sassolino
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domenica 8 novembre 2009
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john dillinger è morto
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Il cinema incendiario e magmatico di Michael Mann è costellato di bellissimi perdenti; penso al
James Caan di Strade perdute che cerca di redimersi dalla carriera di scassinatore o all'indimenticabile e birzzolato Tom Cruise di Collateral, killer perfetto e spietato, morto come un cane su un binario della metro.
Stavolta tocca a John Dillinger fare i conti col destino; gangster mitico e mitologico, carico di una forza edipica che ricorda da vicino il James cagney de "la furia umana", sensibile soltanto
all'amore, per cui finirà ammazzato nel modo più banale, tradito da una sciampista rumena, crivellato come un groviera di fronte al cinema di quartiere, altro affettuoso omaggio di Mann
agli anni 30.
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Il cinema incendiario e magmatico di Michael Mann è costellato di bellissimi perdenti; penso al
James Caan di Strade perdute che cerca di redimersi dalla carriera di scassinatore o all'indimenticabile e birzzolato Tom Cruise di Collateral, killer perfetto e spietato, morto come un cane su un binario della metro.
Stavolta tocca a John Dillinger fare i conti col destino; gangster mitico e mitologico, carico di una forza edipica che ricorda da vicino il James cagney de "la furia umana", sensibile soltanto
all'amore, per cui finirà ammazzato nel modo più banale, tradito da una sciampista rumena, crivellato come un groviera di fronte al cinema di quartiere, altro affettuoso omaggio di Mann
agli anni 30.
Un film diviso in due parti distinte: la prima insolitamente lenta e vaporosa, priva dei ritmi serrati a cui ci aveva abituato il regista, quasi una solenne dimostrazione d'epoca che serve
come detonatore per il crescendo rossiniano della seconda in cui il sangue regna sovrano.
Tutto il fascino dei doppi petti gessati, delle leggendarie Ford De Soto che sflano silenti sciamando tra le vie deserte della grande depressione e l'untuosa voce della malinconica Billie Halliday a incorniciare la Chicago ammirata e impotente di John Dillinger.
Poi qualcosa deraglia e allora si riconosce Michael Mann, nella sua furia selvaggia della magnifica scena di carneficina tra i boschi, nell'uso dinamitardo delle luci, nei primi piani insistiti sui volti disfatti di eroi che si stanno dissolvendo.
Inizia a vacillare il mito di Dillinger, Depp si è fatto ombroso, timido, quasi intontito, diventando ben presto un eroe romantico, fatalista, qualcuno per cui il futuro non ha poi troppa importanza, per cui conta l'immortalità del mito e dell'amore.
Non è un caso se l'ultimo film stampato sugli occhi di Dillinger sia proprio uno di quelli con Clark Gable, eroe romantico per eccellenza, simbolo dell'amor galante e dell'estetica cinematografica.
Il finale, vagamente Eastwoodiano, è di quelli che non si dimenticano, in cui le facce prendono spazio alle parole e l'emozione giunge al cuore.
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(di fines112)
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nino pell.
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domenica 8 novembre 2009
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buon gangster movie del cinema moderno
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Il film mi ha lasciato un'impressione sicuramente buona. Esso ripropone in maniera genuina e discreta il fascino dei gangster movies e le cui scene di azione senza respiro, vengono giovate da una buona fotografia e da eccellenti inquadrature di cui naturalmente i film del passato non potevano avere. Ancora una volta il buon Johnny Deep si dimostra all'altezza della situazione, interpretando questa volta la parte del famigerato e pericoloso gangster John Dillinger nella Chicago anni '30. Un John Dillinger tanto spietato e freddo nelle scene di sparatorie e di rapine in banche, quanto dolce e sentimentale non appena il suo cuore verrà rapito dalla bella Billie Frechette dalla quale verrà amorevolmente ricambiato.
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Il film mi ha lasciato un'impressione sicuramente buona. Esso ripropone in maniera genuina e discreta il fascino dei gangster movies e le cui scene di azione senza respiro, vengono giovate da una buona fotografia e da eccellenti inquadrature di cui naturalmente i film del passato non potevano avere. Ancora una volta il buon Johnny Deep si dimostra all'altezza della situazione, interpretando questa volta la parte del famigerato e pericoloso gangster John Dillinger nella Chicago anni '30. Un John Dillinger tanto spietato e freddo nelle scene di sparatorie e di rapine in banche, quanto dolce e sentimentale non appena il suo cuore verrà rapito dalla bella Billie Frechette dalla quale verrà amorevolmente ricambiato. L'antagonista di turno, incaricato dalla giustizia americana di catturare il temibile John, è il valido Melvin Purvis, interpretato da un convincente Christian Bale. Ad un certo punto il film sembra poggiare sulla dualità dei due personaggi, essendo questi ultimi dotati di una personalità forte e decisa che li fa conferire un certo alone carismatico. Il film per me, quindi, è da tre stelle. Peccato solo per il finale alquanto rapido nella conclusione. Da apprezzare, invece, l'idea del regista di non aver mai fatto scontrare in maniera diretta i due antagonisti: difatti come spettatore, mi sono schierato per entrambi.
