetro | 2,79 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 12 maggio 2014
Jason Becker, diventato un famoso chitarrista heavy metal a soli 19 anni, lotta da due decenni contro la sclerosi laterale amiotrofica, che non gli ha impedito di continuare a produrre la musica che ama.
CONSIGLIATO SÌ
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1989. Jason Becker è una stella nascente che si sta affermando nel mondo della musica. Con la sua band heavy metal ha già girato il mondo ed ha successivamente inciso il suo primo album da solo tanto da suscitare l'interesse di David Lee Roth dei Van Halen. In seguito all'insorgenza di alcuni disturbi nella deambulazione i medici gli diagnosticano la SLA e prevedono che non arriverà al venticinquesimo anno di vita. Jason Becker è ancora vivo.
Non è raro trovare sui vari media (Internet in pole position) articoli in cui ci si chiede che fine abbiano fatto i personaggi che un tempo furono famosi. Di solito tutto si riduce a qualche immagine in cui li si ritrova invecchiati, ingrassati, privi di appeal oppure botulinicamente evergreen. Jesse Vile si assume un compito decisamente più ampio ed interessante che va al di là del gossip un po' sadico di cui sopra. Con la collaborazione delle persone più vicine a Jason e di quanti ne hanno apprezzato (e ne apprezzano) l'opera, realizza un documentario ricco di materiali di repertorio ma anche di testimonianze attuali che consentono a chi segue il cinema un interessante confronto. Perché molti ricorderanno Lo scafandro e la farfalla di Julian Scnnabel in cui uno straordinario Mathieu Amalric interpretava il ruolo di un famoso giornalista, rimasto paralizzato in seguito a un incidente stradale, che con il battito delle ciglia riusciva a dettare un libro sulla propria esperienza. E' ciò che vediamo fare in ambito musicale da Jason Becker in questo documentario. Grazie all'amore con cui viene seguito il musicista riesce a sua volta a 'dettare' le note che esprimono il suo sentire musicale grazie allo sguardo e a una leggera mimica facciale. L'intento di Vile non è quello di impietosire gli spettatori quanto piuttosto quello di mostrare come si possa continuare ad essere vivi interiormente al di là delle diagnosi mediche e di ogni possibile pessimismo. L'unico rilievo che si può avanzare è quello di non avere documentato a sufficienza i momenti di sconforto, di disillusione, di stanchezza che sicuramente ci saranno stati da parte di chi lo sostiene in questa sua lotta contro la disabilità. Con la giusta misura si sarebbe potuto continuare ad evitare il pietismo ma anche far sentire una sorta di solidarietà a distanza con chi, pur senza avere come figlio o compagno una star dell'entertainment, si trova ogni giorno a sostenere analoghe battaglie.