Intervista col vampiro

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Un film di Neil Jordan. Con Brad Pitt, Tom Cruise, Kirsten Dunst, Antonio Banderas, Christian Slater.
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Titolo originale Interview with the Vampire; The Vampire Chronicles. Horror, durata 122 min. - USA 1994. - Warner Bros Italia uscita venerdì 16 dicembre 1994. MYMONETRO Intervista col vampiro * * * 1/2 - valutazione media: 3,90 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Dalla Fiaba Dark ad un Capolavoro Cinematografico. Valutazione 5 stelle su cinque

di ashtray_bliss


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mercoledì 23 luglio 2014

L'intervista col Vampiro di Neil Jordan e' probabilmente uno dei migliori film nel suo genere, una vera e propria opera d'arte che brilla di luce propria senza riflettere cliche' o luoghi comuni di altre pellicole. Non si tratta dell'ennesimo film sul conte Vlad Tepes, altresi conosciuto come Conte Dracula, e tantomeno di un'opera che tratta i vampiri in modo superficiale, frivolo o adolescenziale. Non si tratta di una commedia o parodia e nemmeno di un fantasy. Fedele al primo libro di quella che diventera' una delle saghe piu' famose a proposito di vampiri, le Cronache di Anne Rice, "L'intervista" riesce perfettamente a bilanciare il racconto di una favola dark condito a metafore sulla societa' (odierna e passata), proponendo allo spettatore vampiri piu' umani che mai: feroci ma fragili. Violenti ma anche capaci di amare piu' di qualsiasi altro essere vivente.
Grazie ad una regia impeccabile, supportata da interpretazioni straordinarie (non date retta a chi dice il contrario, guardare per credere) e musiche suggestive. Ambientazioni, fotografia e scenografia di altissimo livello, curate sin nei minimi dettagli e particolari, riescono non solo a catturare l'attenzione dello spettatore, ma ad ammaliarlo come se assistesse ad un gioco di prestigio dal quale si rifutia di distogliere lo sguardo. I colori accesi e vibranti, dal blu al rosso, dal verde al viola, rubano la scena, letteralmente, facendo da padrone sulla fotografia e scenografia. Le alternanze tra luci e ombre, chiaro e scuro ricoprono un ruolo catalitico nel immergere totalmente lo spettatore in una dimensione totalmente diversa, estranea al suo mondo eppure cosi terribilmente affine. Ci si abbandona completamente alla visione di questa straordinaria favola immergendosi in un mondo fatto di tenebre, sangue, amore, passioni, vendette. Ci si lascia trasportare in questo mondo dominato da creature splendide e raffinate ma al contempo feroci e violente. Creature eteree di una bellezza rara ma vecchie di secoli e storia alle spalle. Immortali ma dannati
Ed in questa brillante fiaba noir, seguiamo le vicende di Louis Du Point du Lac (B.Pitt) e Lestat de Lioncourt (T. Cruise), narrate rigorosamente di notte dallo stesso Louis ad un reporter (C. Slater) in cerca di qualcosa di ecclatante che faccia balzare in alto la sua carriera. Dai giorni nostri si fa' ben presto un tuffo nel passato, nel 1791, quando Louis ricevette il dono oscuro da parte di Lestat. Da li' a poco ha inizio la loro avventura insieme che durera' quasi un secolo, sin al momento in cui le loro strade si divideranno a causa della piccola ma diabolica Claudia (K. Dunst), per ricongiungersi a distanza di un'altro secolo, di nuovo in America, catapultati ormai nell'era moderna.
Assistiamo dunque ad una superlativa interpretazione di Tom Cruise nelle vesti di Lestat, un vampiro enigmatico, affascinante ma alquanto possessivo, arrogante, eccentrico e diabolico. Lestat ha completamente abbracciato la sua vita oscura nell'eternita', si e' totalmente arreso alla sua natura da vampiro e tenta costantemente di far amare questa nuova vita al suo nuovo compagno di percorso, Louis. Quest'ultimo mantiene una natura umana spiccata, non volendosi arrendere completamente alla natura vampiresca violenta, ne al bere sangue di innocenti ma preferndo sopravvivere cibandosi di animali piuttosto che persone. Il rapporto col suo creatore e mentore Lestat sara' teso, portando Louis al punto di bruciare la sua abitazione e pensare seriamente di proseguire nel suo cammino da solo, abbandonando il suo maestro.
A quel punto Lestat cerchera' di consolidare il loro rapporto rendendo immortale una bambina, Claudia, dopo che Louis in preda alla fame e alla disperazione, tenta di uccidere. La piccola si dimostra sin da subito una feroce assassina, molto simile caratterialmente a Lestat. I due la viziano e la coccolano in ogni modo possibile, cercando di ricreare un ambiente famigliare-immortale- idilliaco. Effettivamente, i rapporti tra Louis e Claudia, ormai intrappolata in un corpo che non le appartiene piu', incapace di cresciere, di cambiare come tutti gli esseri umani, diventeranno sempre piu' solidi e concreti. Ma nello stesso tempo crescera' il rancore misto a odio nei confronti del loro creatore. Evento cruciale che segnera' la svolta nella storia di tutti e tre i protagonisti
A strade ormai divise i tre vampiri conosceranno il vero significato della perdita, solitudine e sofferenza. Ognuno di loro si riconfermera' testimone della propria eterna dannazione, schiavo di sentimenti forti, indissolubili ma come nella maggior parte delle volte, fatali. Poiche' i vampiri, essendo creature oscure ma divine (le piu' simili a Dio, dopo gli angeli) sono capaci di nutrire sentimenti forti, di provare emozioni molto piu' profonde e concrete rispetto agli uomini...ma proprio per cio' sono condannati a soffrirne molto di piu'.

