Titolo originale Collateral.
Azione,
durata 119 min.
- USA 2004.
uscita venerdì 15ottobre 2004.
MYMONETROCollateral
valutazione media:
3,47
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Michael Mann riuscirebbe a rendere indimenticabile anche lo spot dei deodoranti per gabinetti. La forza visiva è sempre stata una delle caratteristiche fondamentali del suo cinema e anche in Collateral la utilizza per costruire imponenza.
Il film si sviluppa nell'arco di una notte a Los Angeles, durante la quale un mite tassista e un gelido serial killer intrecciano i loro destini.
Mann è ben consapevole delle potenzialità di questo racconto e le sfrutta utilizzando finemente il mestiere. Prima sottolineando la forza del caso, poi affondando le unghie nella storia fino a risucchiare lo spettatore dentro il taxi.
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Michael Mann riuscirebbe a rendere indimenticabile anche lo spot dei deodoranti per gabinetti. La forza visiva è sempre stata una delle caratteristiche fondamentali del suo cinema e anche in Collateral la utilizza per costruire imponenza.
Il film si sviluppa nell'arco di una notte a Los Angeles, durante la quale un mite tassista e un gelido serial killer intrecciano i loro destini.
Mann è ben consapevole delle potenzialità di questo racconto e le sfrutta utilizzando finemente il mestiere. Prima sottolineando la forza del caso, poi affondando le unghie nella storia fino a risucchiare lo spettatore dentro il taxi.
Il regista non rinuncia all'azione diretta, nemmeno tenta di creare una pellicola di stampo autoriale. Eppure questa opera rimane impressa grazie al lavoro che Mann fa con le immagini, con la gestione dei primi piani, con il modo di portare in evidenza uno dei protagonisti, lasciando l'altro sempre sullo sfondo. Il confronto è sempre aperto, lo spettatore lo sa e ne assapora ogni sfumatura.
Su tutto poi viene posata una colonna sonora ben integrata, scelta con un gusto tale da riuscire sempre ad esaltare le immagini presenti sullo schermo.
Il montaggio sopraffino consente una felicissima gestione dei tempi della pellicola. Sa salire e sa prendersi il tempo per riflettere, per mostrare i volti dei due protagonisti e lasciarci travolgere dalla potenza dell'insieme.
Persino Tom Cruise qua recita. Imbiancato e congelato dal suo personaggio, Tom riesce a non apparire un manichino, ma anzi, trasmette inquietudine e, nel giro di un attimo, scompare dentro al suo ruolo. Stessa cosa dicasi per Foxx, davvero convincente.
Beh, ma a questo punto, di difetti ne ha questo Collateral? No. O meglio, li avrà anche, ma secondo me rimane uno dei lavori più belli degli anni 2000. Mann è una garanzia.
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Collateral è senza alcuna ombra di dubbio uno dei migliori film firmati Michael Mann, nonchè un vero caposaldo del genere thriller/action on the road, che ha sicuramente influenzato altre pellicole, uscite successivamente, che ne imitano a tratti lo stile (vedi Drive e Run All Night giusto per citarne alcune). Scandito da un ritmo incalzante e serratissimo, ambientato esclusivamente nell'arco temporale di una notte in una Los Angeles violenta e disumana, questa pellicola si inserisce saldamente tra migliori opere che abbiamo mai visto sui nostri schermi negli ultimi anni.