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joker79
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domenica 8 novembre 2009
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caccia al ladro
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Protagonista della Grande Depressione insieme a Cinderella Man e ad Al Capone il personaggio Dillinger è stato ampiamente celebrato al cinema. Nel film di M Mann vediamo tracciata la psicologia di un uomo che vive alla giornata, rapinando banche a colpi di mitragliatore, comprando vestiti alla moda, celebrato dai media come il nemico pubblico N°1. Il regista ha voluto approfondire il lato umano del personaggio,descrivendolo come un essere debole di passioni, ma al contempo freddo nei suoi intenti e nelle promesse da mantenere. Ciò lo porterà al disastro inevitabile per un uomo che combatte un sistema economico in evoluzione, dove il crimine si aggiorna e dove il bureau nasce e cresce sui propri errori.
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Protagonista della Grande Depressione insieme a Cinderella Man e ad Al Capone il personaggio Dillinger è stato ampiamente celebrato al cinema. Nel film di M Mann vediamo tracciata la psicologia di un uomo che vive alla giornata, rapinando banche a colpi di mitragliatore, comprando vestiti alla moda, celebrato dai media come il nemico pubblico N°1. Il regista ha voluto approfondire il lato umano del personaggio,descrivendolo come un essere debole di passioni, ma al contempo freddo nei suoi intenti e nelle promesse da mantenere. Ciò lo porterà al disastro inevitabile per un uomo che combatte un sistema economico in evoluzione, dove il crimine si aggiorna e dove il bureau nasce e cresce sui propri errori. Uno di questi sarà proprio la cattura di questo temibile gangster, acclamato dalla folla come Johnny il bello, eroe di una crisi economica che aveva svuotato le tasche di tutti. Depp è impagabile nella parte del protagonista, Bale risalta nel ruolo dell'agente Purvis ingaggiato da Hoover come il miglior segugio del proprio Bureau.Le sequenze di conflitti urbani sono in guerrilla style(telecamera a spalla),-attenti quindi al mal di mare da sala-. Il film è un pò troppo lungo(qualche sbadiglio in sala)qualche sforbiciata qua e là soprattutto delle parti dedicate al Bureau. La ricostruzione degli ambienti e la cura del dettaglio è maniacalmente Manniana. I dialoghi sono appropriati. Il film è godibile anche se il ritmo della storia non è incalzante. Chi si reca in sala per vedere un mafia movie alla Intoccabili rimarrà deluso, perchè il regista ha voluto celebrare la normalità di un criminale, quasi fosse un novello Robin Hood, un nemico da celebrare più che da combattere.
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giacomo j.k.
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domenica 8 novembre 2009
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delusione!
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Lento, prevedibile, ripetitivo, a tratti inverosimile, colonna sonora invadente e film indegno di Johnny Depp!
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cerry85
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domenica 8 novembre 2009
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piccola delusione!
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Mi aspettavo un ritmo più incalzante, invece il film è lentissimo e la storia non è molto coinvolgente, ma soprattutto la regia lascia molto a desiderare: inquadrature troppo in primo piano (non viene mai inquadrata una persona per intero, per non parlare delle scene in campo aperto!) e spesso troppo mosse! Nel complesso sono rimasto abbastanza deluso. Voto: 5,5
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massi95
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domenica 8 novembre 2009
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niente di che
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Non mi ha trasmesso molto: la storia è quasi inesitente, i personaggi pure, pe non parlare dlla regia, commerciale e a tratti "pesante". Mi è sembrato prolisso, a tratti noioso. I finale poi è scontato, e per tutto il film c'è una patina di ansia, dovta anche all'uso eccessivo di telecamera a spalla, che non c'entra niente col film. Quà e la qualcosa da salvare (gli attori, la musica) ma niente di che. Sconsigliato a chi non ama i film d'azione
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(di ste12)
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marco_following
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domenica 8 novembre 2009
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film
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Film bellissimo, non c'è ombra di dubbio. E poi Johnny Depp...
