gianfranco
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mercoledì 18 giugno 2008
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imparate a far ragionare il cervello
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Desidero rispondere a quel grande signore che ha scritto"bevete e apparte".
A prescindere dalla tua lampante ignoranza,oltre che mancanza di intelligenza(si scrive bevi e a parte non apparte tutto attaccato),la mia critica scaturiva da un voler mettere in risalto sia una mia conclamata idiosincrasia nei confronti dei drogati (per i quali provo soltanto un forte senso di disgusto e non di falsa compassione come magari la provate tu e molti altri),sia per un prodotto cinematografico che fa apparire il drogato stesso quasi come una vittima,quando vittima non è affatto.
Ad ogni modo,non sono un parente del critico Farinotti(anche se considero molte delle sue recensioni veramente buone),ma posseggo due Lauree;una in Lettere,l'altra in Lingue e quanto meno ho raggiunto dei traguardi nella mia vita.
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Desidero rispondere a quel grande signore che ha scritto"bevete e apparte".
A prescindere dalla tua lampante ignoranza,oltre che mancanza di intelligenza(si scrive bevi e a parte non apparte tutto attaccato),la mia critica scaturiva da un voler mettere in risalto sia una mia conclamata idiosincrasia nei confronti dei drogati (per i quali provo soltanto un forte senso di disgusto e non di falsa compassione come magari la provate tu e molti altri),sia per un prodotto cinematografico che fa apparire il drogato stesso quasi come una vittima,quando vittima non è affatto.
Ad ogni modo,non sono un parente del critico Farinotti(anche se considero molte delle sue recensioni veramente buone),ma posseggo due Lauree;una in Lettere,l'altra in Lingue e quanto meno ho raggiunto dei traguardi nella mia vita.
Tu invece,che traguardi hai raggiunto?
Certo nessuno,visto che non sai neanche scrivere correttamente in Italiano.
Comunque continuerò a scrivere le mie recensioni e se tu o a qualche altra persona continuerete a eccepire sul contenuto di esse,sai quanto me ne potrà mai importare?
UN'ultima cosa;prima di scrivere baggianate,fate funzionare il cervello,d'accordo?
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[+] complimenti...
(di maria)
[ - ] complimenti...
[+] non ne kapisci
(di veronique**)
[ - ] non ne kapisci
[+] -->
(di veronique**)
[ - ] -->
[+] ma fatemi il piacereee!
(di gianfranco)
[ - ] ma fatemi il piacereee!
[+] perche parlate ???
(di pamelashopping@libero.it)
[ - ] perche parlate ???
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penso positivo
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domenica 15 giugno 2008
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un film senza facili eccessi ed eufemismi.
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Il tema della droga è uno dei più impegnativi da affrontare e a volte si rischia di sfociale nel noioso. Invece in questo film,a mio avviso, c'è anche un pò di umorismo , quanto basta, per rendere il tutto più "leggero", e realismo che ha funzione educativa. Infondo il pubblico da attirare e istruire è soprattutto quello giavanile. Inoltre il fatto che siano presentate sorti dei proptagonisti tanto diverse tra loro e tutte plasmate dalla droga permette di cogliere tante sfumature diverse, dalla tristezza e rabbia per la morte di un bimbo innocente, alla gioia e speranza quando Renton, alla fine, sceglie la vita.
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hiro
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martedì 27 maggio 2008
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glasgow?
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glasgow?! ma li vedono i film prima di recensirli?
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chiara
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domenica 25 maggio 2008
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...
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...lui manda a quel paese gli amici e scappa coi soldi...quale parte dell'amicizia fa vedere il film?!
[+] ihihihihih
(di penso positivo)
[ - ] ihihihihih
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korn666
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giovedì 22 maggio 2008
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sè brrrrrrrr
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[+] eh va bè, stia tranquillo eh...
(di bevete la grappa di pino)
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marlin blu
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martedì 22 aprile 2008
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guardiamoci dentro
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spostate il discorso fuori dalla droga... la verità è che ogniuno di noi vive sotto un ombrello abbastanza grande da nasconderci dalle nostre paure. Alla fine che senso ha la vita? che senso ha vivere normalmente oppure farsi del male? l'orrore vero è non trovare più spiegazioni all'esistenza...ma vivere male per vivere male, meglio avere gli incubi in una vita normale, che sognare dolci chimere in una vita da incubo. Guardare avanti, lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai...
