olinad
|
giovedì 27 gennaio 2011
|
film raccontato con la psicologia del bandito.
|
|
|
|
Fil convincente...anche se a mio parere non è raccontato in maniera lineare ma a ...scatti.
Demagogico e fuorsviante dire che è un film che ...tifa per il criminale.
Placido da trasgressivo racconta la storia come se la raccontasse Valanzasca nei vari momenti della sua vita.
Un criminale con le sue idee...i suoi principi...i suoi scopi...e diciamolo con il suo modo di parlare e comportamentale simpatico e usuale negli anni delle sue scorribande.
Altri criminali il cinema ce li ha rappresentati nello stesso modo...vedi Cavallaro...interpretato da Volontè in "banditi a Milano" e tutti i vari personaggi della serie il "padrino".
[+]
Fil convincente...anche se a mio parere non è raccontato in maniera lineare ma a ...scatti.
Demagogico e fuorsviante dire che è un film che ...tifa per il criminale.
Placido da trasgressivo racconta la storia come se la raccontasse Valanzasca nei vari momenti della sua vita.
Un criminale con le sue idee...i suoi principi...i suoi scopi...e diciamolo con il suo modo di parlare e comportamentale simpatico e usuale negli anni delle sue scorribande.
Altri criminali il cinema ce li ha rappresentati nello stesso modo...vedi Cavallaro...interpretato da Volontè in "banditi a Milano" e tutti i vari personaggi della serie il "padrino".Il fatto che risultino al momento...nell'immediato grotteschi...originali..forse giustificabili... li assolve dai crimini che hanno fatto.
In fondo non pochi nell'Italia di quel periodo tifava...consciamente ed inconsciamente per il bel Rene'.
Superba l'interpretazione di Rossi Stuart..sempre piu' bravo nei ruoli affidatogli.Bene tutti gli altri che nonostante siano quasi tutti alle prime armi dimostrano che il cinema italiano sa evidenziare attori di valore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a olinad »
[ - ] lascia un commento a olinad »
|
|
d'accordo? |
|
caniodica
|
venerdì 28 gennaio 2011
|
bellissimo
|
|
|
|
Un film davvero ben girato, Michele Placido si conferma ancora una volta un grandissimo regista. Non ho visto la " pericolosa mitizzazione di un criminale", come l'hanno definita alcuni moralisti benpensanti, ma il ritratto fedele di un criminale nostrano, con i suoi lati umani e quelli oscuri. L'interpretazione di Kim Rossi Stuart è fantastica, ma anche Filippo Timi si dimostra ancora una volta un grande attore italiano. Da vedere assolutamente...
[+] cinema. e basta!
(di mariast)
[ - ] cinema. e basta!
|
|
[+] lascia un commento a caniodica »
[ - ] lascia un commento a caniodica »
|
|
d'accordo? |
|
irene
|
venerdì 28 gennaio 2011
|
ottimo
|
|
|
|
Poche parole: gran ritmo, montaggio serrato, eccellente uso delle musiche. Le macchine che sgommano, gli sportelli che sbattono, ordini urlati, sparatorie. La tensione dei rapporti fra i vari personaggi (Vallanzasca/Turatello su tutti) che si legge sui visi di tutti, su quei primi piani così stretti, così rivelatori. Ed un attore principale strepitoso, nel rendere l'istrionismo solo apparentemente folle e invece consapevolmente lucido del suo personaggio. Kim Rossi Stuart, si dice spesso, se fosse americano vincerebbe un Oscar a mani basse, con questa interpretazione. Ma lui è italiano, è nostro, teniamocelo stretto. E pazienza se non vincerà mai un Oscar.