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Collateral è senza alcuna ombra di dubbio uno dei migliori film firmati Michael Mann, nonchè un vero caposaldo del genere thriller/action on the road, che ha sicuramente influenzato altre pellicole, uscite successivamente, che ne imitano a tratti lo stile (vedi Drive e Run All Night giusto per citarne alcune). Scandito da un ritmo incalzante e serratissimo, ambientato esclusivamente nell'arco temporale di una notte in una Los Angeles violenta e disumana, questa pellicola si inserisce saldamente tra migliori opere che abbiamo mai visto sui nostri schermi negli ultimi anni. Sorretto da una sceneggiatura impeccabile e da recitazioni grandiose,di alto livello e verosimili, questa pellicola resta felicemente impressa nella mente, e nel cuore, degli spettatori. Tra gli altri pregi della pellicola, bisogna riconoscere il fortunato uso d'un preciso schema narrativo ciclico, dove ogni tassello si lega ad un altro nello svolgersi della trama, come se si stesse disegnando, appunto, un cerchio che si conclude alla fine del film. Avendo come sfondo una L.A. notturna e soffusa, atipica, che costruisce un'atmosfera perfetta; cupa ma vibrante, desertica ma anche selvaggia, seguiamo la storia di Max, tassista losangelino con un ambizioso sogno nel cassetto ma che per sbarcare il lunario resta attaccato alla sua professione. Max predilige le corse notturne, per stare lontano dal caotico e snervante caos urbano delle ore di punta diurne e per avere a che fare con clienti più tranquilli.
Ma quella notte non è come tutte le altre: tra i vari clienti della serata c'è una tenace procuratrice che deve prepararsi per un processo spinoso e difficile per il giorno seguente; ma caso vuole che dopo di lei, cliente di Max sia l'enigmatico Vincent (e più avanti si svelerà l'intreccio tra i personaggi). Uomo d'affari apparentemente perbene, offre a Max 700 dollari per farsi scortare in cinque diversi punti di Los Angeles per l'intera serata. Ben presto però Vincent si rivelerà essere un sicario con una kill list da eseguire e, prendendo in ostaggio Max e il suo taxi, lo porterà a coinvolgersi inevitabilmente con le sue azioni. Inseguito dalla polizia federale e in balia di un assassino freddo e spietato come Vincent, Max è costretto a fare i conti con il lato oscuro e violento dell'umanità, ma anche con la sua coscienza e le ripercussioni delle sue azioni, dovendo riflettere anche sulle proprie scelte passate (e future) prima di decidere definitivamente di dare una svolta alla situazione. Collateral risulta un prodotto riuscito e meritevole sotto tutti i punti di vista, sopratutto grazie all'efficienza della regia, robusta e solida, che riesce perfettamente a scavare nella psicologia dei suoi protagonisti donandogli spessore umano e verosimiglianza. Senza cedere in momenti o dialoghi troppo filosofici, che avrebbero deragliato il film in questione, ma senza nemmeno risparmiare battute azzecate e punti di riflessione, Mann cattura impeccabilmente l'essenza dei due poli opposti che sorregono la pellicola, ritratti nel caos di una city impersonale e abituata alla violenza che corrode i suoi milioni di abitanti; Indimenticabile, a tal proposito, la riflessione iniziale di Vincent sull'uomo che muore nella metropolitana senza che nessuno se ne accorge per giorni (un leit motif che si ripeterà alla fine, coinvolgendo proprio Vincent). Azeccatissima inoltre, la scelta di ambientare la storia in una Los Angeles notturna, decadente ma spietata, sorretta da una splendida fotografia con riprese a volte sfocate e a volte lucidissime della metropoli. Merito, indubbiamente, dell'ottimo uso degli effetti speciali adoperati per rendere ancora più vivida e credibile l'esperienza notturna per spettatori e protagonisti.
