jonnie
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lunedì 13 febbraio 2012
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il pericoloso depp
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Un film ben fatto, non banale, non scontato, un film che va contro gli stereotipi e i luoghi comuni. Il cattivo è mostrato elegante, sofisticato, a tratti generoso, romantico ma deciso con Billie e altruista con i compagni. Emerge insomma il classico ma sempre gradito "fascino del malvagio". Lo spettatore è inevitabilmente trascinato dalla parte del criminale, spinto ad ammirarlo invece di condannarlo. Depp nei panni del famoso rapinatore di banche John Dillinger conferisce al film un tocco di classe grazie a una delle sue migliori interpretazioni. Rude e pericoloso durante le rapine ma romantico e possessivo con Billie, Dillinger scappa, spara, si fa arrestare, evade e infine va incontro a una tragica morte fuori da un cinema.
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Un film ben fatto, non banale, non scontato, un film che va contro gli stereotipi e i luoghi comuni. Il cattivo è mostrato elegante, sofisticato, a tratti generoso, romantico ma deciso con Billie e altruista con i compagni. Emerge insomma il classico ma sempre gradito "fascino del malvagio". Lo spettatore è inevitabilmente trascinato dalla parte del criminale, spinto ad ammirarlo invece di condannarlo. Depp nei panni del famoso rapinatore di banche John Dillinger conferisce al film un tocco di classe grazie a una delle sue migliori interpretazioni. Rude e pericoloso durante le rapine ma romantico e possessivo con Billie, Dillinger scappa, spara, si fa arrestare, evade e infine va incontro a una tragica morte fuori da un cinema. L'intensissima scena finale non è che una "ciliegina sulla torta" a un film che non può non coinvolgere.
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denzel for ever
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lunedì 31 ottobre 2011
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mah..!
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ha un rating troppo alto...sl perche c'è Jonny Depp...allora tutti danno 4 stelline...ma diciamoci la verità..il film è piatto....nn mi ha appassionato affatto.....sara pure bella la storia vera.....ma per cm è stato girato è abbastanza brutto...
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pilats
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martedì 6 settembre 2011
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un gangster moderno
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insolito film gangster che può piacere sia ad appassionati che a non (il sottoscritto). Bellissime fotografie ed effetti speciali. Attori eccezionali (peccato solo per il doppiaggio non all'altezza di Cristian Bale). ma passiamo alle note dolenti il film è sicuramente molto movimentato e cumunque possiede una trama ben sviluppata, peccato però una certa monotonia. Dillinger che fugge,Purvis e la polizia che lo riprendono, poi che fugge ancora e ricomincia il ciclo fino al finale. sono davvero ben curate, inoltre, le relazioni tra il criminale e la gente, visto più come eroe nazionale contro la corruzione e l'incapacità politica degli stati uniti nella repressione, trasformandolo in una sorta di Robin Hood.
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insolito film gangster che può piacere sia ad appassionati che a non (il sottoscritto). Bellissime fotografie ed effetti speciali. Attori eccezionali (peccato solo per il doppiaggio non all'altezza di Cristian Bale). ma passiamo alle note dolenti il film è sicuramente molto movimentato e cumunque possiede una trama ben sviluppata, peccato però una certa monotonia. Dillinger che fugge,Purvis e la polizia che lo riprendono, poi che fugge ancora e ricomincia il ciclo fino al finale. sono davvero ben curate, inoltre, le relazioni tra il criminale e la gente, visto più come eroe nazionale contro la corruzione e l'incapacità politica degli stati uniti nella repressione, trasformandolo in una sorta di Robin Hood. bella anche la colonna sonora.
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stefano85
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venerdì 2 settembre 2011
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buono, ma non eccezionale.
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Su ispirazione del cinema noir anni trenta Micheal Mann dirige un thriller solido e adrenalinico, ambientato in una pericolosa Chicago del periodo del proibizionismo. Depp è molto rude e violento, forse un pò antipatico, ma riesce a interpretare bene il ruolo del gangster John Dillinger. Le location sono affascinanti e raffinate e i cattivi spietati e credibili. Insomma ogni elemento è al suo posto ma il film manca d'originalità. Non è infatti molto diverso da pellicole da cui prende ispirazione come "Gli intoccabili" o "Scarface". Dunque un prodotto che sa di già visto, ma diretto sicuramente con indubbia classe.
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Su ispirazione del cinema noir anni trenta Micheal Mann dirige un thriller solido e adrenalinico, ambientato in una pericolosa Chicago del periodo del proibizionismo. Depp è molto rude e violento, forse un pò antipatico, ma riesce a interpretare bene il ruolo del gangster John Dillinger. Le location sono affascinanti e raffinate e i cattivi spietati e credibili. Insomma ogni elemento è al suo posto ma il film manca d'originalità. Non è infatti molto diverso da pellicole da cui prende ispirazione come "Gli intoccabili" o "Scarface". Dunque un prodotto che sa di già visto, ma diretto sicuramente con indubbia classe.
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bella earl!
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lunedì 23 maggio 2011
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grande depp e grande bale ma non capolavoro.
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Questo film è indubbiamente un film di buona fattura e dalle buone qualità. Valorizzato nella trama e nella resa dalle interpretazioni e dalla contrapposizione ottima tra Depp (Dillinger) e Bale (Purvis). La direzione di Mann è buona senza alcuno spicco (nonostante la scena della fuga sia di ottima qualità. Ho visto di meglio ma come passatempo non è niente male.
