diomede917
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sabato 10 settembre 2011
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mysharonna
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Quando ero un ragazzino c'era un regista che aveva dentro di se lo spirito di un fanciullo. E grazie a questo spirito ci ha regalato dei film che ci hanno fatto e cntinuano ancora a farci sognare. Questo regista si chiama Steven Spelberg e tra i suoi sogni di celluloide ci sono Incontri ravvicinati del terzo tipo, I Predatori dell'arca perduta e sopratutto E.T.
Adesso quel regista ha 65 anni e raccoglie i frutti di ciò che ha seminato producendo il fil del suo discpolo più dotato J.J. Abrams.
Super 8 omaggia quel cinema, quegli anni. Anni in cui si acoltava My Sharonna e si andava sulle BMX.
Protagonisti sono ancora un gruppo di mocciosi tredicenni con la passione per il cinema horror, i quali s'imbattono n uno stranissimo incidente ferroviario proprio mentre girano il loro super8 sugli zombi che deve partecipare al festival scolastico.
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Quando ero un ragazzino c'era un regista che aveva dentro di se lo spirito di un fanciullo. E grazie a questo spirito ci ha regalato dei film che ci hanno fatto e cntinuano ancora a farci sognare. Questo regista si chiama Steven Spelberg e tra i suoi sogni di celluloide ci sono Incontri ravvicinati del terzo tipo, I Predatori dell'arca perduta e sopratutto E.T.
Adesso quel regista ha 65 anni e raccoglie i frutti di ciò che ha seminato producendo il fil del suo discpolo più dotato J.J. Abrams.
Super 8 omaggia quel cinema, quegli anni. Anni in cui si acoltava My Sharonna e si andava sulle BMX.
Protagonisti sono ancora un gruppo di mocciosi tredicenni con la passione per il cinema horror, i quali s'imbattono n uno stranissimo incidente ferroviario proprio mentre girano il loro super8 sugli zombi che deve partecipare al festival scolastico.
E' solo l'inizio di un'avventura che sa tanto di nostalgia.
Abrams è bravissimo nella messa in scena di un racconto che ha la perfezione e il meccanismo di un orologio svizzero. Il tributo è ovunque dalla volontà di scegliere come location una piccolissima cittadina dell'Ohio, dall'arrivo dell'air force che ricorda quello iniziale dei militari in E.T. fin dalla scelta di focalizzare tutto il film sui giovani protagonisti che hanno in Elle Fanning il loro punto di forza.
Mentre scrivevo queste poche righe di critica mi chiedevo perchè amo tanto il cinema, cosa anima la mia passione. Poi la risposta l'ho trovata in questo film che tocca testa, occhi ma sopratutto il cuore.
Super8 è un film che ti prende fin dall'inizio, cresce per tutta la durata e ti lascia dentro un'emozione grandissima racchiusa dentro la bellissima scena finale.
A chi pensa che Abrams ha solo copiato e non ha messo niente di suo consiglio di rimanere a guardare anche i titoli di coda. Il film nel film è geniale come è geniale la Romero Chemical....il voto è dentro il titolo "Super 8!!!"
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nfl 26
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domenica 18 settembre 2011
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ti fa venir voglia di fare cinema !!!
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Un gruppo di amici ,amanti del cinema ,si mettono all'opera per completare un piccolo film sugli zombie che parteciperà al festival cinematografico della loro cittadina! Una notte,mentre girano,assistono al deragliamento di un treno,divenendo protagonisti di una storia al dir poco incredibile. La storia è ambientata nel 1979-1980 ; l'atmosfera che si respira in Super 8 ricorda film come : E.T. , Incontri ravvicinati del terzo tipo, i quali hanno reso Spielberg (produttore di questa pellicola) una delle icone più importanti ed influenti del cinema americano.
Il film prende ispirazione (e qualcosa in più ) da grandi film come E.T ,Stand by me,i Goonies e Incontri ravvicinati del terzo tipo ! Attraverso Super 8,l'obiettivo di Abrams e Spielberg era quello di riportare ,nel cinema di oggi, la fantascienza classica e creativa; a mio parere questo obiettivo è stato raggiunto alla grande !