Supportato da eccellenti interpretazioni degli attori, su tutti spicca uno straordinario Tom Cruise che si rivela versatile e convincente anche nei panni di un serial killer freddo, cinico e distaccatoma anche sapiente e dal gusto raffinato (la scena del jazz è esplicativa), che non esita confrontarsi e dilungarsi su riflessioni filosofiche e introspettive. Bravissimo anche Jamie Foxx nei panni dello sfortunato tassista che si vede coinvolto, suo malgrado, in una serie di delitti, salvo poi capovolgere i ruoli di vittima vs carnefice e prendere in mano le redini della situazione. Ottimi anche la Smith, Bardem (ruolo piccolo ma rilevante) e Ruffalo, quest'ultimo veramente calatissimo nel suo ruolo di detective, audace e determinato ad andare a fondo. Imbellito da una variopinta e incisiva soundtrack, inclusa la splendida Shadow on The Sun dei Audioslave, Collateral è un esperienza visiva pienamente coinvolgente, adrenalinica e indelebile. Un film che non invecchia e non smetti mai di rivedere con vero piacere; prodotto finissimo e accurato anche negli aspetti tecnici, che difficilmente deluderà le aspettative anche dei più esigenti. Un autentico cult. [-]
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Michael Mann è uno dei miei registi preferiti in assoluto se non il mio preferito insieme a Quentin Tarantino e Stanley Kubrick, e qui si riconferma essere uno tra i registi di action thriller più in gamba di tutti insieme a Paul Greengrass e pochi altri. Lo stile sporco e movimentato della regia di Mann si fondono con un digitale molto autoriale che offre una Los Angeles selvatica,che non dorme mai e soprattutto pericolosa,una vera e propria giungla urbana pronta a mangiarti,a risputarti tutto intero e a rimangiarti di nuovo. Protagonisti della vicenda sono Jamie Foxx nei panni di Max,un tassista pieno di sogni e ambizioni che non ha il coraggio di raggiungere,un uomo che vive con un vuoto dovuto alla consapevolezza di essere incapace di realizzarsi,"deve essere tutto perfetto" si ripete Max ma questa frase non è altro che uno scudo che l'uomo utilizza per nascondere agli occhi degli altri e probabilmente anche di sè stesso la sua impotenza,un favoloso Tom Cruise in piena forma interpreta Vincent,un killer professionista,un personaggio peculiare,vestito completamente di grigio,con capelli,barba e sopracciglia grigi anch'essi e un'abilità nell'uccidere rara,uno dei villain più belli e meglio costruiti della storia del cinema,una merda incapace di provare sentimenti umani,un paraculo sociopatico come lo definisce Max,che non si vuole prendere la responsabilità delle sue azioni e che,cosa più importante,non ha alcun rispetto per la condizione umana,egli uccide senza provare rimorso,convinto dell'insignificanza dell'essere umano "migliaia di galassie,stelle e pianeti,nel mezzo un puntino invisibile,sono gli uomini persi per sempre,chi se ne accorge?" sono queste le parole di Vincent che con una visione della vita e della morte tutte sue trascinerà il povero Max in una vera e propria lotta per la sopravvivenza nella giungla urbana di Los Angeles.
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Michael Mann è uno dei miei registi preferiti in assoluto se non il mio preferito insieme a Quentin Tarantino e Stanley Kubrick, e qui si riconferma essere uno tra i registi di action thriller più in gamba di tutti insieme a Paul Greengrass e pochi altri. Lo stile sporco e movimentato della regia di Mann si fondono con un digitale molto autoriale che offre una Los Angeles selvatica,che non dorme mai e soprattutto pericolosa,una vera e propria giungla urbana pronta a mangiarti,a risputarti tutto intero e a rimangiarti di nuovo. Protagonisti della vicenda sono Jamie Foxx nei panni di Max,un tassista pieno di sogni e ambizioni che non ha il coraggio di raggiungere,un uomo che vive con un vuoto dovuto alla consapevolezza di essere incapace di realizzarsi,"deve essere tutto perfetto" si ripete Max ma questa frase non è altro che uno scudo che l'uomo utilizza per nascondere agli occhi degli altri e probabilmente anche di sè stesso la sua impotenza,un favoloso Tom Cruise in piena forma interpreta Vincent,un killer professionista,un personaggio peculiare,vestito completamente di grigio,con capelli,barba e sopracciglia grigi anch'essi e un'abilità nell'uccidere rara,uno dei villain più belli e meglio costruiti della storia del cinema,una merda incapace di provare sentimenti umani,un paraculo sociopatico come lo definisce Max,che non si vuole prendere la responsabilità delle sue azioni e che,cosa più importante,non ha alcun rispetto per la condizione umana,egli uccide senza provare rimorso,convinto dell'insignificanza dell'essere umano "migliaia di galassie,stelle e pianeti,nel mezzo un puntino invisibile,sono gli uomini persi per sempre,chi se ne accorge?" sono queste le parole di Vincent che con una visione della vita e della morte tutte sue trascinerà il povero Max in una vera e propria lotta per la sopravvivenza nella giungla urbana di Los Angeles. La fotografia è spaziale e non fa altro che aumentare la sensazione di smarrimento che lo spettatore prova per tutta la pellicola,Collateral inoltre porta sullo schermo alcune delle scene d'azione più belle degli ultimi anni,come la sparatoria nella discoteca che ha fatto scuole e continuerà sempre a farla (coff coff John Wick coff coff).
