il brandani
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domenica 9 gennaio 2011
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la rinascita della dreamworks: blu, bella e bulla!
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Due bambini alieni sono gli unici sopravvissuti alla deriva dei propri pianeti natii, entrambi risucchiati da un buco nero. Si salvano a bordo di due navicelle spaziali formato bebè e atterrano sul pianeta Terra (e dove sennò?). Quello più simile alla razza umana e con il mento marcato ha un’infanzia felice, quello con il testone pelato e la pelle color blu un po’ meno. I due bambini, uno agli antipodi dell’altro, crescono e con loro cresce anche la loro leggendaria rivalità. L’uno dotato di superpoteri quali forza sovrumana e capacità di volare, l’altro di un’incredibile intelligenza in ambito scientifico e tecnologico. Inutile dire che l’uno è amato mentre l’altro è odiato.
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Due bambini alieni sono gli unici sopravvissuti alla deriva dei propri pianeti natii, entrambi risucchiati da un buco nero. Si salvano a bordo di due navicelle spaziali formato bebè e atterrano sul pianeta Terra (e dove sennò?). Quello più simile alla razza umana e con il mento marcato ha un’infanzia felice, quello con il testone pelato e la pelle color blu un po’ meno. I due bambini, uno agli antipodi dell’altro, crescono e con loro cresce anche la loro leggendaria rivalità. L’uno dotato di superpoteri quali forza sovrumana e capacità di volare, l’altro di un’incredibile intelligenza in ambito scientifico e tecnologico. Inutile dire che l’uno è amato mentre l’altro è odiato. Il mentone sceglie la via del bene e il testone la via del male. “Lui prese come nome Metroman, io pensai di scegliere qualcosa di più modesto: Megamind! L’incredibile, bellissimo signore del male!”
Fin qui nulla di nuovo, ma che succederebbe se il male riuscisse ipoteticamente a vincere?
Dopo Madagascar 2 la Dreamworks sembrava a corto di idee: un passo falso Mostri contro alieni, simpatico ma senza troppe pretese il seguente Dragon Trainer, e decisamente bocciato l’ultimo capitolo della saga orchesca. Sembrava aver perso quello smalto irriverente e trasgressivo che aveva con sapienza applicato, nel lontano 2001, sulle unghie dell’orco più politicamente scorretto del mondo dell’animazione. Con Megamind non si può fare altro che ricredersi. La Dreamworks porta avanti l’attitudine dissacrante inaugurata con Shrek tenendo il piede pigiato sull’acceleratore e ascoltando hard rock a tutto volume. Se con il suo illustre predecessore il bersaglio era il mondo delle fiabe e venivano distrutti con intelligente satira anni di cliché legati alla connotazione favolistica disneyana, questa volta a essere preso di mira è il mondo supereroistico nato dai fumetti Marvel e DC. Al di là dell’evidente rimando alla nemesi più famosa del settore (Metroman/Superman, Megamind/Lex Luthor), pari solo a quella composta da Batman e Joker, il film offre una visione personale delle dialettiche onnipresenti in tutti fumetti del genere, liberando i suoi personaggi dalla maschera fossilizzante dello stereotipo e osando là dove nessun cartone animato in CGI aveva mai osato prima. Possiede il pregio di essere ricco come non mai di citazioni e riferimenti cinematografici, fumettistici, culturali e sociali perfettamente in linea con lo sviluppo narrativo, senza mai distorcerne il senso e senza mai sfociare nel referenziale difficile da comprendere. Si passa così dai volantini con la faccia di Megamind che fanno il verso alla campagna propagandistica per le elezioni presidenziali di Obama, al costume, look e mosse alla Elvis Presley di Metroman, intorno al quale prendono vita tutte le leggende metropolitane sul re del rock ‘n’ roll. L’unica citazione particolarmente audace la si può trovare nella divertente scena in cui Megamind si trasforma in un anziano signore che parla con forzato accento siciliano e si presenta al supereroe come il suo “padrino spaziale”. Tale momento racchiude in sé una doppia citazione che in questo caso sfiora la cinefilia: come tutti sanno, una delle interpretazioni più famose di Marlon Brando (che gli valse il premio Oscar nel 1973) è quella di Don Vito Corleone ne Il Padrino di Francis Ford Coppola, ciò che invece pochi sanno, è che nel 1978 interpretò il ruolo del padre di Superman, nell’omonimo film di Richard Donner. Il risultato sorprendente è che nel film questi due ruoli si fondono in un unico personaggio che contemporaneamente crea un rimando immediato all’immagine dell’attore, è funzionale nel contesto trattato e fa ridere copiosamente senza che sia necessaria una comprensione del meccanismo parodistico creato.