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rodeus99
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sabato 16 aprile 2011
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la grande depressione non è cinematografica
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USA,1933- Grande Depressione. John Dillinger (Johnny Depp) e la sua banda di criminali evadono per l'ennesima volta dal carcere e incominciano a depredare le più grandi banche del Midwest. Così, per non cadere nel ridocolo, le autorità affidano a Melvin Purvis (Christian Bale) l'incarico di catturarlo o ucciderlo ponendo così fine ai numerosi saccheggi. Dillinger intanto gode con una sorta di esibizionismo la vita, facendo apparizioni in pubblico, sgommando con le sue auto in città o semplicemente mettendo a segno colpi leggendari.
Nel film di Michael Mann, Dillinger non è di certo un eroe ma un uomo,amante della vita e galante con le donne nonchè esperto di cinema.
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USA,1933- Grande Depressione. John Dillinger (Johnny Depp) e la sua banda di criminali evadono per l'ennesima volta dal carcere e incominciano a depredare le più grandi banche del Midwest. Così, per non cadere nel ridocolo, le autorità affidano a Melvin Purvis (Christian Bale) l'incarico di catturarlo o ucciderlo ponendo così fine ai numerosi saccheggi. Dillinger intanto gode con una sorta di esibizionismo la vita, facendo apparizioni in pubblico, sgommando con le sue auto in città o semplicemente mettendo a segno colpi leggendari.
Nel film di Michael Mann, Dillinger non è di certo un eroe ma un uomo,amante della vita e galante con le donne nonchè esperto di cinema. Johnny Depp da quell'interpretazione che può essere definita banalmente efficacie perchè si fonde con quella di Christian Bale, il poliziotto che brama la morte del furfante gentiluomo ma alla fine non avrà scelta che rinunciare ad un ingente incarico nei servizi segreti per decidere di togliersi amaramente la vita, quella che di Dillinger aveva odiato ma che in fondo sapeva di non poter rubare. Perchè l'unica cosa che Dillinger non rubava quella era proprio la vita.Ecco perchè era un gentiluomo.
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kildem
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domenica 20 febbraio 2011
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depp + bale non vuol dire per forza buon film
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Ho visto questo film spinto dalla curiosità di vedere un Depp cattivone ed un Bale poliziotto stargli col fiato sul collo.
E cosa ho visto invece?
Le turbe sentimentali di un gangster di 30 anni e le inutili acrobazie della legge per trovarlo, per poi riuscirci come? Proprio grazie all'amore.
Insomma, scusatemi se lo dico, ma un gangster che si fa fregare dalla "femmina" è inverosimile. Ma qui non ci sarebbe più da criticare il film, quindi il regista, ma la storia VERA di Dillinger.
Se la storia vera di Dillinger è stata piatta, prevedibile e noiosa, allora il film è riuscito benissimo. Altrimenti... è colpa di Mann.
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Ho visto questo film spinto dalla curiosità di vedere un Depp cattivone ed un Bale poliziotto stargli col fiato sul collo.
E cosa ho visto invece?
Le turbe sentimentali di un gangster di 30 anni e le inutili acrobazie della legge per trovarlo, per poi riuscirci come? Proprio grazie all'amore.
Insomma, scusatemi se lo dico, ma un gangster che si fa fregare dalla "femmina" è inverosimile. Ma qui non ci sarebbe più da criticare il film, quindi il regista, ma la storia VERA di Dillinger.
Se la storia vera di Dillinger è stata piatta, prevedibile e noiosa, allora il film è riuscito benissimo. Altrimenti... è colpa di Mann.
PS: Johnny Depp non c'entra un cavolo con la faccia di Dillinger, mi sa che si è voluto cercare di usare la fama e la bellezza dell'attore per tirarsi dietro almeno il pubblico femminile.
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alex_23
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martedì 18 gennaio 2011
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manca qualcosa
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Bella la storia, quasi totalmente reale.
Però mancano indagini, scene d'azione che non siano assordanti sparatorie. Ok, non è un action movie, ma a tratti si sbadiglia.
Comunque nel complesso è un bel film. Depp buono, Bale fuori ruolo, Lang recita una parte troppo marginale,Cotillard incantevole.
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eleonor
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mercoledì 29 dicembre 2010
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melodrammatico
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Il film nel complesso è da vedere ma soprattutto per l'interpretazione eccelsa di Jhonny Deep. Infatti lui è un ganster elegante in tutto e per tutto. La storia d'amore fa andare avanti il dramma in cui si sopprapongono la legge e il crimine, la passione e l'ordine.
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kildem
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domenica 31 ottobre 2010
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noia noia e... tedio.
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Se Dillinger è stato un uomo noioso, stupido e quasi irritante, questo film lo rispecchia perfettamente.
Due ore per far vedere un gangaster fantastico che distrugge la propria vita per... non si capisce neanche. L'amore? Il proprio ego? La stupidità?
Ed un poliziotto interpretato da Bale che non riesce a cavare un ragno dal buco.
Mi dispiace dirlo, ma stavolta il fascino di Depp ed il muscoli di Bale non sono serviti a molto.
Michael Mann ha scritto e diretto The Heat.
Mi vien da chiedere "ma che cavolo gli è successo?".
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