Un film che porta a riflettere sulla propria esistenza,con una valenza quasi anti biblica e completamente laica del mondo che viene visto da Mann come un qualcosa di casuale,di superfluo,abitato da creature in costante lotta per la sopravvivenza,vige la legge del più forte e chi non lo è abbastanza finisce mangiato,una pellicola di una cattiveria rara volta a evidenziare l'indifferenza dell'essere umano verso i suoi simili,a Los Angeles puoi essere ucciso davanti a centinaia di persone che continueranno a camminare per la loro strada a testa bassa,un mondo visto quasi come una landa desolata,una certa visione post apocalittica di Carpenteriana memoria.
Michael Mann non fa sconti a nessuno,ci muoiono tutti male e sul momento senza avere il loro momento di gloria ed è interessante vedere come il cerchio si chiude in maniera sì già vista,sì un po banalotta ma Tom Cruise con una frase riesce a risollevare anche questa piccola sbavatura.
Tecnicamente ci tengo a precisare che questo film va oltre al capolavoro è un qualcosa anche di innovativo se vogliamo,anche se Mann scavalca il campo più volte riesce a dare un senso a queste trasgressioni valorizzando i personaggi e l'ambientazione notturna fantastica.
In sintesi bella regia interpretazioni magistrali,una fotografia gelida e un commento sonoro a dir poco epico si uniscono ad una sceneggiatura che nonostante le cadute di tono rimane a dir poco spettacolare,tutti questi elementi vanno a formare un film epocale,un thriller da antologia che tutti dovremmo guardare per imparare qual'è il vero cinema. voto 9.5/10 [-]
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Collateral, non c'è che dire, è il CAPOLAVORO di Michael Mann, molto più di Heat o di altri celebri film, e il film che lo ritrasporta nell'Olimpo dei grandi registi contemporanei, che grazie al suo stile registico, alla sua maestria, alla sceneggiature quasi sempre curate e rifinite, è indubbiamente uno dei maestri del genere, e questo suo film è uno dei migliori thriller d'azione che si siano mai visti al cinema. Una suspense continua e una tensione palapabile lo accompagnano durante tutta la sua durata, con di sottofondo l'atmosfera quasi fuori dal tempo delle strade notturne (indimenticabile la scena in cui il taxi si ferma per lasciar attraversare una coppia di coyote) e con le innumerevoli divagazioni di Vincent, il "killer filosofo", che giustifica ogni sua azione agli occhi dello sfortunato Max.
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Collateral, non c'è che dire, è il CAPOLAVORO di Michael Mann, molto più di Heat o di altri celebri film, e il film che lo ritrasporta nell'Olimpo dei grandi registi contemporanei, che grazie al suo stile registico, alla sua maestria, alla sceneggiature quasi sempre curate e rifinite, è indubbiamente uno dei maestri del genere, e questo suo film è uno dei migliori thriller d'azione che si siano mai visti al cinema. Una suspense continua e una tensione palapabile lo accompagnano durante tutta la sua durata, con di sottofondo l'atmosfera quasi fuori dal tempo delle strade notturne (indimenticabile la scena in cui il taxi si ferma per lasciar attraversare una coppia di coyote) e con le innumerevoli divagazioni di Vincent, il "killer filosofo", che giustifica ogni sua azione agli occhi dello sfortunato Max. Fin dall'inizio, o quantomeno da quando sale Vincent sul taxi, si viene trasportati in questa incredibile atmosfera dalla cinepresa di Mann, che sceglie sapientemente i primi piani e i campi lunghi, che quasi fa interagire lo spettatore con quello che avviene sullo schermo, quasi ne facesse parte, con a completare il tutto un'ottima colonna sonora. Insomma, un film che nel suo genere ha ben pochi concorrenti, che non ha neanche tanti difetti e che suggerisce una visione del mondo molto più cupa e pessimistica di quella di Heat. Nonostante possa in superficie apparire lineare, in secondo piano nasconde non pochi spunti di riflessione, che talvolta vengono esplicitati da Vincent e talvolta no, un film in cui nulla è fuori posto e il cui tempo del racconto (ovvero una nottata) permette di compattare al massimo la narrazione, non lasciando niente al caso e appasionando lo spettatore fino all'imprevedbile, quieto finale. Un grandissimo film d'azione che non ha niente da invidiare ai moltissimi altri suoi simili, che ha qualcosa di diverso, qualcosa in più, che rimane nella memoria anche molto tempo dopo la visione, quello che più si avvicina (fra quelli di Mann) alla perfezione. Anche sugli attori niente da dire, Cruise è perfetto nel ruolo, come anche Foxx e la Smith, tutti diretti abilmente dal regista. Grande successo sia di pubblico che di critica, com'è giusto che sia. Assolutamente consigliata anche la visione in lingua originale: potrebbe addirittura stupirvi.