I corpi dei personaggi vengono spogliati dalla cura ossessiva per il dettaglio, a favore di una maggiore attenzione per la fluidità dei movimenti, soprattutto facciali, atti a conferire un’intensa espressività che in alcuni punti sfocia in una recitazione di alto livello. Il risultato è sicuramente un corpo più elastico e gommoso rispetto alla natura iperrealistica del pelo dei ratti di Ratatouille o della chioma dorata della protagonista di Rapunzel. Ma ciò, va detto, non comporta un difetto. Anzi, oltre a regalare scambi di battute irresistibili e incisivi, gag corporali esilaranti e una mimica facciale straordinaria, Megamind offre al pubblico una rappresentazione della dimensione emotiva che non scade mai nel banale o nell’ostentato, riuscendo a parlare di umanità meglio di tanti film con attori in carne ed ossa.
Non mi è mai capitato, infine, di avere a che fare con una colonna sonora così suggestiva senza che la pellicola venga accusata di pompare eccessivamente il climax di determinate scene. Per dirlo con parole semplici: nonostante la presenza di AC/DC, George Thorogood, Ozzy Osbourne e Guns ‘N’ Roses, con i loro pezzi più famosi, collocati in punti salienti che ne esaltano la presenza, il film non scade in esagerazioni grossolane stile Iron Man. Anzi, con questa scelta, soprattutto per la presenza degli AC/DC, la pellicola pare prendere in giro proprio quest’ultimo, blockbuster movie che ha notoriamente sfruttato la recente ribalta commerciale del gruppo hard rock australiano (non per niente quando si sente Back In Black il protagonista sta manovrando un enorme robottone). Comunque, al di là di certi meccanismi che sono pure supposizioni, ciò che mi preme evidenziare è che le canzoni, in primis per la loro componente testuale, sono perfettamente adeguate e in sintonia con le situazioni in cui sono state collocate e con lo spirito del film, a differenza di tanti altri titoli che ne hanno sfruttato unicamente la potenza musicale (e il riscontro commerciale). Dirò di più: una volta entrati nell’ingranaggio, in certi momenti si giunge facilmente, entusiasti, a esclamare: “non potevano che mettere questa!”.
C’è ben poco da criticare negativamente, quindi, del vincitore dei film d’animazione natalizi 2010 (Rapunzel perde in partenza al suo cospetto). Sinceramente nulla, a parte una dovuta considerazione.
Il fatto che Megamind sia così accattivante dal punto di vista dell’intrattenimento, lo si deve in parte, sicuramente, alla presenza di persone come Ben Stiller, Guillermo Del Toro (regista e sceneggiatore de Il labirinto del fauno) e Justin Theroux (sceneggiatore di Tropic Thunder), accreditati come consulenti creativi o produttori esecutivi. Se a ciò aggiungiamo che nella versione originale le voci dei protagonisti sono di Will Ferrell (eccezionale attore comico, membro del Frat Pack di Ben Stiller), Brad Pitt e Tina Fey (esplosiva attrice comica del Saturday Night Live) si fa presto a capire che tipo d’atmosfera si dev’essere respirata nello studio degli sceneggiatori.
