felicity
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venerdì 6 gennaio 2023
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la mancanza di identità di una generazione
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I protagonisti di Scream sono tutti giovani, tutti belli e tutti plausibilmente benestanti (prima che queste caratteristiche ammorbassero il genere), e se comunicano tra loro unicamente attraverso le citazioni dei film che hanno visto e assimilato, non lo fanno per riflettere sul ruolo e sulle conseguenze del cinema dell’orrore nella società, bensì per manifestare la mancanza di identità di una generazione che non può far altro che adagiarsi sulle icone del decennio precedente, perché incapace di costruirsi da sola delle proprie (persino la maschera del killer, Ghostface, è un banale costume di Halloween in vendita “in tutti gli empori dello stato”); una generazione priva di padri e di madri (assenti, divorziati o addirittura morti ammazzati) che uccide senza un movente, per spirito di emulazione o più semplicemente per noia, e che finisce al macello proprio per mano degli strumenti che invece dovrebbero essere sinonimo di sicurezza nella società del benessere post-yuppies (i telefoni cordless e cellulari, la villa in campagna, la videocamera impotente dinanzi alla “differita delle immagini”).
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I protagonisti di Scream sono tutti giovani, tutti belli e tutti plausibilmente benestanti (prima che queste caratteristiche ammorbassero il genere), e se comunicano tra loro unicamente attraverso le citazioni dei film che hanno visto e assimilato, non lo fanno per riflettere sul ruolo e sulle conseguenze del cinema dell’orrore nella società, bensì per manifestare la mancanza di identità di una generazione che non può far altro che adagiarsi sulle icone del decennio precedente, perché incapace di costruirsi da sola delle proprie (persino la maschera del killer, Ghostface, è un banale costume di Halloween in vendita “in tutti gli empori dello stato”); una generazione priva di padri e di madri (assenti, divorziati o addirittura morti ammazzati) che uccide senza un movente, per spirito di emulazione o più semplicemente per noia, e che finisce al macello proprio per mano degli strumenti che invece dovrebbero essere sinonimo di sicurezza nella società del benessere post-yuppies (i telefoni cordless e cellulari, la villa in campagna, la videocamera impotente dinanzi alla “differita delle immagini”). Non è un caso, allora, che la prima vittima sia proprio Drew Barrymore, l’ex bambina prodigio di E.T. – L’extraterrestre, come a voler chiudere immediatamente i ponti con l’immaginario del decennio precedente per mettere in risalto le macerie di quello attuale dell’epoca, in una sorta di teen-comedy alla John Hughes virata in nero e aggiornata ai volti e ai corpi della MTV Generation e delle sit-com, in cui il leitmotiv della sequenza della festa si trasforma nell’occasione perfetta per un massacro.
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eugen
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domenica 10 luglio 2022
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svelamento horror
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Wes Craven e'certamente uno dei grandi del cinema tout court e il fatto che si sia rivolto sempre all'horror non e', ovviamnete, casuale: nelle infinite(o quasi)decliazioni dell'horror fantastico c'e' spazio per il terrore puro, di marca, direi anche "esistenzialistica"(Poe e in modo decisamente differenete, Lovecraft ), quello romantico(Hoffmann, ma anche Stoker e altri), dove Craven, che declina soprattutto una sintesi tra horror e humor o, meglio ancora, una convergenza dei due elmenti, dove l'horor e'leggibile anche in chaive"umoristica"e , a sua volta, lo humor sfocia nell'orrore. Quando realizza"Scream"(il primo, intendo, 1996, screenplay di Kevinn Willamson) l'autore e'gia'un protagonista di slcuni llassici film horor e anche per questo il film procede con un intelligente"citazionismo"che e'anche un intelligente auto.
