m.d.c
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lunedì 9 agosto 2010
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un torbido e convincente dramma sentimentale
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Il fascino dell’ambiguità in un film avvolto nelle atmosfere torbide, cerebrali, brumose dell’Inghilterra puritana degli anni ‘30. In effetti Cracks costruisce la sua credibilità narrativa ricorrendo ad una drammaturgia fatta di sottintesi e allusioni che iniettano dosi di ansia con il procedere della storia.
L’arrivo in una esclusiva scuola femminile di una nuova allieva (Maria Valverde) crea una serie di cortocircuiti emotivi in una classe condotta dall’anticonformista Miss G. (una diafana e conturbante Eva Green). L’ultima arrivata si insinua con i suoi modi originali e il suo carico di vita vissuta nel tessuto della classe, instaurando un rapporto di odio-amore con le altre giovani allieve e incrinando le certezze della carismatica insegnante, turbata dalle esperienze della ragazza.
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Il fascino dell’ambiguità in un film avvolto nelle atmosfere torbide, cerebrali, brumose dell’Inghilterra puritana degli anni ‘30. In effetti Cracks costruisce la sua credibilità narrativa ricorrendo ad una drammaturgia fatta di sottintesi e allusioni che iniettano dosi di ansia con il procedere della storia.
L’arrivo in una esclusiva scuola femminile di una nuova allieva (Maria Valverde) crea una serie di cortocircuiti emotivi in una classe condotta dall’anticonformista Miss G. (una diafana e conturbante Eva Green). L’ultima arrivata si insinua con i suoi modi originali e il suo carico di vita vissuta nel tessuto della classe, instaurando un rapporto di odio-amore con le altre giovani allieve e incrinando le certezze della carismatica insegnante, turbata dalle esperienze della ragazza.
Dando spazio ai molti dettagli allarmanti che si accumulano fin dall’inizio il film compone un ritratto del rapporto allievo-insegnante giocato su un reciproco scambio che può degenerare in una angosciante dipendenza emotiva. La passione morbosa che matura nell’etera Miss G. per il candore autoritario dell’allieva conduce ad una deriva psicotica che sfocia in un delitto necessario per arginare uno scandalo annunciato. La metamorfosi dell’insegnante da guida in corruttrice è condotta con mano esperta da una regia controllata, concentrata su sfumature quasi impercettibili, che rinunciando a facili effetti affida alla battuta di una delle allieve il senso più evidente del racconto: “Non possiamo restare innocenti per sempre”.Matteo De Chiara
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veronica grifone
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giovedì 29 settembre 2011
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un film che richiama tutta la drammaticità
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Un film veramente bello che richiama in scena un pò di romanticismo,un pò monotono e molto antico, ma in fondo sempre romantico,
alcuni possono fraintendere l'amore che Mss G (Eva Green) ha verso i confronti delle ragazze con l'amore ossessivo che ha verso se stessa,il fatto di piacere per essere piaciuta,il fatto
di credere per essere creduta(soprattutto se qui parliamo dei suoi racconti immaginari presi dalla fantasia di un noto autore).
Il gioco che lei stessa fa è a dir poco corretto,gioca sull'ingenuità delle ragazze per poi evidenziare tutta la sua "esperienza" nonchè bellezza che lei stessa precede verso le
studenti di quella scuola in particolare sulla sua squadra di nuoto.
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Un film veramente bello che richiama in scena un pò di romanticismo,un pò monotono e molto antico, ma in fondo sempre romantico,
alcuni possono fraintendere l'amore che Mss G (Eva Green) ha verso i confronti delle ragazze con l'amore ossessivo che ha verso se stessa,il fatto di piacere per essere piaciuta,il fatto
di credere per essere creduta(soprattutto se qui parliamo dei suoi racconti immaginari presi dalla fantasia di un noto autore).
Il gioco che lei stessa fa è a dir poco corretto,gioca sull'ingenuità delle ragazze per poi evidenziare tutta la sua "esperienza" nonchè bellezza che lei stessa precede verso le
studenti di quella scuola in particolare sulla sua squadra di nuoto.
Va tutto bene fin quando l'arrivo di una nuova ragazza aristocratica,Fiamma Corona,(Maria Valverde),disorienterà il ruolo che Mss G avrà.
Fiamma rapresenterà per l'insegnante quella realtà nascosta che l'insegnante stessa teneva custodita dentro di sè,una maschera che anche lei sapeva di indossare
ma che le faceva piacere indossare.
La forte determinazione di Fiamma,le esperienze che la ragazza ebbe viaggiando con il padre,il suo miglior amico Pablo,facevano sentire Mss G. al secondo posto,scatenando dentro di lei
una curiosità ossessiva verso la ragazza,l'unica che riusciì realmente a farla stupire con i suoi racconti e alla prontezza di non cadere ai piedi del suo fascino.
Non avendo mai avuto una figura genitoriale affianco,conoscere una ragazza come Fiamma ha sprigionato dentro mss G. il bisogno di essere protetta e apprezzata da lei ma soprattuto incuriosita dal suo modo di fare,tanto che lei stessa ammette che Fiamma è diversa dalle sue compagne avendo la piena sapienza di come è il mondo lì fuori,un sentimento che si basa non sull'amore sentimentale ma quello psicologico,la paura stessa di essere traditi e allo stesso tempo tradire,la paura di perdere un'identità costruita faticosamente per poi perderla per una ragazza,ha portato Mss G. ad uccidere Fiamma,quella ragazza che sarebbe stata per lei una fonte di sapienza,nella quale
avrebbe imparato molte cose,nella quale avrebbe imparato che il vero valore della vita,sta nell'essere veri e non circondarsi di racconti inventati.
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