lady libro
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mercoledì 23 febbraio 2011
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meraviglioso!
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Semplicemente uno dei film più belli al mondo!
Prima di tutto il bellissimo film è molto fedele allo stupendo romanzo di Jane Austen e Keira Knightley è stata perfetta nella parte di Elizabeth Bennet (per non parlare poi del bravissino Matthew MacFadyen!).
Le scenografie e i costumi, inoltre, sono favolosi!
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fericjaggar
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mercoledì 16 febbraio 2011
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trasposizione laboriosa e coraggiosa
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E' difficile dire qualcosa su un film così popolare e celebrato. Tuttavia, avendo letto il romanzo nel fine settimana successivo alla trasmissione da parte di Rete4, sono abbastanza fresco per un confronto tra l'opera e la versione cinematografica. Osservo, anzitutto, che la Austen è parca all'estremo di descrizioni; si arriva alla fine del libro senza avere una minima idea dell'aspetto di Lizzie e del suo Darcy. L'unica descrizione che ho trovato, è quella del panorama che si gode dalla villa di Darcy. Tanto da chiedermi come mai questa eccezione, se la descrizione fosse funzionale a qualcosa. Il film quindi ha dovuto inventarsi proprio tutto, e non ha sbagliato nelle caratterizzazioni anglosassoni, anche se qualcuna sembra un po' troppo caricaturale.
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E' difficile dire qualcosa su un film così popolare e celebrato. Tuttavia, avendo letto il romanzo nel fine settimana successivo alla trasmissione da parte di Rete4, sono abbastanza fresco per un confronto tra l'opera e la versione cinematografica. Osservo, anzitutto, che la Austen è parca all'estremo di descrizioni; si arriva alla fine del libro senza avere una minima idea dell'aspetto di Lizzie e del suo Darcy. L'unica descrizione che ho trovato, è quella del panorama che si gode dalla villa di Darcy. Tanto da chiedermi come mai questa eccezione, se la descrizione fosse funzionale a qualcosa. Il film quindi ha dovuto inventarsi proprio tutto, e non ha sbagliato nelle caratterizzazioni anglosassoni, anche se qualcuna sembra un po' troppo caricaturale. Bingley è più inglese di un inglese. Donald Sutherland è semplicemente strepitoso. Nell'ambientazione, ugualmente, si è dovuto inventare proprio tutto. E lì ho visto parecchie concessioni ad atmosfere "country" (peraltro funzionali alla narrazione, perchè Lizzy è stata così contrapposta come Cenerentola di campagna al cittadino Darcy, mentre nel libro c'è molto più equilibrio di ruoli) che non mi sembrano proprio in linea con l'epoca descritta nel romanzo; nel 1797 mi sembra che ancora andassero strettamente parrucche, scarpe di vernice, pantaloni a mezza gamba, la moda indossata da Darcy e Lizzie mi sembra già decisamente romantica. Tant'è; ambientare perfettamente il film nell'epoca in cui marito e moglie si davano del Voi, forse avrebbe reso un po' sbadiglievole il tutto. A tale proposito, mi voglio complimentare con la regìa per aver saputo dare ritmo al film nella parte precedente alla dichiarazione di Darcy, che nel romanzo è abbastanza piatta, salvo la scena del ballo (bellissima la trovata di Lizzy e Darcy estrapolati dal pubblico e mostrati a danzare in una sala vuota). Un'ultima nota; il romanzo a tratti accenna di sfuggita a personaggi appartenenti a quel mondo che appartiene a Dickens e a tutta la letteratura sociale. Può dare forse un po' fastidio, leggere un libro in cui di mestiere i protagonisti fanno solo i possidenti, e ogni discorso verte unicamente su quanto ha ognuno di rendita annua, mentre intorno c'è il pauperismo di una società fondamentalmente povera e di un ordine sociale ingessato. Cerchiamo quindi di goderci romanzo e film come discorso sui sentimenti, e lasciamo la critica sociale ad altri autori.
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francesco2
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martedì 20 luglio 2010
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senza pregiudizi di sorta
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Orpelli, costumi, e chi più ne ha più ne metta. Ma, fermo restando che chi scrive conosce pochissimo il mondo letterario della Austen, qualcuno (Pochissimi, in realtà, da quanto ho visto), si sono soffermati sulla sostanziale inconsistenza delle sfumature psicologiche in questo filmetto, che non mi pare atto di scortesia definire "Polpettone d'autore". Anche se, beninteso, rispetto ai "Polpettoni" propriamente detti le scene madri paiono pressochè assenti, e anzi i toni scelgono un'ironia non sempre priva di arguzia (come dimenticare le sequenze sul maiale?).