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Wes Craven e'certamente uno dei grandi del cinema tout court e il fatto che si sia rivolto sempre all'horror non e', ovviamnete, casuale: nelle infinite(o quasi)decliazioni dell'horror fantastico c'e' spazio per il terrore puro, di marca, direi anche "esistenzialistica"(Poe e in modo decisamente differenete, Lovecraft ), quello romantico(Hoffmann, ma anche Stoker e altri), dove Craven, che declina soprattutto una sintesi tra horror e humor o, meglio ancora, una convergenza dei due elmenti, dove l'horor e'leggibile anche in chaive"umoristica"e , a sua volta, lo humor sfocia nell'orrore. Quando realizza"Scream"(il primo, intendo, 1996, screenplay di Kevinn Willamson) l'autore e'gia'un protagonista di slcuni llassici film horor e anche per questo il film procede con un intelligente"citazionismo"che e'anche un intelligente auto.citazionismo,. proprio con i terribili quiz che preludono al gesto, poi....realizzatro e foriero di nuovi"mots d'espri"che a loro volta preludono a quanto poi avviene tragicamente...Mai fine a se stesso , questo cinema, che ha anche decise valenze "politiche", sempre che non si intenda il lemma in chiave riduttiva-limitativa. Da valorizzare sarebbe anche il ruolo delle proagonsite femminili, rispetto a quasi tutti i"machos", complessivamente(pur se con significative eccezioni) latori di messaggi intrnscecamenete violenti, Film a suo tempo scarsamente considerati, quelli precedenti di Craven, mentre gia'per "Scream"la consaepveolezza crtica si era fatta piu'atenta e piu'partecipe, non arrestandosi piu'alla vieta tassonomia dei "B Movies" . Da considerare quasi certamente il capolacvoro di Craven, questo"Scream"prelude tuttavia a una serie(fino al numero 4 compreso)che pero'non sfigura assolutamente rispetto al"prottotipo", ma lo completa. El Gato
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paolp78
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sabato 19 marzo 2022
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un eccesso ben calcolato
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Thriller diretto dal guru dei film horror Wes Craven, che si diverte ad eccedere in varie direzioni, realizzando un’opera alquanto accattivante per il pubblico più giovane.
In primo luogo Craven spinge all’eccesso l’effetto tensione, esasperando lo spettatore con lunghissime sequenze cariche di suspense, in cui ci si aspetta lo spavento da un momento all’altro e si resta costantemente sulla corda (su tutte si segnala la scena di apertura della pellicola, che è girata in modo magistrale sotto questo punto di vista).
C’è poi un eccesso di splatter, con l’apoteosi nel truculento finale. Si tratta di un elemento anch’esso molto presente in film di questo genere ed apprezzatissimo dagli adolescenti che per la gran parte ne compongono il pubblico; per Craven, da esperto conoscitore del target, è un gioco da ragazzi soddisfare gli istinti e le voglie degli appassionati.
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Thriller diretto dal guru dei film horror Wes Craven, che si diverte ad eccedere in varie direzioni, realizzando un’opera alquanto accattivante per il pubblico più giovane.
In primo luogo Craven spinge all’eccesso l’effetto tensione, esasperando lo spettatore con lunghissime sequenze cariche di suspense, in cui ci si aspetta lo spavento da un momento all’altro e si resta costantemente sulla corda (su tutte si segnala la scena di apertura della pellicola, che è girata in modo magistrale sotto questo punto di vista).
C’è poi un eccesso di splatter, con l’apoteosi nel truculento finale. Si tratta di un elemento anch’esso molto presente in film di questo genere ed apprezzatissimo dagli adolescenti che per la gran parte ne compongono il pubblico; per Craven, da esperto conoscitore del target, è un gioco da ragazzi soddisfare gli istinti e le voglie degli appassionati.
