liuk!
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mercoledì 6 marzo 2013
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brava eva
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ennesima prova magistrale di Eva Green che continua a confezionare performance strabilianti. Il film in sè non è nulla di particolare, assolutamente niente di nuovo. Ricorda vagamente L'Attimo Fuggente ma più crudo e drammatico. Discreta la fotografia, buona la scenografia immersa in questa isola vittoriana all'inizio degli anni '30 che rende bene il concetto di luogo in mezzo al nulla.
Il film merita la visione.
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veronica grifone
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giovedì 29 settembre 2011
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un film che richiama tutta la drammaticità
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Un film veramente bello che richiama in scena un pò di romanticismo,un pò monotono e molto antico, ma in fondo sempre romantico,
alcuni possono fraintendere l'amore che Mss G (Eva Green) ha verso i confronti delle ragazze con l'amore ossessivo che ha verso se stessa,il fatto di piacere per essere piaciuta,il fatto
di credere per essere creduta(soprattutto se qui parliamo dei suoi racconti immaginari presi dalla fantasia di un noto autore).
Il gioco che lei stessa fa è a dir poco corretto,gioca sull'ingenuità delle ragazze per poi evidenziare tutta la sua "esperienza" nonchè bellezza che lei stessa precede verso le
studenti di quella scuola in particolare sulla sua squadra di nuoto.
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Un film veramente bello che richiama in scena un pò di romanticismo,un pò monotono e molto antico, ma in fondo sempre romantico,
alcuni possono fraintendere l'amore che Mss G (Eva Green) ha verso i confronti delle ragazze con l'amore ossessivo che ha verso se stessa,il fatto di piacere per essere piaciuta,il fatto
di credere per essere creduta(soprattutto se qui parliamo dei suoi racconti immaginari presi dalla fantasia di un noto autore).
Il gioco che lei stessa fa è a dir poco corretto,gioca sull'ingenuità delle ragazze per poi evidenziare tutta la sua "esperienza" nonchè bellezza che lei stessa precede verso le
studenti di quella scuola in particolare sulla sua squadra di nuoto.
Va tutto bene fin quando l'arrivo di una nuova ragazza aristocratica,Fiamma Corona,(Maria Valverde),disorienterà il ruolo che Mss G avrà.
Fiamma rapresenterà per l'insegnante quella realtà nascosta che l'insegnante stessa teneva custodita dentro di sè,una maschera che anche lei sapeva di indossare
ma che le faceva piacere indossare.
La forte determinazione di Fiamma,le esperienze che la ragazza ebbe viaggiando con il padre,il suo miglior amico Pablo,facevano sentire Mss G. al secondo posto,scatenando dentro di lei
una curiosità ossessiva verso la ragazza,l'unica che riusciì realmente a farla stupire con i suoi racconti e alla prontezza di non cadere ai piedi del suo fascino.
Non avendo mai avuto una figura genitoriale affianco,conoscere una ragazza come Fiamma ha sprigionato dentro mss G. il bisogno di essere protetta e apprezzata da lei ma soprattuto incuriosita dal suo modo di fare,tanto che lei stessa ammette che Fiamma è diversa dalle sue compagne avendo la piena sapienza di come è il mondo lì fuori,un sentimento che si basa non sull'amore sentimentale ma quello psicologico,la paura stessa di essere traditi e allo stesso tempo tradire,la paura di perdere un'identità costruita faticosamente per poi perderla per una ragazza,ha portato Mss G. ad uccidere Fiamma,quella ragazza che sarebbe stata per lei una fonte di sapienza,nella quale
avrebbe imparato molte cose,nella quale avrebbe imparato che il vero valore della vita,sta nell'essere veri e non circondarsi di racconti inventati.
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veronica grifone
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lunedì 26 settembre 2011
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la realtà si confronta sempre con la verità
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Il film alla base può sembrare alquanto eccentrico, il rapporto insegnante alunno è a dir poco casuale.
L'obbiettivo di ogni ragazza dentro quella scuola è avere l'approvazione di Eva Green, un'insegnante affascinante con un' alto grado di stima nei confronti delle proprie alunne,tutto si capovolge con l'arrivo di "Maria Valverde", una ragazza aristocratica spagnola che non rende conto a nessuno se non al dubbio che ha verso la sua insegnante Eva Green,il film ha un'inizio realistico,tutti sono presi in preda dai racconti inventati di Eva,creduti veri,e dall'alta stima nonchè il rispetto reciproco che la cosidetta "squadra" si compiace di avere nei confronti dell'insegnante Eva Green,ma la relatà è ben diversa da quella che si vuole far conoscere.
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Il film alla base può sembrare alquanto eccentrico, il rapporto insegnante alunno è a dir poco casuale.
