petergiampy
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sabato 10 settembre 2011
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super 8, un super film
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Super 8 è un film intenso, d'azione, di emozione, di crescita e di impatto.
E' un film completo, di quelli che lasciano vivo dentro noi stessi un sorriso, una scintilla, l'amore per il cinema.
Il punto forte del film è il punto di vista da cui si osserva la storia: giovani ragazzi alle prese con un proprio film. Ci si affeziona subito ai protagonisti, scappa anche qualche riso di simpatia, ci si innamora con il protagonista e si trova il coraggio con lui. Ecco, si torna felicemente adolescenti con questo lungometraggio. Si rientra in quella parte dell'adolescenza speciale e intensa in cui si fa di tutto per portare a termine un progetto, si fa di tutto per affrontare le difficoltà, spesso quasi senza coscienza.
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Super 8 è un film intenso, d'azione, di emozione, di crescita e di impatto.
E' un film completo, di quelli che lasciano vivo dentro noi stessi un sorriso, una scintilla, l'amore per il cinema.
Il punto forte del film è il punto di vista da cui si osserva la storia: giovani ragazzi alle prese con un proprio film. Ci si affeziona subito ai protagonisti, scappa anche qualche riso di simpatia, ci si innamora con il protagonista e si trova il coraggio con lui. Ecco, si torna felicemente adolescenti con questo lungometraggio. Si rientra in quella parte dell'adolescenza speciale e intensa in cui si fa di tutto per portare a termine un progetto, si fa di tutto per affrontare le difficoltà, spesso quasi senza coscienza.
Se poi hai l'occasione di salvare la ragazza dei tuoi sogni, di affrontare un evolutissimo alieno e di partecipare in prima persona ad una strage civile, bè, ancora meglio.
Gli effetti speciali sono all'altezza di un film che lascia spettacolo, la recitazione rende al massimo la genuinità dei personaggi e la loro purezza, la velocità della narrazione e il suo coinvolgimento sono grandiosi.
La filosofia sui "marziani" è solida, l'impetuosità dell'esercito america realistica, i personaggi ben caratterizzati.
Vedete questo film, passate una bella serata. E mi raccomando, senza fretta: dopo i primi titoli di coda c'è una sorpresa graditissima.
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doublem29
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venerdì 9 settembre 2011
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capolavoro
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Stupendo, gli attori sono uno più bravo dell'altro (consiglio di vedere il film in lingua originale, il doppiaggio del ragazzino protagonista lascia un po' a desiderare) la regia è curatissima e riesce a coinvolgere lo spettatore fin dalle prime scene, la sceneggiatura mischia magnificamente azione, fantascienza, thriller, dramma e commedia, finale da brividi.
Un film per tutti i palati che si può catalogare sotto un solo genere: CAPOLAVORO
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(di chiara soldatini)
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camillo
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domenica 11 settembre 2011
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super film!
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Un gruppo di ragazzi è intento a girare un film con la loro super 8 quando, ad un tratto, filmano un incidente ferroviario. L'esercito interviene, mettendo l'area in sicurezza: un misterioso essere è fuggito dal treno dopo lo schianto di esso. La cittadina nelle vicinanze viene mantenuta sotto controllo dai militari, facendo in modo che nessuno sappia del reale contenuto del treno. La bestia, notte dopo notte, inizia a tormentare la popolazione della cittadina, catturando diversi abitanti. La trama della storia è articolata in maniera ottima: la suspance, la sensazione di mistero e le diverse rivelazioni sono impeccabili. La recitazione dei protagonisti (seppur giovani) è molto buona.
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Un gruppo di ragazzi è intento a girare un film con la loro super 8 quando, ad un tratto, filmano un incidente ferroviario. L'esercito interviene, mettendo l'area in sicurezza: un misterioso essere è fuggito dal treno dopo lo schianto di esso. La cittadina nelle vicinanze viene mantenuta sotto controllo dai militari, facendo in modo che nessuno sappia del reale contenuto del treno. La bestia, notte dopo notte, inizia a tormentare la popolazione della cittadina, catturando diversi abitanti. La trama della storia è articolata in maniera ottima: la suspance, la sensazione di mistero e le diverse rivelazioni sono impeccabili. La recitazione dei protagonisti (seppur giovani) è molto buona. Gli effetti speciali (seppur pochi) sono ottimi. Le musiche sono azzeccatissime ed incantevoli. Il film non annoia, ma anzi appassiona fino alla fine. Storia di J.J. Abrams lodevole, regia di Steven Spielberg altrettanto.