Sono personalità del mondo dello spettacolo operanti in un cinema rivolto ad un pubblico adulto, maturo, perlomeno adolescenziale. Si presume pertanto che la gente si prepari ad avere a che fare con un film non esattamente indirizzato ad un pubblico infantile, nonostante si tratti di animazione. Invece (ma guarda un po’) così non accade. Al contrario, abbiamo orde di genitori che, senza un attimo di esitazione, trascinano i propri figli nei babilonici multisala, dimenticando un fatto importante. Questi particolari cartoni animati. si reggono sulle fondamenta della parodia. Essi non vedono altro tipo di approccio moderno a temi divenuti ormai classici se non la scelta di un linguaggio, talvolta persino satirico, che sconvolge e soverchia l’ordine costituito. Un adolescente o un adulto riesce ad apprezzare appieno questo tipo di comicità e a riderne proprio perché sa cosa è venuto prima, qual è il mondo che il film in questione sta distruggendo. Ma un bambino no. Se il pubblico a cui si riferiscono gli autori, quindi, è veramente un pubblico infantile, allora questi sono cartoni troppo avanti per dei bambini: in sala eravamo in quattro estasiati nel vedere il film, circondati da ragazzini delle scuole elementari che ridevano ogni tanto, nei momenti in cui il livello di comicità si faceva più accessibile alla loro età. Il problema è che si è perso di vista il giusto linguaggio da utilizzare, se di animazione per bambini si tratta: la struttura lineare con i buoni di qua e i cattivi di là che porta la trama ad una conclusione a lieto fine con messaggi positivi e universali. Perchè, in parole povere, è giusto che il bambino cresca con gli stereotipi, per vederli poi bruciare una volta raggiunta l’età idonea alla fruizione di film come questo. Questi film rimangono adatti ai più piccoli solamente nella misura in cui si mantengono privi di volgarità, turpiloquio o umorismo a sfondo sessuale. Adatti, però, non significa accessibili: dubito che un bambino possa comprendere (e quindi apprezzare) la trama di un film nella quale, nei primi quindici minuti, si vede vincere l’antagonista. Detto questo, risulta chiaro che il problema, se tal può definirsi, non risiede nel film, ma nella gente. La gente che ancora oggi, nonostante la rivoluzione di Matt Groening, se vede che si tratta di un film d’animazione lo relega automaticamente nell’intrattenimento per bambini.
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grianne
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venerdì 7 gennaio 2011
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la rivincita del cattivo
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La Dreamworks apre le porte di Metro City, città in cui convivono l’eroe buono, Metro Man, e il suo eterno rivale, Megamind. Sguardo misterioso, grande intelligenza e desiderio di potere: ecco le qualità base che delineano il personaggio del cattivo nei cartoni; se a questo aggiungiamo una tuta attillata, mantello da duro e un testone blu che fa concorrenza a quella della Regina di cuori rivale di Alice, otterremo il cattivo protagonista di questa nuova avventura. Nonostante ciò, egli non è mai stato un vero cattivo, è solo che quando, da bambino, dovette scegliere il suo ruolo nel mondo, scoprì che quello dell’eroe era già stato prenotato: non rimaneva che diventare il cattivo! Ma quando Metro Man muore durante il loro ultimo scontro e Megamind può agire indisturbato, tiranneggiando la città, non ne trae trarne il piacere sperato: la verità è che gli manca lo stimolo che la rivalità gli dava per migliorarsi cercando di far vincere il male.
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La Dreamworks apre le porte di Metro City, città in cui convivono l’eroe buono, Metro Man, e il suo eterno rivale, Megamind. Sguardo misterioso, grande intelligenza e desiderio di potere: ecco le qualità base che delineano il personaggio del cattivo nei cartoni; se a questo aggiungiamo una tuta attillata, mantello da duro e un testone blu che fa concorrenza a quella della Regina di cuori rivale di Alice, otterremo il cattivo protagonista di questa nuova avventura. Nonostante ciò, egli non è mai stato un vero cattivo, è solo che quando, da bambino, dovette scegliere il suo ruolo nel mondo, scoprì che quello dell’eroe era già stato prenotato: non rimaneva che diventare il cattivo! Ma quando Metro Man muore durante il loro ultimo scontro e Megamind può agire indisturbato, tiranneggiando la città, non ne trae trarne il piacere sperato: la verità è che gli manca lo stimolo che la rivalità gli dava per migliorarsi cercando di far vincere il male. I loro duelli tra le strade di una città che diventa una pista da gioco per creature di un altro pianeta, una palestra per allenarsi, uno facendo vedere al mondo la sua forza e il suo coraggio, l’altro affinando ancora di più il suo potente intelletto. L’unica soluzione per sopperire alla noia è creare un nuovo avversario: ma cosa succede se questo paladino scopre che fare il cattivo è molto più soddisfacente e redditizio che essere sempre pronto a salvare il mondo? Megamind è l’unico in grado di salvare la situazione.
