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sinkro
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venerdì 31 ottobre 2008
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vale la pena
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Il film scorre via piacevolmente senza troppe scene lente.
La tensione si alza fino alla fine in cui si spiega il senso del film.
Il fatto è che la storia sa di già visto (e in effetti film del genere ne hanno fatti un bel po').
Il doppiaggio è pessimo e fastidioso.
Il monoespressivo Viggo piace o non piace dipende dai gusti.
In sostanza è un altro film di Cronomberg dove non si capisce bene qual'è la storia e cosa devono fare i suoi personaggi.
Ben fatto, piacevole, consigliabile sicuramente ma niente di eccezionale.
Personalmente merita una stellina in meno di "eXistenZ" e "History of Violence".
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taddarita
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venerdì 17 ottobre 2008
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mi aspettavo di più.
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Non è il solito filmone di Cronenberg. Dignitoso tutto qui. Il doppiaggio italiano non mi è piaciuto affatto, rende i personaggi che parlano con accento russo assolutamente ridicoli.
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luka
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domenica 12 ottobre 2008
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wow
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cinematt
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giovedì 2 ottobre 2008
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cronemberg caro grande maestro, grazie.
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Per fortuna Cronemberg non ha ancora esaurito la sua vena creativa e la sua meravigliosa capacità di dare a questa, forma incisiva ed eleganza assoluta, su ogni piano della costruzione del film. Avete notato i colori? Luce morbida, colori pastello, interni caldi, come già in A history of violence questo trattamento delicato di colore e scenografie - un po' vintage - rende tridimensionale, al confronto, la materia scabrosa ma profondamente umana del racconto. Il cast di questo suo ultimo film eccezionale, come di tutti i suoi lavori del resto, è ancora una volta una collezione di facce che non si dimenticano, che calzano perfettamente il carattere dei personaggi, con le loro mille sfaccettature mai del tutto buoni o cattivi, così come nella vita.
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Per fortuna Cronemberg non ha ancora esaurito la sua vena creativa e la sua meravigliosa capacità di dare a questa, forma incisiva ed eleganza assoluta, su ogni piano della costruzione del film. Avete notato i colori? Luce morbida, colori pastello, interni caldi, come già in A history of violence questo trattamento delicato di colore e scenografie - un po' vintage - rende tridimensionale, al confronto, la materia scabrosa ma profondamente umana del racconto. Il cast di questo suo ultimo film eccezionale, come di tutti i suoi lavori del resto, è ancora una volta una collezione di facce che non si dimenticano, che calzano perfettamente il carattere dei personaggi, con le loro mille sfaccettature mai del tutto buoni o cattivi, così come nella vita. Anche questo fa di Cronemberg un grande maestro, caro perché sa parlarci di ognuno di noi, dei nostri sogni e speranze e paure, con estrema umanità, anche quando si tratta dei "cattivi". Come può sfuggire il senso di questo capolavoro a Loretta? parliamone e impariamo a decifrare con più attenzione i lavori di grandi maestri del cinema. Se vogliamo un paragone con un altro maestro prendiamo Hitchcok di cui rievoca la misura della messa in scena, la precisione dei piani nelle inquadrature, la suspence delicata, dove vorresti sapere in fretta come va a finire ma il maestro centellina le informazioni e lo sviluppo della trama. insomma, grazie caro maestro e continua così. M
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luciano
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venerdì 26 settembre 2008
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lento e povero
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Una storia striminzita e non svuluppata a dovere dal sceneggiatore costringe il film ad essere lento, lento fino a provocare fastidio. Mortensen tiene il piedi il film solo con la sua faccia, bella, per carità, ma non mi si venga a dire che è un grande attore. Come tanti (Eastwood, Charles Bronson, ecc..) hanno nella faccia il loro valore. Solo che hanno, in ogni film e per tutto il film, una sola espressione, anzi due: di fronte e di lato. Ma per essere un bravo attore bisogna fingere ed interpretare emozioni diverse. Bronson, Eastwood e in minor parte Mortensen hanno la medesima espressione sia quando sparano alla nuca del nemico, sia quando baciano l'innamorata.
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sdl
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sabato 13 settembre 2008
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ma dai...
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Film semplicemente magistrale, direzione filmica e di attori perfetta, tempi della narrazione perfetti, interpreti perfetti. Non capisco come si fa a dire che questo è un film che fa schifo. Se si ha lo stomacuccio debole forse è meglio astenersi, ma di certo non si può spalare merda su un regista di questo calibro solo perchè si è abiutuati a vedere solo i film di Natale. Ah un ultima cosa, per favore non paragoniamo neanche minimamente Scamarcio con Mortensen, per favore non mi fate sentire bestemmie...
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mauri
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lunedì 8 settembre 2008
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buon film, tosto
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buon film, consigliabile per stomaci forti. Qualche scena di sangue era evitabile....un po truculento, drammatico, forse in certe parti sembra noioso ma ...meglio non anticipare nulla...Cronenberg spesso non mi è piaciuto, qui invece ci sa fare...comunque un film tosto...
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paky
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giovedì 4 settembre 2008
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non bellissimo
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E' un film che si può vedere.. ma niente di eccezionale, è molto lento nei ritmi. Due stelle
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giordanob59
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domenica 17 agosto 2008
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........esagerato e irreale...........
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Il film è romanzato,ma,è irreale, il mondo della mafia e della criminalità viene "mitizzato"......invece,da quel che si sa...è molto più crudele e non incline hai sentimentalismi
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adriana
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sabato 12 luglio 2008
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potente speranza nel ruolo femminile
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Cronenberg in questo film apre gli occhi sulle donne e dona loro tutta la compassione e la forza di cui è capace, quasi fossero diventate l'unica via d'uscita e di salvezza per la vita
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