emy
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martedì 10 febbraio 2009
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un film che brucia l'anima del suo predecessore
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Ci si aspettava di tutto da questa nuova trilogia. Del resto "La maledizione della prima luna" è stato un prodotto di intrattenimento spassoso e originale che ha meritato appieno la sua grande fama. Nel secondo capitolo delle avventure di Sparrow tutto sembra rimasto come era: personaggi, ambientazioni, colori, tutto insomma, ma ciò che alla fine è venuto fuori lo si potrebbe definire l'esempio più calzante di come si possa rovinare una saga iniziata benissimo. Giunti alla mezzora ci si dimentica completamente di ciò che era la storia in precedenza poichè il film ti costringe a seguire unicamente la nuova vicenda e fin qui non c'è niente di male, tranne per il fatto che la storia si ricopre di tale monotonia che alla fine non la segui più.
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Ci si aspettava di tutto da questa nuova trilogia. Del resto "La maledizione della prima luna" è stato un prodotto di intrattenimento spassoso e originale che ha meritato appieno la sua grande fama. Nel secondo capitolo delle avventure di Sparrow tutto sembra rimasto come era: personaggi, ambientazioni, colori, tutto insomma, ma ciò che alla fine è venuto fuori lo si potrebbe definire l'esempio più calzante di come si possa rovinare una saga iniziata benissimo. Giunti alla mezzora ci si dimentica completamente di ciò che era la storia in precedenza poichè il film ti costringe a seguire unicamente la nuova vicenda e fin qui non c'è niente di male, tranne per il fatto che la storia si ricopre di tale monotonia che alla fine non la segui più. Troppi dibattiti inutili che fanno smarrire lo spettatore che non riesce a reggere il ritmo troppo lento e approssimativo del film che non riesce mai a prendere il volo. Sbagliatissima l'idea che la trama del film dovesse essere inconclusa, caratteristica che lascia delusi agli inizi dei titoli di coda. In conclusione effetti speciali e ironia, ma sostanza zero, le due stelle se le merita solo per le riuscite scene d'azione, e già sarebbe stato grave non centrare l'obbiettivo. Sparrow si orienta troppo verso il demenziale e ci si dimentica il lato serio del suo modo di fare che è stato fondamentale per la riuscita di questa simpaticissima icona cinematografica. Gli altri protagonisti non dimostrano niente di più di quanto non abbiano già dimostrato in precedenza, anzi Bloom è in evidente peggioramento espressivo, sempre lo stesso sguardo in ogni momento. Proprio un peccato, poteva essere l'espansione per eccellenza della "Maledizione" che ora infastidisce vedere abbinata a questo pessimo sequel. Incassi record, ma presumibilmente dovuti a un pubblico andato in sala aspettandosi un altro fastoso e ironico fantasy-movie, risultato però davvero povero di spirito e fantasia.
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ultimoboyscout
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martedì 1 novembre 2011
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alla ricerca del cuore di davy jones!
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Secondo capitolo della saga dei pirati più irriverente della storia. Un passo indietro rispetto al primo capitolo, nonostante una chiarissima continuità, ma al botteghino ha clamorosamente sbancato. Le dosi sono state sapientemente aumentate: tanti mostri, acrobazie e soprattutto effetti speciali pazzeschi che hanno trasformato il film in un luna park, in ogni caso terribilmente funzionante. Depp ha molto più spazio e visibilità, la sua interpretazione è tutta da godere ma il personaggio appare fin troppo giocherellone e un tantino effeminato, mentre Bloom e soprattutto la Knightley vedono ridotto vistosamente il proprio minutaggio e l'incisività nella storia. Il taglio è sempre ironico ed autorinico, molto disneyano ma con contaminazioni di altri generi.