[+]
Poche parole: gran ritmo, montaggio serrato, eccellente uso delle musiche. Le macchine che sgommano, gli sportelli che sbattono, ordini urlati, sparatorie. La tensione dei rapporti fra i vari personaggi (Vallanzasca/Turatello su tutti) che si legge sui visi di tutti, su quei primi piani così stretti, così rivelatori. Ed un attore principale strepitoso, nel rendere l'istrionismo solo apparentemente folle e invece consapevolmente lucido del suo personaggio. Kim Rossi Stuart, si dice spesso, se fosse americano vincerebbe un Oscar a mani basse, con questa interpretazione. Ma lui è italiano, è nostro, teniamocelo stretto. E pazienza se non vincerà mai un Oscar.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a irene »
[ - ] lascia un commento a irene »
|
|
d'accordo? |
|
ssibe
|
venerdì 28 gennaio 2011
|
critica italiana autolesionista
|
|
|
|
Bello, coinvolgente, grande Kim, Placido è una garanzia, da vedere. Tanta e bella azione , ben fatta anche se da italiani.
Ho difficoltà a comprendere perchè certa critica blasonata, illuminata è cosi lesionista!! Più di noi italiani !! Non è meglio dare tre stelle o più a questo film che darne due o tre a film comici o satirici italiani di bassissimo livello o è meglio anche per loro che la gente resti nel substrato del sapere ? E continuare a dargli i cine-panettoni? I nostri cugini d'oltralpe, francesi , quando è uscito " Nemico pubblico nr 1" di Richet con Vincent Cassel sulla storia del bandito Mensrine, lo hanno accolto con scrosci di applausi e questo nostro non è da meno!!
Se poi il film non si sofferma , sul periodo storico o su quale ruolo avesse quella radio all'epoca, il messaggio è stato lanciato e chi vuole può approfondire da solo, del resto i francesi hanno fatto il film in due parti.
[+]
Bello, coinvolgente, grande Kim, Placido è una garanzia, da vedere. Tanta e bella azione , ben fatta anche se da italiani.
Ho difficoltà a comprendere perchè certa critica blasonata, illuminata è cosi lesionista!! Più di noi italiani !! Non è meglio dare tre stelle o più a questo film che darne due o tre a film comici o satirici italiani di bassissimo livello o è meglio anche per loro che la gente resti nel substrato del sapere ? E continuare a dargli i cine-panettoni? I nostri cugini d'oltralpe, francesi , quando è uscito " Nemico pubblico nr 1" di Richet con Vincent Cassel sulla storia del bandito Mensrine, lo hanno accolto con scrosci di applausi e questo nostro non è da meno!!
Se poi il film non si sofferma , sul periodo storico o su quale ruolo avesse quella radio all'epoca, il messaggio è stato lanciato e chi vuole può approfondire da solo, del resto i francesi hanno fatto il film in due parti.... questo in due ore circa, è riuscito benissimo !!
Rifletto: la penna potrebbero usarLa per spiegarsi , a loro, che con i pochi soldi e scarsi finanziamenti al settore, stiamo vedendo ultimamente un buon
cinema italiano, che riflette la nostra vita attuale e reale, a differenza della Tv dove ci tocca pagare pure il canone!!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ssibe »
[ - ] lascia un commento a ssibe »
|
|
d'accordo? |
|
tommaso battimiello
|
domenica 30 gennaio 2011
|
indagine pseudopsicologica o chanson de geste?
|
|
|
|
Se già il polverone delle polemiche si era alzato per “Romanzo criminale”, Michele Plaicido non doveva aspettarsi certo una diversa accoglienza per il suo nuovo (e sempre più “politicamente scorretto”) gangster movie.
Il protagonista è il criminale Renato Vallanzasca (che sta ancora scontando i suoi 260 anni di galera) che negli anni ’70 gettò Milano e la Lombardia nel panico in un’escalation di omicidi, rapine ed evasioni.
L’obiettivo di Placido si allontana dal “branco”, dal gruppo, dalla “banda”, per focalizzarsi sull’”uomo”. L’occhio dello spettatore è continuamente fisso sul bel Renè, come lo era stato a suo tempo quello della cronaca, cui la banda sembra fare quasi da sfondo, da contorno più che mai superfluo.
