fabian t.
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martedì 18 maggio 2010
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"robin hood" di scott: buon stile ma senza empatia
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Probabilmente la mia opinione andrà un po' controcorrente, ma voglio evitare subito ogni prevenuto discredito su questo film perché in realtà Ridley Scott ha fatto davvero un buon lavoro, da "quasi" tutti i punti di vista. Il suo lodevole stile è innegabile ma, a mio avviso, esattamente come già accaduto con "Le crociate", tanta perizia nelle scenografie, nella fotografia, nella recitazione degli ottimi attori e ovviamente nella regia, non sono riusciti a comunicare nulla di realmente originale, empatico e sorprendente. Il film scorre su un livello talmente distaccato dal pubblico e dalle sue emozioni, sebbene scene d'azione non manchino, che il risultato non coinvolge e non trasmette alcun "pathos" di sorta.
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Probabilmente la mia opinione andrà un po' controcorrente, ma voglio evitare subito ogni prevenuto discredito su questo film perché in realtà Ridley Scott ha fatto davvero un buon lavoro, da "quasi" tutti i punti di vista. Il suo lodevole stile è innegabile ma, a mio avviso, esattamente come già accaduto con "Le crociate", tanta perizia nelle scenografie, nella fotografia, nella recitazione degli ottimi attori e ovviamente nella regia, non sono riusciti a comunicare nulla di realmente originale, empatico e sorprendente. Il film scorre su un livello talmente distaccato dal pubblico e dalle sue emozioni, sebbene scene d'azione non manchino, che il risultato non coinvolge e non trasmette alcun "pathos" di sorta. Colpa di una sceneggiatura un po' fredda e macchinosa (complice una colonna sonora alquanto anonima)? Difficile dirlo, ma eliminare del tutto da una figura come quella di Robin Hood tanto l'ironia quanto il romanticismo di fondo è stato un po' come snaturare un archetipo letterario (e storico) ormai collaudato narrativamente. Ed è proprio qui che Scott, con la sua improbabile e poco efficace relazione tra Blanchett e Crowe, non ha colto nel segno, al contrario di come, ad esempio, era riuscito a fare Kevin Reynolds con il suo interessante "Tristano e Isotta", realizzando anch'egli una sorta di pseudo-storicizzazione ma in modo più convincente, con anche una stupenda colonna sonora. Se dovessi scegliere i due migliori film su Robin Hood sia come originalità sia come sceneggiatura, sceglierei in primis "Robin e Marian" di Richard Lester (1976) e poi "Robin Hood principe dei ladri" (1991) del già citato Reynolds. Se potessi, insomma, darei due stelle e mezzo. Non di più. Ridley Scott può certamente fare di meglio.
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carmineantonellovillani
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martedì 18 maggio 2010
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un arciere che ricorda troppo il gladiatore
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Ennesima trasposizione cinematografica del ladro gentiluomo, eppure “Robin Hood” versione 2010 si presenta con elementi di novità: alle scorribande di predoni in difesa dei deboli preferisce la nascita del mito attraverso crociate, ritorni in patria e guerre per la successione al trono. Siamo nel XII secolo, l’Inghilterra ha dilapidato le sue ricchezze chiedendo al popolo tributi per le campagne militari di Riccardo Cuor di Leone. Tra rivolte soffocate nel sangue e tradimenti per la Corona si fa strada un arciere sotto mentite spoglie deciso a conquistare la libertà da una Monarchia sempre più cieca ai bisogni degli oppressi. Russell Crowe si ritrova al fianco del regista che lo ha portato alla notorietà con “Il Gladiatore”, un ruolo fisico che gli sta a pennello nonostante siano passati dieci anni dall’interpretazione di Massimo Decimo Meridio.