Decisamente ricco di azione, i personaggi si rincorrono di continuo, uscendo quasi dallo schermo anche se lo spettacolo non è in 3D. Numerosi sono i riferimenti presi in prestito dalla storia del cinema: dal mentore-Padrino, con tanto di accento, che insegna come diventare un eroe, al rapimento della bella ragazza, tenuta in ostaggio sulla cima del palazzo più alto della città in perfetto stile King Kong, fino all’alterego di Megamind, il custode impacciato che tanto somiglia a Clark Kent prima che diventi Superman. Inoltre, come non pensare al recente Cattivissimo della Universal Pictures che si redime grazie all’affetto di tre tenere orfanelle, e che condivide anche il nome dei suoi aiutanti, lo stesso del braccio destro dell’alieno blu, Minion infatti.
Un po’ pasticcione, l’eterno secondo, nasconde la sua sensibilità dietro una maschera di cupidigia e malvagità, scoprendosi invece vulnerabile e innamorato, Megamind entra di diritto nella rosa degli eroi per bambini, ma facendo sognare anche chi ha qualche anno in più. Mantiene comunque una sua peculiarità che lo contraddistingue dai suoi antecedenti, una cosa che solo lui possiede: un’entrata in scena d’effetto.
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lisadp
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sabato 5 febbraio 2011
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degno di lode
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Ci trovamio in un periodo in cui i nuovi eroi dei cartoni sono i cattivi....cattivi si, ma dal cuore buono, il punto è: perchè diventano cattivi?
Megamind non lo è cattivo, in fondo è stato costretto: se tutti comunque lo odiano, tanto vale farsi odiare per qualcosa. Eppure si vede bene che il suo sguardo, una magia tecnologica di immagini digitali, è tutto tranne che crudele. La prima cosa che colpisce infatti è proprio l'espressione di questo alieno blu creata in modo sublime. Ed ecco che tutto si stravolge e tutti gli spettatori si affezionano subito a questo piccolo disadattato che fa tenrezza anche una volta cresciuto, mentre quello che è realmente l'eroe: metroman, viene dagli spettatori identificato come l'usurpatore: doveva esserci megamind al suo posto! E così avviene.
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Ci trovamio in un periodo in cui i nuovi eroi dei cartoni sono i cattivi....cattivi si, ma dal cuore buono, il punto è: perchè diventano cattivi?
Megamind non lo è cattivo, in fondo è stato costretto: se tutti comunque lo odiano, tanto vale farsi odiare per qualcosa. Eppure si vede bene che il suo sguardo, una magia tecnologica di immagini digitali, è tutto tranne che crudele. La prima cosa che colpisce infatti è proprio l'espressione di questo alieno blu creata in modo sublime. Ed ecco che tutto si stravolge e tutti gli spettatori si affezionano subito a questo piccolo disadattato che fa tenrezza anche una volta cresciuto, mentre quello che è realmente l'eroe: metroman, viene dagli spettatori identificato come l'usurpatore: doveva esserci megamind al suo posto! E così avviene.
Bellissima grafica, trama coinvolgente dall'inizio alla fine e personaggi ben riusciti: da megamind, a roxanne, al piccolo minion.
Ottimo anche il breve distacco tra le scene più serie o reali e quelle più divertenti e spensierate che creano n'atmosfera allegra ma che comunque aiuta a pensare ed a segiure senza incupirsi una trama che non parla solo di un alieno blu ma anche delle seconde possibilità.
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dado1987
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giovedì 17 marzo 2011
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forza dreamworks
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Megamind non è il solito film d'animazione con supereroi e cattivi assoluti. E' la storia di Megamind un cattivo cronico, e di Metroman l'eroe per eccellenza. Ma i due stravolgono la loro personalità: Metroman per primo, che si stufa di dover essere sempre il buono e non vuole più essere uno stereotipo, e poi Megamind, che da super malvagio, si innamora e cambia completamente, fino a diventare egli stesso l'eroe.