[+]
Se già il polverone delle polemiche si era alzato per “Romanzo criminale”, Michele Plaicido non doveva aspettarsi certo una diversa accoglienza per il suo nuovo (e sempre più “politicamente scorretto”) gangster movie.
Il protagonista è il criminale Renato Vallanzasca (che sta ancora scontando i suoi 260 anni di galera) che negli anni ’70 gettò Milano e la Lombardia nel panico in un’escalation di omicidi, rapine ed evasioni.
L’obiettivo di Placido si allontana dal “branco”, dal gruppo, dalla “banda”, per focalizzarsi sull’”uomo”. L’occhio dello spettatore è continuamente fisso sul bel Renè, come lo era stato a suo tempo quello della cronaca, cui la banda sembra fare quasi da sfondo, da contorno più che mai superfluo.
Un film azzardato e scellerato, giustificato dal regista con una sorta d’indagine pseudopsiclogica del male che, in realtà, più che alla sceneggiatura è lasciata in toto alla straordinaria (e ripeto straordinaria) interpretazione di Kim Rossi Stuart.
Difficile, in quella che finisce per apparire come un enorme chanson de geste, individuare un netto giudizio sulla scottante questione morale sottesa ad ogni gangster movie, forse perché, proprio per il suo accostarsi al modello americano più che al poliziesco all’italiana, il film di Placido lascia il giudizio sospeso e incompiuto, lasciando inevitabilmente trapelare fra i fotogrammi l’ambiguo (e perverso) fascino dell’eroe romantico (nel senso letterario e non letterale del termine).
Non c’è apologia, non c’è analisi profonda del comportamento … ma allora cosa c’è?
Parlando ora del film, e non di Renato Vallanzasca, quello di Placido è una gradita sorpresa per un cinema italiano che ormai riesce ad andare avanti solo grazie a commedie e commediole affidandosi sempre più a personaggi (o meglio, attori) già consacrati alla comicità dalla televisione come Checco Zalone, Albanese e gli altri dei cinepanettoni. E non è solo la sorpresa per un film italiano d’azione adrenalinica (e i registi di film d’azione, in Italia, si contano davvero sulle dita di una mano) ma anche per un attore magnifico e poliedrico come il bel Kim (e il suo “nuovo” accento milanese) e un eccellente colonna sonora firmata dai Negramaro. Un’ottima fotografia e un buon cast internazionale (che però inevitabilmente finisce per sfigurare davanti al Kim “Vallanzasca” Stuart) dà al film una compattezza che gli permette di “farsi vedere” dall’inizio alla fine senza cedimenti (tranne, forse, la parte finale in stile “carcerario”).
“Se il film non fosse su di un assassino contemporaneo … “ “Se solo Placido avesse scelto un personaggio fittizio …” è quello che verrebbe da dire. Ma così non è, e il film dovrà fare sempre i conti con questa sua anima nera.
Il rischio d’immedesimazione, seppur forte, non è comparabile ad altre pellicole “criminali” (non criticate, a quanto ricordo, da nessuno se non voci isolate) e stupide e infondate sono le polemiche sollevate contro un cinema che si vorrebbe solo strumento di comicità o di edificazione morale.
Uniche polemiche giustificate e, a mio avviso, sacrosante, sono quelle dei familiari delle vittime.
Insomma, quello che cerca Placido è la libertà del cinema dalla morale, puro esercizio stilistico o semplicemente un disincantato gangster movie?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tommaso battimiello »
[ - ] lascia un commento a tommaso battimiello »
|
|
d'accordo? |
|
peppealb
|
martedì 1 febbraio 2011
|
da vedere!
|
|
|
|
bellissimo film che riesce a non farti distrarre mai.ottimo attore protagonista che interpreta il ruolo molto bene.