Abrams ,orgoglioso per esser riuscito a tener nascoste le fattezze del suo alieno, fa capire come il cardine del film non è assolutamente l'alieno (come in E.
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Un gruppo di amici ,amanti del cinema ,si mettono all'opera per completare un piccolo film sugli zombie che parteciperà al festival cinematografico della loro cittadina! Una notte,mentre girano,assistono al deragliamento di un treno,divenendo protagonisti di una storia al dir poco incredibile. La storia è ambientata nel 1979-1980 ; l'atmosfera che si respira in Super 8 ricorda film come : E.T. , Incontri ravvicinati del terzo tipo, i quali hanno reso Spielberg (produttore di questa pellicola) una delle icone più importanti ed influenti del cinema americano.
Il film prende ispirazione (e qualcosa in più ) da grandi film come E.T ,Stand by me,i Goonies e Incontri ravvicinati del terzo tipo ! Attraverso Super 8,l'obiettivo di Abrams e Spielberg era quello di riportare ,nel cinema di oggi, la fantascienza classica e creativa; a mio parere questo obiettivo è stato raggiunto alla grande !
Abrams ,orgoglioso per esser riuscito a tener nascoste le fattezze del suo alieno, fa capire come il cardine del film non è assolutamente l'alieno (come in E.T.) ma l'amore nei confronti del cinema che porta i protagonisti davanti a sfide ed esperienza che non avrebbero mai affrontato,almeno nel mondo reale !
Il titolo del film è un tributo al cinema degli anni passati , infatti Super 8 non è altro che l'ultimo formato di pellicola prima dell'avvento della videocamera. Il film cerca di invogliare lo spettatore a prendere una videocamera,due amici e girare un "film" ; sia per Abrams che per Spielberg fare cinema è qualcosa a cui ,se aggiungi un pò di passione, ti può condurre in mondi fantastici e a quel punto non importerà se sono reali o meno !!!
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andrea levorato
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lunedì 10 ottobre 2011
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un filmone fatto con maniera e nostalgia
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Super 8 ****
Produzione: USA 2011
Genere: Fantascienza, Horror, Drammatico, Commedia
Regia: J.J. Abrams
Attori principali: Elle Fanning, Joel Courtney, Kyle Chandler, Riley Griffiths, Ron Eldard
Trama:
Ohio, estate del ‘79: mentre sta girando uno zombie movie amatoriale, un gruppo di sei ragazzini assiste ad un’incidente ferroviario che provoca la fuga di una belva ignota da uno dei vagoni. Nella piccola cittadina si verificheranno una serie di inquietanti scomparse.
Mini recensione:
Spettacolare vintage movie che omaggia al cinema spielberghiano anni ‘80: da E.T. l’extra-terrestre a Poltergeist, ma anche I goonies e Stan by me.
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Super 8 ****
Produzione: USA 2011
Genere: Fantascienza, Horror, Drammatico, Commedia
Regia: J.J. Abrams
Attori principali: Elle Fanning, Joel Courtney, Kyle Chandler, Riley Griffiths, Ron Eldard
Trama:
Ohio, estate del ‘79: mentre sta girando uno zombie movie amatoriale, un gruppo di sei ragazzini assiste ad un’incidente ferroviario che provoca la fuga di una belva ignota da uno dei vagoni. Nella piccola cittadina si verificheranno una serie di inquietanti scomparse.
Mini recensione:
Spettacolare vintage movie che omaggia al cinema spielberghiano anni ‘80: da E.T. l’extra-terrestre a Poltergeist, ma anche I goonies e Stan by me. Un tuffo nel passato a volte adrenalinico, a volte commovente. Fatto con maniera e grande abilità di marketing. Infatti è l’incontro tra Spielberg, che dona al film l’atmosfera unica del suo cinema, Abrams, col suo action, e le musiche bellissime (in puro stile John Williams) di Michael Giacchino. Non è innovativo, ma pur sempre bellissimo.
