fabio57
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mercoledì 21 ottobre 2015
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bello ma atipico
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Il paradigma delle storie di 007, fatto di donne, azione, ironia,frivolezza è decisamente stravolto con questi ultimi film di Daniel Craig.Bond è diventato ombroso,poco incline all'umorismo,introspettivo e tormentato,più vulnerabile.Le azioni sono sempre più spettacolari,la colonna sonora suggestiva con la voce cristallina di Adele,ma gli manca qualcosa,qualcuno ha scritto bello senz'anima,ma non non è proprio così, è solo un altro tipo di agente segreto, con le sue debolezze,le sue paure,le sue incertezze,più duro e cattivo.
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jackpug
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venerdì 14 agosto 2015
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il lato psicologico di james bond
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Attualmente la trilogia di James Bond interpretata da Daniel Craig se la cava abbastanza bene : "Casino Royale" è stato il film rivelazione dell'intera saga e punta soprattutto sull'ambiguità dei personaggi, "Quantum Of Solace" è un sequel che punta di più sull'azione mentre "Skyfall" punta sul lato psicologico del personaggio dell'agente 007.
"Skyfall" è stato un grandissimo successo sia per il box-office che per la critica e per i fans.
La trama è intricata in più vicende che coinvolgono tre personaggi principali e i loro rispettivi segreti : James Bond ( Daniel Craig ) e la sua "resurrezione", M ( Judi Dench ) e il suo passato e Raoul Silva ( Javier Bardem ) e i suoi piani.
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Attualmente la trilogia di James Bond interpretata da Daniel Craig se la cava abbastanza bene : "Casino Royale" è stato il film rivelazione dell'intera saga e punta soprattutto sull'ambiguità dei personaggi, "Quantum Of Solace" è un sequel che punta di più sull'azione mentre "Skyfall" punta sul lato psicologico del personaggio dell'agente 007.
"Skyfall" è stato un grandissimo successo sia per il box-office che per la critica e per i fans.
La trama è intricata in più vicende che coinvolgono tre personaggi principali e i loro rispettivi segreti : James Bond ( Daniel Craig ) e la sua "resurrezione", M ( Judi Dench ) e il suo passato e Raoul Silva ( Javier Bardem ) e i suoi piani.
Fantastici tutti gli attori presenti in questo film, cast strepitoso : non solo i già tre menzionati Craig ( convincente ), Dench ( interpretazione fantastica ) e Bardem ( bravissimo ) ma anche Ralph Fiennes ( fantastico nei panni di Mallory ), Naomi Harris ( Eve ), Berenice Marlohe ( Severine ) e Ben Whishaw ( il giovane Q ).
Malinconica ma allo stesso tempo potente la theme song di Adele "Skyfall".
Bellissimo film anche per celebrare il 50° anniversario di questa maestosa saga.
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floyd80
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sabato 17 gennaio 2015
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un grande regista per un bel film
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Una delle migliori pellicole del 2012, si vede che dietro la mdp c'è un grande regista.
Bravi gli attori (Bardem su tutti...l'avrei visto bene nei Batman di Nolan) e ottimo tutto il pacchetto tecnico, musica, fotografia (stupenda la scena finale) e sceneggiatura.
Difetti? Il film dura tanto e i personaggi nonostante ciò non sono ben caratterizzati, soprattutto il personaggio di Bardem.
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Una delle migliori pellicole del 2012, si vede che dietro la mdp c'è un grande regista.
Bravi gli attori (Bardem su tutti...l'avrei visto bene nei Batman di Nolan) e ottimo tutto il pacchetto tecnico, musica, fotografia (stupenda la scena finale) e sceneggiatura.
Difetti? Il film dura tanto e i personaggi nonostante ciò non sono ben caratterizzati, soprattutto il personaggio di Bardem.
Un plauso infine alla canzone di Adele, bellissima.
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mardou_
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venerdì 28 novembre 2014
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bello senz'anima
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La nuova avventura di 007 dimostra ancora una volta che un film “ bello ma senz' anima” significa il più delle volte “ mediocre”. Apparentemente non c'è nulla che non vada nella pellicola che celebra il cinquantenario dell' agente segreto più famoso del mondo.
