daniele
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venerdì 21 marzo 2008
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art.21 - 1° emendamento - art.18
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E se qualche idiota si identificasse con lei... Signor/a Anonimo?!
"Art.21 - Costituzione Italiana; 1° Emendamento - Costituzione Stati Uniti d'America; Art.18 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani."
Per questi suddetti motivi e per centinaia di altri, penso che lei, e le persone come lei, debba essere sempre libero di esprimere i propri giudizi, anche se censorei, su questa e su qualunque altra opera dell'ingenio umano non conforme alla sua morale.
Penso che il sottoscritto, e le persone come il sottoscritto, debba poter essere sempre libero di criticare lei, e le persone come lei, di battersi contro ogni tentativo censoreo, affinchè tali opere possano esistere.
Penso che Oliver Stone, e come lui qualunque altra persona che faccia della propria capacità espressiva una forma di comunicazione, debba poter essere sempre libero di proporla nei modi e con i contenuti che ritiene più appropriati, affinchè il messaggio venga veicolato nel modo più efficace, anche se ciò dovesse destabilizzare la sensibilità di alcuni, fossero pure la maggioranza.
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E se qualche idiota si identificasse con lei... Signor/a Anonimo?!
"Art.21 - Costituzione Italiana; 1° Emendamento - Costituzione Stati Uniti d'America; Art.18 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani."
Per questi suddetti motivi e per centinaia di altri, penso che lei, e le persone come lei, debba essere sempre libero di esprimere i propri giudizi, anche se censorei, su questa e su qualunque altra opera dell'ingenio umano non conforme alla sua morale.
Penso che il sottoscritto, e le persone come il sottoscritto, debba poter essere sempre libero di criticare lei, e le persone come lei, di battersi contro ogni tentativo censoreo, affinchè tali opere possano esistere.
Penso che Oliver Stone, e come lui qualunque altra persona che faccia della propria capacità espressiva una forma di comunicazione, debba poter essere sempre libero di proporla nei modi e con i contenuti che ritiene più appropriati, affinchè il messaggio venga veicolato nel modo più efficace, anche se ciò dovesse destabilizzare la sensibilità di alcuni, fossero pure la maggioranza.
L'arte non è omologazione. L'arte è rottura.
Detto questo, scusate se ho esagerato nell'enfasi della difesa di questo film (che tra l'altro trovo bello, non eccezionale) ma il discorso era più generale.
All'ennesima insensata stroncatura tipo "pericolosissimo", gli animi più instabili verranno ancora di più corrotti; oppure dopo che da altre parti si tirano in ballo i bambini...(che ne saràààà dei nostri bambiniiii!!!) mi sono francamente rotto il cazzo...
Mi scuso ancora e saluto.
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[+] killer born in 1989
(di ivan )
[ - ] killer born in 1989
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daniele
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venerdì 21 marzo 2008
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art.21. 1°emendamento. art.18
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E se qualche idiota si identificasse con lei... Signor/a Anonimo?!
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Art.21 - Costituzione Italiana
I Emendamento - Costituzione Stati Uniti d'America
Art.18 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Per questi suddetti motivi e per centinaia di altri, penso che lei, e le persone come lei, debba essere sempre libero di esprimere i propri giudizi, anche se censorei, su questa e su qualunque altra opera dell'ingenio umano non conforme alla sua morale.
Penso che il sottoscritto, e le persone come il sottoscritto, debba poter essere sempre libero di criticare lei, e le persone come lei, di battersi contro ogni tentativo censoreo, affinchè tali opere possano esistere.
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E se qualche idiota si identificasse con lei... Signor/a Anonimo?!
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Art.21 - Costituzione Italiana
I Emendamento - Costituzione Stati Uniti d'America
Art.18 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Per questi suddetti motivi e per centinaia di altri, penso che lei, e le persone come lei, debba essere sempre libero di esprimere i propri giudizi, anche se censorei, su questa e su qualunque altra opera dell'ingenio umano non conforme alla sua morale.
Penso che il sottoscritto, e le persone come il sottoscritto, debba poter essere sempre libero di criticare lei, e le persone come lei, di battersi contro ogni tentativo censoreo, affinchè tali opere possano esistere.