|
|
[+] lascia un commento a peppealb »
[ - ] lascia un commento a peppealb »
|
|
d'accordo? |
|
shooter_ace
|
venerdì 4 febbraio 2011
|
originale, nel contesto dei film italiani
|
|
|
|
Forse non siamo abituati a vedere pellicole italiane di questo tipo: originale, dal ritmo incalzante, per 125 minuti tiene lo spettatore incollato alla poltrona. Senza nulla togliere a tanti altri ottimi lavori del nostro paese, ma forse è proprio questo il punto di forza del film. Certo il Renato Vallanzasca un po' "tarantiniano" messo sullo schermo da Placido, e perfettamente interpretato da Kim Rossi Stuart, con ogni probabilità non somiglia molto al criminale che l'Italia ha conosciuto negli anni Settanta. Ma non poteva essere altrimenti (soprattutto in un film del genere).
[+]
Forse non siamo abituati a vedere pellicole italiane di questo tipo: originale, dal ritmo incalzante, per 125 minuti tiene lo spettatore incollato alla poltrona. Senza nulla togliere a tanti altri ottimi lavori del nostro paese, ma forse è proprio questo il punto di forza del film. Certo il Renato Vallanzasca un po' "tarantiniano" messo sullo schermo da Placido, e perfettamente interpretato da Kim Rossi Stuart, con ogni probabilità non somiglia molto al criminale che l'Italia ha conosciuto negli anni Settanta. Ma non poteva essere altrimenti (soprattutto in un film del genere). Lo stesso Vallanzasca (quello vero) ha dichiarato: "È un bel film, poteva essere un capolavoro. Non mi pare dia un senso esatto di quello che sono. Mi sembra di essere un matto scatenato che non va a letto se non ha fatto disastri e non si alza se non è stato almeno con tre donne. Questo non sono io". Insomma pare che Placido non voglia tanto raccontare realisticamente la carriera di uno dei più efferati criminali della più recente storia italiana, né limitarsi a ricostruirne la mentalità ritoccando qua e là qualche particolare per romanzarne un po' le gesta; l'impressione è che, con questa pellicola, egli voglia edificare quasi dal nulla un personaggio sì irrealistico (il disprezzo del pericolo e delle istituzioni, il saper sempre cosa fare, l'avere sempre la battuta pronta), ma estremamente affascinante, che colpisce immensamente lo spettatore (e in cui, personalmente, ho individuato tratti dei tipici personaggi di Tarantino). Sceneggiatura davvero brillante, che sa oscillare tra conversazioni leggere e dialoghi più intensi, mai banale, interpretata egregiamente (un ottimo Kim Rossi Stuart). Colonna sonora non convenzionale per un film che tratta simili argomentazioni, e proprio per questo estremamente interessante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a shooter_ace »
[ - ] lascia un commento a shooter_ace »
|
|
d'accordo? |
|
catullo
|
lunedì 24 gennaio 2011
|
inferiore a "romanzo criminale"
|
|
|
|
Placido si conferma ottimo autore di gangster movie e con "Vallanzasca" continua a raccontarci la storia criminale d'Italia.Ma non riesce a bissare l'ottimo risultato espressivo di "Romanzo criminale...un film corale ben calato nell'atmosfera dell'Italia degli anni 70 con una notevole caratterizzazione dei vari personaggi che componevano la famosa banda romana. Il film sul bandito milanese è comunque sostenuto per intero dalla splendida interpretazione del migliore..per me..attore italiano vivente cioè quel Kim Rossi Stuart che già ci aveva deliziato con la sua interpretazione del "freddo" nel "Romanzo Criminale".Se in questo film l'azione dei personaggi è ben inserita nel contesto storico in cui i fatti si svolgono in "Vallanzasca" la Milano criminale degli anni 70 rimane lontana come sfondo sfiorandola appena.