Il budget stratosferico ha consentito l' impiego di scenografie e location impeccabili, fra tutte una grigia Londra più bella che mai, effetti speciali degni dei migliori film d' azione, un cast di teste di serie guidato da Daniel Craig, il miglior Bond di sempre dopo Sean Connery e a chiudere la stupenda colonna sonora il cui theme Sky Fall è stato firmato da Adele.
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La nuova avventura di 007 dimostra ancora una volta che un film “ bello ma senz' anima” significa il più delle volte “ mediocre”. Apparentemente non c'è nulla che non vada nella pellicola che celebra il cinquantenario dell' agente segreto più famoso del mondo.
Il budget stratosferico ha consentito l' impiego di scenografie e location impeccabili, fra tutte una grigia Londra più bella che mai, effetti speciali degni dei migliori film d' azione, un cast di teste di serie guidato da Daniel Craig, il miglior Bond di sempre dopo Sean Connery e a chiudere la stupenda colonna sonora il cui theme Sky Fall è stato firmato da Adele.
Eppure...?
Eppure sembra tutto già visto, già sperimentato, una costruzione troppo semplice che avrebbe avuto bisogno di qualche spunto originale in più.
L' iniziale inseguimento in moto, esageratamente lungo e quasi noioso, sembra la copia perfetta della sequenza del recente “ Bourne Legacy” con Jeremy Renner. Cosa dire poi del duello sul tetto del treno in corsa ?
Bè, penso che il regista Sam Mendes ami alla follia, come la sottoscritta, il primo capitolo di Mission: Impossible di Brian De Palma. Persino la lista degli agenti infiltrati che Bond deve recuperare assomiglia troppo a quella dei Noc ricercata da Ethan Hunt e la figura di M. interpretata da Judi Dench è troppo simile a quella di Max di Vanessa Redgrave...
E' come se ad un certo punto il film perdesse quasi il filo del discorso, virando bruscamente, dopo la solita inutile sequenza del gioco di seduzione con la bella di turno, sulla comparsa del villain, un folle Javier Bardem che purtroppo non inquieta e disturba come il cattivo del film a cui le scene di violenza e l'attacco al tribunale si sono ispirate. Mi riferisco al Joker di: “ Batman The Dark Knight” che il compianto Heat Ledger aveva impersonato alla perfezione, in quel crescendo di tensione incontrollabile che soltanto Chirstopher Nolan è in grado di regalare.
Alla fine si rischia di preferire la cornice al quadro, di soffermarsi con piacere sulle inquadrature che indugiano su orologi, computer, automobili come la gloriosa Aston Martin DB5, persino su un celebre dipinto di Turner esposto alla National Gallery.
Non era forse meglio limitarsi a guardare lo spot di 007 della Heineken allora???
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mattimosco
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giovedì 14 agosto 2014
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il ritorno alla grande di james bond
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James Bond ritorna e festeggia alla grande i suoi 50 anni.
Un film fedele alla matrice classica degli 007, che revitalizza una saga che sembrava destinata a un lento e agonizzante declino, con un Daniel Craig sempre più a suo agio nei panni dell'agente segreto più famoso al mondo. Film dal buon ritmo, mai noioso, con un inizio scoppiettante prima della magnifica colonna sonora di Adele. La fotografia è più che discreta, in certe scene ottima, vedi l'arrivo di Silva e dei suoi a Skyfall. Da segnalare, oltre a quella di Craig,le grandi interpretazioni di Judi Dench (come ti puoi sbagliare..) e di Javier Bardem, la cui presenza in qualche scena il buon Craig subisce.
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James Bond ritorna e festeggia alla grande i suoi 50 anni.
Un film fedele alla matrice classica degli 007, che revitalizza una saga che sembrava destinata a un lento e agonizzante declino, con un Daniel Craig sempre più a suo agio nei panni dell'agente segreto più famoso al mondo. Film dal buon ritmo, mai noioso, con un inizio scoppiettante prima della magnifica colonna sonora di Adele. La fotografia è più che discreta, in certe scene ottima, vedi l'arrivo di Silva e dei suoi a Skyfall. Da segnalare, oltre a quella di Craig,le grandi interpretazioni di Judi Dench (come ti puoi sbagliare..) e di Javier Bardem, la cui presenza in qualche scena il buon Craig subisce..
