Fulvia Caprara
La Stampa
Prima che un film «un laboratorio personale». Un’occasione per riflettere sulla «violenza e sul disordine» che angosciavano l’autore, nella convinzione che «ciò che accade intorno a noi non è mai separato da quello che accade dentro di noi». Colpito al cuore dalla prima lettura dell’Odore del sangue, il romanzo scritto da Goffredo Parise nel 1979 e pubblicato vari anni dopo la sua morte, Mario Martone ha affrontato l’impresa di trasferire sul grande schermo un testo fatto «di scrittura limpida e cristallina, dove anche le cose più oscure sono dette con parole semplici e chiare». [...]
di Fulvia Caprara, articolo completo (4930 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 19 marzo 2004