marco
|
lunedì 4 aprile 2005
|
co(o)llateral
|
|
|
|
Spazio. Luce. Notte. Città. Improvvisazione. Michael Mann.
|
|
[+] lascia un commento a marco »
[ - ] lascia un commento a marco »
|
|
d'accordo? |
|
vedelia
|
lunedì 21 marzo 2005
|
dialoghi notturni.
|
|
|
|
Si dice, a ragione, che "l'America non dorme": le notti americane brulicano di vita e di morte. E proprio in una notte si compie il destino di due esseri totalmente antitetici: uno, pieno di sogni, ma di fatto sfiduciato e pessimista, l'altro pratico, freddo, deciso, teorico di una "etica" tutta sua.
Chi pensa di trovare in "Collateral" il solito film d'azione, non lo guardi... la sua bellezza sta tutta nei disperati dialoghi tra i due bravissimi protagonisti, che entrano uno nell'anima dell'altro, fino quasi a identificarsi: sicchè alla fine il "perdente" acquista coraggio e fiducia, e il freddo Killer comincia a nutrire quei dubbi che lo porteranno alla fine di una vita senza senso.
[+] una vita senza senso
(di max the night)
[ - ] una vita senza senso
|
|
[+] lascia un commento a vedelia »
[ - ] lascia un commento a vedelia »
|
|
d'accordo? |
|
ada
|
mercoledì 9 marzo 2005
|
ottimo
|
|
|
|
Avevo già avuto modo di apprezzare il talento di Michael Mann in Insider,Alì,e un pò meno in Heat-la sfida,troppo lento nonostante la grandiosità del cast.Di questo film,tecnicamente ben riuscito,ciò che più mi ha colpita non è tanto il lato action,quanto piuttosto la solitudine che attanaglia il giovane Jamie Foxx(grande),taxista pieno di sogni mai realizzati,che si trova a dover aiutare nella sua impresa disperata il serial killer Tom Cruise(sorprendentemente credibile),uomo dall'appareanza d'acciaio come il colore dei suoi capelli,ma ancor più solo del compagno d'avventure..che racconta con terrore di un uomo morto in metropolitana e finisce la sua vita proprio lì,su una fredda sedia del metrò.
[+]
Avevo già avuto modo di apprezzare il talento di Michael Mann in Insider,Alì,e un pò meno in Heat-la sfida,troppo lento nonostante la grandiosità del cast.Di questo film,tecnicamente ben riuscito,ciò che più mi ha colpita non è tanto il lato action,quanto piuttosto la solitudine che attanaglia il giovane Jamie Foxx(grande),taxista pieno di sogni mai realizzati,che si trova a dover aiutare nella sua impresa disperata il serial killer Tom Cruise(sorprendentemente credibile),uomo dall'appareanza d'acciaio come il colore dei suoi capelli,ma ancor più solo del compagno d'avventure..che racconta con terrore di un uomo morto in metropolitana e finisce la sua vita proprio lì,su una fredda sedia del metrò.Indubbiamente adrenalinico,ma anche malinconico,girato in una Los Angeles fredda,buia e triste.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ada »
[ - ] lascia un commento a ada »
|
|
d'accordo? |
|
max the knight
|
lunedì 28 febbraio 2005
|
collateral, saggio di stile...
|
|
|
|
Un altro saggio dello stile tipico di Mann.
Max (Foxx) tassista notturno dopo aver fatto una corsa con Annie una bella procuratrice (P. Smith) che l'indomani terrà un'importante udienza per crimini legati alla mafia, viene fatto ostaggio da Vincent (Cruise), Killer professionista, in una folle corsa contro il tempo per l'esecuzione di cinque testimoni.
Grande coinvolgimento "visivo" per questo film d'azione e come il regista ci ha abituati, di riflessione.
Il regista riflette sulle "casualità" della vita (se Annie o Vincent avessero preso un altro Taxi...) e sulla "sensibilità" d'animo dei due protagonisti (la rabbia, il cinismo del Killer e le paure del Tassista).
Bellissima la fotografia con spettacolari riprese dall'alto di una Los Angeles notturna.
[+]
Un altro saggio dello stile tipico di Mann.
Max (Foxx) tassista notturno dopo aver fatto una corsa con Annie una bella procuratrice (P. Smith) che l'indomani terrà un'importante udienza per crimini legati alla mafia, viene fatto ostaggio da Vincent (Cruise), Killer professionista, in una folle corsa contro il tempo per l'esecuzione di cinque testimoni.
Grande coinvolgimento "visivo" per questo film d'azione e come il regista ci ha abituati, di riflessione.
