claudiettino
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domenica 12 dicembre 2010
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finisce troppo presto!
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Anche se si tratta di 8 episodi, in totale il film finisce troppo presto! Appena si finisce di vedere una puntata non si può fare a meno di vedere la successiva. Ovviamente il film è diverso dal libro(1030 pagine che non ti fanno mai venir voglia di farti staccare dalla lettura), ma devo dire che anche questo è stupendo;certo la trama è un pò diversa e gli eventi accadono molto in fretta però appaiono ben chiari.
Per quanto riguarda gli attori credo che abbiano impersonato al meglio i personaggi del libro.
Unico difetto: ti dispiace quando finisce trattandosi di una storia lunga oltre 40 anni che ti fa appassionare alle vicende e ai personaggi.
La storia è geniale, quanto geniale è l'autore del romanzo: "KEN FOLLETT"!
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cicciolanza12
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mercoledì 9 febbraio 2011
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miniserie affascinante, coinvolgente. strepitosa!
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Senza dubbio questa miniserie, prodotta dai fratelli Scott, è un capolavoro sotto vari punti di vista. Per prima cosa: l'ambientazione della vicenda è riprodotta fedelmente e ripropone la vita delle varie classi sociali inglesi nel XII secolo d.C. le città, i priorati, i castelli e le corti trasportano lo spettatore accanto ai personaggi. I personaggi, appunto, sono la parte più affascinante della serie; ognuno di essi rappresenta non solo una classe sociale, ma anche un aspetto psicologico-comportamentale che intriga profondamente lo spettatore che può riconoscersi nei personaggi. Ora, la trama ruota attorno alla costruzione di una cattedrale, ma questo è un pretesto per presentare in modo implicito la corruzione, l'ambizione, che, all'epoca, era pane quotidiano; l'ingiustizia regna sovrana nella miniserie e sconvolge i personaggi che anche nei momenti più bui devono trovare la luce per andare avanti e per fare IUSTITIA.
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Senza dubbio questa miniserie, prodotta dai fratelli Scott, è un capolavoro sotto vari punti di vista. Per prima cosa: l'ambientazione della vicenda è riprodotta fedelmente e ripropone la vita delle varie classi sociali inglesi nel XII secolo d.C. le città, i priorati, i castelli e le corti trasportano lo spettatore accanto ai personaggi. I personaggi, appunto, sono la parte più affascinante della serie; ognuno di essi rappresenta non solo una classe sociale, ma anche un aspetto psicologico-comportamentale che intriga profondamente lo spettatore che può riconoscersi nei personaggi. Ora, la trama ruota attorno alla costruzione di una cattedrale, ma questo è un pretesto per presentare in modo implicito la corruzione, l'ambizione, che, all'epoca, era pane quotidiano; l'ingiustizia regna sovrana nella miniserie e sconvolge i personaggi che anche nei momenti più bui devono trovare la luce per andare avanti e per fare IUSTITIA.
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andre89lost
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domenica 6 febbraio 2011
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molto avvincente, bello come il libro
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Miniserie davvero ben fatta, con attori bravissimi e musiche molto adatte.
Ian McShane impressionante. Da vedere assolutamente. Per chi ha amato il romanzo sarà davvero una goduria.
Voto: 9+
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andre89lost
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domenica 6 febbraio 2011
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inoltre...
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E' già stata ordinata la produzione della miniserie : "Mondo senza fine"
Se è come "I Pilastri della Terra" è assolutamente da non perdere!
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eufrasia
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lunedì 20 novembre 2017
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un riadattamento in gusto fantasy!
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Premetto che anche secondo me il film è fatto bene per quanto riguarda la scenografia, i costumi, la regia, la fotografia e la recitazione, ma a me, a differenza evidentemente che ad altri ha lasciato l'amaro in bocca perché quella che ho sempre ritenuto essere la storia di un libro in grado di farti immergere in una realtà medievale lucida e coerente è diventata, nella trasposizione cinematografica, qualcosa di dannatamente inverosimile e con tratti fantasy.
Il modo in cui sono state semplificate le vicende narrative lo rendono assai diverso dal romanzo, che è molto più ricco di dettagli verosimili e intriganti.
Quanti scrivono che la storia è solo in parte variata rispetto al libro secondo me non hanno colto la diversità che li contraddistingue:
Gli avvenimenti storici sono volgarmente storpiati, a differenza del romanzo che fanno fede ai libri di storia, e i personaggi sono collegati tra ricchi e potenti in un modo che io ho trovato ridicolo.
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Premetto che anche secondo me il film è fatto bene per quanto riguarda la scenografia, i costumi, la regia, la fotografia e la recitazione, ma a me, a differenza evidentemente che ad altri ha lasciato l'amaro in bocca perché quella che ho sempre ritenuto essere la storia di un libro in grado di farti immergere in una realtà medievale lucida e coerente è diventata, nella trasposizione cinematografica, qualcosa di dannatamente inverosimile e con tratti fantasy.
Il modo in cui sono state semplificate le vicende narrative lo rendono assai diverso dal romanzo, che è molto più ricco di dettagli verosimili e intriganti.
Quanti scrivono che la storia è solo in parte variata rispetto al libro secondo me non hanno colto la diversità che li contraddistingue:
Gli avvenimenti storici sono volgarmente storpiati, a differenza del romanzo che fanno fede ai libri di storia, e i personaggi sono collegati tra ricchi e potenti in un modo che io ho trovato ridicolo.
Per certi versi trovo che l'interpretazione degli attori sia a tratti appena superficialmente accennata e anche in questo caso poco credibile, forse per attirare anche un pubblico più giovane. Manca di vero pathos, di coinvolgimento drammatico ed emozionale. Gli attori sono solo un’ombra male accennata dell’intensità psicologica con cui vengono descritti nel libro.
I ribaltamenti della storia che si narra nel romanzo al fine di semplificare in termini di tempo la narrazione delle vicende, ma trovo che queste storpiature a fini restrittivi siano state tradotte in maniera grossolana e volgare, atte a far comprendere la storia anche al pubblico più disattento. La mia sensazione è stata quella che la storia sia stata tradotta in termini molto più banali per attirare un maggior numero di spettatori, e quindi per aumentare l’incasso, e che per lo stesso motivo King abbia scelto di accettare queste soluzioni, alle quali, secondo me, avrebbe dovuto ribellarsi (ma lui per primo è uno scrittore che scrive per molti, quindi non mi stupisce il fatto che abbia accettato una così mal interpretata scelta della narrazione).
Non ho apprezzato, oltre alla soluzione trovata nello svolgimento dei fatti, inoltre la scelta di alcuni attori perché diversi da come venivano ripetutamente descritti nel libro, come Aliena, Ellen o Elisabeth.
In molti non saranno d’accordo con la mia critica, ma ho sentito la necessità di esprimere anch’io il mio parere, sia mai che prima o poi mi leggerà qualcuno con una prospettiva più simile alla mia.
Ciao a tutti!
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