Sempre al fine di andare incontro alla fascia di fruitori sopra descritta, la pellicola unisce a questi elementi, classici dei film horror e thriller, un’ambientazione da commedia giovanile, tra teenager alla moda in una ridente cittadina americana. Anche in quest’aspetto si possono riscontrare delle scelte portate all’eccesso, tanto che i personaggi simpatici uniti all’atmosfera leggera fanno a pugni con gli eventi terribili ed impressionanti che vengono narrati e messi in scena, determinando un effetto per metà comico (quasi ridicolo a tratti) e per metà surreale.
Nel cast c’è qualche volto noto della TV americana (su tutti Courteney Cox la Monica di “Friends”); si ricorda inoltre la partecipazione di Drew Barrymore nella scena iniziale.
Benché sotto il profilo commerciale l’operazione sia indubitabilmente riuscita, come testimoniato dagli alti incassi che hanno indotto a girare numerosi capitoli successivi, non può dirsi altrettanto riguardo al valore cinematografico dell’opera, che seppur non disprezzabile è complessivamente poco più che sufficiente.
La storia prevede una trama da film giallo, che però non appassiona più di tanto ed ha la pecca di far intuire l’identità dell’assassino quasi subito, almeno agli spettatori più esperti.
Musiche adattissime per snervare il pubblico.
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elgatoloco
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lunedì 6 aprile 2020
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scream esempio di cinema
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Wes Crawen e il suo"Scream"(1996): un esempio di vero cinema, non solo horror, dove è chiarissimo il riferimento non solo a tutta la storia del cinema(horror e non solo, a iniziare da"Halloween"(intenndneod quello"storico"di John Carpenter(1978)ma anche ai sequel, ma anche all'incidenza che cinema e TV hoororr e altro(violenza , soprattuttto9pososno avere su un pubblico non preparato, Certo,ci si riferisce qui in particoalre a una middle class studentesca di provenienza sociale borghese(anzi meglio altroborghese)che pensa solo ai soldi e al divertimento, ma senza trascuare come il"Morbo"possa essere sempre e comunque contagioso. Senza un grande"spargimento di mezzi"(è un film il cui costo ritengo essere stato senz'altro modesto rispetto ad altri film di quel periodo, che è di metà anni 1990)Crwan, che era artista molto conscio del potere dei media e del loro peso "politico", riesce a mostrare con grande efficacia come questo rischio sia più che alro di chi è borghese nullafacente e scarsamente impegnato(come disposizione geenerale, complessiva)negli studi, mentre invece può essere più sensiible alle false"sirene"della pubblicità e della moda che vuole(o voleva, ma l'"andazzo"non è per nulla finito)che si sia violenti, "emancipati"(dove l'"emancipazione"è ovviamente inteso in modo falso, puramente appartente), disposti a scherzi siocchi quanto oltremodo pericolosi.
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Wes Crawen e il suo"Scream"(1996): un esempio di vero cinema, non solo horror, dove è chiarissimo il riferimento non solo a tutta la storia del cinema(horror e non solo, a iniziare da"Halloween"(intenndneod quello"storico"di John Carpenter(1978)ma anche ai sequel, ma anche all'incidenza che cinema e TV hoororr e altro(violenza , soprattuttto9pososno avere su un pubblico non preparato, Certo,ci si riferisce qui in particoalre a una middle class studentesca di provenienza sociale borghese(anzi meglio altroborghese)che pensa solo ai soldi e al divertimento, ma senza trascuare come il"Morbo"possa essere sempre e comunque contagioso. Senza un grande"spargimento di mezzi"(è un film il cui costo ritengo essere stato senz'altro modesto rispetto ad altri film di quel periodo, che è di metà anni 1990)Crwan, che era artista molto conscio del potere dei media e del loro peso "politico", riesce a mostrare con grande efficacia come questo rischio sia più che alro di chi è borghese nullafacente e scarsamente impegnato(come disposizione geenerale, complessiva)negli studi, mentre invece può essere più sensiible alle false"sirene"della pubblicità e della moda che vuole(o voleva, ma l'"andazzo"non è per nulla finito)che si sia violenti, "emancipati"(dove