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vagabondo del dharma
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lunedì 29 settembre 2008
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l'idiozia del male
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Capita che un film cominci serioso e impegnato, catapultando lo spettatore nei meandri del luogo più segretamente potente del mondo, la CIA. Un agente (John Malkovich) dell'Agenzia viene licenziato su due piedi perchè accusato di bere troppo. Da qui comincia una storia che sembra condurre verso intricate trame di spionaggio e affari di stato, tutto sul filo di un'allusione più o meno velata al colpo di scena che prima o poi ci sarà svelando l'arcano e componendo il mosaico di una sceneggiatura dal ritmo tambureggiante. Invece è il continuo trionfo del fraintendimento, del "fare e disfare" senza arrivare a nulla, del "non sense" della società americana contemporanea, dove l'agenda dei valori è sempre più sintonizzata sull'apparire e sulla ricezione dei vuoti messaggi mediatici, calati nella banale realtà di una città alienante e allucinante.
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Capita che un film cominci serioso e impegnato, catapultando lo spettatore nei meandri del luogo più segretamente potente del mondo, la CIA. Un agente (John Malkovich) dell'Agenzia viene licenziato su due piedi perchè accusato di bere troppo. Da qui comincia una storia che sembra condurre verso intricate trame di spionaggio e affari di stato, tutto sul filo di un'allusione più o meno velata al colpo di scena che prima o poi ci sarà svelando l'arcano e componendo il mosaico di una sceneggiatura dal ritmo tambureggiante. Invece è il continuo trionfo del fraintendimento, del "fare e disfare" senza arrivare a nulla, del "non sense" della società americana contemporanea, dove l'agenda dei valori è sempre più sintonizzata sull'apparire e sulla ricezione dei vuoti messaggi mediatici, calati nella banale realtà di una città alienante e allucinante. In questo quadro di vacua consistenza si muovono personaggi che sembrano sempre sul punto di svoltare verso la profondità di un'intuizione illuminante e invece affiorano sempre più verso la superficie della loro delirante inconsapevolezza.
I due istruttori (Brad Pitt e Frances McDormand) incarnano al meglio questo svuotamento valoriale, con le loro improbabili decisioni assunte senza calcolare minimamente quello che potrebbe accadere. In una società dove "tutti vanno a letto con tutti" (passando spesso da internet) spadroneggiano personaggi come quello intepretato da Clooney, sempre tra le gambe di qualcuna e sempre in corsa verso non si sa cosa per sfuggire alla noia di vivere. In un quadro folle e sconcertante, chi alla fine cerca di trarre un senso dal tutto, rimane spiazzato, perchè trovare qualcosa di razionale dove regna l'idiozia è praticamente impossibile. E se c'è qualcuno assennato (il direttore della palestra) deve essere comunque sacrificato alla pazzia imperante. Lo spettatore rimane un po' come gli agenti della CIA che seguono la vicenda e non sanno dove andare a parare. Cercano solo di arginare le falle di una vicenda che si avvolge su se stessa per precipitare verso il baratro del caos. Le concessioni alla violenza splatter sembrano voler rafforzare la tesi dei registi che si spingono verso l'eccesso sanguinolento per condire l'idiozia generale con un tocco di assurda inverosimiglianza. Idiota eccellente, un fantastico Brad Pitt calatosi alla perfezione nel ruolo di uno svitato maniaco del fitness.
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[+] bravo
(di francesco2)
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lele
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lunedì 29 settembre 2008
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na gran boiata!
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credetemi.... NON ANDATE A VEDERLO!! ALTRO CHE COMMEDIA... è INCOMPRENSIBILE... poi con scene decisamente horror! film senza senso
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lelito
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lunedì 29 settembre 2008
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a prova di spia? no grazi
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l'ho visto ieri.... credetemi non vale pr la pena di vederlo!! è un filmetto da canele 5! senza senso poi...
