Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma

Forse la baracca che un tempo fu di zio Walt e che adesso ne porta il nome ma non il genio ha ancora senso di esistere in se, senza la stampella Pixar. E' quanto dimostra Pirati dei Caraibi, forse il primo vero film (con attori in carne ed ossa) Disney dai tempi del Maggiolino Tutto Matto e delle commedie in famiglia; il film non punta a due pargoli sui sei anni e ai loro genitori, è vero il contrario, mira alla fascia di pubblico più estesa possibile ma può comunque essere considerato una sorta di erede dei suddetti. Modernizzato nella forma e sostanza, pare ovvio. e i sentimentalismi troppo buonisti sono riservati a B-Movies e così frizzante, fresca, energica arriva quest'ultima fatica di Verbinski, in attesa del terzo capitolo della saga. Pronti, via e si è in breve immersi nell'azione, quanto mai confusa, complessa e ricca, piena di avvenimenti e quanto mai colorata grazie a sceneggiature quasi barocche, trucchi eccessivi e recitazione spadronaggiante del tanto acclamato Depp; tra ironia e avventura, il divertimento non manca, cosa semplice ben s'intende, nulla di memorabile e del resto nemmeno il Maggiolino ci forniva perle di cinema, entusiasmo sì. Col fiato sospeso si viene quindi traghettati alla velocità della folgore alla fine. Pieno. Compatto. Divertente. Travolgente.