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Ennesima trasposizione cinematografica del ladro gentiluomo, eppure “Robin Hood” versione 2010 si presenta con elementi di novità: alle scorribande di predoni in difesa dei deboli preferisce la nascita del mito attraverso crociate, ritorni in patria e guerre per la successione al trono. Siamo nel XII secolo, l’Inghilterra ha dilapidato le sue ricchezze chiedendo al popolo tributi per le campagne militari di Riccardo Cuor di Leone. Tra rivolte soffocate nel sangue e tradimenti per la Corona si fa strada un arciere sotto mentite spoglie deciso a conquistare la libertà da una Monarchia sempre più cieca ai bisogni degli oppressi. Russell Crowe si ritrova al fianco del regista che lo ha portato alla notorietà con “Il Gladiatore”, un ruolo fisico che gli sta a pennello nonostante siano passati dieci anni dall’interpretazione di Massimo Decimo Meridio. Troppe analogie forse, il desiderio di libertà risuona nella Foresta di Sherwood come al Colosseo mentre intorno infuria la guerra civile. Scott dirige con mano ferma un gruppo di attori che sono perfettamente calati nel ruolo e si affida alla musica per rendere epica la storia di Robin e compagni. Cate Blanchette, nel ruolo di Marian, ara i campi e combatte come un uomo; Mark Strong, nella parte del traditore, interpreta perfettamente il ruolo del cattivo. Da segnalare Max Von Sydow, monumentale come sempre, ed il suo doppiatore Gianni Musy. Una voce che sembra fatta apposta per la narrazione delle grandi saghe.
Carmine Antonello Villani
(Salerno)
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eternalsunshine
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martedì 18 maggio 2010
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incompleto
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Ridley Scott e Russel Crowe appaiono per la seconda volta assieme sul grande schermo. Anche se a molti un film epico e di costume come "Il Gladiatore" sia immensamente piaciuto non possiamo certo classificarlo come film d'autore, nulla di originale o rivoluzionario. Robin Hood fa parte dello stesso filone, sarebbe sciocco aspettarsi da tale film qualcosa di nuovo ed inaspettato, siamo davanti alla leggenda di Robin Hood che lascia poco spazio all'inventiva del regista. Ma Ridley Scott ha la brillante idea di girare un prequel, dove finalmente ci viene spiegata l'origine di questo eroe fuorilegge. Robin Hood è più credibile in una realtà storica maggiormente verosimile, inoltre viene proposta una Marion combattiva, non la solita damina in attesa del suo prode eroe.
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Ridley Scott e Russel Crowe appaiono per la seconda volta assieme sul grande schermo. Anche se a molti un film epico e di costume come "Il Gladiatore" sia immensamente piaciuto non possiamo certo classificarlo come film d'autore, nulla di originale o rivoluzionario. Robin Hood fa parte dello stesso filone, sarebbe sciocco aspettarsi da tale film qualcosa di nuovo ed inaspettato, siamo davanti alla leggenda di Robin Hood che lascia poco spazio all'inventiva del regista. Ma Ridley Scott ha la brillante idea di girare un prequel, dove finalmente ci viene spiegata l'origine di questo eroe fuorilegge. Robin Hood è più credibile in una realtà storica maggiormente verosimile, inoltre viene proposta una Marion combattiva, non la solita damina in attesa del suo prode eroe. Il lungometraggio risulta lento anche per questa scelta, dato che è graduale la metamorfosi del protagonista da arciere al servizio del Re a fuorilegge. Definirlo capolavoro sarebbe esagerato, come lo sarebbe anche definirlo evitabile o mediocre, quello che è indubbio è che Ridley Scott ci offre un Robin Hood più realistico, nel corso del film la figura del Re Giovanni viene ben delineata, abbiamo davvero l'impressione di vedere una nazione povera a cui è rimasta solo l'orgoglio, dilaniata da un bieco tiranno senza morale e cuore. Non è il Re Giovanni macchietta di altri film, come Robin e Marion. Se davvero Scott darà un seguito a questo film potremo giudicare meglio questo, che per quanto bello risulta incompleto ed ancora lontano dall'eccellenza.
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lunetta
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martedì 18 maggio 2010
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robin hood the beginning
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Mi pice tropoo ridley scott per meritare meno di 4 stelle. La storia è bella, inizialmente disincantata, con uno stupido e grossolano Riccardo cuor di leone, una ricostruzione minuziosa e affascinante degli ambienti e della battaglia. Russel è un robin perfetto, appesantito, ma proprio per questo realistico, con il suo sguardo intenso e sempre accattivante. Anche la Blanchet è una inglese perfetta. Dialoghi essenziali, come sempre, misurati e belli.
Un difetto: molto fiabesco, soprattutto alla fine, per noi che siamo abituati ormai ai finali amari, con qualche sorpresa. Quì non ci sono sorprese, tutto va avanti da copione e sai sempre ciò che ti aspetta
Comunque, complimenti, proprio un bel cast e un bel film.