l'"emancipazione"è ovviamente inteso in modo falso, puramente appartente), disposti a scherzi siocchi quanto oltremodo pericolosi. IL ruolo della giornalista arrivista e disposta a tutto(orrima in questa parte Courtney Cox) pur di "fare audience"è qui rappresentato mirabilmente, mostrando come per chi ha scarsi strumenti culturali per"demistificare"ill famoso"reale"si possa arrivare a clamorosi(e dannosissimi fraintendiemnti, che portano alla calunnia, al pregiudizio e anche alla vera e propria mistifcazione totale di quanto avviene. Altre/i intepreti notevolissime/i sono Neve Campbell, nel ruolo della protagonista e David Arquette, nel ruolo dell'ingenuo e comunque"indifeso"Linus(il suo soprannome che"mangia"il vero nome, che è Lenny), visceriffo della contea, troppo decisamente prigioniero del suo ruolo e troppo succube del fascino della citata giornalista. Al neto di quanto abbiano portato con sè i numerosi"sequel", questo"Scream"rimane un fim di prima qualità, da vedere e rivedere, da esaminare anche proprio nelle singole sequenze(pensiamo all'iniaizo alla telefonate, ma nel corso del film anche solo ale disccussion studentwsche sui film), senza trascurae, ovviamente, l'insieme. El Gato
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elgatoloco
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domenica 15 luglio 2018
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crawen superstar
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,, "Scream"(1996), di David Craven, primo film di ben tre, tutti e tre di eccelso livello, di notevolissimo spessore intellettuale(meta-film, ossia riflessione storico-teorica su tutto il cinema di genere splatter, horror, come altrimenti vogliamo definirlo-si veda tutta la parte iniziale, della telefonata del serial-killer alla ragazza, la prima vittima in questo film, vera storiografia del genere, almeno riferita agli anni Seventies negli States), filmicamente indiscutibile-c'è suspense, c'è"attesa", ma anche"sorpresa", c'è di tutto, per poter attendere quanto possiamo aspettare da un film che in qualche modo, ventidue anni dopo, si pone come un vero e indiscusso capolavoro.
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,, "Scream"(1996), di David Craven, primo film di ben tre, tutti e tre di eccelso livello, di notevolissimo spessore intellettuale(meta-film, ossia riflessione storico-teorica su tutto il cinema di genere splatter, horror, come altrimenti vogliamo definirlo-si veda tutta la parte iniziale, della telefonata del serial-killer alla ragazza, la prima vittima in questo film, vera storiografia del genere, almeno riferita agli anni Seventies negli States), filmicamente indiscutibile-c'è suspense, c'è"attesa", ma anche"sorpresa", c'è di tutto, per poter attendere quanto possiamo aspettare da un film che in qualche modo, ventidue anni dopo, si pone come un vero e indiscusso capolavoro. Craven è un Maestro indiscusso e indiscutibile, un vero esempio di cinema assolutamente straordinario, ma certo inviso ai"buoni"WASP, che prende bellamente in giro, nei suoi film, con alcune figure(meglio diremmo figuri)che sono poi i "mostri"dei suoi film, che come oggetto polemico hanno sempre e comunque l'alta borghesia. Neve Campbell e Rose McGowan sono intepreti di ottimo livello, oltre a tutto in un film decisamente"al femminile", nel quale i maschietti, con poche eccezioni, fanno una pessima figura. El Gato
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newalessiomarta
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sabato 19 maggio 2018
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uno dei grandi classici
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Questo film, secondo me, ha creato una vera e propria icona. Il personaggio di Ghostface è la tipica mashera di halloween che tutti hanno nell'armadio. Ottimo film!
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ghostface82
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giovedì 6 luglio 2017
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ottimo!!!
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Filmone!!!! Capolavoro del genere horror/thriller!!! Da vedere........suspance buona e la storia è molto valida...vi posso dire solo questo: GUARDATELO!