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dandy
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sabato 14 giugno 2014
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in nome della patria...
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Dopo il deludente "Quantum of Solace" e la scioccante notizia di un'ipotetica sospensione della serie,il ventitreesimo film della serie passa in mano all'esperto Mendes.Che realizza uno dei migliori episodi della serie e,cosa sempre più rara,un blockbuster introspettivo ed appassionante.Non tralascia l'azione ma si sofferma sulle psicologie dei personaggi e il tormentato rapporto con se stessi e il proprio lavoro.E' di certo l'episodio più tragico dopo l'ingiustamente snobbato"Agente 007-Al servizio segreto di sua maestà" anche se Mendez ha dichiarato di essersi ispirato a "Il Cavaliere oscuro".La cupezza raggiunge livelli inauditi:come in una sorta di seduta psicoanalitica la figura di M viene sondata e sezionata in ogni suo aspetto negativo.
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Dopo il deludente "Quantum of Solace" e la scioccante notizia di un'ipotetica sospensione della serie,il ventitreesimo film della serie passa in mano all'esperto Mendes.Che realizza uno dei migliori episodi della serie e,cosa sempre più rara,un blockbuster introspettivo ed appassionante.Non tralascia l'azione ma si sofferma sulle psicologie dei personaggi e il tormentato rapporto con se stessi e il proprio lavoro.E' di certo l'episodio più tragico dopo l'ingiustamente snobbato"Agente 007-Al servizio segreto di sua maestà" anche se Mendez ha dichiarato di essersi ispirato a "Il Cavaliere oscuro".La cupezza raggiunge livelli inauditi:come in una sorta di seduta psicoanalitica la figura di M viene sondata e sezionata in ogni suo aspetto negativo.Madre putativa di Bond,che non esita a sacrificare in nome di una causa che ormai sembra stare a cuore solo a lei,sebbene logorante e gravida di conseguenze nefaste.Silva(la cui apparizione avviene solo nella seconda parte),ex "protetto" e "figlio adottivo" di M,sacrificato ma sopravvissuto alla morte come Bond finisce per diventare una sorta di Edipo odierno,accecato dall'odio ma incapace come Bond di ribellarsi fino in fondo alla "madre".Più che in ogni altro episodio l'agente viene descritto in modo intimo,sia sentimentalmente sia nell'invecchiamento inesorabile.Non si rade la barba per quasi tutta la prima parte,si ubriaca,soffre le ferite e addirittura per la prima volta beve la birra!Sempre per la prima volta l'inventore Q è più giovane del protagonista,un nerd occhialuto che non risparmia impertinenze su 007(lo paragona alla vecchia nave da demolire nel quadro di Turner).Magistrali le scene di lotta nel grattacielo a Shangai e nella fossa con i draghi di Komodo,e la resa dei conti nella tenuta dei defunti genitori di Bond(la Skyfall del titolo)dove si trova Kincade,vecchio guardiacaccia e unica figura paterna rimastagli.Ma anche il primo confronto tra Silva ed M(dove lui mostra le terrificanti conseguenze provocate dall'unica scelta da lei impostagli)e quello finale non sono meno emozionanti.Torna per la sesta volta la leggendaria Aston Martin DB5(simbolicamente distrutta).L'unica pecca sta in Sèvèrin ed Eve(futura nuova MoneyPenny),purtroppo non alltezza delle bond girl di un tempo.Azzeccato invece il personaggio di Fiennes,ministro solo all'apparenza rigido e burocratico,l'unico che realmente comprende le ragioni di M.Lo splendido brano dei titoli di testa è cantato da Adele.Meritato successone in tutto il mondo.A mio parere tuttavia,direi che questo potrebbe essere un degno capitolo conclusivo,anche la scritta nel finale lascia ben pochi dubbi al riguardo.Si vedrà....