Poi il cast è giovane e interessante e può vantare il novellino dal volto malinconico Joel Courtney, e la veterana dei ruoli minori (sempre alle spalle della sorella maggiore) Elle Fanning, già vista nel coppoliano Somewhere.
Interpretazioni:
Elle Fanning ***1/2
Joel Courtney ***
Kyle Chandler **1/2
Riley Griffiths **1/2
Ron Eldard ***
Noha Emmerich **1/2
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trofio
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lunedì 20 agosto 2012
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un omaggio di j.j. al cinema di steven
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Non piacerà ai fan dei film di fantascienza, anche se la fantascienza nel film c'è.
Ma è solo un pretesto per raccontare una storia di ragazzini delle medie. In particolare quei ragazzini delle medie di fine settanta, primi anni ottanta di provincia; in giro in ciclo dalla mattina alla sera con gli amici a caccia di avventure.
Quell'età stramba in cui non si è ne carne ne pesce e si vivono le cose con grande partecipazione ma poca, pochissima comprensione. L'ho trovato molto più vicino a Stand by Me che a Cloverfield e per questo, credo, ha deluso molta gente che è andata a vederlo.
Il protagonista non è l'alieno ma i ragazzini, anzi a ben pensarci neanche tanto loro in particolare, quanto proprio l'età che va dagli 11 ai 14 anni (un feticcio di Spielberg).
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Non piacerà ai fan dei film di fantascienza, anche se la fantascienza nel film c'è.
Ma è solo un pretesto per raccontare una storia di ragazzini delle medie. In particolare quei ragazzini delle medie di fine settanta, primi anni ottanta di provincia; in giro in ciclo dalla mattina alla sera con gli amici a caccia di avventure.
Quell'età stramba in cui non si è ne carne ne pesce e si vivono le cose con grande partecipazione ma poca, pochissima comprensione. L'ho trovato molto più vicino a Stand by Me che a Cloverfield e per questo, credo, ha deluso molta gente che è andata a vederlo.
Il protagonista non è l'alieno ma i ragazzini, anzi a ben pensarci neanche tanto loro in particolare, quanto proprio l'età che va dagli 11 ai 14 anni (un feticcio di Spielberg).
J.J. aggiunge a questa struttura narrativa pian piano il suo marchio di fabbrica, indizi narrativi, crescendo di tensione, filmini esplicativi "alla Lost" in maniera intelligente.
La ricostruzione storica di quel periodo (che ho vissuto in prima persona) è fenomenale, le pellicole per il super8, il walkman e tutta l'oggettistica sono fantastici (del resto già con Lost, che era solo un telefilm, Abrams ha dimostrato di essere uno preciso in queste cose).
Il cast è perfetto e i ragazzini caratterizzati in maniera egregia.
Mi sono immedesimato nel loro scorrazzare per la cittadina in bici e nelle dispute sulla ragazza carina del gruppo e in alcuni momenti ho rivissuto sensazioni di quel periodo della mia vita... se non è la magia del cinema questa!
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jaylee
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mercoledì 14 settembre 2011
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super '80
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Film molto atteso, vista la collaborazione JJ Abrams/Spielberg, nel suo insieme rappresenta un esercizio stilistico assolutamente notevole: quello di riprodurre le atmosfere di quel cinema delle meraviglie fine anni 70/inizio anni 80 di cui Spielberg stesso è stato il principale artefice.
Da questo punto di vista, l'esperimento è perfettamente riuscito, anche e soprattuto nella scelta e caratterizzazione dei personaggi, i ragazzini in bmx e capelli vaporosi giá praticamente adulti che rappresentano la fantasia al potere come chiave di lettura universale della realtá (ed infatti hanno compreso le intenzioni dell'"altro") in opposizione al mondo degli adulti, intenti ad imporre le proprie ragioni e la propria visione del mondo.
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Film molto atteso, vista la collaborazione JJ Abrams/Spielberg, nel suo insieme rappresenta un esercizio stilistico assolutamente notevole: quello di riprodurre le atmosfere di quel cinema delle meraviglie fine anni 70/inizio anni 80 di cui Spielberg stesso è stato il principale artefice.