Ed ecco che il rapporto tra Louis e Claudia verra' definitivamente e brutalmente troncato dalla condanna a morte di lei e la sua nuova compagna di viaggio, Madeleine, una volta scoperto il tentato omicidio di un loro simile, e per di piu' creatore. Louis, verra' rinchiuso in una bara di metallo e condannato alle tenebre per l'eternita', anche se successivamente verra' salvato dal satanico ed enigmatico Armand, capo del mitico Theatre des Vampires di Parigi. Mentre nel Nuovo Mondo, Lestat, vivra' nella miseria, nel declino e nella decadenza piu' assurda: avendo ormai perso ogni elemento che lo rendeva un carismatico ma letale vampiro nel passato, si rinchiudera' a vivere in un cimitero di New Orleans, impaurito dal cambio radicale della societa' odierna. Resosi praticamente un fantasma di se stesso, vivendo di ricordi e rimpianti.
Arrivando cosi al finale, mai banale ma assai originale con tanto di colpo di scena (ma sempre fedele al racconto della Rice) prima dei titoli di coda, supportati dalla cover rock di Sympathy for The Devil degli Stones, rivisitata dagli immensi Guns and Roses. 
L'intervista col vampiro e' una esperienza cinematografica unica, che merita di essere ripetuta, rivista, rigustata nel tempo perche' emana un fascino accativante al quale e' difficile restere. Un'opera dark e gothic-a che cattura e ridisegna nel modo migliore l'identita',mitica, del vampiro: spogliato da stereotipi e superstizioni di vario genere, i vampiri delle Cronache e del film in questione prendono vita sotto una luce (artificiale e sobria) completamente diversa. Sono esseri in preda alle loro piu' umane emozione, percepite pero' in gradi assai maggiori di quelli umani. Amore, dipendenza, odio, sensi di colpa, invidia, possessione, solitudine, nostalgia sono i sentimenti principali che s'intrecciano in maniera geniale nelle vite dei protagonisti e ne dettano i risvolti e le conseguenze. 
Ambientazioni suggestive e decadenti, supportate da una fotografia e scenografia impeccabile, di altissimo livello. Regia sobria e solida che sa perfettamente tenere bilanciato il filo tra un opera horror, drammatica e sentimentale. Impeccabili le recitazioni di tutti gli attori, ma in particolare di Tom Cruise che e' favolosamente riuscito a portare sul grande schermo un Lestat in bilico tra la malvagita' e la sua natura piu' sensibile e umana. Espressioni, movimenti, sguardi..tutto perfetto. Jordan ha portato sicuramente a galla una delle migliori e memorabili interpretazioni di Cruise. Favolosa e molto verosimile anche la piccola Dunst nel ruolo di una perfida e scaltrissima Claudia. Piccolo ma azzeccato il ruolo di Banderas nelle vesti di Armand. Impeccabile (anche se ancora un po' troppo algido) Brad Pitt.  Musiche straordinarie. 
Non solo mi sento di consgliare questo film, ma lo reputo personalmente una pietra migliare nel suo genere, un cult e un must per tutti gli amanti delle storie dark e vampiresche. Vi prego dimenticatevi affinita' del tipo Twilight. Questo e' Cinema allo stato puro. Firmato da un colosso di regista come Neil Jordan
Imperdibile.

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