Pantaleon e le visitatrici

Quando, al minuto 41 del film " Pantaleon e le visitatrici ", irrompe  nel capanno logistico, sperduto nella foresta, la travolgente Angie Cepeda, in arte la Colombiana, confesso anch' io di aver provato un brivido lungo tutta la schiena. Un brivido, dopo lo spogliarello, più che mai primordiale, al cento per cento maschilista.

Certamente la Cepeda resta nella memoria per bellezza e sensualità,molti maschietti (me compreso) hanno sbavato all'idea di potersi accompagnare a siffatta giunonica pulzella almeno un giorno nella propria esistenza. Il furbo Pieraccioni ad esempio avrà visionato questa pellicola prima di farla recitare con lui nel film "Il Paradiso all'improvviso".

E' roba da fotoromanzo, ma non dozzinale, grazie a una regia più che discreta e a un'interpretazione efficace. Eppoi c'è Angie Cepeda, un autentico miracolo della natura.  

Non capita praticamente mai di vedere un film peruviano sui nostri schermi. Ci voleva un famoso romanzo di Mario Vargas Llosa (Einaudi) e un vortice sessuale da commedia all’italiana scollacciata anni ‘70, per compiere il miracolo, Tra un Nando Cicero ispiratissimo e un’aria da caserma alla Franco & Ciccio dei bei tempi, Lombardi spopola e popolarizza gli spunti letterari e le insidiosissime sexyenergie, [...] Vai alla recensione »