Da questo punto di vista, l'esperimento è perfettamente riuscito, anche e soprattuto nella scelta e caratterizzazione dei personaggi, i ragazzini in bmx e capelli vaporosi giá praticamente adulti che rappresentano la fantasia al potere come chiave di lettura universale della realtá (ed infatti hanno compreso le intenzioni dell'"altro") in opposizione al mondo degli adulti, intenti ad imporre le proprie ragioni e la propria visione del mondo.
Da un punto di vista dellla narrazione visiva, come giá detto, è difficile trovare un difetto, così come le musiche in stile John Williams che risvegliano i ricordi di Goonies, ET, Explorers, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, ecc.. La scena dell'incidente ferroviario di certo rappresenta, da questo punto di vista, il "picco" del film. E occhio ai titoli di coda...
Dove probabilmente si poteve fare uno sforzo in più sta nello sviluppo della trama, molto professionale certo, ma assolutamente "telefonato"... come si dice nei passaggi del basket, ovvero prevedibile ed in tutta onestá molto derivativa. Al di lá del tocco horror (che evidentemente non era presente nei film di cui sopra) e del suggestivo tocco del film dentro il film (sugli zombi di romeriana memoria), sfortunatamente per chi ha visto gli originali non ci sará molto senso della meraviglia e della scoperta, che forse era il cuore dell'opera di Spielberg e dei suoi emuli.
Bravissimi i ragazzini, in particolare Elle Fanning ed il patito delle esplosioni Ryan Lee (le sue interpretazioni all'interno del film amatoriale sono uno spasso), in secondo piano (credo, voluto) gli adulti, tutti un po'" televisivi".
In definitiva: ottima la professionalitá e la cura con cui è stato realizzato il prodotto, 2 ore piacevoli per bambini, ex-bambini e cultori e fan dei film del periodo, ma non un capolavoro, come poteva essere dalle premesse... Rispetto a Star Trek, per JJ Abrams è un passo indietro.
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andrew.
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lunedì 12 settembre 2011
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nostalgia degli anni 70 e di film genuini
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Parto col dire che se si va al cinema con la speranza di vedere un nuovo E.T. (come io ho fatto), si rischia di rimanere un po' delusi, eppure non mi sento di dire che il film non mi sia piaciuto, anzi.
Super 8 è un chiaro omaggio al cinema degli anni '70, questo lo sapevamo, e il film riesce nella sua operazione nostalgia (per quanto io non abbia fatto parte di quell'epoca). Il gruppo di ragazzini è ben costruito, ricordano quelli dei Goonies e il protagonista rivela un caratterino niente male, un mix tra Elliot e Mikey, ma non una brutta copia. Buone anche le varie sottotrame che legano i protagonisti tra di loro, come quella tra la sua famiglia e quella della ragazzina, legati da un incidente drammatico.
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Parto col dire che se si va al cinema con la speranza di vedere un nuovo E.T. (come io ho fatto), si rischia di rimanere un po' delusi, eppure non mi sento di dire che il film non mi sia piaciuto, anzi.
Super 8 è un chiaro omaggio al cinema degli anni '70, questo lo sapevamo, e il film riesce nella sua operazione nostalgia (per quanto io non abbia fatto parte di quell'epoca). Il gruppo di ragazzini è ben costruito, ricordano quelli dei Goonies e il protagonista rivela un caratterino niente male, un mix tra Elliot e Mikey, ma non una brutta copia. Buone anche le varie sottotrame che legano i protagonisti tra di loro, come quella tra la sua famiglia e quella della ragazzina, legati da un incidente drammatico.
Abrams sembra voler ricalcare con questa costruzione Spielberg (anzi, lo ha fatto dichiaratamente), ma ha messo sicuramente del suo. Il mistero innanzitutto. Per buona parte del film non sappiamo con chi abbiamo a che fare, si vedono solo i risultati di quello che il mostro fa, ma lui non lo vediamo mai direttamente, solo di sfuggita (e chi ha visto Lost sa di cosa parlo). E non si può non pensare ai mostri di natura Lovecraftiana di Cloverfield. Il tutto condito da immagini spettacolari (quella del deragliamento del treno innanzitutto) che rappresentano una sorta di passaggio verso un cinema che richiede anche questo per far contenti gli spettatori.