Ciò detto, però, non scegliere l'"Autocelebrazione" non è sufficiente per possedere perizia psicologica. C'è una scena che avrebbe dovuto servire da modello, secondo me, da questo punto di vista: il ballo, in cui Keira Knightley dice senza dire al giovane partner, al punto da sottolineare lei stessa,a un certo punto, come stia parlando senza esporsi.
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Orpelli, costumi, e chi più ne ha più ne metta. Ma, fermo restando che chi scrive conosce pochissimo il mondo letterario della Austen, qualcuno (Pochissimi, in realtà, da quanto ho visto), si sono soffermati sulla sostanziale inconsistenza delle sfumature psicologiche in questo filmetto, che non mi pare atto di scortesia definire "Polpettone d'autore". Anche se, beninteso, rispetto ai "Polpettoni" propriamente detti le scene madri paiono pressochè assenti, e anzi i toni scelgono un'ironia non sempre priva di arguzia (come dimenticare le sequenze sul maiale?).
Ciò detto, però, non scegliere l'"Autocelebrazione" non è sufficiente per possedere perizia psicologica. C'è una scena che avrebbe dovuto servire da modello, secondo me, da questo punto di vista: il ballo, in cui Keira Knightley dice senza dire al giovane partner, al punto da sottolineare lei stessa,a un certo punto, come stia parlando senza esporsi. Ovviamente esistono tante modalità di sarcasmo, ma se avesse seguito questa strada, lo svelare il "Non dire" mentre parliamo, Wright avrebbe (forse) allontanato qualche spettatore ma realizzato di meglio. Invece, i toni -Ma anche la sostanza- sembrano quelli della grande festa di famiglia,col risultato che la distanza da quel mondo -Davvero così soddisfatto e soddisfacente?- spesso rimane desiderio di chi la cerchi.
Però. Oltre alla scena del ballo di cui parlavo, ve ne sono altre degne di menzione, in cui la cinepresa si sofferma sull'occhio della protagonista, seduta sulla sedia a dondolo o affacciata alla finestra. Rappresenti la giovane in quei momenti la Austen stessa, o Wright, o non esista nessuno di questi significati, è come se il film, persa la vivacità dei primi dialoghi che inducevano a sperare ben altro, recuperasse il suo significato di sguardo (In tutti i sensi!) sulla società, al contempo partecipe e distaccato.
Anche se mi resta il sospetto che si tratti -Appunto- di momenti isolati, né il finale -Il padre che dice:"Sono in vena di sposare gli altri"- fa onore al film, tranne non sia io che non ne ho colto l'ironia.
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lost876
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mercoledì 14 aprile 2010
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non ci siamo!!
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Film assolutamente poco convincente, mi ha deluso moltissimo, non c'è magia all'interno dei protagonisti, sembrano tutti imbabolati e imbalasmati, non c'è nè trasporto nè patos e poi la Knightley attrice che io adoro quì non mi è piaciuta per niente, non so come sia riuscita ad ottenere una nomination agli Oscar con questa performance e tra l'altro la sua faccia largamente delusa quando non lo ha vinto è incommentabile, ma veramente sperava di vincere con questo film...povera illusa!!!
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peppegiardino
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mercoledì 24 marzo 2010
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ogni scena è una perla di luci, ombre e soggetti
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Vi sono alcuni pregi che hanno fatto di questo film il migliore che abbia visto in vita mia (!): la storia innanzitutto ma anche i personaggi, l'abile regia che li fa vivere ed incastonare tra loro e nel contesto in generale, i dialoghi...ma sopra di essi, ciò che forse mi ha veramente stregato (avrò visto il film almeno una trentina di volte e ancora non mi stanca) sono le inquadrature ed il commento musicale.
Si uniscono alla perfezione, quasi dialogando anch'essi, costituendo entrambe ed assieme la colonna portante del film.
Ogni scena è una perla di luci, ombre e soggetti ben disposti in campo, sia che essa si svolga all'interno o all'esterno, consegnando allo spettatore un risultato finale che assai assomiglia ad un quadro in movimento, dipinto dalle abili dita di un artista, che ritrae scene di vita dell'epoca in cortile, nell'aia, nel salotto, nel tinello o nella cucina.