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lala
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lunedì 29 settembre 2008
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morti e risate
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Film noiosissimo. Si pensava di ridere e, infatti, il pubblico ha riso molto proprio quando ci sono stati i morti ammazzati. E'triste, vi pare?
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webgirl
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lunedì 29 settembre 2008
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brutto
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Sarà che non ho una intelligenza così acuta come molti critici di cinema per poter cogliere sfumature e significati reconditi e raffinatezze di inquadrature ecc...ammetto magari di essere una semplice profana persona che va al cinema per rilassarsi, però questo film è proprio stupido!!! Una noia incredibile...che dire a me non piace quando quella che forse (?) dovrebbe essere una parodia diventa demenziale, trascinata e irreale giusto per mettere insieme qualche cosa. Probabilmente farò la parte di quella che non capisce nulla ma a me questi Coen continuano a non piacere...e poi per la commedia sono proprio negati, del resto se si pensa a quanto era imbecille il film Prima ti sposo poi ti rovino, non c'è da meravigliarsi.
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Sarà che non ho una intelligenza così acuta come molti critici di cinema per poter cogliere sfumature e significati reconditi e raffinatezze di inquadrature ecc...ammetto magari di essere una semplice profana persona che va al cinema per rilassarsi, però questo film è proprio stupido!!! Una noia incredibile...che dire a me non piace quando quella che forse (?) dovrebbe essere una parodia diventa demenziale, trascinata e irreale giusto per mettere insieme qualche cosa. Probabilmente farò la parte di quella che non capisce nulla ma a me questi Coen continuano a non piacere...e poi per la commedia sono proprio negati, del resto se si pensa a quanto era imbecille il film Prima ti sposo poi ti rovino, non c'è da meravigliarsi...
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st@lkerzoe
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lunedì 29 settembre 2008
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la prossima volta coen...
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L'idea c'è, ma rimane incompiuta, scivola tra le mani dei fratellini Coen, tra alti e bassi della narrazione.
Tra cittadini comuni plasmati dai film di James Bond e Bruce Willis, che ripetono a vanvera battute alla Clint Eastwood, improntati all'apparenza cinica del quotidiano, e agenti cia ed fbi di terza categoria, il film si muove nel più totale nonsenso delle azioni dei suoi protagonisti, che vivono, sparano e muoiono nel vortice di eventi preterintenzionali che le agenzie di sicurezza si limitano a gestire nel vuoto del loro compito postguerra fredda.
Per rappresentare il nonsenso il film perde forza, frammenta la sua stessa capacità rappresentativa fino a doversi affidare al raccontato delle battute finali per recuperare lo sguardo ironico e derisorio che le immagini hanno ormai perso.
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L'idea c'è, ma rimane incompiuta, scivola tra le mani dei fratellini Coen, tra alti e bassi della narrazione.
Tra cittadini comuni plasmati dai film di James Bond e Bruce Willis, che ripetono a vanvera battute alla Clint Eastwood, improntati all'apparenza cinica del quotidiano, e agenti cia ed fbi di terza categoria, il film si muove nel più totale nonsenso delle azioni dei suoi protagonisti, che vivono, sparano e muoiono nel vortice di eventi preterintenzionali che le agenzie di sicurezza si limitano a gestire nel vuoto del loro compito postguerra fredda.
Per rappresentare il nonsenso il film perde forza, frammenta la sua stessa capacità rappresentativa fino a doversi affidare al raccontato delle battute finali per recuperare lo sguardo ironico e derisorio che le immagini hanno ormai perso.
Gran parte della popolosa sala del warner village si è aggrappata alle capacità recitative di Pitt e Clooney, al guizzo delle singole scene, senza cogliere molto della critica corrosiva che i Coen muovono alla società americana e non solo.
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franca.gcane
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domenica 28 settembre 2008
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i registi bravi
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graffiante critica dell'intelligence.ironico ,splendida interpretazione e regia
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daniele
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domenica 28 settembre 2008
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specchio di noi stessi...