Eppure, come dicevo all'inizio, non sono riuscito a provare nei confronti di questo film lo stesso "amore" e lo stesso attaccamento che ho provato con film simili. Non credo sia colpa dell'età (continuo a emozionarmi ancora oggi) ma della sceneggiatura che in più punti ho trovato forzata e poco verosimile e che mi ha fatto un po' allentare il piacere della visione.
Nella seconda parte del film soprattutto molti passaggi li ho trovati troppo costruiti ai fini della storia, ad esempio i ragazzi che decidono di abbandonare il campo militare per tornare in città a cercare la ragazza (che per quanto ne potevano sapere, era morta da un pezzo) o i due padri che trovano un po' scontatamente la forza di unirsi per andare a cercare i propri figli e approfittarne per chiedersi scusa a vicenda, o ancora la costruzione finale dell'astronave che fa venire più dubbi: perchè non l'ha fatta subito quella cosa di richiamare gli oggetti metallici anzichè aspettare la fine del film?
Altra nota che mi ha deluso è stata la mancanza di empatia con l'alieno. Viene dipinto prima come mostro, poi come vittima dell'uomo, ma non si riesce mai a provare qualcosa per lui, nemmeno quando prende contatto con Josh (l'accostamento con E.T. è spiacevole ma il paragone è inevitabile). E quando si vede l'ultima scena, con i bambini che osservano l'astronave andar via, non si può non pensare a Spielberg e alla lacrima che mi era scesa la prima volta che avevo visto il suo film, mentre ieri gli occhi erano asciuttissimi.
Insomma, film bello, confezionato alla perfezione, ti diverte e magari fra qualche anno lo ricorderemo com un cult. Ma povero di emozioni vere, quelle da pelle d'oca, almeno secondo me.
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leonardo malaguti
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giovedì 18 agosto 2011
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super 8 ovvero un e.t. cannibale e tanta nostalgia
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Un gruppo di ragazzini con la passione per il cinema, nel girare un filmino dell'orrore amatoriale, riprende involontariamente un disastroso incidente ferroviario che si rivelera' nascondere un mistero dai risvolti inquietanti...
Fate incontrare i protagonisti di Stand by me con la versione cannibale di E.T. l'extraterrestre e otterrete Super 8, un film che con appassionata cinefilia omaggia i classici della 'fantascienza di formazione' del maestro Spielberg alterandone pero'alcuni canoni di base; ripropone la storia di una bella amicizia, le problematiche del rapporto genitori/figli, i primi germogli d'adolescenza, la perdita dell'innocenza, il tutto ambientato negli anni '70 in una cittadina di provincia dell'Ohio dove i ragazzi sfrecciano qua e la' a cavallo delle loro biciclette, ma nonostante queste e altre somiglianze (che si trovano anche nelle inquadrature, nella fotografia, nella musica) la regia di Abrams crea un'atmosfera diversa, assai meno fiabesca di quella Spielberghiana, piu' disincantata, cupa e piuttosto inquietante.
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Un gruppo di ragazzini con la passione per il cinema, nel girare un filmino dell'orrore amatoriale, riprende involontariamente un disastroso incidente ferroviario che si rivelera' nascondere un mistero dai risvolti inquietanti...
Fate incontrare i protagonisti di Stand by me con la versione cannibale di E.T. l'extraterrestre e otterrete Super 8, un film che con appassionata cinefilia omaggia i classici della 'fantascienza di formazione' del maestro Spielberg alterandone pero'alcuni canoni di base; ripropone la storia di una bella amicizia, le problematiche del rapporto genitori/figli, i primi germogli d'adolescenza, la perdita dell'innocenza, il tutto ambientato negli anni '70 in una cittadina di provincia dell'Ohio dove i ragazzi sfrecciano qua e la' a cavallo delle loro biciclette, ma nonostante queste e altre somiglianze (che si trovano anche nelle inquadrature, nella fotografia, nella musica) la regia di Abrams crea un'atmosfera diversa, assai meno fiabesca di quella Spielberghiana, piu' disincantata, cupa e piuttosto inquietante. Spielberg e'un ottimista capace di guardare il mondo attraverso gli occhi dei ragazzini di cui racconta, miscelando brividi e positivita', Abrams invece e'piu' pessimista, il suo e'un mondo insidioso e a tratti terrorizzante.