La Dreamworks ha creato una buona alternativa agli Incredibili della Disney, facendo un lungometraggio con degli ottimi effetti speciali ed una storia originale.
La colonna sonora è fantastica, tutte le entrate in scena del protagonista sono accompagnate da pezzi metal che gasano un casino.
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Megamind non è il solito film d'animazione con supereroi e cattivi assoluti. E' la storia di Megamind un cattivo cronico, e di Metroman l'eroe per eccellenza. Ma i due stravolgono la loro personalità: Metroman per primo, che si stufa di dover essere sempre il buono e non vuole più essere uno stereotipo, e poi Megamind, che da super malvagio, si innamora e cambia completamente, fino a diventare egli stesso l'eroe.
La Dreamworks ha creato una buona alternativa agli Incredibili della Disney, facendo un lungometraggio con degli ottimi effetti speciali ed una storia originale.
La colonna sonora è fantastica, tutte le entrate in scena del protagonista sono accompagnate da pezzi metal che gasano un casino.
Voto 7,5
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camillo
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giovedì 28 luglio 2011
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megamind,straordinario eroe-per-caso!
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Megamind è nato su un remoto pianeta che però è destinato ad essere risucchiato da un buco nero.I suoi genitori lo salveranno mettendolo in una capsula di salvataggio insieme ad un amico pesce.Intanto sul pianeta a fianco di quello di Megamind viene lanciata un'altra capsula:quella di Metro Man.Le capsule finiranno sulla Terra.I due cresceranno nella stessa scuola (Megamind avrà una prigione come casa,mentre Metro Man avrà una famiglia ricca).Esiliato da tutti i compagni,Megamind deciderà di prendere la strada cattiva (cioè quella speculare di Metro Man) e di terrorizzare Metro City.Dopo innumerevoli tentativi,Megamind riuscirà a sconfiggere Metro Man e a dominare la città,ma la sua vita avrà una svolta quando si innamorerà di una reporter.
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Megamind è nato su un remoto pianeta che però è destinato ad essere risucchiato da un buco nero.I suoi genitori lo salveranno mettendolo in una capsula di salvataggio insieme ad un amico pesce.Intanto sul pianeta a fianco di quello di Megamind viene lanciata un'altra capsula:quella di Metro Man.Le capsule finiranno sulla Terra.I due cresceranno nella stessa scuola (Megamind avrà una prigione come casa,mentre Metro Man avrà una famiglia ricca).Esiliato da tutti i compagni,Megamind deciderà di prendere la strada cattiva (cioè quella speculare di Metro Man) e di terrorizzare Metro City.Dopo innumerevoli tentativi,Megamind riuscirà a sconfiggere Metro Man e a dominare la città,ma la sua vita avrà una svolta quando si innamorerà di una reporter.Inoltre lui sentirà il bisogno di misurarsi con un nuovo eroe,che creerà lui stesso,ma si rivelerà essere un altro super cattivo.Il film offre momenti di puro divertimento grazie alla simpatìa dei suoi personaggi,ma offre anche molte scene sentimentali.Da lodare l'analisi introspettiva del personaggio di Megamind,che ci mostra e ci fa scavare nel suo aspetto interiore,mostrandoci tutte le sue paure,le sue ambizioni e le sue idee criminali.Ottimi anche gli effetti speciali e le animazioni dei personaggi sono straordinarie.La parte sicuramente migliore del film è la trama:piena di colpi di scena e di puro sentimentalismo legato con maestria alla comicità.Uno dei migliori film Dreamworks e di animazione mai prodotti.Capolavoro digitale!
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dano25
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lunedì 7 marzo 2011
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un altro capolavoro firmato dreamworks
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una volta erano i cartoni animati, oggi sono ribattezzati "film d'animazione" e spesso sono meglio delle pellicole con attori in carne e ossa. Questo è uno di quei casi.