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Secondo capitolo della saga dei pirati più irriverente della storia. Un passo indietro rispetto al primo capitolo, nonostante una chiarissima continuità, ma al botteghino ha clamorosamente sbancato. Le dosi sono state sapientemente aumentate: tanti mostri, acrobazie e soprattutto effetti speciali pazzeschi che hanno trasformato il film in un luna park, in ogni caso terribilmente funzionante. Depp ha molto più spazio e visibilità, la sua interpretazione è tutta da godere ma il personaggio appare fin troppo giocherellone e un tantino effeminato, mentre Bloom e soprattutto la Knightley vedono ridotto vistosamente il proprio minutaggio e l'incisività nella storia. Il taglio è sempre ironico ed autorinico, molto disneyano ma con contaminazioni di altri generi. Il cuore del film (è proprio il caso di dirlo...) è un forziere che tutti vogliono e che custodisce il cuore del pirata maledetto davy Jones. Tutti lo vogliono per scopi ben diversi, nessuno però esiterà ad imbattersi in avventure e duelli da urlo. Sparrow dopo essere stato quasi mangiato dai cannibali verrà inghiottito da Kraken, torna in scena il Capitano Barbossa, ma questo divertente e sfizioso sequel, proprio sul più bello si interrompe spalancando il portone al terzo e successivo episodio. Ottima la regia di verbinski, ma la vera attrazione rimane Johnny Depp.
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killbillvol2
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domenica 3 giugno 2012
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dead man's chest
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Questo è un film per ragazzi, realizzato con moltissimi soldi, pieno zeppo di effetti speciali. Poteva essere un brutto film, e l'unica sua forza potevano essere gli effetti speciali (per cui si è guadagnato un oscar), ma per fortuna non è stato così. Oltre a essere il più bello e divertente della saga, vanta di un cast eccelso, che da il suo meglio. Johnny Depp, è davvero bravo e, strano a dirsi, questa potrebbe essere una delle sue migliori interpretazioni. La sceneggiatura, scritta dallo stesso duo Elliot/Rossio del primo capitolo, è quasi più spumeggiante di una classic commedia americana, anche con il giusto ingrediente horror per non deludere gli adolescenti a cui il film, è principalmente diretto.
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Questo è un film per ragazzi, realizzato con moltissimi soldi, pieno zeppo di effetti speciali. Poteva essere un brutto film, e l'unica sua forza potevano essere gli effetti speciali (per cui si è guadagnato un oscar), ma per fortuna non è stato così. Oltre a essere il più bello e divertente della saga, vanta di un cast eccelso, che da il suo meglio. Johnny Depp, è davvero bravo e, strano a dirsi, questa potrebbe essere una delle sue migliori interpretazioni. La sceneggiatura, scritta dallo stesso duo Elliot/Rossio del primo capitolo, è quasi più spumeggiante di una classic commedia americana, anche con il giusto ingrediente horror per non deludere gli adolescenti a cui il film, è principalmente diretto.
La storia è completamente diversa da quella del primo capitolo, ma non ha il problema di presentare i personaggi, e non ce ne ha neanche per una qualsiasi logica spiegazione ai fatti, ma va benissimo così. Diverte, emoziona e lascia sorpresi per la sua sapienza di intrattenimento degli spettatori, si piccoli che adulti. Fantastiche le riprese con l'enorme mostro marino detto kraken e spassosissima la sequenza del "triello" sulla ruota di un mulino.
VOTO: 3 E MEZZO
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alberto
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martedì 30 maggio 2017
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secondo capitolo pieno di azione e spettacolo
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Secondo capitolo, altra maledizione alla base della storia: questa volta legata al famigerato capitano Davy Jones, che a causa di un amore non contraccambiato si strappa il cuore dal petto, non potendo sopportare il dolore, custodendolo poi in un forziere e continuando a vivere a patto che tocchi terra solo un giorno ogni 10 anni. Intanto Will Turner ed Elizabeth Swann stanno passando guai, poiché sono accusati di cospirazione per aver aiutato il pirata ricercato Jack Sparrow; tuttavia saranno sciolti dalle accuse se recupereranno la bussola di quest'ultimo, apparentemente malfunzionante ma con il grande potere di indicare ciò che il possessore desidera di più.