La scena mozzafiato del disastro ferroviario, ad esempio, dimostra subito questo spirito: la scena e'visivamente incredibile, ma cio' che la rende davvero emozionante e' il fatto che, in mezzo a questo armageddon di esplosioni e carrozze del treno che si schiantano ovunque, ci siano i ragazzini; il gruppo di amici non riesce a mettersi al sicuro, la forza devastante dell'evento polverizza ogni possibile riparo e questi si ritrovano a correre in mezzo a lamiere che si schiantano ovunque e deflagrazioni continue, soli, terrorizzati, impotenti. Quando gli orrori del mondo si manifestano in tutta la loro grandezza nemmeno l'ottimismo di un bambino puo'far qualcosa.
Pero', mentre nella prima parte la storia e' intensa e ben scritta, i personaggi vengono creati e approfonditi a regola d'arte e in sottofondo si costruisce passo passo un alone di mistero sempre piu' intrigante, nella seconda meta' si perde parte di tutto cio', lasciando spazio a piu'azione, meno introspezione e una tensione forte e incalzante che pero' alla lunga diventa quasi fine a se stessa, deludendo molte delle grandi aspettative che erano sorte durante la prima meta' del film. Il finale, poi, e' piuttosto deboluccio.
Parlando degli attori, i ragazzini protagonisti, oltre che perfetti per il ruolo, sono incredibilmente bravi, capaci di dar vita a personaggi vivi e intensi, di creare una connessione con lo spettatore, specialmente i due protagonisti, Elle Fanning (sorella della gia' famosa Dakota) e Joel Courtney (che ricorda molto il piccolo Elliot di 'E.T. L'extraterrestre'). Anche gli 'adulti' recitano tutti ottimamente, ma il gruppo di ragazzi e'talmente bravo che ruba di continuo la scena, lasciando poco agli attori di contorno.
Ultima ma non ultima la colonna sonora di Michael Giacchino che ricorda i tempi d'oro di John Williams, con una punta di cupezza in piu', perfettamente in linea con la filosofia del film. Giacchino si riconferma, assieme ad Alexandre Desplat, il piu' talentuoso della nuova generazione di compositori per il cinema.
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mauritius
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mercoledì 21 settembre 2011
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non male
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sicuramente il voto e' viziato dall'atmosfera film anni '80 (mentre il film e' ambientato nel '70) e di un certo genere che andava dai goonies ad altre commedie. Come dimenticare film come i Goonies, etc (ma anche Ammazzavampiri se confrontato con il chiassoso remke odierno).
Aggiungiamo la bravura dei giovani attori (joel courtney, Gabriel Basso, Ryan Lee). Come non inchinarsi di fronte a Elle Fanning: incredibile. Gia' in Somewhere dimostrava una cura minimalista notevole, senza sbavature. Qui, pur non avendo il ruolo vero del protagonista come joel e Gabriel, riesce a bucare lo schermo. Ma mi sbaglio o al momento del film doveva avere non piu' di 12 anni! ?!?! In effetti guida dicendo di non avere ancora la patente per poco: quindi sembra un ruolo per una quindicenne.
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sicuramente il voto e' viziato dall'atmosfera film anni '80 (mentre il film e' ambientato nel '70) e di un certo genere che andava dai goonies ad altre commedie. Come dimenticare film come i Goonies, etc (ma anche Ammazzavampiri se confrontato con il chiassoso remke odierno).
Aggiungiamo la bravura dei giovani attori (joel courtney, Gabriel Basso, Ryan Lee). Come non inchinarsi di fronte a Elle Fanning: incredibile. Gia' in Somewhere dimostrava una cura minimalista notevole, senza sbavature. Qui, pur non avendo il ruolo vero del protagonista come joel e Gabriel, riesce a bucare lo schermo. Ma mi sbaglio o al momento del film doveva avere non piu' di 12 anni! ?!?! In effetti guida dicendo di non avere ancora la patente per poco: quindi sembra un ruolo per una quindicenne.