Il regista riflette sulle "casualità" della vita (se Annie o Vincent avessero preso un altro Taxi...) e sulla "sensibilità" d'animo dei due protagonisti (la rabbia, il cinismo del Killer e le paure del Tassista).
Bellissima la fotografia con spettacolari riprese dall'alto di una Los Angeles notturna. Gli inserti in digitale che rendono nitide le riprese della città di notte, contribuiscono a creare un'atmosfera onirica e talvolta inquietante.
Bellissimi i primi piani, di classe la colonna sonora di James N. Howard.
M. C. Tortora
[-]
|
|
[+] lascia un commento a max the knight »
[ - ] lascia un commento a max the knight »
|
|
d'accordo? |
|
francesco
|
domenica 14 novembre 2004
|
tra i migliori film d'azione
|
|
|
|
UN CAPOLAVORO! GRANDE! IO HO IL DVD!
[+] di grande stile ma non eccelso...
(di max the knight)
[ - ] di grande stile ma non eccelso...
|
|
[+] lascia un commento a francesco »
[ - ] lascia un commento a francesco »
|
|
d'accordo? |
|
andrea magagnato
|
sabato 13 novembre 2004
|
vincent, specchio di questo nuovo millennio
|
|
|
|
Dietro Collateral non c’è solo un ottimo thriller, questo potevamo anche aspettarcelo dal “vecchio” Micheal Mann, ma qualcosa di ben più gradito.
Quel “qualcosa” che nasce in sala e una volta uscito ti rimane lì, galleggia per un po’ tranquillo, nella tua testa, ti fa ri-pensare al film anche se tu vorresti solo riprendere regolarmente la tua vita, e con discrezione ti suggerisce che è stato lanciato velatamente (per i più distratti) o chiaramente (per chi conosce Mann) un messaggio importante. Una ciliegina sulla torta che va al di là della pur ottima architettura narrativa, ed è sostenuta sapientemente da quel connubio armonico tra musica e immagini costante e vivo per tutta la durata del film.
[+]
Dietro Collateral non c’è solo un ottimo thriller, questo potevamo anche aspettarcelo dal “vecchio” Micheal Mann, ma qualcosa di ben più gradito.
Quel “qualcosa” che nasce in sala e una volta uscito ti rimane lì, galleggia per un po’ tranquillo, nella tua testa, ti fa ri-pensare al film anche se tu vorresti solo riprendere regolarmente la tua vita, e con discrezione ti suggerisce che è stato lanciato velatamente (per i più distratti) o chiaramente (per chi conosce Mann) un messaggio importante. Una ciliegina sulla torta che va al di là della pur ottima architettura narrativa, ed è sostenuta sapientemente da quel connubio armonico tra musica e immagini costante e vivo per tutta la durata del film.
Questo messaggio è insito nel personaggio chiave del film, quel Vincent che ruba la scena al pur bravissimo Jamiee Fox. Non è infatti questione di recitazione e bravura degli attori (pochi negheranno,tuttavia, che Tom Cruise ci offre qui la miglior performance della sua carriera) ma proprio di consistenza dei personaggi!
Il grigio killer che siede sicuro nel sedile posteriore del taxi del nostro “buono” nasconde in sé una fredda e agghiacciante metafora dell’uomo moderno.
Ora, per arrivare a questa sentenza non sono completamente impazzito.
Pensate a che cosa la mano del regista tende a sottolineare prima di tutto e su tutto. Non è forse quella caotica e allo stesso tempo armoniosa Los Angeles abitata da 17 milioni di persone (il numero ce lo ricorda proprio Vincent)?
Noi iniziamo il nostro viaggio accanto al nostro rassicurante tassista che conosce tempi e luoghi dell’immensa metropoli meglio di chiunque altro. E che cavoli, noi siamo seduti comodamente nel taxi più ordinato di tutta Los Angeles!
Ma cosa succede? Un uomo distinto, in vestito grigio e camicia bianca, un uomo apparentemente qualunque ci chiede un passaggio. Il nostro tassista lo osserva e capisce che l’uomo non deve essere del posto. L’uomo brizzolato sembra sicuro di sé espone la sua insofferenza nei confronti della città ”ogni volta che vengo qui non vedo l’ora di andarmene…sembra tutto disconnesso” e aggiunge “17 milioni di abitanti, quinta potenza economica del mondo, eppure qui nessuno si conosce”. Racconta una strana e agghiacciante storiella di un cadavere in metropolitana. Parla senza esitazioni, limpido. Ora inizia a fare domande personali e il nostro buon tassista sembra non voler rispondere…anzi lo dice chiaramente e l’uomo in grigio lo rassicura: “Nessun problema, lei è uno che fa, invece che parlare, è grande”..