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paolotog
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sabato 8 febbraio 2014
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non un granchè
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a tratti noioso trama debole. si salva per gli attori ed un pò di azione
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opidum
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venerdì 22 novembre 2013
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aridatece john glen
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che non è l'astronauta ma il regista del meraviglioso "octopussy operazione piovra".
o almeno alla regia metteteci martin campbell!!!
purtroppo skyfall ha incassato più di un miliardo di dollari nel mondo e quindi , giustamente per i produttori ma non per me povero spettatore , al timone del prossimo bond ci rimettono mendedes che scopiazzerà nuovamente il sopravalutatissimo noan.
peccato
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m.raffaele92
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lunedì 21 ottobre 2013
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il miglior bond di sempre: un'opera finale
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In ogni film, saga cinematografica e letteraria, epopea artistica e via dicendo, esiste un momento di svolta, dove tutto cambia e tutto viene rivalutato. Un punto fisso di riflessione, dal quale ripartire dopo aver fatto un bilancio del passato e del presente. Questo (e molto altro) rende “Skyfall” il miglior 007 di sempre, l’apogeo di una saga cominciata 50 anni fa (e che quindi celebra con l’uscita di questo film un importante anniversario).
Per capire meglio questo film e il mutamento avvenuto nella serie negli ultimi anni, facciamo un passo indietro: se gli 007 ante-Craig erano fumetti di spionaggio coinvolgenti e spettacolari quanto (nel loro piccolo) inverosimili, la (tutt’ora) trilogia con Daniel Craig vede un James Bond vulnerabile e “mortale”, non più in grado di uscire indenne ed elegante dalle situazioni più estreme, mantenendo puliti la coscienza e il vestito (al contrario di quanto accadeva in passato).
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In ogni film, saga cinematografica e letteraria, epopea artistica e via dicendo, esiste un momento di svolta, dove tutto cambia e tutto viene rivalutato. Un punto fisso di riflessione, dal quale ripartire dopo aver fatto un bilancio del passato e del presente. Questo (e molto altro) rende “Skyfall” il miglior 007 di sempre, l’apogeo di una saga cominciata 50 anni fa (e che quindi celebra con l’uscita di questo film un importante anniversario).
Per capire meglio questo film e il mutamento avvenuto nella serie negli ultimi anni, facciamo un passo indietro: se gli 007 ante-Craig erano fumetti di spionaggio coinvolgenti e spettacolari quanto (nel loro piccolo) inverosimili, la (tutt’ora) trilogia con Daniel Craig vede un James Bond vulnerabile e “mortale”, non più in grado di uscire indenne ed elegante dalle situazioni più estreme, mantenendo puliti la coscienza e il vestito (al contrario di quanto accadeva in passato).
In quest’ultimo capitolo Bond (addirittura) muore e rinasce, ma si tratta di una rinascita che si è portata qualcosa con sé da quella morte. Lui ha perso le proprie abilità, ed è solo grazie ad una falsificazione del test d’accesso all’MI6 che è riuscito a farsi reinserire.
Altre radicali novità apportate da questo capitolo sono l’esplosione (quindi cambio di sede) dell’MI6, nonché la morte finale (quindi sostituzione) di M e la sostituzione di Q ad opera di Ben Whishaw.
Ma “Skyfall” ha ancora qualcosa di più; stilisticamente parlando sembra quasi un film di Tarantino: l’azione (comunque presente, soprattutto nel magnifico finale) lascia il posto ad una sceneggiatura accuratissima sul piano introspettivo, che si ferma a riflettere sulle circostanze, sui personaggi e ciò che vi è dietro.
Ne esce un film crepuscolare, monumentale, che fa del passato (al quale si guarda con tanta nostalgia, vedi l’idea geniale del ritorno dell’amata auto di un tempo) un punto dal quale ricominciare (questo è il motivo stesso che lega il titolo all’infanzia del protagonista).