Da qui la domanda: come e' possibile che gli attori italiani siano sempre eccessivi e non credibili. Vale sia per gli adulti che per i giovani: qui consideriamo bravo perfino il bambino protagonista dei Cesaroni o quelli di Un medico in Famiglia. Che dire poi di "attori" che incassano come quelli di BoxOffice !!
Dopo essermi inchinato alla bravura anglosassone devo notare alcune pecche tipiche dei film Spielberghiani:
- politically correct. Che un nero sia uno scienziato di punta nella america anni '70 e' antistorico. Visto che l'ambiente lo conosco perche' ci lavoro, stona immediatamente.
- che lo stesso nero sopravviva ad uno scontro frontale (!!!) con un treno in corsa ... beh ... siamo al ridicolo... bastava cambiare di poco le modalita' dello scontro.
- eccessivamente fracassone l'incidente.
- il vice sceriffo ha ruolo troppo caricato e di finto pathos.
L'extrat e' Alien in versione ET che e' in grado di ricostruire l'astronave rubando pezzi di motore qua e la ...
vabbeh. Fa niente. 2 h passano come niente con discreto divertimento
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terry strawberry
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sabato 10 settembre 2011
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film da vedere
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Io personalente credo che sia un film molto bello con una colonna sonora stupenda.... è un film che non piacerà a molte persone perchè molti vedranno solo l'ennesima storia di alieni....
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alexpark
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mercoledì 14 settembre 2011
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la magia del cinema raccontata da grandi maestri
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Un gruppo di ragazzini con la passione per il cinema è nel mezzo delle riprese del loro cortometraggio sugli zombi e si sta organizzando per riprendere la parte cruciale del loro film,ma qualcosa va storto.Un treno dell'Air Force deraglia proprio davanti ai loro occhi e ci manca poco che qualcuno di loro non muoia nel gigantesco incidente.Tutta l'area dell'incidente viene tenuta sotto osservazione dall'esercito americano.E' solo l'inizio:in questa piccola contea dell'Ohio cominciano a succedere cose strane e senza alcuna spiegazione logica.Forse neanche l'esercito riesce a mantenere un segreto che rischia di diventare più grande e più pericoloso di esso stesso.
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Un gruppo di ragazzini con la passione per il cinema è nel mezzo delle riprese del loro cortometraggio sugli zombi e si sta organizzando per riprendere la parte cruciale del loro film,ma qualcosa va storto.Un treno dell'Air Force deraglia proprio davanti ai loro occhi e ci manca poco che qualcuno di loro non muoia nel gigantesco incidente.Tutta l'area dell'incidente viene tenuta sotto osservazione dall'esercito americano.E' solo l'inizio:in questa piccola contea dell'Ohio cominciano a succedere cose strane e senza alcuna spiegazione logica.Forse neanche l'esercito riesce a mantenere un segreto che rischia di diventare più grande e più pericoloso di esso stesso.L'attesa di questo film era alle stelle ma d'altronde come si può non attendere un gioiellono firmato Abrams&Spilberg?La storia scritta dallo stesso Abrams può sembrare semplice e ovviamente rimanda a molti altri film ma è proprio qui il talento di Abrams:il regista di Lost è riuscito a rispolverare o comunque a rinnovare l'atmosfera di fant-adolescenza(se così si può chiamare) che ha lanciato Spilberg proprio negli anni in cui è ambientato il film.Anche la capacità di aver saputo ricreare l'ambiente di una trentina di anni fa dimostra la bravura e l'efficacia di questo duetto e lascia lo spettatore meravigliato.Strano a dirsi ma il cast composto per lo più da giovani attori è all'altezza del film e da piena credibilità.Certo molti potrebbero trovare qualche difetto e vedere molte scene come impossibili o irreali,ma cosa ci costa ricordare che questa è fantascienza e sognare per un pò?
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