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Secondo capitolo, altra maledizione alla base della storia: questa volta legata al famigerato capitano Davy Jones, che a causa di un amore non contraccambiato si strappa il cuore dal petto, non potendo sopportare il dolore, custodendolo poi in un forziere e continuando a vivere a patto che tocchi terra solo un giorno ogni 10 anni. Intanto Will Turner ed Elizabeth Swann stanno passando guai, poiché sono accusati di cospirazione per aver aiutato il pirata ricercato Jack Sparrow; tuttavia saranno sciolti dalle accuse se recupereranno la bussola di quest'ultimo, apparentemente malfunzionante ma con il grande potere di indicare ciò che il possessore desidera di più. Purtroppo nell'ambiente piratesco il "do ut des" regna sovrano, e per la bussola bisognerà aiutare la ciurma della Perla Nera nell'impresa di trovare la chiave che apre il sopracitato forziere, con alle calcagna i pesci antropomorfizzati dell'Olandese Volante, guidati da Jones, viscido e tentacoloso, nonché aiutato da una temuta creatura mitologica, il Kraken, anch'essa tentacolosa ma molto più grande di lui. Una trama interessante e piena di spunti che a mio parere supera di poco il primo episodio, da una parte per le numerose scene spettacolari e ai vertici dell'avventura con la a maiuscola, come la fuga dagli indigeni tra gabbie di scheletri che dondolano a suon di musica di danza, gli attacchi del Kraken, dove si notano i grandi effetti speciali di Knoll, Hickel, Gibson e Hall, premiati con un oscar, frutto di un lavoro talmente lungo che esigeva mesi per ogni inquadratura in computer grafica, ma anche il combattimento nella ruota del mulino, le cui prove sono durate per ben 5 settimane; dall'altra per il cattivo, interpretato da Bill Nighy, uno tra i più famosi del 2000 grazie al suo inquietante e originale design, e per i personaggi, ben caratterizzati, in particolare Sparrow, con il suo menefreghismo, egoismo e (limitata) vigliaccheria. Poi, nonostante duri ben 2 ore e mezza, la durata non pesa, non ci si annoia. Al tema originale inoltre si aggiunge la soundtrack del mitico Hans Zimmer, in grado di conferire tanto pathos alle scene più concitate, la regia è sempre di Gore Verbinski e la scenografia di Dexter rimane esotica e una gioia per gli occhi. Grande successo al botteghino: è il terzo film nella storia del cinema ad aver superato il miliardo.
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capitan barbossa
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sabato 3 marzo 2007
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divertimento, ma insignificanza e anonimato.
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Atmosfere e stile definito e conosciuto e soprattutto la presenza di un cast famoso e affermato hanno garantito l’enorme successo del film, che però appare un virtuosistico, manierista avvitamento attorno a poche veramente poche idee (la trama infatti anche se eccelentemente collegata con "la maledizione della prima luna" propone scarse idee e soluzioni spesso anche molto ripetitive), una sorta di filmino convulso ed esaltato che gioca a fare il filmone solo per i grandi numeri che gli ruotano attorno (grosso badget, enormi incassi...), si preferiva la più contenuta modestia del precedente episodio.
Alla fine certo il divertimento è garantito, soprattutto merito di un buon Johnny Depp, ma quell’impatto originale e rivoluzionario del primo episodio è andato quasi del tutto perso, in un film che stagna nel solito e quasi nell’insignificante.
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Atmosfere e stile definito e conosciuto e soprattutto la presenza di un cast famoso e affermato hanno garantito l’enorme successo del film, che però appare un virtuosistico, manierista avvitamento attorno a poche veramente poche idee (la trama infatti anche se eccelentemente collegata con "la maledizione della prima luna" propone scarse idee e soluzioni spesso anche molto ripetitive), una sorta di filmino convulso ed esaltato che gioca a fare il filmone solo per i grandi numeri che gli ruotano attorno (grosso badget, enormi incassi...), si preferiva la più contenuta modestia del precedente episodio.
Alla fine certo il divertimento è garantito, soprattutto merito di un buon Johnny Depp, ma quell’impatto originale e rivoluzionario del primo episodio è andato quasi del tutto perso, in un film che stagna nel solito e quasi nell’insignificante.
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renato c.
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martedì 19 novembre 2013
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all'arrembaggio, jack sparrow!!