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manu60
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domenica 8 novembre 2009
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bello senz'anima
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film ben confezionato ma che non riesce in nessun modo ad emozionare.noioso a tratti, gli attori non funzionano soprattutto bale.non la miglior prova di deep.da salvare solo la fotografia
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nico.v
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domenica 8 novembre 2009
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sono uscito a tre quarti del film
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Sono uscito a tre quarti del film...concedo il beneficio del fatto che sia la mia persona che la mia fidanzata non stavamo molto in salute..ma èlento e prevedibile in maniera oltraggiosa!
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il figo
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domenica 8 novembre 2009
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da vedere ma...
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Un Johnny Depp furbo, astuto, tenace, di classe, ricco, innamorato e... altamente ricercato, ma ke cm ttt il film nn convince a pieni voti.
La storia narra di John Dillinger, un temibile rapinatore di banke x lo stato ke riesce a rubare con la stessa facilità con cui riesce ad evadere (2 volte succede nel film) riuscendo a cogliere ogni elemento dell'ambiente a proprio vantaggio. Ma ciò ke qst film focalizza maggiormente nn è tnt la pratica di Dillinger, bensì la sua fuga ke pare infinita da quelle forze dell'ordine ke spesso e volentieri se lo fanno scappare con trpp ed ingenua facilità. Dietro qst processo c'è Melvin Purvis, Christian Bale, ke sin dall'inizio del film tenterà di beccarlo, vivo o morto, senza però togliere lo scettro di protagonista a Depp, è su di lui ke s'incentra ttt la storia.
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Un Johnny Depp furbo, astuto, tenace, di classe, ricco, innamorato e... altamente ricercato, ma ke cm ttt il film nn convince a pieni voti.
La storia narra di John Dillinger, un temibile rapinatore di banke x lo stato ke riesce a rubare con la stessa facilità con cui riesce ad evadere (2 volte succede nel film) riuscendo a cogliere ogni elemento dell'ambiente a proprio vantaggio. Ma ciò ke qst film focalizza maggiormente nn è tnt la pratica di Dillinger, bensì la sua fuga ke pare infinita da quelle forze dell'ordine ke spesso e volentieri se lo fanno scappare con trpp ed ingenua facilità. Dietro qst processo c'è Melvin Purvis, Christian Bale, ke sin dall'inizio del film tenterà di beccarlo, vivo o morto, senza però togliere lo scettro di protagonista a Depp, è su di lui ke s'incentra ttt la storia. Qst spiega il ftt per cui Bale sia nascosto, trpp nascosto, e nn riesce ad incidere la sua pregevole presenza nella pellicola xkè il suo ruolo e la sua importanza sn assai limitate. Insomma, nn si sente assolutamente ke Bale faccia parte di qst cast, un attore ke ci ha abituato attraverso la sua ferma e forte personalità seria ad incantare e a mettersi sempre al centro dei riflettori... forse meritava + attenzione il suo personaggio.
Quindi largo spazio a Depp e a John Dillinger, uomo di classe cmq, oltre ke ladro, uomo capace di sedurre una donna al suo primo incontro e capace di convincerla a seguirlo nel suo difficile e tortuoso cammmino, ke finirà proprio cm lei gli aveva predetto. La fuga infatti pare a tratti incessante, il protagonista è abile a fuggire dalle grinfie di Purvis, ma a lungo andare perderà sempre + amici: ki muore ucciso dalla polizia o ki dalla polizia è incaricato a collaborare x la cattura di un amico. John si ritroverà sempre + solo, anke privato della sua donna (pure lei messa dietro le sbarre), e infine sarà malaccompagnato e la sua fiducia sarà rinnegata.
La fine sembra evidente ma a ki nn ha ancora visto il film nn anticipo nulla.
In fin dei conti è un buon film, consigliato ma nn consigliatissimo cm dice Mymovies, xkè nn colpisce e nn lascia qualcs di significativo in noi. Anke gli attori nn colpiscono, a partire dai protagonisti: nn so ma per mia opinione Depp lo vedo meglio in film di firma Burton (roba fantasiosa ma molto forte dentro) o nelle vesti di un Jack Sparrow, personaggio ke ha ftt storia, xkè infondo la specialità di Depp è proprio quella di interpretare personaggi bizzarri e ke restano indimenticabili. Passando palla a Bale ripeto fermamente ke secondo me nn era il ruolo adatto a lui, è un ruolo trpp sprecato per uno dal calibro di Bale, l'avrei visto meglio nelle vesti del protagonista, di Dillinger, Bale ha classe e fermezza, + gentleman rispetto a Depp.
Voto 7-/10
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