In questa sequenza, in questi 3 minuti, accompagnati da una rilassante musica di pianoforte, abbiamo già tutti gli elementi per delineare un personaggio, quello di Vincent, tanto complesso quanto affascinante.
Certo, abbiamo iniziato e continueremo la nostra notte accanto ad un individuo che sentiamo “buono”, un tassista nero che ha saldi principi, una madre in ospedale e grandi progetti per il futuro. Vicino a noi diremo.
Ci renderemo conto,invece, di quanto sia falsa questa rappresentazione.
Vincent è un “cattivo” che non sentiamo antipatico, uno che il suo lavoro lo sa fare; poco importa se è impiegato o killer tanto l’indifferenza di quella città disconnessa che lo inghiotte saprà pulire la sua coscienza.
E’ questa allora la polaroid dell’uomo moderno dell’america capitalista? Un uomo freddo e senza scrupoli nel suo impiego ma che sa essere riflessivo e profondo quando non lavora?
Uomo stordito in mezzo ad una massa di persone, milioni, che non si conoscono eppure siedono una accanto all’altra in una metropolitana, attraversano insieme la strada, si sfiorano mentre, di fretta, incrociano gli sguardi in un marciapiede affollato? Forse si e forse no.
Si sente fuori da questo caos e invece ne è parte integrante…
“Hey Max…un uomo sale sulla metropolitana qui a Los Angeles e muore. Pensi che se ne accorgerà qualcuno?”
[-]
[+] al prolisso andrea...
(di max the knight)
[ - ] al prolisso andrea...
[+] risposta a maxtheknight
(di ciro)
[ - ] risposta a maxtheknight
[+] ad andrea
(di gatsby)
[ - ] ad andrea
|
|
[+] lascia un commento a andrea magagnato »
[ - ] lascia un commento a andrea magagnato »
|
|
d'accordo? |
|
luca
|
giovedì 4 novembre 2004
|
fiacco
|
|
|
|
sento puzza di arma letale...e di die hard 3..mi spiegate dove avete visto tutta st'adrenalina??film lento e dalla dubbia morale .. ovviamente IMHO
buona prova di jamie foxx, tom cruise invece non è molto credibile..peccato,l'idea, anche se sfruttata, non era malvagia
|
|
[+] lascia un commento a luca »
[ - ] lascia un commento a luca »
|
|
d'accordo? |
|
giuseppe
|
giovedì 28 ottobre 2004
|
ad un passo dagli occhi del coyote.
|
|
|
|
Fino all'incidente provocato dal tassista,questo film ha gli occhi spiazzanti del coyote che attraversa la strada nella notte di Vincent e Max.Film di genere che ci ha portati costantemente fuori ed oltre il genere stesso .Immaginiamo ora che Vincent corra verso il suo ultimo obiettivo e che Max corra anch'egli ma per impedire l'omicidio.I due -in montaggio alternato- convergono verso l'obiettivo comune.Ad attenderli però c'è la polizia che,collegati i precedenti omicidi,giunge in tempo per impedire l'ultima uccisione.
Vincent deve desistere : il caso ha impedito che il suo cerchio si chiudesse. Max non deve intervenire ma non ha modo di far catturare o uccidere Vincent.
Aggiungiamo che l'utlimo obiettivo di Vincent non è la donna incontrata da Max all'inizio del film : è un'altra persona così che quell'inizio rimanga un sublime pezzo di vita senza nessun obbligo da happy end.
[+]
Fino all'incidente provocato dal tassista,questo film ha gli occhi spiazzanti del coyote che attraversa la strada nella notte di Vincent e Max.Film di genere che ci ha portati costantemente fuori ed oltre il genere stesso .Immaginiamo ora che Vincent corra verso il suo ultimo obiettivo e che Max corra anch'egli ma per impedire l'omicidio.I due -in montaggio alternato- convergono verso l'obiettivo comune.Ad attenderli però c'è la polizia che,collegati i precedenti omicidi,giunge in tempo per impedire l'ultima uccisione.
Vincent deve desistere : il caso ha impedito che il suo cerchio si chiudesse. Max non deve intervenire ma non ha modo di far catturare o uccidere Vincent.
Aggiungiamo che l'utlimo obiettivo di Vincent non è la donna incontrata da Max all'inizio del film : è un'altra persona così che quell'inizio rimanga un sublime pezzo di vita senza nessun obbligo da happy end.
Max si volta e si dirige verso la metropolitana nelle prime luci dell'alba.