Ne approfitto per dire:
- Scream 2...buono ma.non come il primo!
- Scream 3...dopo un inizio folgorante si spegne piano piano
- Scream 4...sulle orme del primo
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francis metal
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martedì 24 gennaio 2017
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sono rimasto sorpreso...
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Ero partito prevenuto verso questo film per le seguenti ragioni:
- credevo fosse un banale splatter molto cruento che si basava sul fare impressionare il pubblico con scene altamente disturbanti a causa dell'assenza dei contenuti.
- di solito più se ne parla e più è una schifezza...
- in fondo gli slasher hanno tutti gli stessi elementi: un pazzo con un arma ammazza della gente, tanto sangue, tante urla, ammazza fondamentalmente delle ragazze...
Invece questo è un vero e proprio meta-horror, oltre che un discreto thriller, ti da gli indizi e poi ti depista, l'espediente della maschera che può essere indossata da chiunque e così non puoi capire chi è il vero assassino.
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Ero partito prevenuto verso questo film per le seguenti ragioni:
- credevo fosse un banale splatter molto cruento che si basava sul fare impressionare il pubblico con scene altamente disturbanti a causa dell'assenza dei contenuti.
- di solito più se ne parla e più è una schifezza...
- in fondo gli slasher hanno tutti gli stessi elementi: un pazzo con un arma ammazza della gente, tanto sangue, tante urla, ammazza fondamentalmente delle ragazze...
Invece questo è un vero e proprio meta-horror, oltre che un discreto thriller, ti da gli indizi e poi ti depista, l'espediente della maschera che può essere indossata da chiunque e così non puoi capire chi è il vero assassino...
non è eccezionale ma non è nemmeno malaccio... certo è un po' splatter e si poteva anche evitare.
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giofacin
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domenica 3 gennaio 2016
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un cult
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Un film che ha ridato slancio all'horror degli anni '90 e che molti film attuali dovrebbero prendere ispirazione. Kevin Williamson crea una sceneggiatura intelligente che viene valorizzata dalla regia del compianto Wes Craven, dalle interpretazioni spontanee e intense dei giovani protagonisti e dai continui riferimenti ai classici del cinema horror, la colonna sonora di Marco Beltrami aggiunge tensione e drammaticità alle scene. Il film inizia in modo intenso e i primi minuti sono, probabilmente, i più intensi nel loro genere; poi si entra nel vivo del film che prosegue mescolando suspance continua ad un piacevole umorismo, i colpi di scena finali sono carichi di drammaticità e riescono a mantenere alto il livello di questo ottimo film.
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Un film che ha ridato slancio all'horror degli anni '90 e che molti film attuali dovrebbero prendere ispirazione. Kevin Williamson crea una sceneggiatura intelligente che viene valorizzata dalla regia del compianto Wes Craven, dalle interpretazioni spontanee e intense dei giovani protagonisti e dai continui riferimenti ai classici del cinema horror, la colonna sonora di Marco Beltrami aggiunge tensione e drammaticità alle scene. Il film inizia in modo intenso e i primi minuti sono, probabilmente, i più intensi nel loro genere; poi si entra nel vivo del film che prosegue mescolando suspance continua ad un piacevole umorismo, i colpi di scena finali sono carichi di drammaticità e riescono a mantenere alto il livello di questo ottimo film.
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marco rocket
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giovedì 27 giugno 2013
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scream ;)
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Beh, che dire di scream un film che oramai conoscono tutti e che si può dire ha standarizzato a sua immagine e somiglianza il genere horror...ovvero che oramai hanno tutti la sua stessa trama!
Il film è bello, girato bene, non ci sono attori di spicco, non ci sono dialoghi degni di nota ma è giusto che sia così.Nonostante questo però non mi sento di dare un voto alto poichè nonostante sia bello e mi piaccia, lo ripeto, è un horror che non fa paura. Il film è comunque imperdibile per gli amanti del genere.
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