forackone
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venerdì 22 giugno 2012
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se il cliente è un assassino
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Un taxista notturno di Los Angeles carica una sera sul proprio taxi un cliente che gli propone di accompagnarlo per 5 tappe per concludere contratti di affari. Presto però il cliente si rivelerà essere un assassino a caccia di 5 precise vittime, e sequestrerà il povero taxista, costringendolo ad una drammatica notte di omicidi, inseguimenti, fughe e sparatorie. Film capolavoro, ben fatto, con personaggi psicologicamente molto consistenti. Da vedere
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brucemyhero
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giovedì 7 giugno 2012
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collateral
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Se la volta precedente ho dato 4 stelle, questa ne lascio 5 e c'è un perchè. Semplicemente, più passa il tempo e più l'universo intorno a noi, la dimensione umana intendo, somiglia alle parole di Vincent: "milioni di galassie la fuori, e noi perduti qui per sempre..". I dialoghi tra Max e il killer-filosofo, sono semplicemente illuminanti, pieni di lucida sapienza sull'alienazione che oggi serpeggia tra noi. "Ma.. almeno lo conoscevi quello che hai ammazzato?" chiede Max; "..no, ma di certo era un poco di buono.., che ne sò un trafficante o qualcuno con l'aria da..". Collateral è 'IL' film di Michael Mann!.
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Se la volta precedente ho dato 4 stelle, questa ne lascio 5 e c'è un perchè. Semplicemente, più passa il tempo e più l'universo intorno a noi, la dimensione umana intendo, somiglia alle parole di Vincent: "milioni di galassie la fuori, e noi perduti qui per sempre..". I dialoghi tra Max e il killer-filosofo, sono semplicemente illuminanti, pieni di lucida sapienza sull'alienazione che oggi serpeggia tra noi. "Ma.. almeno lo conoscevi quello che hai ammazzato?" chiede Max; "..no, ma di certo era un poco di buono.., che ne sò un trafficante o qualcuno con l'aria da..". Collateral è 'IL' film di Michael Mann!. La notte cala sull'immensa Los Angeles e Vincent deve 'terminare' 5 persone. Casualmente ma non tanto perchè fa retromarcia volontariamente, sul taxi di Max sale a bordo una bellissima donna-avvocato che parteciperà al processo che si terrà tra poche ore, il giorno seguente. E Vincent è stato ingaggiato dai narco trafficanti, proprio per 'occuparsi' dei quattro testimoni d'accusa, più l'avvocato che rivestirà in tribunale questo ruolo, LEI. Crash, i primo morto ammazzato piomba come un masso sul taxi dal secondo piano.. attimi. Il terrore, lo sgomento di Max, poi Vincent: "sì, è morto" - "..ma.... allora.. lo hai ucciso tu!?". Tom Cruise forse nella sua migliore interpretazione, è una macchina spietata, glaciale, eppure non lo si riesce ad odiare, anzi, quasi lo si ammira e comprende. C'è il vuoto dentro di lui, un vuoto colmo. Grande cast. Mark Buffalo è l'investigatore che meglio di tutti comprende il dipanarsi dei fatti, ma gli costerà la vita. Impressionante la forma atletica di Cruise, ne resto sempre colpito. Forse il più veloce centometrista hollywoodiano. Maneggia la pistola come se la usasse da una vita, ciò salta agli occhi. Ed è così che dev'essere, perchè se la mazza da baseball dev'essere come l'estensione del braccio per u giocatore, un'arma, dev'essere per uno che deve saper sparare, parte di se. E Cruise impressiona. Si dice che per abituarsi alla pistola si sia allenato 6 mesi!, e il risultato si vede!. Uno ad uno tutti cadono sotto i suoi colpi, che le cose vadano per il verso giusto o no, riesce a portare sempre a termine ciò per cui è stato pagato. "Dimmi qualcosa di quelli di Cartaèna.." - "conosci...ti ahnno mandato loro?". "Amico, se esco vivo da qui me ne andrò così lontano che sarà come se fossi morto". Ma Miles Davis non è dalla sua parte. Ad un certo punto Max, istinto di sopravvivenza?, inizia ad assomigliare all'uomo che disgraziatamente lo ha noleggiato per una notte. Quella che segnerà la vita e che porterà Max ad aprire gli occhi: "..un lavoro momentaneo..?. Guardati, finirai davanti al televisore, vecchio con in mano un pacco di..". La verità fa male e nessuno meglio di Max sa guardarla in volto: ' un uomo sale sulla metropolitana, muore. Si accorgono di lui solo il mattino seguente..". Come da commento sulla custodia del dvd, MAGNIFICO!.