Millions of galaxies of hundreds of millions of stars and a speck on one in a blink. That's us, lost in space. The cop, you, me... Who notices? Milioni di galassie di centinaia di milioni di stelle e un puntino su di una di queste. Siamo noi, persi nello spazio. Lo sbirro, tu, io... Chi se ne accorge?
A guy gets on the MTA here in L.A and dies. Think anybody will notice? Un uomo sale sulla metropolitana qui a Los Angeles e muore. Pensi che se ne accorgerà qualcuno? [-]
[+] lascia un commento a laurence316 »[ - ] lascia un commento a laurence316 »
Michael Mann ci regala un'autentica prova d'autore, raccontandoci da par suo una tranquilla notte di un tassista a Los Angeles. Max (bravissimo Jamie Foxx) è un uomo metodico, con un taxi pulitissimo e la mamma apprensiva in lungodegenza; ha un sogno nel cassetto, quello di noleggiare limousine di da sogno a facoltosi clienti. Ma il suo sogno stenta a realizzarsi e sono ormai 12 anni che fa "temporaneamente" quel lavoro precario e sfruttato. Ma quella notte è destinata a cambiare definitivamente la sua vita, il suo carattere e a farlo diventare improvvisamente adulto. Complice un procuratore donna ed uno spietato killer, fatalmente implicati nello stesso processo a carico di un boss della mala, Felix - Xavier Bardem, la prima come pubblica accusa, il secondo (Vincent - un ottimo Tom Cruise) per eliminare in rapida successione i testimoni chiave.
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Michael Mann ci regala un'autentica prova d'autore, raccontandoci da par suo una tranquilla notte di un tassista a Los Angeles. Max (bravissimo Jamie Foxx) è un uomo metodico, con un taxi pulitissimo e la mamma apprensiva in lungodegenza; ha un sogno nel cassetto, quello di noleggiare limousine di da sogno a facoltosi clienti. Ma il suo sogno stenta a realizzarsi e sono ormai 12 anni che fa "temporaneamente" quel lavoro precario e sfruttato. Ma quella notte è destinata a cambiare definitivamente la sua vita, il suo carattere e a farlo diventare improvvisamente adulto. Complice un procuratore donna ed uno spietato killer, fatalmente implicati nello stesso processo a carico di un boss della mala, Felix - Xavier Bardem, la prima come pubblica accusa, il secondo (Vincent - un ottimo Tom Cruise) per eliminare in rapida successione i testimoni chiave. Assoldato il restio Max per la notte, Vincent inizia la.sua.folle corsa contro il tempo; ben presto Max capisce che da quella via non c'è ritorno, e Vincent è determinatissimo, tanto morirebbe comunque se non lo facesse, a portare a termine la cosa. 5 persone in una notte, in una los angeles illuminata da luci soffuse, da primissimi piani, da un susseguirsi di parole e frasi non dette che lasciano il segno, nei protagonisti e ineffabilmente anche negli spettatori. Michael Mann è un maestro in questo, scava profondamente nei personaggi, rendendo credibili e godibili storie e personaggi ai confini della realtà.