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Per questo 2^ capitolo della saga riprendo quanto ho scritto nella recensione de “La maledizione della prima luna” in cui dicevo che le scene degli spettri, che più che spettri erano cadaveri in decomposizione, non erano le scene più adatte ad allietare i sogni dei bambini che venivano portati al cinema dai genitori vedendo il marchio “Walt Disney Pictures”. Qui la situazione peggiora in quanto oltre agli spettri/cadaveri appaiono quelle figure lascive di Davi Jones con la sua faccia da polipo e del suo equipaggio con le teste dalle forme più strane e raccapriccianti; per non parlare di quell’individuo che perde la testa e che richiama il suo corpo che se ne va in giro da solo perdendo sangue dal collo! Premesso questo anche il secondo episodio non è male; sempre avventuroso ironico ed in certi momenti veramente spassoso! Per quel che riguarda la bravura degli interpreti confermo quanto già scritto per “La maledizione della prima Luna".
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Per questo 2^ capitolo della saga riprendo quanto ho scritto nella recensione de “La maledizione della prima luna” in cui dicevo che le scene degli spettri, che più che spettri erano cadaveri in decomposizione, non erano le scene più adatte ad allietare i sogni dei bambini che venivano portati al cinema dai genitori vedendo il marchio “Walt Disney Pictures”. Qui la situazione peggiora in quanto oltre agli spettri/cadaveri appaiono quelle figure lascive di Davi Jones con la sua faccia da polipo e del suo equipaggio con le teste dalle forme più strane e raccapriccianti; per non parlare di quell’individuo che perde la testa e che richiama il suo corpo che se ne va in giro da solo perdendo sangue dal collo! Premesso questo anche il secondo episodio non è male; sempre avventuroso ironico ed in certi momenti veramente spassoso! Per quel che riguarda la bravura degli interpreti confermo quanto già scritto per “La maledizione della prima Luna". Soffermiamoci ora ad una considerazione sui secondi episodi: Come ho notato per altre saghe, il primo film è in genere completo con un finale (in genere “happy-end”) soddisfacente. Il secondo invece termina proprio come un “continua nella prossima puntata”, così questo film: Jack Sparrow sembra andare a morire tra le fauci del polipo gigantesco, dopo che Elisabeth Swan lo ha baciato più volte appassionatamente, vista purtroppo dal buon Will Turner, ammanettandolo poi alla nave nell’attesa che arrivi il mostro. W. Turner ama così tanto Elisbeth che le dichiara che se ci fosse un solo modo per salvare o far rivivere Jack, lo farebbe! L’ex commodoro James Norrigton, porta a Lord Cutler Beckett il cuore ancora pulsante di Davy Jones; la sacerdotessa voodoo Tia Dalma lascia intendere che per Jack ci sono ancora speranze e, sorpresa finale, nell’ultima scena salta di nuovo fuori capitan Barbossa che nel film precedente sembrava definitivamente defunto! Le spiegazioni di tutto? Al prossimo film! Si vede che i produttori prima sondano se il primo film ha successo e lo fanno autoconclusivo; poi visto il successo fanno il primo sequel cercando di lasciare insolute più domande possibili in modo che il terzo film lo vadano a vedere più spettatori possibili! Alla prossima puntata, dunque!
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fabio
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lunedì 20 aprile 2020
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secondo capitolo meno bello ma efficace
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Meno affascinante rispetto al primo film tuttavia coglie il bersaglio. Scene memorabili come il combattimento in equilibrio impossibile su una ruota gigante in mezzo alla jungla. Bisogna solo lasciarsi andare, come quando sei al luna park e decidi di salire sulle montagne russe: all'inizio sei indeciso, poi in imbarazzo infine è puro divertimento.
I pirati marca disney sono uno dei franchise più interessanti degli ultimi anni superando, per freschezza e cast maggiormente riuscito, un "mostro sacro" come "Star Wars".
Successo commerciale planetario ma sarebbe riduttivo vedervi solo un fatto di quattrini; il fascino del mare, dell'avventura a tutto tondo, sono "trasformatori" fantastici che non smetteranno di alimentare la fantasia finchè ci saranno bambini che faranno di una gruccia un uncino e di una scopa piantata sopra un divano l'albero maestro di una nave pronta a solcare i mari più pericolosi.
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Meno affascinante rispetto al primo film tuttavia coglie il bersaglio. Scene memorabili come il combattimento in equilibrio impossibile su una ruota gigante in mezzo alla jungla. Bisogna solo lasciarsi andare, come quando sei al luna park e decidi di salire sulle montagne russe: all'inizio sei indeciso, poi in imbarazzo infine è puro divertimento.