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andaland
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venerdì 9 settembre 2011
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una nostalgica fantascienza
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L'atmosfera degli anni '80 fa da sfondo ad una storia bene articolata. Molto bella la regia e gli effetti speciali. L'alieno somiglia molto a quello di Cloverfield.
Sicuramente un buon film, anche se al giorno d'oggi è difficile fare qualcosa di originale e che non sappia un po' di deja vù.
Molto bravi i piccoli attori e credo che in lingua originale, il film possa dare qualche emozione in più.
Consigliato agli amanti del genere.
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ciccionamente
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sabato 10 settembre 2011
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abrams stupisce sempre!
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Film fatto molto bene, con una buona dose di effetti speciale e una trama piacevole. Ottimi anche gli attori e la regia. Complimenti J.J.!!!
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walsh
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sabato 17 settembre 2011
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travolgente!
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Eccolo qui, era questo ciò che volevo, qualcosa di coinvolgente, di avvincente, scene frenetiche ed energiche, esplosioni, distruzione, ma al contempo, calma, introspezione, una trama densa, con un certo spessore, che mi lasciasse un messaggio, che rimarcasse dei valori nobili. J.J. Abrams ci è riuscito, ha messo in opera una storia che ci sta, che non è solo effetti speciali a supporto del mostro di turno, c'è qualcosa di più, non solo azione, ilarità, ma anche sentimento e un po' di drammaticità. Dirige in modo brillante questa sua piccola scolaresca composta da giovani attori di belle speranze, tra cui spicca senza alcun dubbio la prova della dolce e giovanissima Elle Fanning (Alice) che tiene incollati al video nelle scene con meno ritmo e più dialogo anche gli spettatori più adrenalinici e affamati di azione.
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Eccolo qui, era questo ciò che volevo, qualcosa di coinvolgente, di avvincente, scene frenetiche ed energiche, esplosioni, distruzione, ma al contempo, calma, introspezione, una trama densa, con un certo spessore, che mi lasciasse un messaggio, che rimarcasse dei valori nobili. J.J. Abrams ci è riuscito, ha messo in opera una storia che ci sta, che non è solo effetti speciali a supporto del mostro di turno, c'è qualcosa di più, non solo azione, ilarità, ma anche sentimento e un po' di drammaticità. Dirige in modo brillante questa sua piccola scolaresca composta da giovani attori di belle speranze, tra cui spicca senza alcun dubbio la prova della dolce e giovanissima Elle Fanning (Alice) che tiene incollati al video nelle scene con meno ritmo e più dialogo anche gli spettatori più adrenalinici e affamati di azione. Convincente anche Kyle Chandler (Jack) il quale riesce a far comprendere perfettamente la distanza e le difficoltà tra lui e suo figlio Joe (Joel Courtney). Un film da vedere insomma, un film che scena dopo scena è come se accelerasse, divenendo sempre più entusiasmante ed emozionante, poi la fine, con la effe maiuscola direi, fine in cui si resta immobili, impotenti di fronte a tanta potenza e spettacolarità. Decisamente da non perdere.
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claudiofedele93
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venerdì 1 maggio 2015
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un film sincero capace di emozionare
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Si potrebbe dire che ogni cinefilo ha iniziato così: con in mano una piccola telecamera magari presa in prestito, di nascosto, dal proprio fratello maggiore, con tutte le buone intenzioni di restituirla a lavoro finito, o regalatagli dai genitori per il proprio compleanno, ma sopratutto con tante idee da realizzare. Certo, i tempi oggi sono ben diversi dagli anni ’70, i ragazzi di oggi registrano filmati con il proprio telefonino, non curano molte volte i dettagli, prendono tutto sul serio e si dimenticano, talvolta, che girare un cortometraggio con gli amici dovrebbe rappresentare per prima cosa un grande divertimento, magari con un pizzico di impegno quel tanto che basta da portare a compiacersi del proprio lavoro una volta conclusosi.