Per la prima volta, James Bond (personaggio che Daniel Craig ha magistralmente reso rigido e taciturno più che i suoi “predecessori”) ci apre le porte del proprio passato. Questo elemento, che attraversa il film soprattutto nella seconda parte, culmina in un finale dall’ambientazione tetra che lo fa lontanamente sembrare quasi un horror (gli elementi lugubri inerenti all’ambientazione di questa parte del film vengono stupendamente richiamati nei – sempre – magnifici titoli di testa).
Altro punto di forza è una fotografia da 10 e lode, che rende memorabile la scena della lotta corpo a corpo in una stanza vuota di un grattacielo di Shanghai.
Questo capolavoro vanta inoltre un cattivo mai così memorabile, che offre a Javier Bardem (forse) il ruolo della vita. Il suo Silva è un freak, e nel momento in cui, vestito di bianco, viene (solo momentaneamente) rinchiuso in una prigione di vetro circolare, ci ricorda l’Hannibal Lecter de “Il silenzio degli innocenti”, e ci scappa un applauso.
Chi si aspetta un film d’azione sparatutto come il precedente (comunque ottimo) “Quantum of Solace”, resterà deluso. Qui si punta più in alto, e il tono malinconico che attraversa il film di Sam Mendes (qui alla sua prova migliore dopo “American Beauty”) rende questa pellicola un’opera finale.
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timothyfalcodissidissegna
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venerdì 9 agosto 2013
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james bond, avere 50 anni e non sentirli
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Dopo ormai mezzo secolo di ininterrotta attività, James Bond, l'infallibile agente segreto al servizio di Sua Maestà, torna al cinema con il suo ultimo film, “Skyfall”. Che è un'opera unica nel suo genere lo si capisce già dalla colonna sonora, cantata dalla straordinaria Adele, ma il regista Sam Mendes non si ferma qui. Complice anche un 007 poco amato dai “bondologi” ma di forte spessore, che deve fare i conti con suoi fantasmi del passato e con i tempi che cambiano. Un capitolo diverso dai soliti, quindi, che da 50 anni diventano un appuntamento fisso per gli amanti dei “film-action” ispirati al personaggio letterario inventato da Ian Flemming.
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Dopo ormai mezzo secolo di ininterrotta attività, James Bond, l'infallibile agente segreto al servizio di Sua Maestà, torna al cinema con il suo ultimo film, “Skyfall”. Che è un'opera unica nel suo genere lo si capisce già dalla colonna sonora, cantata dalla straordinaria Adele, ma il regista Sam Mendes non si ferma qui. Complice anche un 007 poco amato dai “bondologi” ma di forte spessore, che deve fare i conti con suoi fantasmi del passato e con i tempi che cambiano. Un capitolo diverso dai soliti, quindi, che da 50 anni diventano un appuntamento fisso per gli amanti dei “film-action” ispirati al personaggio letterario inventato da Ian Flemming. E poco importa se non è il capitolo preferito dei fan più affezionati, è comunque uno dei più belli che abbiano mai girato. A dimostrarlo è l'incasso esorbitante che ha riscosso in tutto il mondo, con gli oltre 669 milioni di euro, e questo è la prova che la spia più famosa al mondo continua ancora a emozionare intere generazioni.
Partendo da Istanbul e arrivando a Londra, passando per Macao, “Skyfall” è un cocktail di adrenalina pura, dove tradizione e futuro si uniscono, seppur con qualche difficoltà, e a giovarne è decisamente lo spettacolo. Il merito va dato anche al “cattivo” di turno, da “Walk of Fame” dei malvagi, interpretato da uno strepitoso Javier Bardem.
Di ritorno dalla comparsa nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi a Londra insieme alla Regina Elisabetta, Daniel Craig diventa tutt'uno con un personaggio ormai sul punto del collasso, che vede nell'uccidere gli altri l'unico sfogo e la sua unica soluzione per sfuggire ai problemi è fingersi morto (per la trecentesima volta nella saga) ma che sa ritrovare se stesso grazie a una figura quasi materna come M, lo storico capo dell'MI6. Alla fine, dopo un finale sul filo del scontato, Bond tornerà a essere se stesso, e non la propria ombra. Sarà un dolce “the end” per la serie? No, solo un riavvolgimento del nastro, che non vede l'ora di stupire ancora.
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