chicca3004
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giovedì 7 marzo 2013
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a me e' piaciuto
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Andrò contro corrente ma a me il film è piaciuto. Certo, lo ammetto, non è un capolavoro...a volte i dialoghi sono incomprensibili e perchè sussurrati, e perchè sono un po' frasi buttate lì senza seguito. Silvio forse un po' troppo dannato, ma nel complesso scorre bene.
Sarà magari raccontato in modo non approfondita, ma ho paura che la realtà dei giovani figli di papà, così come quella di coloro che una famiglia non ce l'hanno, sia proprio quella raccontata ( o accennata) da questo film.
Un plauso alla colonna sonora di Skin, veramente bella!
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pjmix
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domenica 6 novembre 2011
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un film
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distrutto dalla critica, attaccato su più fronti, solo perchè è italiano. Se l'avesse diretto Muccino "il grande" o qualche regista hollywoodiano, probabilmente certe critiche non sarebbero mai state scritte. Il film è bello, ma pesante; pesante perchè è lento, perchè parla di vita vera e la vita vera è, a suo modo, un po' noiosa. Comunque è un film da vedere (una volta sola però). Rivederlo gli toglie qualcosa, quella prima buona impressione che conta.
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riflessioni
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martedì 30 agosto 2011
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parlami d'amore
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Ho letto i commenti di tutti. E sono profondamente fiera di sapere, dopo aver visto il film peggiore della mia vita, che c'è ancora una buona fetta di persone, che come me, conosce il senso profondo della realtà, e che purtroppo passa anche attraverso il dolore e la sofferenza autentici.
Io credo, soprattutto oggi in un'epoca dove i mass media hanno un potere pericoloso, che ci debba essere una responsabilità etica e sociale, prima di produrre e trasmettere un prodotto così abominevole. Una vergognosa leggerezza nel descrivere un mondo difficile, quello dei tossicodipendenti e delle dipendenze di altro tipo; tanta indelicatezza nel rappresentare una comunità terapeutica..dove addirittura il Responsabile alla fine si ritrova a giocare in un tavolo d'azzardo.
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Ho letto i commenti di tutti. E sono profondamente fiera di sapere, dopo aver visto il film peggiore della mia vita, che c'è ancora una buona fetta di persone, che come me, conosce il senso profondo della realtà, e che purtroppo passa anche attraverso il dolore e la sofferenza autentici.
Io credo, soprattutto oggi in un'epoca dove i mass media hanno un potere pericoloso, che ci debba essere una responsabilità etica e sociale, prima di produrre e trasmettere un prodotto così abominevole. Una vergognosa leggerezza nel descrivere un mondo difficile, quello dei tossicodipendenti e delle dipendenze di altro tipo; tanta indelicatezza nel rappresentare una comunità terapeutica..dove addirittura il Responsabile alla fine si ritrova a giocare in un tavolo d'azzardo..il gioco d'azzardo raffigurato come il "bel mondo dei dannati"...doti amatoriali manifestate in un eccesso ridicolo, come è ridicola la figura di Muccino e di Nicole, che potrebbe essergli sua madre! Qualcuno ha parlato di Olivia, sì, l'unica anima sana ma vittima in questo scenario imbarazzante. Scusate, non sono una moralista, ma non posso accettare per noi, e per i nostri figli, che, in particolare in prima serata, si trasmetti un contenuto ineducativo e affabulatorio. Forse un regista, come i grandi del passato, dovrebbe conoscere il vero mondo prima di rappresentarlo a sua immagine, fantasia e forse appartenenza.
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lalli
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martedì 30 agosto 2011
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quasi ridicolo
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uno dei film più brutti visti negli ultimi tempi. trama a dir poco assurda e dialoghi e frasi fatte imbarazzanti. tutto scontato e prevedibile, perdono Muccino solo perchè è la sua opera prima. si salva solo la bellissima Olivia
ps mi chiedo come si faccia a dare 5 stelle qst film....
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emilio58
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lunedì 29 agosto 2011
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trenta minuti di visione sono già troppi
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Ho da poco interrotto la visione di questo film, in onda su Canale 5 in questo momento. Vi sono arrivato per caso, cercavo un altro programma. Ho riconosciuto Muccino (non ricordo mai i due nomi corrispondenti ai due volti), e la Crescentini. Dai, mi sono detto, vediamo cos'è. 25-30 minuti, appunto, mi sono bastati ! La solita, stravista (e compiaciuta) descrizione di giovani "belli e dannati", che giocano d'azzardo come niente fosse, che copulano come ricci senza che in questo vi sia un minimo di sentimento, con la Crescentini (pur, sicuramente, attrice con una forte carica erotica, ma abbinata a mio parere ad una evidente volgarità) che ad un certo punto, di sera in ginocchio sul pavet luccicante, improvvisamente si mette a piangere parlando con il (bel?) Muccino, dicendogli non so quale frase drammatica.