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Si potrebbe dire che ogni cinefilo ha iniziato così: con in mano una piccola telecamera magari presa in prestito, di nascosto, dal proprio fratello maggiore, con tutte le buone intenzioni di restituirla a lavoro finito, o regalatagli dai genitori per il proprio compleanno, ma sopratutto con tante idee da realizzare. Certo, i tempi oggi sono ben diversi dagli anni ’70, i ragazzi di oggi registrano filmati con il proprio telefonino, non curano molte volte i dettagli, prendono tutto sul serio e si dimenticano, talvolta, che girare un cortometraggio con gli amici dovrebbe rappresentare per prima cosa un grande divertimento, magari con un pizzico di impegno quel tanto che basta da portare a compiacersi del proprio lavoro una volta conclusosi.
Fare cortometraggi nel 2015 vuol dire prendere una telecamera, sia essa una go-pro o un modello avanzato, e sperare di esordire con un lavoro che verrà ricordato negli annali dei tanti festival a cui si vuole mandare il proprio progetto quale corto in concorso. Fortuna che ci pensa J.J. Abrams, come se un po’ non ce lo avesse già ricordato nei backstage Peter Jackson (ad esempio, assieme a tanti altri registi), a far notare a noi, il pubblico, quello che non ambisce a diventare un futuro Spielberg o Scorsese, che quando si è giovani è normale che i nostri prodotti, fatti nel tempo libero tra una lezione e l’altra di scuola o in un’ora di relax dal lavoro, siano soddisfacenti solo per noi stessi, i realizzatori.
Super 8 è, di fatto, una pellicola genuina, adornata di una tenerezza sincera, che cerca di parlare di cinema, su più livello, è ovvio, e toccando varie tematiche. La storia di cinque ragazzini, nati e cresciuti in una città americana di campagna come tante, accompagnati da una ragazza loro coetanea (interpretata in modo più che convincente da Elle Fanning, la migliore tra le giovani proposte del cast), intenzionati a realizzare un piccolo filmato da mandare ad uno dei tanti concorsi della zona con una Super 8 mm, collide inaspettatamente con un gigantesco e catastrofico incidente ferroviario. Inizialmente il tutto non sembra avere delle importanti conseguenze, ma piano piano, sia la popolazione della tranquilla cittadina, che in primis gli stessi ragazzi protagonisti, capiranno che in quei vagoni non c’erano semplici merci, ma qualcosa, di alieno al nostro mondo, tenuto al segreto dallo governo degli U.S.A.
Era dal 1986 che dei giovani adolescenti non prendevano tanta padronanza ed importanza sullo schermo, quell’anno non a caso usciva il capolavoro di B. Reiner, “Stand By Me”, tratto dall’omonimo racconto di Stephen King; La pellicola di Abrams ovviamente non riesce ad eguagliare il cult sopra citato, ma a suo modo riesce comunque a convincere in molte delle sue sfumature senza venir meno al suo obbiettivo primario: intrattenere ed emozionare.
Super 8 è un film che vuole toccare molte tematiche, in particolar modo di natura fantascientifica, alcune di queste prese in considerazione, in passato, da Steven Spielberg, qui nelle vesti di produttore, poiché anche in questa occasione viene mostrato non solo il rapporto, tutt’altro che pacifico, tra “uomo” e “alieno”, considerando il primo un essere incapace di mostrare rispetto e tolleranza verso un qualcosa di diverso, una specie nuova che, invece di essere scoperta e studiata, viene imprigionata e torturata, ma sopratutto vengono messe in luce le nefaste conseguenze delle azioni compiute dalla razza umana.
Eppure, per buona parte del prodotto, quello a cui assistiamo non sono altro che le avventure rocambolesche di un gruppetto di ragazzini intenti a realizzare un breve filmato di cinque minuti, ignari di ciò che sta accadendo loro attorno e del pericolo che corrono. Messa da parte l’idea dell’alieno, è proprio la voglia di girare e di realizzare un cortometraggio, con una ostentazione considerevole, da parte di Joseph e dei suoi amici, a fare di questo progetto un qualcosa di riuscito.
