Scream - Chi urla muore

Nella piccola cittadina americana di Woodsboro, entra in azione uno psicopatico e cinefilo serial killer che prima di uccidere le sue vittime le interroga sui film horror. Insieme ad un poliziotto (D. Arquette) e a una giornalista rampante (C. Cox), l’adolescente Sidney (N. Campbell) riuscirà a vendicare la morte della madre avvenuta un anno prima e di cui l’assassino è responsabile. Dopo l’esperimento, curioso e interessante, di Nightmare - Nuovo incubo, W. Craven torna sugli schermi con un thriller all’insegna del citazionismo più ostentato, facendo della sceneggiatura del giovane Kevin Williamson un meccanismo perfetto e avvincente che colpisce spesso nel segno lo spettatore con suspense ed elementi di paura ben seminati. Archetipo di ben più di una generazione di film di paura, Scream racchiude una carrellata di stereotipi, ma il talento di Craven consente di trasformare il vecchio in nuovo, e così le citazioni (che non appaiono mai come delle scopiazzature) si sprecano, ma il piacere sta proprio lì. Brevi apparizioni, non accreditate, di L. Blair (una giornalista Tv), del regista (il guardiano vestito da Freddy Krueger) e di H. Winkler (il preside). 2 sequel.