[+]
Placido si conferma ottimo autore di gangster movie e con "Vallanzasca" continua a raccontarci la storia criminale d'Italia.Ma non riesce a bissare l'ottimo risultato espressivo di "Romanzo criminale...un film corale ben calato nell'atmosfera dell'Italia degli anni 70 con una notevole caratterizzazione dei vari personaggi che componevano la famosa banda romana. Il film sul bandito milanese è comunque sostenuto per intero dalla splendida interpretazione del migliore..per me..attore italiano vivente cioè quel Kim Rossi Stuart che già ci aveva deliziato con la sua interpretazione del "freddo" nel "Romanzo Criminale".Se in questo film l'azione dei personaggi è ben inserita nel contesto storico in cui i fatti si svolgono in "Vallanzasca" la Milano criminale degli anni 70 rimane lontana come sfondo sfiorandola appena...d'altra parte la complessa personalità del personaggio sempre in bilico tra il male e la demagogia moralista dei suoi principii riempie completamente la scena e fa di tutto per costringere lo spettatore a propendere più per un sentimento di simpatia che per un giudizio di condanna dettato dalla razionalità di un giudizio negativo nei confronti di un criminale condannato all'ergastolo con l'aggiunta di un centinanio e più di anni di condanna! Dò un voto a 4 stelle più per merito dell'attore protagonista che per il film comunque buono.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a catullo »
[ - ] lascia un commento a catullo »
|
|
d'accordo? |
|
ssibe
|
venerdì 28 gennaio 2011
|
la critica italiana è autolesionista
|
|
|
|
Un film italiano, d'azione, fedele alla vera storia, grande interpretazione di Kim e di tutti gli altri attori. Placido è sempre una garanzia, mi chiedo e vi chiedo: ma perchè gran parte della critica italiana , illuminata, blasonata, non lo ha gradito? Del resto i nostri cugini d'oltralpe ,i francesi, con" Nemico pubblico nr 1 " di Richet con Vincent Cassel sulla storia vera di Mansrine non sono stati cosi' denigranti , anzi lo hanno accolto tra scrosci di applausi!!! Il nostro film non è da meno, considerando la magra dei finanziamenti al settore!!
Quindi, rifletto: invece di usare la penna in verso denigratorio vedendo aspetti mancanti al film o specificare che ruolo avesse quella radio all'epoca, etc.
[+]
Un film italiano, d'azione, fedele alla vera storia, grande interpretazione di Kim e di tutti gli altri attori. Placido è sempre una garanzia, mi chiedo e vi chiedo: ma perchè gran parte della critica italiana , illuminata, blasonata, non lo ha gradito? Del resto i nostri cugini d'oltralpe ,i francesi, con" Nemico pubblico nr 1 " di Richet con Vincent Cassel sulla storia vera di Mansrine non sono stati cosi' denigranti , anzi lo hanno accolto tra scrosci di applausi!!! Il nostro film non è da meno, considerando la magra dei finanziamenti al settore!!
Quindi, rifletto: invece di usare la penna in verso denigratorio vedendo aspetti mancanti al film o specificare che ruolo avesse quella radio all'epoca, etc...in quanto chi recepisce il messaggio si va ad informare da solo, potrebbero sforzarsi ad incoraggiare di più il cinema italiano serio, che può insegnare qualcosa o è meglio anche per loro mettere due o tre stelle ai film comici o di bassa satira ? Popolo che non pensa conviene a tutti ? E poi cosi come criticate voi bisognava fare il film in due parti come i francesi ma gia' in due ore ha reso BENISSIMO!!Oppure la nostra critica è lesionista almeno quanto noi italiani ?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ssibe »
[ - ] lascia un commento a ssibe »
|
|
d'accordo? |
|
ralphscott
|
sabato 5 febbraio 2011
|
almeno non é l'ennesimo filmetto italiano stile tv
|
|
|
|
Placido firma un'opera particolarmente frizzante,che strizza l'occhio ai videoclip. Ritmo sincopato,flash back,colori a profusione. Un po' troppa carne al fuoco per una sceneggiatura che affastella tante scene madri. Notevole la recitazione dei protagonisti,Stuart su tutti. Timi prigioniero di ruoli estremi,tossico o pazzo che sia.
|
|
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
|
d'accordo? |
|
|