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Ho da poco interrotto la visione di questo film, in onda su Canale 5 in questo momento. Vi sono arrivato per caso, cercavo un altro programma. Ho riconosciuto Muccino (non ricordo mai i due nomi corrispondenti ai due volti), e la Crescentini. Dai, mi sono detto, vediamo cos'è. 25-30 minuti, appunto, mi sono bastati ! La solita, stravista (e compiaciuta) descrizione di giovani "belli e dannati", che giocano d'azzardo come niente fosse, che copulano come ricci senza che in questo vi sia un minimo di sentimento, con la Crescentini (pur, sicuramente, attrice con una forte carica erotica, ma abbinata a mio parere ad una evidente volgarità) che ad un certo punto, di sera in ginocchio sul pavet luccicante, improvvisamente si mette a piangere parlando con il (bel?) Muccino, dicendogli non so quale frase drammatica. A proposito, qui ( ma non solo qui, capita molte altre volte nel cinema nostrano contemporaneo con pretese d'autore senza che ve ne sia lo spessore) vi è un compiaciuto uso del "bofonchiamento", cioè quel parlare velocissimamente a voce bassa , in modo da rendere ardua la comprensione al povero spettatore: nomination d'onore in questa modalità espressiva a Carolina Crescentini. La recitazione è inoltre fortemente sopra le righe da parte della maggioranza degli attori . Proseguendo, può essere che nella parte finale del film questo compiacimento per la descrizione di un ambiente giovanile appagato da droga, sesso e gioco d'azzardo in realtà lasci il passo ad una sana riflessione su quanto sia pericolosa questa smania autodistruttiva, e sulla speranza in una possibilità reale di uscirne, e perciò può essere che il mio giudizio sia molto parziale : tuttavia, su ciò non scommetterei 10 € !!
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fe_che
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lunedì 29 agosto 2011
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inutile e deludente..ma partiamo senza aspettative
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Ci sono tanti aggettivi validi per questo film: stupido, qualunquista, scontato, inutile. Il regista nonchè protagonista (la prossima volta si consiglia un corso di dizione quantomeno perchè in questo modo si potrebbero distinguere le battute) Muccino è un ragazzo difficile in cerca d'amore. Ci si chiede come mai un ragazzo con tante difficoltà alle spalle appaia a tratti anche ben adattato, a tratti invece un ragazzo per cui poter provare pena. Davvero inutile, degno del fratello agli inizi, con i film italiani. L'unica nota positiva la presenza della figlia del grande Charlie Chaplin, Geraldine, anche lei però deludente con la scelta di recitare in questo film come quando scelse Melissa P.
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Ci sono tanti aggettivi validi per questo film: stupido, qualunquista, scontato, inutile. Il regista nonchè protagonista (la prossima volta si consiglia un corso di dizione quantomeno perchè in questo modo si potrebbero distinguere le battute) Muccino è un ragazzo difficile in cerca d'amore. Ci si chiede come mai un ragazzo con tante difficoltà alle spalle appaia a tratti anche ben adattato, a tratti invece un ragazzo per cui poter provare pena. Davvero inutile, degno del fratello agli inizi, con i film italiani. L'unica nota positiva la presenza della figlia del grande Charlie Chaplin, Geraldine, anche lei però deludente con la scelta di recitare in questo film come quando scelse Melissa P. Insomma, leggendo il nome del regista e del protagonista, già avremmo dovuto sapere quanto poco ci saremmo aspettati.
"Cosa pensi quando pensi a Benedetta?" "Erba tagliata, muschio, miele." ??????????