Bello, bellissimo film, che manca di un pelo la.votazione massima per un finale un pò scontato e stucchevole, anche se in fondo ci sta. Ottimi gli attori. Voto 8/9
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[+] lascia un commento a kondor17 »[ - ] lascia un commento a kondor17 »
Quindi c'e' stato un tempo in cui tom crusi recitava?infatti insieme a magnolia decisamente uno dei ruoli piu' significativi per lui,questa volta non impegnato a collezionare grossi quantitativi di soldi per sovvenzionare scientology.
D'altronde michael mann e' un grande regista,ed anche se i suoi sono film d'azione l'aria che si respira e' veramnete di cinema di alta classe.
La storia e' molto semplice:nello stesso giorno in un taxi salgono,in momenti diversi l'avvocato incaricato dell'accusa in un grande processo e il killer,cruise, assoldato per eliminare tutti i testimoni e l'avvocato stesso.
Il tutto si svolge di notte a los angeles,rendendo la citta' uno dei protagonisti del film,ma una los angeles fatta di grattacieli,in verita' molto pochi,e freeway e una fotografia bellissima.
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Quindi c'e' stato un tempo in cui tom crusi recitava?infatti insieme a magnolia decisamente uno dei ruoli piu' significativi per lui,questa volta non impegnato a collezionare grossi quantitativi di soldi per sovvenzionare scientology.
D'altronde michael mann e' un grande regista,ed anche se i suoi sono film d'azione l'aria che si respira e' veramnete di cinema di alta classe.
La storia e' molto semplice:nello stesso giorno in un taxi salgono,in momenti diversi l'avvocato incaricato dell'accusa in un grande processo e il killer,cruise, assoldato per eliminare tutti i testimoni e l'avvocato stesso.
Il tutto si svolge di notte a los angeles,rendendo la citta' uno dei protagonisti del film,ma una los angeles fatta di grattacieli,in verita' molto pochi,e freeway e una fotografia bellissima.
Molto belli anche i dialoghi tra il guidatore di taxi,jaimie fox e lo stesso cruise,che loro malgrado sono costretti a relazionarsi e a confrontarsi,il tutto con riprese strettissime sui loro volti,consempre in lontananaza la citta' sfocata.
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[+] lascia un commento a iankenobi »[ - ] lascia un commento a iankenobi »
.il regista Michael Mann fa ancora una volta centro,con un action/ trhiller, andrenalinico,assordante e con ritmo frenetico una miscela esplosiva con un pizzico di filosofia zen,il dialogo tra i protagonisti è bello e gogliardico un po' tarantiniano e dal forte impatto visivo nella citta' degli angeli tra omicidi ,inseguimenti mozzafiato, scene di lotta e viicoli pericolosi e scene da antologia,c'è lo scontro tra due mondi il bene contro il male,da una parte il tassista notturno nero deluso dalla vita semicoscente dei suoi fallimenti e dei sogni infranti( un bravisimo Jamie Foxx) e dall'altra il sicario ,freddo e glaciale , brizzolato e dal bell'aspettto garbato e solitario quasi immortale spietato e un po' filosofo( uno strepitoso tom cruise) scena finale"con messaggio" anche essa d'antologia è che l'indifferenza popola questo mondo.
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.il regista Michael Mann fa ancora una volta centro,con un action/ trhiller, andrenalinico,assordante e con ritmo frenetico una miscela esplosiva con un pizzico di filosofia zen,il dialogo tra i protagonisti è bello e gogliardico un po' tarantiniano e dal forte impatto visivo nella citta' degli angeli tra omicidi ,inseguimenti mozzafiato, scene di lotta e viicoli pericolosi e scene da antologia,c'è lo scontro tra due mondi il bene contro il male,da una parte il tassista notturno nero deluso dalla vita semicoscente dei suoi fallimenti e dei sogni infranti( un bravisimo Jamie Foxx) e dall'altra il sicario ,freddo e glaciale , brizzolato e dal bell'aspettto garbato e solitario quasi immortale spietato e un po' filosofo( uno strepitoso tom cruise) scena finale"con messaggio" anche essa d'antologia è che l'indifferenza popola questo mondo.[-]
[+] lascia un commento a ibracadabra 8 »[ - ] lascia un commento a ibracadabra 8 »
WAO! Dall'inizio alla fine un avvolgente thriller. Favolosi i due attori principali come del resto tutto il cast. Trama stupenda, fotografia curata, sceneggiatura e colpi di scena ottimi. Un capolavoro, un diavolo di capolavoro.