I pirati marca disney sono uno dei franchise più interessanti degli ultimi anni superando, per freschezza e cast maggiormente riuscito, un "mostro sacro" come "Star Wars".
Successo commerciale planetario ma sarebbe riduttivo vedervi solo un fatto di quattrini; il fascino del mare, dell'avventura a tutto tondo, sono "trasformatori" fantastici che non smetteranno di alimentare la fantasia finchè ci saranno bambini che faranno di una gruccia un uncino e di una scopa piantata sopra un divano l'albero maestro di una nave pronta a solcare i mari più pericolosi.
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mondolariano
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martedì 16 agosto 2011
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kitsch a tutta forza!
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Un altro esempio di “cinema-best seller” all’alba del XXI secolo. Dopo “Henry Potter” arrivano “I pirati dei caraibi”, ennesima saga del kitsch col vento in poppa per la gioia dei più faciloni. Inutile ripetere che il pezzo forte di questi prodotti si limita ai pregi estetici di facile suggestione, frutto esclusivo dei miracoli della computer-grafica moderna. Le scene d’azione si perdono nella lunghezza spropositata della pellicola, tipica dei baracconi epico-avventurosi che pure sbancano i botteghini ogni anno a Natale. Lodevole, comunque, il lavoro degli scenografi e dei truccatori, che in questo “forziere fantasma” raggiunge un eccellente livello qualitativo.
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Un altro esempio di “cinema-best seller” all’alba del XXI secolo. Dopo “Henry Potter” arrivano “I pirati dei caraibi”, ennesima saga del kitsch col vento in poppa per la gioia dei più faciloni. Inutile ripetere che il pezzo forte di questi prodotti si limita ai pregi estetici di facile suggestione, frutto esclusivo dei miracoli della computer-grafica moderna. Le scene d’azione si perdono nella lunghezza spropositata della pellicola, tipica dei baracconi epico-avventurosi che pure sbancano i botteghini ogni anno a Natale. Lodevole, comunque, il lavoro degli scenografi e dei truccatori, che in questo “forziere fantasma” raggiunge un eccellente livello qualitativo. La maschera dell’Olandese volante non si dimentica facilmente, anche se la musica d’organo ricorda fin troppo il capitano Nemo, e la bussola magica verrà ripresa nel film “La bussola d’oro” con Nicole Kidman, col quale condivide l’assurdità della trama e un fascino oscuro a dir poco tenebroso.
Due stelle e mezzo.
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titti
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venerdì 6 ottobre 2006
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la maledizione dei belloni di hollywood
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Se dopo aver visto la malediazione della prima luna vi aspettavate un film dalla trama avvincente ed originale..mi spiace ma le vostre speranze sono vane.Il film certamente è ben fatto,con ottimi effetti speciali e una scenografia incredibile...ma nn sta in piedi.la trama è inventata così alla cavolo giusto per dare un seguito al primo, è un riadattamento della storia del film precedente: una maledizione,un tesoro nascosto,dei cattivi,dei personaggi assurdi.......oltretutto risaltano fuori persone che credevamo morte o perlomeno uscite definitivamente dal film, personaggi come capitan barbossa( che nella sua unica apparizione ricorda tanto il tizio che morde la mela nella pubblicità della mentadent)e il commodoro Norrington( devastato da sembrare un malfamato del borgovecchio di Palermo).