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Spaccato di una società sempre più paranoica e alla ricerca di una vera e propria identità...Quello che i Coen vogliono rendere attraverso i propri personaggi è il disordine la superficialità e la compulsività che domina le relazioni dei nostri tempi attraverso lo svolgimento della vita di personaggi afflitti da ansie manie in preda a selvagge crisi matrimoniali...La doppiezza del personaggio di Clooney rappresenta la parodia dell'uomo moderno un po' depresso privo di volontà che nel frattempo vive una storia a tre di cui lui stesso cadrà vittima..Il dipanarsi della storia a tratti confuso e insensato richiama il marasma che regna nella vita dei personaggi, un film che per molti rappresenta un riflesso delle proprie paure rappresentate in maniera buffa e un po' sconnessa ma con il solo intento di scoprire la parte oscura di noi stessi.
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Spaccato di una società sempre più paranoica e alla ricerca di una vera e propria identità...Quello che i Coen vogliono rendere attraverso i propri personaggi è il disordine la superficialità e la compulsività che domina le relazioni dei nostri tempi attraverso lo svolgimento della vita di personaggi afflitti da ansie manie in preda a selvagge crisi matrimoniali...La doppiezza del personaggio di Clooney rappresenta la parodia dell'uomo moderno un po' depresso privo di volontà che nel frattempo vive una storia a tre di cui lui stesso cadrà vittima..Il dipanarsi della storia a tratti confuso e insensato richiama il marasma che regna nella vita dei personaggi, un film che per molti rappresenta un riflesso delle proprie paure rappresentate in maniera buffa e un po' sconnessa ma con il solo intento di scoprire la parte oscura di noi stessi...DD
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blunotte
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domenica 28 settembre 2008
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boiataccia
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Una Cia improbabile e un Fbi altrettanto improbabile sarebbero il bersaglio da dissacrare con una storia demenziale senza alcuna plausibilità. Dimenticavo, anche i Russi sono stupidi. Gli intelligenti sono i registi e alcuni commentatori di queste critiche.Il flop però cui il film è andato incontro negli Stati Uniti dimostra, con gli esigui incassi, che le opinioni discordi sono molte. Pagati i cachet agli attori, sarà rimasto poco. Non riconosco il graffiare della satira.La Cia è ben altro, e sa curare i veri interessi a cui tiene. Dipingerla come una massa di idioti è sciocco, e non è chiaro a chi giovi. Certo, sembra dire, non preoccupatevi, sono dei pasticcioni inoffensivi, non capiscono e quel che capiscono lo capiscono in ritardo.
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Una Cia improbabile e un Fbi altrettanto improbabile sarebbero il bersaglio da dissacrare con una storia demenziale senza alcuna plausibilità. Dimenticavo, anche i Russi sono stupidi. Gli intelligenti sono i registi e alcuni commentatori di queste critiche.Il flop però cui il film è andato incontro negli Stati Uniti dimostra, con gli esigui incassi, che le opinioni discordi sono molte. Pagati i cachet agli attori, sarà rimasto poco. Non riconosco il graffiare della satira.La Cia è ben altro, e sa curare i veri interessi a cui tiene. Dipingerla come una massa di idioti è sciocco, e non è chiaro a chi giovi. Certo, sembra dire, non preoccupatevi, sono dei pasticcioni inoffensivi, non capiscono e quel che capiscono lo capiscono in ritardo. Leggo peana per l'interpretazione di Pitt. Non li capisco.Mi sembra uno di Zelig. Una macchietta, nulla di più.Io mi sono annoiato mortalmente.
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silvia
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domenica 28 settembre 2008
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fa proprio pena
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è il film peggiore che abbia mai visto!
dal trailer ci si aspettava chissà che, ma è stupido!
stupido è il termine più giusto a mio parere
senza senso
praticamente soldi buttati
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