Abbracciando il primo capitolo della saga di Superman, le citazioni al Supereroe per antonomasia sono diverse: l'aspetto e i superpoteri del buono, la bella giornalista e l'eccezionale "padrino spaziale" con Marlon Brando che nell'originale era il padre biologico di Superman. e si comincia: da un pianeta sull'orlo della distruzione, due bambini vengono spediti sulla Terra ma, mentre uno atterra fra le braccia di una ricca famiglia, l'altro atterra in un penitenziario dove imarerà da subito la differenza tra bene e male visto dal male.
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una volta erano i cartoni animati, oggi sono ribattezzati "film d'animazione" e spesso sono meglio delle pellicole con attori in carne e ossa. Questo è uno di quei casi.
Abbracciando il primo capitolo della saga di Superman, le citazioni al Supereroe per antonomasia sono diverse: l'aspetto e i superpoteri del buono, la bella giornalista e l'eccezionale "padrino spaziale" con Marlon Brando che nell'originale era il padre biologico di Superman. e si comincia: da un pianeta sull'orlo della distruzione, due bambini vengono spediti sulla Terra ma, mentre uno atterra fra le braccia di una ricca famiglia, l'altro atterra in un penitenziario dove imarerà da subito la differenza tra bene e male visto dal male. Il primo bambino diventa Metroman, protettore di Metrocity, alto, bello, muscoloso, eroico insomma un superman moderno; L'altro diventa Megamind, Testone azzurro, inventore e dedito al crimine accompagnato dal fido pesciolino. La lotta tra il bene e il male sembra concludersi quando Megamind imprigiona e uccide Metroman ma le cose vanno un pò diversamente. La presenza femminile della pellicola è la giornalista Roxanne Ritchi, finta fidanzata di Metroman che si ritroverà alle prese con un Megamind senza buoni da combattere ed a cui darà l'idea di crearne uno. Il nuovo eroe si rivelerà un catttivo opportunista e Megamind dovrà passare dalla parte dei buoni in un turbine di emozioni e avventure. Amicizia, Amore, crisi d'identità e pasticci fanno da contorno ad un film più reale di quello che sembra e proiettano lo spettatore in una dimensione Bene-Male condivisibile al 100%. Il film è divertente, sentimentale, drammatico e d'azione insieme; la Dreamworks, dopo Shrek, ci ha abituato ormai a capolavori del genere, sempre più adatti ad un pubblico universale abbandonando il clichè che i cartoni sono per bambini.
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ipno74
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giovedì 5 maggio 2011
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buon cattivo
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Bellissima storia per dire che dentro di noi, anche il cattivo più cattivo può diventare buono.
Stupenda la colonna sonora, e i personaggi sono ben delineati.
Regia con un buon ritmo e ottima la sceneggiatura.
Buoni anche gli effetti speciali, che ad ogni film d'animazione diventano sempre migliori.
Può essere visto sia da grandi che bambini.
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cenox
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sabato 16 luglio 2011
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per chi sta dalla parte del cattivo!
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Il film incomincia come tutte le storie sui supereroi, in particolare sulla falsariga del famoso Superman, con il mondo alieno di provenienza del protagonista in distruzione, e col disperato gesto d’amore da parte dei suoi genitori, quand’era poco più che un neonato, i quali lo spediscono con l’utilizzo di una capsula/navicella spaziale nell’ultimo istante di vita del pianeta (citazione del famoso cartoon Dragonball Z) alla ricerca di una vita migliore e di una famiglia amorevole che possa adottare il povero pargolo ormai orfano. Fino a qui si potrebbe esclamare, senza paura di essere contraddetti, che ci troviamo di fronte alla solita storia trita e ritrita che viene riproposta invece di cercare di regalare emozioni inaspettate.