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oilitta
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sabato 2 giugno 2012
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si, ma con qualche perplessità
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Quando in certi momenti del film Mann si allontana dagli stilemi dell'action film americano, l'opera ne risente.
Improbabile Tom Cruise.
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brando fioravanti
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venerdì 30 marzo 2012
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intrigante
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Un killer proffessionista ingagggia un tassista per svolgere il proprio lavoro. Si sa che la vera cattiveria sta nell'indifferenza, ma il cattivo questa volta sviluppa una vera e propria filosofia a riguardo. Siamo un puntino nell'universo, muoiono continuamente persone, ma quasi nessuno sbatte ciglio, perchè non dovrei uccidere persone che neanche conosco. Quello che doveva essere un comune tassista troverà il coraggio di obbiettare dando vita a discorsi intensi e sicuramente rari in film d'azione. Il killer rispamia il suo autista quando aveva in programma di ucciderlo e simulare un suicidio. Ma alla fine sarà lui a ucciderlo accortesi dell'identità dell'ultima persona da eliminare.
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Un killer proffessionista ingagggia un tassista per svolgere il proprio lavoro. Si sa che la vera cattiveria sta nell'indifferenza, ma il cattivo questa volta sviluppa una vera e propria filosofia a riguardo. Siamo un puntino nell'universo, muoiono continuamente persone, ma quasi nessuno sbatte ciglio, perchè non dovrei uccidere persone che neanche conosco. Quello che doveva essere un comune tassista troverà il coraggio di obbiettare dando vita a discorsi intensi e sicuramente rari in film d'azione. Il killer rispamia il suo autista quando aveva in programma di ucciderlo e simulare un suicidio. Ma alla fine sarà lui a ucciderlo accortesi dell'identità dell'ultima persona da eliminare. Prima di morire ricorda che anche la sua morte sarà vista con indifferenza. Cruise bravissimo nel dosare la propria cattiveria e convincente nei discorsi.
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filippo catani
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martedì 6 marzo 2012
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la buia notte di los angeles
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Los Angeles. Un tassista cerca di mettere da parte i soldi per poter mettere in piedi una agenzia di trasporto in limousine. Nel frattempo da 12 anni ha a che fare con ogni sorta di passeggero ma mai si sarebbe immaginato che una notte avrebbe caricato sul suo taxi un killer a pagamento che lo costringe a girare la città per eliminare i suoi bersagli.
Un ottimo film d'azione supportato da un bel duo composto da Jamie Fox il tassista e Tom Cruise nei panni del killer cinico e spietato. Elegantissimo nel suo completo grigio il killer cercherà di tenere fede alla sua missione spiegando al malcapitato tassista la sua cinica visione del mondo all'insegna di una illogica insensatezza.
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Los Angeles. Un tassista cerca di mettere da parte i soldi per poter mettere in piedi una agenzia di trasporto in limousine. Nel frattempo da 12 anni ha a che fare con ogni sorta di passeggero ma mai si sarebbe immaginato che una notte avrebbe caricato sul suo taxi un killer a pagamento che lo costringe a girare la città per eliminare i suoi bersagli.