L'obbiettivo di ogni ragazza dentro quella scuola è avere l'approvazione di Eva Green, un'insegnante affascinante con un' alto grado di stima nei confronti delle proprie alunne,tutto si capovolge con l'arrivo di "Maria Valverde", una ragazza aristocratica spagnola che non rende conto a nessuno se non al dubbio che ha verso la sua insegnante Eva Green,il film ha un'inizio realistico,tutti sono presi in preda dai racconti inventati di Eva,creduti veri,e dall'alta stima nonchè il rispetto reciproco che la cosidetta "squadra" si compiace di avere nei confronti dell'insegnante Eva Green,ma la relatà è ben diversa da quella che si vuole far conoscere.
Eva Green ha un ruolo fondamentale per quelle ragazze venendo definita l'insegnante consigliera e saggia,amante di tanti pericoli nonchè autrice dei suoi viaggi,che in realtà sono frutto della sua fantasia,tutti sono presi dall'euforia di ascoltarla e lei si sente bene per questo,si sente apprezzata ma soprattutto si sente protagonista delle sue alunne che appena la vedono rimangono affascinate emettendo un sospiro all'incontro dei suoi grandi occhi misteriosi.
Sorpassare il pensiero nella mente di Eva Green che Maria Valverde non provi i stessi sentimenti delle sue alunne provoca un senso di fascino dentro Eva e una certa curiosità che la spingerà ad evadere nel suo mondo di storie raccontate,soffermandosi su tutto ciò che di reale circonda i viaggi, e le esperienze di Maria Valverde.
Chi ne soffre saranno le compagne stesse soprattutto il capitano della piccola squadra "Juno Temple",una volta la preferita di Eva Green,rendendosi cosi conto che con il passare dei giorni non ritrovano più quello spirito positivo e audace in Eva Green nella quale le faceva sognare e desiderare ogni cosa,In Eva,il fascino di una volta,si sta consumando piano piano dietro al parsimonioso fascino di Maria Valverde,trasformandosi in vera e propria ossessione nei confronti della ragazza.
Una maschera oscura si nasconderà dietro quell'affascinante Eva Green,una maschera oscura,che verrà scoperta quando involontariamente la getterà a terra,rivelando cosi al pubblico circostante che tutte le realtà in un modo o nell'altro scopriranno verità oscure.
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m.d.c
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lunedì 9 agosto 2010
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un torbido e convincente dramma sentimentale
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Il fascino dell’ambiguità in un film avvolto nelle atmosfere torbide, cerebrali, brumose dell’Inghilterra puritana degli anni ‘30. In effetti Cracks costruisce la sua credibilità narrativa ricorrendo ad una drammaturgia fatta di sottintesi e allusioni che iniettano dosi di ansia con il procedere della storia.
L’arrivo in una esclusiva scuola femminile di una nuova allieva (Maria Valverde) crea una serie di cortocircuiti emotivi in una classe condotta dall’anticonformista Miss G. (una diafana e conturbante Eva Green). L’ultima arrivata si insinua con i suoi modi originali e il suo carico di vita vissuta nel tessuto della classe, instaurando un rapporto di odio-amore con le altre giovani allieve e incrinando le certezze della carismatica insegnante, turbata dalle esperienze della ragazza.
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Il fascino dell’ambiguità in un film avvolto nelle atmosfere torbide, cerebrali, brumose dell’Inghilterra puritana degli anni ‘30. In effetti Cracks costruisce la sua credibilità narrativa ricorrendo ad una drammaturgia fatta di sottintesi e allusioni che iniettano dosi di ansia con il procedere della storia.
L’arrivo in una esclusiva scuola femminile di una nuova allieva (Maria Valverde) crea una serie di cortocircuiti emotivi in una classe condotta dall’anticonformista Miss G. (una diafana e conturbante Eva Green). L’ultima arrivata si insinua con i suoi modi originali e il suo carico di vita vissuta nel tessuto della classe, instaurando un rapporto di odio-amore con le altre giovani allieve e incrinando le certezze della carismatica insegnante, turbata dalle esperienze della ragazza.
Dando spazio ai molti dettagli allarmanti che si accumulano fin dall’inizio il film compone un ritratto del rapporto allievo-insegnante giocato su un reciproco scambio che può degenerare in una angosciante dipendenza emotiva. La passione morbosa che matura nell’etera Miss G. per il candore autoritario dell’allieva conduce ad una deriva psicotica che sfocia in un delitto necessario per arginare uno scandalo annunciato. La metamorfosi dell’insegnante da guida in corruttrice è condotta con mano esperta da una regia controllata, concentrata su sfumature quasi impercettibili, che rinunciando a facili effetti affida alla battuta di una delle allieve il senso più evidente del racconto: “Non possiamo restare innocenti per sempre”.Matteo De Chiara
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