J.J. Abrams sa calcolare alla perfezione i momenti cruciali della pellicola, sa dosare le scene di azione, magari ogni tanto eccedendo con qualche esplosione o sparatoria, ma cosa più importante sa che per far funzionare l’intera produzione servono personaggi a tutto tondo, che sappiano muoversi con naturalezza sullo schermo e sappiano catturare lo spettatore, il quale deve credere ai ragazzi ancor più a gli adulti. Per questo Super 8 giunge dritto al cuore ed alla mente, perché emoziona al punto giusto, senza apparire troppo scontato o ruffiano, facendo omaggio al genere horror (in senso lato) e sci-fi attraverso una inquadratura dietro l’altra, senza però mai scadere nel banale, arrivando a mettere la parola fine con una conclusione certamente non originale, ma comunque da considerarsi coerente con quanto visto per tutta la durata del film.
Sebbene i primi 60 minuti funzionino alla perfezione, ove sono le relazioni ed i sentimenti umani ad avere la meglio sull’aspetto “action”, il lungometraggio soddisfa anche nei momenti più caotici, rivelando di tanto in tanto, proprio nelle ultime sequenze, piccole scene che al drammatico uniscono un qualcosa di grottescamente divertente e goliardico. Abrams non ha visto certamente questo impiego come un fardello da portare, o una prova a cui era stato sottoposto, poiché la sua voglia di girare ed immedesimarsi in uno dei giovani protagonisti si vede e traspira da ogni inquadratura, sempre studiata e all’occasione spettacolare quel tanto richiesto.
Altro fattore da lodare è sia la scenografia, capace di dare alla perfezione la sensazione di essere in una cittadina americana degli anni ’70 come tante, ma particolareggiata dalla presenza di una vecchia e pericolosa acciaieria, che la colonna sonora, curata da Michael Giacchino, ma ricca di brani pop dell’epoca che catapultano tutti noi in un mondo ormai dimenticato dove non esistevano cellulari né la tecnologia aveva preso, nella vita comune di tutti i giorni, così tanta importanza.
Super 8 è sotto molti punti di vista un piccolo gioiello, un lavoro che sa divertire e che non dimentica mai di quale cinema è figlio, portandone i giusti e dovuti rispetti; Abrams, apre una breve parentesi nella direzione dei due Star Trek per realizzare un lavoro che dimostra quanto importante sia stata per lui la settima arte e quanto ancora lo sia. Prendendosi la responsabilità ed il rischio di lavorare con dei ragazzi, l’ideatore di Lost, confeziona un prodotto da tenere in gran considerazione negli anni futuri, dove solo ogni tanto emergono delle imperfezioni, delle lacune o delle scelte non del tutto condivisibili ai fini della storia. E’ altrettanto chiaro però quanto in questi anni ne sentissimo bisogno di un progetto che ci sapesse ricordare a noi tutti da dove si inizia ad amare il cinema e come si inizia ad avere a che fare con esso, ed Abrams non si vergogna ad ammetterlo: con una telecamera da Super 8 mm, amici e tanta voglia di divertirsi.
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cenox
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martedì 10 aprile 2012
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la grande avventura di un gruppetto d'adolescenti
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Un gruppetto d'adolescenti, con la passione per il cinema, vuole girare e interpretare un super 8 per far vincere all'amico "regista" (un ragazzino sovrappeso in cui si rivede lo stesso Spielberg produttore!) un concorso cinematografico. Ma quando le riprese si spostano davanti ad una stazioncina isolata aspettanto il passaggio di un treno a caso che serviva per rendere più scenografico il film, succede l'inaspettato: un pick up si getta sui binari con la volontà di far deragliare il convoglio, che solo poi si scoprirà appartenere all'Air Force. I protagonisti rimangono illesi ma da quel momento nel paesino inizieranno ad accadere strani eventi e comparirà a dirigere le operazioni l'esercito.