Un ottimo film d'azione supportato da un bel duo composto da Jamie Fox il tassista e Tom Cruise nei panni del killer cinico e spietato. Elegantissimo nel suo completo grigio il killer cercherà di tenere fede alla sua missione spiegando al malcapitato tassista la sua cinica visione del mondo all'insegna di una illogica insensatezza. D'altro canto il tassista cercherà in tutti i modi di mettergli i bastoni tra le ruote girando di notte in una Los Angeles cupa come i personaggi che popolano questo film. Una città ben lontana da quella mitica e patinata degli attori di Hollywood dove la gente fatica a scambiare due parole tra di loro e non esita a cercare di derubare il povero tassista incatenato al volante alla ricerca di aiuto. Tutto questo sembrerebbe dare ragione al terribile killer se non fosse per la determinazione del tassista animato anche dall'incontro con una ragazza avvenuto subito prima di caricare l'uomo in grigio. Un action movie ben fatto che, come ogni film del genere che si rispetti, non risparmia sparatorie e inseguimenti.
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mister_wnb
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venerdì 16 dicembre 2011
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la perfezione formale
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il film tecnicamente più completo e strabiliante del cinema contemporaneo.
Si uniscono il cinema su pellicola digitale con una duplice direzione della fotografia che fa da collante tra i vari periodi che la ripresa ha vissuto.
montaggio frenetico e perfetto per tempi della scena e ritmo.
Per la regia basta il nome,si sa che Mann è il miglior regista di film d'azione e che difficilmente potrà essere superato o solamente eguagliato.
P.S. i 50 secondi in cui vi è la scena del coyote sono da antologia e da proiettare e ri-proiettare nelle scuole di cinema
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ultimoboyscout
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lunedì 17 ottobre 2011
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una notte per uccidere.
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Il dal tramonto all'alba di Michael mann va che è un piacere. Cruise è il killer Vincent e ha tutta una notte per uccidere alcuni testimoni. Costringe il tassista Max, interpretato da Foxx, a fargli da autista. Prima abbozza e subisce, poi reagisce e la ribellione diventarà vera quando scoprirà l'identità dell'ultima vittima. Non certo il miglior film del regista, il quale non riesce a far fare alla pellicola il definitivo salto di qualità, rimanendo nei canoni del film di genere, un thriller d'azione, un noir notturno che metet di fronte due personaggi in maniera quasi filosofica, una metafora dell'America in cui il piccolo tassista metodico, ordinato, preciso, che sogna i Caraibi, messo a contatto col killer imparerà as imporsi,improvvisare e combattere.
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Il dal tramonto all'alba di Michael mann va che è un piacere. Cruise è il killer Vincent e ha tutta una notte per uccidere alcuni testimoni. Costringe il tassista Max, interpretato da Foxx, a fargli da autista. Prima abbozza e subisce, poi reagisce e la ribellione diventarà vera quando scoprirà l'identità dell'ultima vittima. Non certo il miglior film del regista, il quale non riesce a far fare alla pellicola il definitivo salto di qualità, rimanendo nei canoni del film di genere, un thriller d'azione, un noir notturno che metet di fronte due personaggi in maniera quasi filosofica, una metafora dell'America in cui il piccolo tassista metodico, ordinato, preciso, che sogna i Caraibi, messo a contatto col killer imparerà as imporsi,improvvisare e combattere. Il finale, probabilmente troppo convenzionale non permette al film di passare da grande film a capolavoro. Girato in digitale ad alta definizione e con una fotografia superba per permettere alle riprese (tutte notturne) di offrire il massimo in termini di colore, luci e brillantezza: un vero marchio di fabbrica per Mann, in questo non prende lezioni veramente da nessuno. La Los Angeles in cui si muovono i protagonisti è descritta dall'alto ma raccontata e vissuta dalle viscere, il film è un blocco unico e lineare, funzionale alla necessaria violenza che genera e allo svolgimento della storia. Magnifici Foxx e Cruise, che ingrigito, dimostra di saper fare anche il cattivo. La scena del coyote che attraversa la strada vicino al taxi è qualcosa di eccezionale, Mann ha fatto di nuovo centro.
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albydrummer
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mercoledì 14 settembre 2011
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stupendo!!!
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...Bellissimo film...bellissima trama,interpretazione...e intrigante l'atmosfera notturna.....capolavoro.