Porta la mano alla tasca del pantalone e ne estrae il biglietto che le ha lasciato la donna all'inizio del film.Lo rimette in tasca e prosegue verso la metropolitana.Anche il suo cerchio non si chiude o meglio non sappiamo se si chiuderà. La vita prosegue ed il film ne ha rappresentato solo un tratto del suo immenso fluire.Un fluire fatto di luoghi,cose,persone e visioni della vita,tutti frammenti di un quadro ben più ampio che viene lasciato allo spettatore di completare senza soluzioni o scelte etiche preconfezionate. E i colori che lo spettatore ha in mano per completare il quadro sono sia quelli di Vincent che quelli di Max e soprattutto quelli del coyote nella notte e dei suoi occhi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giuseppe »
[ - ] lascia un commento a giuseppe »
|
|
d'accordo? |
|
ferdinando rastelli
|
domenica 17 ottobre 2004
|
frena, due cojote attraversano la strada.
|
|
|
|
Coinvolgente progressione di angoscie scosse dall'ottimismo un po' ingenuo del viso e delle parole di un tassista (Foxx) scelto a caso in una notte da forestieri nella città degli angeli. Le luci fosche e scordinate accompagnano Vincent (Cruise) nella conferma perfezionista della propria professionalità criminale ("devo fare il mio lavoro" ripetuto più volte). A bordo di un taxi -all'inizio il più pulito della città e alla fine, sanguinante e ribaltato e carico di morte, un contenitore di frustrazioni da cui liberarsi- i due compiono il giro della metropoli conoscendosi, scambiandosi, odiandosi e salvandosi. Il buon tassista costretto dalla vita a sparare sempre meglio fino a battere in coraggio e velocita l'addestrato killer.
[+]
Coinvolgente progressione di angoscie scosse dall'ottimismo un po' ingenuo del viso e delle parole di un tassista (Foxx) scelto a caso in una notte da forestieri nella città degli angeli. Le luci fosche e scordinate accompagnano Vincent (Cruise) nella conferma perfezionista della propria professionalità criminale ("devo fare il mio lavoro" ripetuto più volte). A bordo di un taxi -all'inizio il più pulito della città e alla fine, sanguinante e ribaltato e carico di morte, un contenitore di frustrazioni da cui liberarsi- i due compiono il giro della metropoli conoscendosi, scambiandosi, odiandosi e salvandosi. Il buon tassista costretto dalla vita a sparare sempre meglio fino a battere in coraggio e velocita l'addestrato killer. La morte che cade dall'alto con un frastuono di vetri o che si cheta seduta in disparte su una metropolitana deserta. Il ballo frenetico ed insensato di centinaia di persone che segue il tempo della macabra danza di una spietata sparatoria. Un incubo ad occhi aperti. Un mondo, una città che Max il tassista pensava di conoscere bene ma che il suo alter ego, Vincent, gli mostrerà per quello che è: sporca di sangue e di denaro, incapace di prendere identità e nascosta nel buio dello smog. Grande, grandissima prova di Michael Mann, creatore di un'ambientazione angosciante al punto giusto e di clima intriso di post.modernità. Cruise interpreta un cattivo capace di piacere, in continuo equilibrio fra la condanna dello spettatore o la sua comprensione. Il mondo è capace di stupirci sempre, da buoni o cattivi quali siamo, facendoci attraversare la strada da due cojote. Uno è la nostra socialità, l'altro il nostro egocentrismo. A spasso insieme nella notte.
[-]
[+] una domanda...
(di marco)
[ - ] una domanda...
[+] una risposta...
(di f)
[ - ] una risposta...
[+] a me il commento è piaciuto. :)
(di razor)
[ - ] a me il commento è piaciuto. :)
|
|
[+] lascia un commento a ferdinando rastelli »
[ - ] lascia un commento a ferdinando rastelli »
|
|
d'accordo? |
|
alessandra
|
domenica 17 ottobre 2004
|
avvincente
|
|
|
|
Ho avuto modo di vederlo ieri ad Amsterdam(dove vivo) in lingua originale..
non ero molto convinta di vedere Cruise in un ruolo cosi diverso.. ma devo dire.. che le mie aspettative sono state piacevolmente smentite.. e' stato un film davvero d'azione come piacciono a me.. e non avevo modo di prevedere cosa sarebbe successo nella prossima scena.. non avevo letto nulla delle recensioni..Bravo il registra che ha saputo davvero caricare ogni immagine di sfumature noir e intriganti...Bravi gli attori..
[+] bravissimi gli attori, grande il regista...
(di max the knight)
[ - ] bravissimi gli attori, grande il regista...
|
|
[+] lascia un commento a alessandra »
[ - ] lascia un commento a alessandra »
|
|
d'accordo? |
|
|