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marianluisalva
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domenica 6 aprile 2008
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just a perfect day
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Un grande film, una bellissima morale, delle musiche fantastiche, delle atmosfere che profumano di una giovinezza indimenticabile, degli ottimi attori.....e poi..."Just a perfect day" di Lou Reed ti fa capire ciò che di bello esiste nella vita. Insomma un film da Oscar. Consigliatissimo!
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germinal
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mercoledì 2 aprile 2008
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a proposito di trainspotting ...
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Verrà il giorno in cui Pino Farinotti la pianterà di "farsi" coi trailer cominciando a guardare i film dall'inizio alla fine, scoglionandosi come un comune spettatore. Dovrà fare a meno della dose giornaliera di duecento anteprime, però sono sicuro che il suo lavoro aumenterà nel profitto e calerà nelle bischerate che di tanto in tanto ci propina gabellandole da critiche cinematografiche. Andiamo all'opera in questione. Trainspotting è forse l'unico film sulla droga dotato di un apparato visivo pulpeggiante in grado di conservare una indiscussa serietà e credibilità. Pulp per la preponderanza di una colonna sonora che a tratti lo rende di un lirismo postmoderno e la presenza di situazioni surreali come lo swimming nel Wc o il personaggio del cinefilo facondo e forbito intepretato da J.
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Verrà il giorno in cui Pino Farinotti la pianterà di "farsi" coi trailer cominciando a guardare i film dall'inizio alla fine, scoglionandosi come un comune spettatore. Dovrà fare a meno della dose giornaliera di duecento anteprime, però sono sicuro che il suo lavoro aumenterà nel profitto e calerà nelle bischerate che di tanto in tanto ci propina gabellandole da critiche cinematografiche. Andiamo all'opera in questione. Trainspotting è forse l'unico film sulla droga dotato di un apparato visivo pulpeggiante in grado di conservare una indiscussa serietà e credibilità. Pulp per la preponderanza di una colonna sonora che a tratti lo rende di un lirismo postmoderno e la presenza di situazioni surreali come lo swimming nel Wc o il personaggio del cinefilo facondo e forbito intepretato da J. Lee Miller. Sbagli a fruirlo come una banale tarantinata ma cadi in fallo anche a farne un letto di procuste parificandolo e facendolo combaciare al comune prodotto didascalico impregnato di buoni sentimenti, C. F tanto per dirne uno. Sociologicamente e psicologicamente il film è profondo e ricco; sarà filosoficamente nichilista o epicureo almeno nelle impressioni di qualche onesto spettatore, di certo non si tratta del trash movie deprecabilmente diseducativo e sgangherato descrittoci da Farinotti. Il tono rimane scanzonato nei rari momenti gravi (il funerale del salutista finito nel labirinto della sieropositività) eppure non sfiora mai l'inverosimile ridicolo a cui vanno incontri spesso i cosiddetti film seri sul tema tossicodipendenza-Aids, vedi "In una notte di chiaro di luna" girato da Lina Wertmuller.
La rappresentazione del milieu medioborghese di Edinburgo, annoiato e triste, neghittoso e futile, un mondo schiavo di droghe bianche come la Televisione, il lavoro e l'arricchimento fine a se stesso, stupefacenti complementari e funzionali alla gigantesca macchina consumistica, sedicente libertaria liberista, ma in realtà impegnata a preconfezionare individui senzienti produttivi e (in)felici. Un esistenza minuziosamente programmata dalla culla alla bara, come sosteneva Reagan a proposito dei regimi comunisti o dei paesi a tutto welfare. La quotidianità in Traispotting oscilla tra l'iperrealismo e l'onirico, il sarcasmo iperbolico e l'horror fantastico alla Cronenberg, un plot se vogliamo confuso e a tratti poco amalgamato, assimilabile a primo acchito ad Arancia meccanica, di cui secondo alcuni Traispotting è l'erede legittimo, la versione fine millennio.
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[+] bravoooo....
(di bevete la grappa di pino)
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