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davide_chiappetta
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giovedì 8 settembre 2011
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romantico adrenalinico e notturno, ma non convince
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Mann è uno dei pochi registi al mondo che sa ancora dove mettere la cinepresa, parafrasando Mereghetti nel descrivere Kitano regista, ma andando subito al dunque spiego il perchè questo film non mi abbia ha convinto tanto, aggiungendo tra l'altro che qui Mann infila tra una sequenza e un altra qualche citazione presa da qualche suo film passato, e sembra dover far notare a tutti che è un genio. Prima di tutto tessiamo le lodi per aver cambiato varie volte marcia, ma fortunatamente senza cambiare registro, nel corso della storia, e questo per non annoiare lo spettatore; lo elogiamo anche per il modo perfetto di usare le musiche fuse con l'azione che formano una sinfonia visionaria, ma siamo leggermente sotto una spanna nelle scene d'azione del suo bellissimo film Strade Violente, uno dei film piu riusciti di Mann, insieme a Nemico Pubblico, ma anche uno dei piu sconosciuti ai più; diciamo che la struttura narrativa in alcuni punti pare forzata, tutto accade quel giorno e quella notte, l'autista che si innamora di una sua cliente, la stessa che è il bersaglio del killer altro suo cliente, lo sbirro interpretato da un sempre grande Ruffalo che si incrociano con i due protagonisti dentro un ascensore, però c'è da ammettere che la morte secca e improvvisa dello stesso sbirro è stata una buonissima idea, infatti ci ha fatto venire un colpo quando è stato fatto fuori dal killer e inquadrato da lontano, sperando che la sua storia potesse continuare in qualche modo,il resto è tutto scontato cosi come la calma professionale del killer visto e stravisto in migliaia di film gangster e noir, le citazioni filosofiche gia sentite in Gosth Dog, il killer che ha bisogno di un autista gia visto nel capolavoro di Don Siegel "The Lineup" dove Eli Wallach, grandissimo killer psicopatico che non risparmia neanche i bambini, si fa scortare da un autista quella volta però al soldo della mala, poi citazioni a piene mani dalla Finestra sul cortile arrivando agli Spietati passando anche per qualche sua citazione come ad esempio il portarsi qualche cartolina come forma di sogno e di speranza e darlo alla ragazza, lo stesso che fara nel film Strade Violente il galeotto morente Willie Nielson a James Caan, di citazioni se ne potrebbe riempire due pagine, ma quella piu evidente la morte finale sul treno, che oltre a citare la morte Rutger Hauer in Blade Runner col suo "è tempo di morire" mi viene in mente Robert Blake nello sconosciuto ma vitale film di Guercio "Electra Glide" dove il protagonista poliziotto muore in modo simile come un bambolotto di pezza seduto ma in mezzo alla strada per non parlare anche di un film di Fuller nel quale un soldato muore in modo simile in Corea in Fiamme, e ricorda anche un po la morte del protagonista sia in 'Sei solo agente Vincent' che nel suo remake costoso 'The Heat la Sfida'; comunque citazioni a parte il film sarebbe stato anche grande se non era per la scena dell'ultimo contratto girata senza quella inventiva che è stata iniettata a grossi sprazzi nel corso del film; il regista forse voleva farci provare un po di tristezza nella morte del killer Cruise, visto che ha salvato la vita all'autista, e visto che per merito suo ha saputo ribellarsi al suo titolare che lo tiranneggiava, ma paradossalmente almeno per me questo non avviene perchè il sicario aveva precedentemente minacciato di uccidere la madre del nero se si rifiutava di obbedirgli, e doveva anche uccidere la ragazza il cui tassista era "innamorato", (forse il regista doveva soffermarsi di piu sulla psicologia della sequenza dell'ultimo contratto, cioe se il tassista non sparava a Cruise almeno immediatamente, e intimava di lasciare stare la ragazza per ovvi motivi, chissa cosa sarebbe successo in quanto a tensione, mentre sparando a Cruise, va a farsi benedire le psicologie e i destini dei due protagonisti che iniziavano ad ammirarsi uno dell'altro), finendo come tutti quei film di killer che muoiono dimenticati come samurai che vanno incontro al loro destino.