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Il film incomincia come tutte le storie sui supereroi, in particolare sulla falsariga del famoso Superman, con il mondo alieno di provenienza del protagonista in distruzione, e col disperato gesto d’amore da parte dei suoi genitori, quand’era poco più che un neonato, i quali lo spediscono con l’utilizzo di una capsula/navicella spaziale nell’ultimo istante di vita del pianeta (citazione del famoso cartoon Dragonball Z) alla ricerca di una vita migliore e di una famiglia amorevole che possa adottare il povero pargolo ormai orfano. Fino a qui si potrebbe esclamare, senza paura di essere contraddetti, che ci troviamo di fronte alla solita storia trita e ritrita che viene riproposta invece di cercare di regalare emozioni inaspettate. Invece non è così, perché i protagonisti della storia appena descritta, sono due, colui che diventerà l’eroe acclamato a difesa della città natale, perfetto in tutto e per tutto, Metroman, e colui che diventerà la sua nemesi, condannato fin da piccolo ad essere considerato il diverso, isolato e poi temuto poichè sceglierà la strada del male, Megamind. E di nuovo tutto sembrerà già visto e scontato, con il supereroe che sconfigge in ogni modo o maniera il supercattivo, grazie ai suoi muscoli e superpoteri, almeno fino a che, spiazzando pure sé stesso, Megamind compie l’impresa che si prefiggeva da tutta la vita, eliminare Metroman. L’inaspettata vittoria, pone Megamind nella condizione di poter spadroneggiare indisturbato nella sua Metrocity, terrorizzando l’intera popolazione e compiendo qualsiasi azione ignobile che gli passa per la testa. Ma la mancanza di nemici si sa, dopo averla tanto agognata, porta ad uno stato di onnipotenza che a lungo andare annoia, ed il protagonista sarà così impegnato nella ricerca di qualcuno da combattere, per poter dimostrare nuovamente al mondo di essere la mente criminale più pericolosa del pianeta. La Dreamworks centra un altro successo dopo la famosa saga dell’orco buono Shrek, in cui si divertiva a ribaltare i ruoli di celebri fiabe e favole, ed in Megamind fa lo stesso, giostrandosi tra citazioni e parodie del genere “supereroi”, utilizzando un’ottima computer grafica, dialoghi frizzanti, ed una colonna sonora da far invidia a moltissimi film. Nella versione originale i doppiatori sono una parata di stelle del mondo hollywoodiano ed i personaggi del film sono delle vere e proprie caricature degli attori in carne ed ossa.
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(di fra567)
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il critico
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lunedì 25 luglio 2011
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megamind
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Megamind l'ho visto in 2D e devo dire che Tom McGrath & Co. hanno fatto un ottimo lavoro e mi hanno stupito prima per la simpatia del protagonista (o antagonista fate voi) e per l'originale trovata che per una volta vince il cattivo e non il buono.Da una sceneggiatura abbastanza solida si aggiunge anche una più che discreta realizzazione tecnica e a far da contorno anche una più che ottima colonna sonora firmata dal bravissimo Hans Zimmer e da Lorne Balfe.Il doppiaggio in italiano è ottimo anche se comunque ricordo che nella versione originale c'è una bella schiera di comici americani come Will Ferrel (Megamind),Tina Fey (Roxanne) e Jonah Hill (Hal/Titan) quindi anche se come ho già detto il doppiaggio italiano è ottimo vale la pena ascoltare la voce dei veri protagonisti.
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Megamind l'ho visto in 2D e devo dire che Tom McGrath & Co. hanno fatto un ottimo lavoro e mi hanno stupito prima per la simpatia del protagonista (o antagonista fate voi) e per l'originale trovata che per una volta vince il cattivo e non il buono.Da una sceneggiatura abbastanza solida si aggiunge anche una più che discreta realizzazione tecnica e a far da contorno anche una più che ottima colonna sonora firmata dal bravissimo Hans Zimmer e da Lorne Balfe.Il doppiaggio in italiano è ottimo anche se comunque ricordo che nella versione originale c'è una bella schiera di comici americani come Will Ferrel (Megamind),Tina Fey (Roxanne) e Jonah Hill (Hal/Titan) quindi anche se come ho già detto il doppiaggio italiano è ottimo vale la pena ascoltare la voce dei veri protagonisti.Quindi la Dreamworks confeziona un film per tutta la famiglia con una abbastanza elevata qualità sia tecnica che artistica e perfetto anche per chi,come dice la recensione qui sotto di cenox,sta dalla parte del cattivo (come il sottoscritto) infatti la pellicola nasce dalla semplice domanda:"Che cosa succederebbe se il cattivo vincesse?".Oltre ad innumerevoli citazioni anche dal mondo dei videogiochi (Donkey Kong).è perfetto per una serata con tutta la famiglia con personaggi ben delineati e nessuno inutile per la storia,una serie di gag non troppo divertenti ma abbastanza per allegrarti e un paio di scene d'azione.Consigliato a tutti anche per chi non ama il genere.