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Vi sono alcuni pregi che hanno fatto di questo film il migliore che abbia visto in vita mia (!): la storia innanzitutto ma anche i personaggi, l'abile regia che li fa vivere ed incastonare tra loro e nel contesto in generale, i dialoghi...ma sopra di essi, ciò che forse mi ha veramente stregato (avrò visto il film almeno una trentina di volte e ancora non mi stanca) sono le inquadrature ed il commento musicale.
Si uniscono alla perfezione, quasi dialogando anch'essi, costituendo entrambe ed assieme la colonna portante del film.
Ogni scena è una perla di luci, ombre e soggetti ben disposti in campo, sia che essa si svolga all'interno o all'esterno, consegnando allo spettatore un risultato finale che assai assomiglia ad un quadro in movimento, dipinto dalle abili dita di un artista, che ritrae scene di vita dell'epoca in cortile, nell'aia, nel salotto, nel tinello o nella cucina.
A chi và il merito? Non sono un tecnico ma credo vada al regista ma anche all'intero staff: il direttore della fotografia, il costumista, lo scenografo ed il direttore delle luci.
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giulia27
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martedì 19 gennaio 2010
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un mediocre film
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Riguardandolo in DVD anche a distanza di tempo l'ho trovo un mediocre film, non particolarmente fedele al romanzo di Jane Austen, con attori, a mio parere, fuori ruolo. Non salverei nemmeno il grande Sutherland.
Rappresentazione sciatta, con una recitazione estranea alla passione del romanzo.
Durante la dichiarazione di Mr Darcy, sotto la pioggia per sopperire alla mancanza di pathos immagino, sembra che questi si stia dichiarando agli alberi sullo sfondo piuttosto che ad Elizabeth: nessuna tensione emotiva.
Ma che dire delle spigolose risatine con le quali Knightley infarcisce la sua recitazione? veramente insopportabili
Lontana anni luce dalla suberba riduzione che la BBC fece nel 1995 con un perfetto Mr.
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Riguardandolo in DVD anche a distanza di tempo l'ho trovo un mediocre film, non particolarmente fedele al romanzo di Jane Austen, con attori, a mio parere, fuori ruolo. Non salverei nemmeno il grande Sutherland.
Rappresentazione sciatta, con una recitazione estranea alla passione del romanzo.
Durante la dichiarazione di Mr Darcy, sotto la pioggia per sopperire alla mancanza di pathos immagino, sembra che questi si stia dichiarando agli alberi sullo sfondo piuttosto che ad Elizabeth: nessuna tensione emotiva.
Ma che dire delle spigolose risatine con le quali Knightley infarcisce la sua recitazione? veramente insopportabili
Lontana anni luce dalla suberba riduzione che la BBC fece nel 1995 con un perfetto Mr. Darcy e una perfetta Elizabeth Bennet, magistralmente interpretati da Colin Firth e Jennifer Ehle. Loro davvero rimangono insuperabili.
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jane
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mercoledì 19 agosto 2009
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dal un grande romanzo a un bellissimo film
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orgoglio e pregiudizio, nonostante sia un romanzo scritto nel pre- romanticismo, è di grande attualità... mette in evidenza come sempre si dà importanza ai giudizi degli altri e a quanto sia importante entrare in società. Lizzy e Mr Darcy sono degli eroi, perchè superano tali ostacoli per il loro amore. Bellissimo il libro, ma anche il film
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glacies
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martedì 18 agosto 2009
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un sogno coinvolgente
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Un film in cui non si trova neanche una pecca. Perfetto per tutti i sognatori che grazie a scene come quelle di questa pellicola riescono ancora a credere in ciò per cui vale la pena vivere. Meraviglioso.
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angie81
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lunedì 1 giugno 2009
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l'incontro di due anime
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Quella di Elisabeth e Darcy è una storia d'amore. Una delle più grandi storie d'amore mai scritte. E il motivo è che i due protagonosti riescono ad amarsi restando fedeli a se stessi, alla loro indole così severa e proprio per questo così pura e vera, a tal punto da non poter concepire a fianco a sè una persona diversa. Lizzie sfida i tempi, le convenzioni,le aspettative di una madre impaziete di accasarla per strappare la famiglia dalla miseria e confida alla sorella "Mi sposerò solo per amore, non voglio un marito", e ugualmente lui, il cui status sociale non offusca la bellezza del suo animo che emerge poco a poco,la ama per ciò che è, superando il pregiudizio iniziale che tanto ferisce l'orgoglio di lei.