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Un gruppetto d'adolescenti, con la passione per il cinema, vuole girare e interpretare un super 8 per far vincere all'amico "regista" (un ragazzino sovrappeso in cui si rivede lo stesso Spielberg produttore!) un concorso cinematografico. Ma quando le riprese si spostano davanti ad una stazioncina isolata aspettanto il passaggio di un treno a caso che serviva per rendere più scenografico il film, succede l'inaspettato: un pick up si getta sui binari con la volontà di far deragliare il convoglio, che solo poi si scoprirà appartenere all'Air Force. I protagonisti rimangono illesi ma da quel momento nel paesino inizieranno ad accadere strani eventi e comparirà a dirigere le operazioni l'esercito. Un buon film che coniuga egregiamente l'interpretazione di giovanissimi attori con una storia fantascientifica.
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nik91
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lunedì 12 settembre 2011
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l'alieno secondo abrams
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E' il 1979 e un ragazzino di 13 anni di nome Joe Lamb ha appena perso la madre in un tragico incidente sull'lavoro. Ma il padre di Joe continua a dare la colpa dell'accaduto a Louis Dainard che doveva essere al posto della moglie di Jack a lavoro. Tuttavia quattro mesi più tardi Charles il migliore amico di Joe e altri ragazzi vogliono girare un film di zombie per un concorso perciò Charles ingaggia proprio la figlia di Dainard, in seguito si danno appuntamento per andare a girare una scena a mezzanotte vicino la ferrovia però quando i ragazzi si mettono a girare la scena con la loro videocamera (Super 8), passa un treno, che deraglia perchè un Pick-Up va volontariamente contro di esso.
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E' il 1979 e un ragazzino di 13 anni di nome Joe Lamb ha appena perso la madre in un tragico incidente sull'lavoro. Ma il padre di Joe continua a dare la colpa dell'accaduto a Louis Dainard che doveva essere al posto della moglie di Jack a lavoro. Tuttavia quattro mesi più tardi Charles il migliore amico di Joe e altri ragazzi vogliono girare un film di zombie per un concorso perciò Charles ingaggia proprio la figlia di Dainard, in seguito si danno appuntamento per andare a girare una scena a mezzanotte vicino la ferrovia però quando i ragazzi si mettono a girare la scena con la loro videocamera (Super 8), passa un treno, che deraglia perchè un Pick-Up va volontariamente contro di esso. Dopo l'accaduto i ragazzi devono fuggire dalla zona dato che l'uomo precedentemente schiantatosi contro il treno li avverte dei guai in cui potrebbero incorrere se i militari li avessero trovati lì. Ma i problemi non finiscono lì perchè nei giorni successivi iniziano ad esserci misteriose sparizioni alle quali il vice sceriffo jack e i 6 ragazzini cercano di dare delle risposte agli strani avvenimenti e svelare il mistero che stà intorno al deragliamento del treno. Anche se alcune scene di questo film sono irreali e schiaffate in faccia allo spettatore solo per far avere un filo logico a tutto, si può dire che supera pienamente le aspettative dato che nel complesso ha una trama godibile e dei piccoli accenni ai film anni 80. Infatti l'ambientazione e l'epoca richiamano molto l'attenzione sul noto film di Spielberg ET anche sè questo alieno è stato un pò modernizzato reso meno socevole, eloquente e con somiglianze fisiche anche se ridotte a quello di Cloverfield. Inoltre l'alieno di questo film è caratterizzato dalle barbarie umane, imprigionato, sfruttato, disprezzato e non aiutato a raggiungere il suo unico scopo quello di ricostruire la sua navicella per ritornare a casa rendendolo cattivo e disposto a far del male all'unica razza che gliene avesse mai fatto. In conclusione buona prova di Abrams nella regia di questo film rievocando a tratti il cinema di Spielberg.
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skeggia76
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lunedì 12 settembre 2011
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troppo banale e lento. ottimo l'incipit.
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Il film, dopo un inizio molto avvincente, scorre con lentezza, situazioni paradossali e ricalca le situazioni e le azioni già viste in mille altri film. Appena sufficiente è il mio giudizio.
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