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Mann è uno dei pochi registi al mondo che sa ancora dove mettere la cinepresa, parafrasando Mereghetti nel descrivere Kitano regista, ma andando subito al dunque spiego il perchè questo film non mi abbia ha convinto tanto, aggiungendo tra l'altro che qui Mann infila tra una sequenza e un altra qualche citazione presa da qualche suo film passato, e sembra dover far notare a tutti che è un genio. Prima di tutto tessiamo le lodi per aver cambiato varie volte marcia, ma fortunatamente senza cambiare registro, nel corso della storia, e questo per non annoiare lo spettatore; lo elogiamo anche per il modo perfetto di usare le musiche fuse con l'azione che formano una sinfonia visionaria, ma siamo leggermente sotto una spanna nelle scene d'azione del suo bellissimo film Strade Violente, uno dei film piu riusciti di Mann, insieme a Nemico Pubblico, ma anche uno dei piu sconosciuti ai più; diciamo che la struttura narrativa in alcuni punti pare forzata, tutto accade quel giorno e quella notte, l'autista che si innamora di una sua cliente, la stessa che è il bersaglio del killer altro suo cliente, lo sbirro interpretato da un sempre grande Ruffalo che si incrociano con i due protagonisti dentro un ascensore, però c'è da ammettere che la morte secca e improvvisa dello stesso sbirro è stata una buonissima idea, infatti ci ha fatto venire un colpo quando è stato fatto fuori dal killer e inquadrato da lontano, sperando che la sua storia potesse continuare in qualche modo,il resto è tutto scontato cosi come la calma professionale del killer visto e stravisto in migliaia di film gangster e noir, le citazioni filosofiche gia sentite in Gosth Dog, il killer che ha bisogno di un autista gia visto nel capolavoro di Don Siegel "The Lineup" dove Eli Wallach, grandissimo killer psicopatico che non risparmia neanche i bambini, si fa scortare da un autista quella volta però al soldo della mala, poi citazioni a piene mani dalla Finestra sul cortile arrivando agli Spietati passando anche per qualche sua citazione come ad esempio il portarsi qualche cartolina come forma di sogno e di speranza e darlo alla ragazza, lo stesso che fara nel film Strade Violente il galeotto morente Willie Nielson a James Caan, di citazioni se ne potrebbe riempire due pagine, ma quella piu evidente la morte finale sul treno, che oltre a citare la morte Rutger Hauer in Blade Runner col suo "è tempo di morire" mi viene in mente Robert Blake nello sconosciuto ma vitale film di Guercio "Electra Glide" dove il protagonista poliziotto muore in modo simile come un bambolotto di pezza seduto ma in mezzo alla strada per non parlare anche di un film di Fuller nel quale un soldato muore in modo simile in Corea in Fiamme, e ricorda anche un po la morte del protagonista sia in 'Sei solo agente Vincent' che nel suo remake costoso 'The Heat la Sfida'; comunque citazioni a parte il film sarebbe stato anche grande se non era per la scena dell'ultimo contratto girata senza quella inventiva che è stata iniettata a grossi sprazzi nel corso del film; il regista forse voleva farci provare un po di tristezza nella morte del killer Cruise, visto che ha salvato la vita all'autista, e visto che per merito suo ha saputo ribellarsi al suo titolare che lo tiranneggiava, ma paradossalmente almeno per me questo non avviene perchè il sicario aveva precedentemente minacciato di uccidere la madre del nero se si rifiutava di obbedirgli, e doveva anche uccidere la ragazza il cui tassista era "innamorato", (forse il regista doveva soffermarsi di piu sulla psicologia della sequenza dell'ultimo contratto, cioe se il tassista non sparava a Cruise almeno immediatamente, e intimava di lasciare stare la ragazza per ovvi motivi, chissa cosa sarebbe successo in quanto a tensione, mentre sparando a Cruise, va a farsi benedire le psicologie e i destini dei due protagonisti che iniziavano ad ammirarsi uno dell'altro), finendo come tutti quei film di killer che muoiono dimenticati come samurai che vanno incontro al loro destino.
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enotar 56
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martedì 17 maggio 2011
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un punteggio di 10 è poco...
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Bello, bellissimo e poco, eccezionale sarebbe il termine giusto, se vi piacciono i film di azione possibili come questo non dovete assolutamente perderlo, io l'ho visionato più volte.
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