WAO.
[+] capolavoro (di joeilcondor)[ - ] capolavoro
[+] lascia un commento a zenos »[ - ] lascia un commento a zenos »
Un mite tassista di Los Angeles (Jamie Foxx) viene preso in ostaggio da Vincent (Tom Cruise), un killer professionista che si serve del taxi per portare a termine cinque omicidi in una sola notte.
Quando il termine “thriller“ viene accostato a quello di Michael Mann, sappiamo di essere in buone mani. Scordatevi serial killer funambolici, macchine che esplodono e battutine del cazzo tra poliziotti sagaci: qui si fa sul serio. Le sparatorie ci sono, ma quelle più elettrizzanti fanno uso di proiettili verbali anziché di piombo, e un taxi non è un semplice veicolo da far saltare in aria ma un microcosmo in cui a scontrarsi sono le personalità dei protagonisti.
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Un mite tassista di Los Angeles (Jamie Foxx) viene preso in ostaggio da Vincent (Tom Cruise), un killer professionista che si serve del taxi per portare a termine cinque omicidi in una sola notte.
Quando il termine “thriller“ viene accostato a quello di Michael Mann, sappiamo di essere in buone mani. Scordatevi serial killer funambolici, macchine che esplodono e battutine del cazzo tra poliziotti sagaci: qui si fa sul serio. Le sparatorie ci sono, ma quelle più elettrizzanti fanno uso di proiettili verbali anziché di piombo, e un taxi non è un semplice veicolo da far saltare in aria ma un microcosmo in cui a scontrarsi sono le personalità dei protagonisti.
'Collateral' è l'ultimo esempio di come il cinema per adulti capaci di intendere e volere non sia morto ma, anzi, goda di ottima salute: un film diretto in maniera magistrale, interpretato con bravura e dotato di una sceneggiatura avvincente ed approfondita.
La parte finale - soprattutto alla luce di quanto visto fino a quel punto - scade un po' nel convenzionale, affidandosi forse ad una miracolosa casualità di troppo, ma credo sia innegabile che per tre quarti di film ci si trovi di fronte ad un'opera magnifica capace di unire arte e tecnica in un'unica, entusiasmante entità.
Tom Cruise riesce finalmente a fornire una prova d'attore convincente sotto ogni punto di vista, priva dei soliti tic e questa volta, davvero, senza sbavature. Il suo killer spietato è un classico cattivo alla Michael Mann, un alter-ego dark in cui il protagonista riconosce la sua metà oscura e con la cui umanità è costretto a fare i conti, un Darth Vader senza casco che non conosce il significato della parola “monodimensionale“. Probabilmente il miglior ruolo di Cruise accanto al guru di 'Magnolia'.
Jamie Foxx ha dimostrato di avere insospettate capacità di sfumatura e si è rivelato la scelta giusta per un personaggio chiamato a fronteggiare una superstar, sullo schermo come nella vita reale. Una parte non facile, la sua, a cui si chiedeva di apparire come una persona ordinaria, di buon cuore e un tantino squallida ma capace - allo stesso tempo - di sopravvivere al gioco al massacro che si instaura tra i due protagonisti, in cui ognuno scava senza troppe remore nell'animo dell'altro.
