La bella gente |
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Un film di Ivano De Matteo.
Con Monica Guerritore, Elio Germano, Myriam Catania, Giorgio Gobbi, Iaia Forte.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 98 min.
- Italia 2009.
- Cinecittà Luce
uscita giovedì 27 agosto 2015.
MYMONETRO
La bella gente
valutazione media:
2,94
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La bella facciata di una parte della borghesia condi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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martedì 1 settembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ivano De Matteo ha il pregio di descrivere nelle proprie opere i vizi e le virtù (ma, per lo più, i vizi) della gente appartenente alla bella e benestante borghesia cittadina e ne "La Bella Gente" egli presenta, come, del resto, nel successivo "I Nostri Ragazzi", una famiglia tanto perfetta apparentemente quanto meschina, ipocrita, egoista, altezzosa, ma soprattutto prevaricatrice nel profondo.
Monica Guerritore interpreta il ruolo di una bella ed affascinante donna di cinquant'anni che appartiene alla buona borghesia romana e che è sposata con un libero professionista (Antonio Catania). Nel corso della vicenda si intuisce che ella nella vita svolge il lavoro di psicologa e che si occupa di aiutare coloro che vivono in condizioni più disagiate, soprattutto giovani donne maltrattate, o costrette a prostituirsi per la strada e comunque in serie difficoltà economiche e situazioni esistenziali. Trascorrendo con anche un'altra coppia di amici (assai grossolani ed arricchitisi in fretta) vicini di casa dei giorni di vacanza nel proprio casolare nella campagna laziale, un giorno viene colpita da una giovanissima ragazza ucraina che si prostituisce per la strada e che viene malmenata fortemente dal suo protettore. Nonostante la diffidenza iniziale del proprio consorte, la donna decide e riesce a condurre la ragazza a casa, togliendola dalla strada e trattandola quasi come una figlia. La convivenza e l'intesa tra la coppia e la ragazza sembra procedere nel migliore dei modi finchè non arriva il giovane figlio della coppia che porterà ovviamente un grosso scompiglio. Da questo momento la gelosia della madre nei confronti di quest'ultimo e un'insana ed infondata sua paura di perdere tutto ciò che di materiale e non ella potrebbe perdere, costituiscono la molla che le farà repentinamente cambiare atteggiamento nei confronti della giovane, arrivando a trattarla come una subalterna, sino a "licenziarla" e dunque ad allontanarla nel vero senso della parola non solo dalla propria casa, ma dalla propria e dei suoi cari esistenza.
Ivano De Matteo, presentando qui delle belle persone e dei begli ambienti, non fa loro nessuno sconto nell'esame che egli conduce in maniera quasi distaccata ma assai lucida nel corso della vicenda e portando lo spettatore da solo ad una presa di coscienza e di conseguenti riflessioni (per lo più amare). Egli descrive il tutto partendo dall' apparente positività sino a svelare a poco a poco il marcio intriso dentro un mondo costituito di persone che non posseggono alcun tipo di buon sentimento, nè umano o umanitario, (a dispetto invece di quanto professano e di come fanno invece credere di essere agli altri) e svelandosi come individui altamente ipocriti, cattivi, meschini, egoisti e soprattutto fortemente prevaricatori. Purtroppo questa è la realtà quanto mai negativa ed inaccettabile, ma purtroppo esistente ed imperante, che De Matteo condanna (e continuerà anche successivamente ne "I Nostri Ragazzi") e induce a condannare ma contro cui, però, è molto difficile, se non impossibile, lottare.
Il cast sapientemente scelto e diretto dal regista costituisce uno degli elementi determinanti il successo del film in quanto composto da ottimi attori che ben interpretano il ruolo loro assegnato. Monica Guerritore, Antonio Catania, Iaia Forte, Giorgio Gobbi ed Elio Germano sono dei professionisti che, del resto, difficilmente deludono le aspettative del pubblico in quanto capaci di dare la giusta intonazione al proprio personaggio, quasi immedesimandosene. Una menzione particolare merita anche la giovane e bella Victoria Larchenko nella parte della prostituta ucraina che dall'aria iniziale un poco perversa a quelle susseguenti ingenua e poi amareggiata, nonchè soprattutto disillusa, e di nuovo scaltra e perversa, passa con le espressioni del proprio volto, rendendosi quanto mai credibile e vera.
Consigliabile ed apprezzabile il fatto che la pellicola, girata da De Matteo nel 2009 e probabilmente ingiustamente censurata, sia almeno uscita nelle sale ai giorni nostri ed alla fine dei films del circuiti estivi. Meglio tardi che mai....
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