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Mi pice tropoo ridley scott per meritare meno di 4 stelle. La storia è bella, inizialmente disincantata, con uno stupido e grossolano Riccardo cuor di leone, una ricostruzione minuziosa e affascinante degli ambienti e della battaglia. Russel è un robin perfetto, appesantito, ma proprio per questo realistico, con il suo sguardo intenso e sempre accattivante. Anche la Blanchet è una inglese perfetta. Dialoghi essenziali, come sempre, misurati e belli.
Un difetto: molto fiabesco, soprattutto alla fine, per noi che siamo abituati ormai ai finali amari, con qualche sorpresa. Quì non ci sono sorprese, tutto va avanti da copione e sai sempre ciò che ti aspetta
Comunque, complimenti, proprio un bel cast e un bel film. Che male c'è se tutto va bene?
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filobus
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lunedì 17 maggio 2010
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film che ispira stupidità?
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mettere un voto serve solo se ogni persona mette un solo voto: non serve sapere chi tifa più da utlras di altri, chi ulula e spernacchia, per favore, andate allo stadio se non avete di meglio da fare, serve sapere (e vale per tutti, sia chi ama e chi no un autore/attore/genere che a chi lo odia) a quante singole persone è piaciuto o non è piaciuto, punto. Per farsi un'idea, non è che per questo credo ciecamente al "popolo del forum". Se il forum diventa preda di bimbi isterici non è più affidabile, e non lo si segue più.
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greg2
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lunedì 17 maggio 2010
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per gli stupidi che infangano questo stupendo sito
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A tutti coloro che scrivono volontariamente più commenti per gonfiare o screditare questo film (ma è capitato anche in altri) dico solo di vergognarsi e di tornare all'asilo. Non si può rovinare per colpa di qualche mentecatto questo preziosissimo e validissimo mezzo di informazioni che è mymovies. Adoro robin hood e Russel Crowe e sicuramente andrò al cinema a vedere questo film ma siccome non l'ho ancora fatto non voglio che il giudizio su questo film venga infangato da persone che sfogano su internet la loro frustrazione. SMETTETELA PER FAVORE!
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(di lunetta)
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francesca72
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lunedì 17 maggio 2010
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2 domande sul film: grazie a chi risponderà.
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Ho già lasciato la recensione per cui non metto nuovamente il voto (ma chi è che ha interesse se un film ha più o meno stelle????).
Non è un sito dove ognuno esprime un'opinione su un film?
Ho 2 domande inerenti il film:
1. Coma facevano tutti a sapere il vero nome di Russell Crowe, Robin Longstrane, quando non lo sapeva neanche il cattivo? Del resto Locksley lo aveva riconosciuto come figlio. Come facevano tutti a sapere il vero nome di Robin?
2. Quando il re Giovanni lo mette al bando come faceva a sapere che era Robin Hood? Fino a quel momento aveva fatto un colpo solo e nessuno lo aveva riconosciuto...
Grazie anticipatamente
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spike
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lunedì 17 maggio 2010
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servizio per il pubblico
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Le medie voto servono (anche) per decidere se andare o no a vedere un film, alzare le medie con voti fasulli è un danno per gli utenti e quindi per la credibilità del sito. Prima che la stessa persona (LAMUSCIA) iniziasse ad inserire 5 stelle la media film 'Robin Hood' era 2,9, è balzata poi a 3,5... Sono necessarie regole più restrittive per avere medie voti non drogate e per salvare l'oggettività.
[+] ecco l'uomo di tollo!
(di marv89)
[ - ] ecco l'uomo di tollo!
[+] fuori chi bara
(di spike)
[ - ] fuori chi bara
[+] salviamo la verità
(di spike)
[ - ] salviamo la verità
[+] più che la verità l'oggettività
(di spike)
[ - ] più che la verità l'oggettività
[+] concordo
(di spider84)
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[+] hai ragione
(di fabian t.)
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spike
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lunedì 17 maggio 2010
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equilibrio
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Per equilibrare i furbi che vogliono alzare la media voto del film. Ma chi sono? I dstributori? Venite pagati per alzare le medie voto sui siti specializzati? Che tristezza. Giudizi drogati per profitto, che tristezza!!!!! Propongo UN SOLO GIUDIZIO POSSIBILE PER CIASCUN UTENTE.
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