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Quella di Elisabeth e Darcy è una storia d'amore. Una delle più grandi storie d'amore mai scritte. E il motivo è che i due protagonosti riescono ad amarsi restando fedeli a se stessi, alla loro indole così severa e proprio per questo così pura e vera, a tal punto da non poter concepire a fianco a sè una persona diversa. Lizzie sfida i tempi, le convenzioni,le aspettative di una madre impaziete di accasarla per strappare la famiglia dalla miseria e confida alla sorella "Mi sposerò solo per amore, non voglio un marito", e ugualmente lui, il cui status sociale non offusca la bellezza del suo animo che emerge poco a poco,la ama per ciò che è, superando il pregiudizio iniziale che tanto ferisce l'orgoglio di lei. Elisabeth, fiera, convinta di ciò che desidera, alla fine cede all'amore per Darcy, così taciturno e scontroso, ma tanto straordinario da aver capito come conquistarla, senza troppe parole ma con le azioni: "Dovete sapere che è stato fatto tutto per voi" le dice nell'alba nascente di un sentimento che gli ha "stregato anima e corpo". E il vecchio padre non può che acconsentire a quell'unione sussurrandole: "Non pensavo che qualcuno potesse meritarti..ma non avrei potuto separarmi da te per un uomo di minor valore". Lei sposa l'uomo dunque, non il denaro, non il nome. Lui sposa la donna, incurante della modestia delle sue origini. Due anime gemelle che s'incontrano, si scontrano, fanno fatica a riconoscersi proprio perchè 'così simili'. Ma quando riescono a vedersi non possono far altro che amarsi, di quell'unico vero amore che fonde ragione e passione. A dispetto di tutto e tutti.
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sara
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venerdì 20 marzo 2009
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incongruenze col libro e con l'epoca descritta
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A parer mio il film risulta nel complesso gradevole, considerando che in 127 minuti deve riassumere un'opera di circa quattrocento pagine. Però credo di poter dire, avendo letto il libro un centinaio di volte, che certamente mi aspettavo di meglio, in particolare per quanto riguarda la caratterizzazione di alcuni personaggi, primo fra tutti Mr. Darcy. Matthew MacFadyen è perfetto per l'estetica della parte descritta, ma pecca nella descrizione caratteriale del personaggio. Mr. Darcy per quanto timido e chiuso, non è così tanto impacciato nel libro, anzi spesso si mostra altezzoso. E personalmente non ho gradito la scena del tramonto dove i due amanti rivelano l'un l'altra i loro sentimenti: è eccessivamente sdolcinata e la visione dell'amore che li lega si esaurisce nell'ammissione di Elizabeth.
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A parer mio il film risulta nel complesso gradevole, considerando che in 127 minuti deve riassumere un'opera di circa quattrocento pagine. Però credo di poter dire, avendo letto il libro un centinaio di volte, che certamente mi aspettavo di meglio, in particolare per quanto riguarda la caratterizzazione di alcuni personaggi, primo fra tutti Mr. Darcy. Matthew MacFadyen è perfetto per l'estetica della parte descritta, ma pecca nella descrizione caratteriale del personaggio. Mr. Darcy per quanto timido e chiuso, non è così tanto impacciato nel libro, anzi spesso si mostra altezzoso. E personalmente non ho gradito la scena del tramonto dove i due amanti rivelano l'un l'altra i loro sentimenti: è eccessivamente sdolcinata e la visione dell'amore che li lega si esaurisce nell'ammissione di Elizabeth. La Austen dà un'immagine molto diversa, nella quale i due si innamorano per gradi, individuando l'intelligenza che li accomuna. Inoltre, mi sorprende che siano state concesse alcune mancanze, trattandosi di un film porposto ad un pubblico dei nostri tempi. Non credo che questa scusa regga, dato che la pellicola dovrebbe dipingere il ritratto di una società piuttosto lontana da noi. E' accettabile l'adattamento delle battute, per la comprensione della storia, ma le incongruenze col libro e con la società del tempo, secondo me, no. Quindi questo film per me è stato una parziale delusione, dato che ponevo come termini di paragone il romanzo e la versione di questo proposta dalla BBC, con un Colin Firth che si avvicina molto di più al "reale" Mr. Darcy.
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[+] re: incongruenze col libro e con l'epoca descritta
(di larossi)
[ - ] re: incongruenze col libro e con l'epoca descritta
[+] re: incongruenze col libro e con l'epoca descritta
(di larossi)
[ - ] re: incongruenze col libro e con l'epoca descritta
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