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Se dopo aver visto la malediazione della prima luna vi aspettavate un film dalla trama avvincente ed originale..mi spiace ma le vostre speranze sono vane.Il film certamente è ben fatto,con ottimi effetti speciali e una scenografia incredibile...ma nn sta in piedi.la trama è inventata così alla cavolo giusto per dare un seguito al primo, è un riadattamento della storia del film precedente: una maledizione,un tesoro nascosto,dei cattivi,dei personaggi assurdi.......oltretutto risaltano fuori persone che credevamo morte o perlomeno uscite definitivamente dal film, personaggi come capitan barbossa( che nella sua unica apparizione ricorda tanto il tizio che morde la mela nella pubblicità della mentadent)e il commodoro Norrington( devastato da sembrare un malfamato del borgovecchio di Palermo).Eppoi la tragica maledizione....HOLLYWOOD!! rieccoci con orlando bloom keira knightley e johnny depp...i grandi belloni k fanno salire le vendite del film...xkè diciamocelo signori miei,almeno l'ottanta per cento delle persone che hanno visto questo film,l'hanno fatto per vedere loro....la tenace elizabeth,l'affasciante jack sparrow dai denti d'oro e il dolce pirata will turner....nn metto in dubbio che siano bravi e belli,però diciamo che il pubblico in questi tempi è più interessato dai begli attori che da un buon film.Quindi,per concludere posso dire che se cercate un film avventuroso, esagerato e con dei gran pezzi di fighi,guardatelo,se invece il vostro scopo è quello di vedere qualcosa con una trama avvincente o xlo meno decente....fate altro e risparmiate i 7 euro del biglietto.In ogni caso devo dire che johnny è molto bello.....eheh
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antonello villani
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venerdì 22 settembre 2006
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johnny depp mattatore tra pirati e creature marine
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La Perla Nera di Jack Sparrow solca i mari per un’altra avventura all’insegna del divertimento. Solo che stavolta il regista Gore Verbinski esagera con gli intrecci pirateschi e resta intrappolato nei meandri di una storia intricata: marinai scomparsi nelle profondità dell’Oceano, cannibali, maghe, soldati a servizio di Sua Maestà, Compagnie delle Indie, pirati e creature marine si danno battaglia senza un motivo preciso perchè tutto ruota intorno al forziere fantasma. Così apprendiamo che un misterioso uomo-calamaro si è strappato il cuore per amore di una donna, qualcuno è già sulle tracce della bussola magica e la figlia di un Governatore è arrestata per cospirazione. Tra vascelli fantasmi e scontri all’ultimo sangue, “Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma” ci trascina per i mari di mezzo mondo affidando la sua riuscita all’istrionismo di Johnny Depp che gigioneggia per quasi tre ore con smorfie e battutine non sempre brillanti: il regista vuole strafare ed i personaggi ridotti a macchiette perdono lo smalto del primo episodio.
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La Perla Nera di Jack Sparrow solca i mari per un’altra avventura all’insegna del divertimento. Solo che stavolta il regista Gore Verbinski esagera con gli intrecci pirateschi e resta intrappolato nei meandri di una storia intricata: marinai scomparsi nelle profondità dell’Oceano, cannibali, maghe, soldati a servizio di Sua Maestà, Compagnie delle Indie, pirati e creature marine si danno battaglia senza un motivo preciso perchè tutto ruota intorno al forziere fantasma. Così apprendiamo che un misterioso uomo-calamaro si è strappato il cuore per amore di una donna, qualcuno è già sulle tracce della bussola magica e la figlia di un Governatore è arrestata per cospirazione. Tra vascelli fantasmi e scontri all’ultimo sangue, “Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma” ci trascina per i mari di mezzo mondo affidando la sua riuscita all’istrionismo di Johnny Depp che gigioneggia per quasi tre ore con smorfie e battutine non sempre brillanti: il regista vuole strafare ed i personaggi ridotti a macchiette perdono lo smalto del primo episodio. In tanto fracasso spiccano le isole tropicali –la fotografia rende ancor più spettacolare la natura dei luoghi- ed un cast che non si prende troppo sul serio: Keira Knightley, Orlando Bloom e Jonathan Price sono gli eroi di questa favoletta targata Disney che strizza l’occhio a “L’isola del tesoro” pur conservando una sua originalità narrativa; Johnny Depp, autentico mattatore, focalizza su di sé l’attenzione del pubblico con una performance sopra le righe. L’attore americano si diverte come un matto a prendersi in giro, ci regala dialoghi non sense e qualche rocambolesca fuga attraverso la giungla tropicale. A vederlo sullo schermo ci viene da pensare che qualcosa non sia andata per il verso giusto, eppure l’attore dal fascino magnetico vince la scommessa anche se la sua interpretazione non è certo da Oscar. Del resto anche questi pirati non sono da statuetta, ma la simpatia della brigata capeggiata dal capitano Sparrow ci fa chiudere un occhio su parecchie cadute di tono. Imperdonabili per un film di altro genere, accettabili per un fantasy di puro intrattenimento.
Antonello Villani
(Salerno)
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