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fabrizio friuli
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domenica 17 luglio 2022
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storia di un cattivo che impara ad essere un eroe
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Quando un buco nero assorbe inesorabilmente due pianeti, due bambini alieni vengono condotti sul pianeta Terra e , crescendo in ambienti diversi , col tempo , diventano Metroman e Megamind , il supereroe e il super cattivo che combattono costantemente, ed il cattivo ha sempre la peggio, ma un giorno , il cattivo trionfa , e si rende che , vivere senza un eroe, non lo appaga, e quindi crea un eroe che diventa un nuovo cattivo , e Megamindi deve affrontarlo per rimediare al suo terribile sbaglio.
Il lungometraggio animato della DreamWorks Animation è una simpatica ed originale rivisitazione dei film sui supereroi, ed è colui che appare come il cattivo ad essere il personaggio principale, il suo nome è Megamind , e a causa del penitenziario dove viene accudito dai criminali e dal disprezzo degli altri diventa un supercattivo, Metroman, essendo " nato con la camicia " diventa il supereroe di Metro City , anche se dimostra di essere un soggetto pieno di sé ed arrogante, inoltre , Roxanne Richie e Megamind scoprono che Metroman ha inscenato il suo decesso perché lui stesso non vuole più essere l' eroe che affronta il cattivo e lo sconfigge sempre , egli ha voluto cambiare vita ed essere un musicista, e , nonostante l' atto egoistico , Metroman ha fatto una scelta.
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Quando un buco nero assorbe inesorabilmente due pianeti, due bambini alieni vengono condotti sul pianeta Terra e , crescendo in ambienti diversi , col tempo , diventano Metroman e Megamind , il supereroe e il super cattivo che combattono costantemente, ed il cattivo ha sempre la peggio, ma un giorno , il cattivo trionfa , e si rende che , vivere senza un eroe, non lo appaga, e quindi crea un eroe che diventa un nuovo cattivo , e Megamindi deve affrontarlo per rimediare al suo terribile sbaglio.
Il lungometraggio animato della DreamWorks Animation è una simpatica ed originale rivisitazione dei film sui supereroi, ed è colui che appare come il cattivo ad essere il personaggio principale, il suo nome è Megamind , e a causa del penitenziario dove viene accudito dai criminali e dal disprezzo degli altri diventa un supercattivo, Metroman, essendo " nato con la camicia " diventa il supereroe di Metro City , anche se dimostra di essere un soggetto pieno di sé ed arrogante, inoltre , Roxanne Richie e Megamind scoprono che Metroman ha inscenato il suo decesso perché lui stesso non vuole più essere l' eroe che affronta il cattivo e lo sconfigge sempre , egli ha voluto cambiare vita ed essere un musicista, e , nonostante l' atto egoistico , Metroman ha fatto una scelta. L ' antagonista del film è un cameraman di nome Hal Stuart , un giovane uomo con i capelli rossi e il fisico da ragazzo americano ( e non il fisico eccessivamente palestrato ) , bensì il fisico di un ragazzo americano in sovrappeso, questo soggetto viene reso l ' eroe da Megamind per errore ed egli decide di essere un super soltanto per ottenere la protagonista femminile del film: Roxanne Richie , e quando viene rifiutato, Hal , o meglio , Titanic, diventa uno spietato supercattivo , e questo accade quando Megamind scopre che nella sua casa ci sono tanti oggetti razziati , e come se non bastasse , Titan dopo aver sconfitto Megamind , inizia a devastare la città. Il finale del film è ovviamente positivo , infatti Hal viene sconfitto e condotto in galera, Megamind diventa un eroe , dopo aver salvato la città insieme al suo curioso aiutante / migliore amico Minion e conquista Roxanne senza l' inganno ( poiché prima si era finto qualcun' altro per avviare una relazione con la reporter ) . I difetti della pellicola sono le gag no sense presenti nei dialoghi tra i personaggi.
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