Un plauso incondizionato anche alla meravigliosa fotografia del film che si è servita in gran parte di attrezzature digitali, una scelta fatta a ragion veduta che riesce a rendere la città e le sue strade molto più realistiche di quanto non avrebbe potuto fare la pellicola: i due formati conferiscono alle immagini riprese un aspetto diverso, e Dion Beebe e Paul Cameron hanno saputo giocare con le abitudini del pubblico riprendendo la città con un tipico look da home-movie (luci dirette bruciate, zone oscure in preda ad una forte sgranatura, la suddivisione in linee di scansione) ed altri ambienti, invece, con la mobilità e la definizione proprie di una pellicola 35mm; una differenza che verrà percepita da tutti anche se soltanto a livello subliminale.
La regia di Michael Mann è semplicemente di un altro mondo, non c'è storia. Tutta un'altra pasta. Ogni fotogramma trasuda stile, ogni inquadratura è una foto da esporre in una galleria d'arte; quando alla base c'è un talento ed un'ispirazione di questa portata non c'è esperienza che tenga, né tantomeno la mera padronanza tecnica potrebbe mai eguagliare anche soltanto un decimo della bravura di questo regista.
Unita ad un montaggio perfetto e ad una direzione della fotografia strepitosa, la conduzione di Mann fa sì che il coinvolgimento scaturisca da tutto quello che appare sullo schermo, nulla escluso: personaggi, dialoghi, sguardi, suggestioni, panorami, oggetti; un'emozione continua capace di dispensare con la stessa efficacia adrenalina e malinconia, ed in grado di sottolineare al meglio la validità della sceneggiatura.
E poi ci sono tutti i marchi di fabbrica di Mann: gli aerei e gli aereoporti, l'amore per Los Angeles, gli ambienti spogli, le musiche in perfetta armonia con le immagini, una sparatoria da manuale del cinema.
La coda finale fa perdere un po' di tono al film, è vero, ma lasciare che trascurabili difetti possano influire sull'insieme sarebbe come indicare la piccola incrinatura di un bellissimo diamante, e gli appassionati non faticheranno a ritrovarsi dalle parti di 'Heat' e 'Manhunter', luoghi di un cinema di cui si sente un assoluto bisogno e che è possibile trovare grazie a quello che può essere considerato - a tutti gli effetti - come un grande, imperdibile film d'Autore.
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Los Angeles. Max è un tassista del turno di notte, ma aspira ad avere una compagnia di Limousine. Una sera, dopo aver accompagnato una bella donna in ufficio, sale sul taxi un uomo distinto dai capelli grigi, Vincent. Si scoprirà che Vincent è un killer e userà Max (non proprio di sua volontà) sarà incaricato di accompagnarlo ad uccidere le vittime. La premessa è interessante, Mann è un regista esperto (molto capace nel girare scene di grande tensione), gli attori sono bravi, una Los Angeles illuminata dalle luci dei lampioni e dalle insegne al neon dei locali sono tutti elementi che riescono a far diventare questo film davvero intenso e gradevole.
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Los Angeles. Max è un tassista del turno di notte, ma aspira ad avere una compagnia di Limousine. Una sera, dopo aver accompagnato una bella donna in ufficio, sale sul taxi un uomo distinto dai capelli grigi, Vincent. Si scoprirà che Vincent è un killer e userà Max (non proprio di sua volontà) sarà incaricato di accompagnarlo ad uccidere le vittime. La premessa è interessante, Mann è un regista esperto (molto capace nel girare scene di grande tensione), gli attori sono bravi, una Los Angeles illuminata dalle luci dei lampioni e dalle insegne al neon dei locali sono tutti elementi che riescono a far diventare questo film davvero intenso e gradevole.
Molto interessante la personalità dei due protagonisti, sono l'antitesi l'uno dell'altro (anche fisicamente), uno sognatore, a volte impacciato e timido, l'altro estremamente concreto e diretto. I due spesso si confronteranno durante i diversi dialoghi del film, sempre brillanti e mai sotto tono.
Il messaggio che traspare dal film è chiaro: non esiste casualità, ma c'è una entità superiore, si può chiamare destino, karma, predestinazione non fa differenza, è questa che muove i personaggi e li fa incrociare e scontrare.
Un ottimo film, sicuramente da vedere, intrigante, girato davvero davvero bene, e poi... Tom Cruise fa il cattivo!
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