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gianluca78
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martedì 29 marzo 2011
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inutile
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film inutile che sfrutta situazioni inverosimili e dialoghi imbarazzanti per emozionare....ma si prova solo un grande senso di vuoto
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(di emilio58)
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gianluca78
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martedì 29 marzo 2011
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vuoto senso di noia davanti a tanto trash
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Decidere di intraprendere una carriera cinematografica come regista o come attore, dovrebbe essere una scelta consapevole alle proprie capacità.Muccino dovrebbe trovarsi in un altro posto, e non dietro la macchina da presa, per poi propinare al pubblico un film, sull'essenza del trash, che si riassume nella ricerca ossessiva del dolore, del pianto per scaturire le emozioni, alle quali lo stesso regista non sa dare nè forma, nè intensità nè un nome.A tanta superficialità e ad eccessiva improvvisazione,non si può restare indifferenti.Totalmente inutile.
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lupius
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mercoledì 19 gennaio 2011
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vergogna
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Il film di Muccino Jr. è carente sotto ogni punto di vista. A prescindere dalle molte scene di sesso, che non sfiorano mai la sensualità e la poesia restando semplicemente voyeristiche, le situazioni sono costruite con tale semplicismo da non riuscire mai a capire le vere ragioni delle scelte dei personaggi. Spesso urla, respiri affannati e scatti d'ira non hanno una spiegazione; la regola di azione e reazione è quasi sempre ignorata e così sembra che le conseguenze di un gesto siano prive di eco nello sviluppo della scena. Tutto è talmente costruito intorno alla macrostoria della moltitudine di sofferenze da non lasciare spazio a ciò che ogni singola scena racconta, rendendone alcune completamente inutili.
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Il film di Muccino Jr. è carente sotto ogni punto di vista. A prescindere dalle molte scene di sesso, che non sfiorano mai la sensualità e la poesia restando semplicemente voyeristiche, le situazioni sono costruite con tale semplicismo da non riuscire mai a capire le vere ragioni delle scelte dei personaggi. Spesso urla, respiri affannati e scatti d'ira non hanno una spiegazione; la regola di azione e reazione è quasi sempre ignorata e così sembra che le conseguenze di un gesto siano prive di eco nello sviluppo della scena. Tutto è talmente costruito intorno alla macrostoria della moltitudine di sofferenze da non lasciare spazio a ciò che ogni singola scena racconta, rendendone alcune completamente inutili.
Insomma, la fin troppa voglia di Muccino di far volteggiare la macchina da presa intorno a sé l'ha spinto fuori dal raccontare qualcosa, rendendo il tema ridondante e talvolta ossessivo. Forse dovrebbe fermarsi un istante e cercare di capire se la strada di attore/regista è veramente quella giusta da seguire...
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walentina74
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mercoledì 14 aprile 2010
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che insalata
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Questo film mi è sembrato un assurdo tentativo di emulare il più meritevole e capace fratello Gabriele. Silvio dovrebbe limitarsi alla recitazione che gli riesce molto bene, anzicchè alla regia e tanto meno alla sceneggiatura che in questo caso risulta scontata...anzi mooolto scontata.
Il film è un'insalata di emozioni provocate con prepotenza, c'è di tutto, il povero ragazzo proveniente da un'infanzia difficile, L'amore sognato, i sensi di colpa di tutti i personaggi: Nicole che si sente responsabile del suicidio del suo ex, Sasha (ma che nome assurdo, non si poteva chiamare Giovanni?)che ha tutti i sensi di colpa del mondo tra cui anche della morte del cugino, suicida per via della droga, e dulcis in fundo Bnenedetta che si scopre essere stata violentata da bambina.
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Questo film mi è sembrato un assurdo tentativo di emulare il più meritevole e capace fratello Gabriele. Silvio dovrebbe limitarsi alla recitazione che gli riesce molto bene, anzicchè alla regia e tanto meno alla sceneggiatura che in questo caso risulta scontata...anzi mooolto scontata.
Il film è un'insalata di emozioni provocate con prepotenza, c'è di tutto, il povero ragazzo proveniente da un'infanzia difficile, L'amore sognato, i sensi di colpa di tutti i personaggi: Nicole che si sente responsabile del suicidio del suo ex, Sasha (ma che nome assurdo, non si poteva chiamare Giovanni?)che ha tutti i sensi di colpa del mondo tra cui anche della morte del cugino, suicida per via della droga, e dulcis in fundo Bnenedetta che si scopre essere stata violentata da bambina..........e che altro ci mancava solo il male incurabile e l'insalata era completa........ma basta!!!! le emozioni si possono suscitare anche senza tragedie. Comunque il film è stato noiosissimo, non vedevo l'ora che finisse.....e per un film credo che sia la cosa peggiore. Gabriele torna a recitare ...e basta!!!
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