Penso che Oliver Stone, e come lui qualunque altra persona che faccia della propria capacità espressiva una forma di comunicazione, debba poter essere sempre libero di proporla nei modi e con i contenuti che ritiene più appropriati, affinchè il messaggio venga veicolato nel modo più efficace, anche se ciò dovesse destabilizzare la sensibilità di alcuni, fossero pure la maggioranza.
L'arte non è omologazione. L'arte è rottura.
Detto questo, scusate se ho esagerato nella difesa di questo film (che tra l'altro trovo bello, non eccezionale) ma il discorso era più generale.
All'ennesima insensata stroncatura tipo "pericolosissimo", gli animi più instabili verranno ancora di più corrotti; oppure dopo che da altre parti si tirano in ballo i bambini...(che ne saràààà dei nostri bambiniiii!!!) mi sono francamente rotto il cazzo...
Mi scuso ancora e saluto.
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paolo 79
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martedì 26 febbraio 2008
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il massimo
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Montaggio da favola. Film stupendo, spietato, malvagio, comico e drammatico. Non chiedo di più
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vanni
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venerdì 1 febbraio 2008
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possibile senso di natural born killers
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Lo scopo di questo film è fin troppo chiaro. Come è perfettamente chiaro che cosa viene ucciso alla fine. L'omicidio è semplicemente una metafora, purtroppo estremamente reale, che possiamo sperimentare quotidianamente, ma questo film dev'essere visto sotto un'altra luce. Il suo significato è abissale. Quello che viene in primo piano sono gli estremi (luce e buio), e lo scaturire dell'essere dalla Terra, le piante si vedono soprattutto. Il matrimonio è l'esempio che viviamo già in un miracolo ancora tutto da comprendere, un miracolo che abbiamo completamente dimenticato perchè siamo presi dalla scienza e dalla tecnologia, come unici mezzi di comprensione dell'essenza delle cose. Il successo televisivo, la stupidità dell'immagine, viene infine ridicolizzata nel modo più totale.
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Lo scopo di questo film è fin troppo chiaro. Come è perfettamente chiaro che cosa viene ucciso alla fine. L'omicidio è semplicemente una metafora, purtroppo estremamente reale, che possiamo sperimentare quotidianamente, ma questo film dev'essere visto sotto un'altra luce. Il suo significato è abissale. Quello che viene in primo piano sono gli estremi (luce e buio), e lo scaturire dell'essere dalla Terra, le piante si vedono soprattutto. Il matrimonio è l'esempio che viviamo già in un miracolo ancora tutto da comprendere, un miracolo che abbiamo completamente dimenticato perchè siamo presi dalla scienza e dalla tecnologia, come unici mezzi di comprensione dell'essenza delle cose. Il successo televisivo, la stupidità dell'immagine, viene infine ridicolizzata nel modo più totale. Un semplice ma essenziale tramonto seppellisce tutta la sporcizia che abbiamo dentro la nostra mente, che continuiamo a subire, essendoci nati dentro. Non è mai esistita un'epoca perfetta, ma la nostra è forse la più particolare di tutte, perchè abbiamo cancellato l'essenza delle cose insieme alla nostra. C'è una via d'uscita a tutto questo. Questo film è sulla strada buona, ma è solo un'indicazione, niente di più. Per chi ha voglia consiglio di leggere Martin Heidegger.
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(di valerio)
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strippy!
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venerdì 21 settembre 2007
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l'uniko film da premio più che oscar il migliore
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sARà ANCHE TUTO STUDIATO A PUNTINO ,MA ALLA FINE RESTA LA MEREVIHGLIA E L'ADRENALINA KE TIFA SCORRERE SENZA AVER UNA SOLA SCENA DI NOIA E SCONTATA IL PIù BELLO QUELLO KE MI TENGO A MENTE!
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zzyo
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sabato 15 settembre 2007
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quando la violenza non ha limiti
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Tratto dal soggetto di Quentin Tarantino, il quale ha poi polemizzato, per via dell'arbitraria sceneggiatura, con Stone. Due giovani, un ragazzo e una ragazza, seminano il panico e la morte. Sono serial killer senza scrupoli e senza una vera e propria ragione. Imprigionati dopo il 54° omicidio, diventano divi della televisione e riusciranno a fuggire. Divertente la parodia della situation commedy per mostrare l'infanzia della protagonista e l'incontro tra i due futuri assassini. Il regista dice di essersi ispirato ad Arancia meccanica per la scelta grottesca ma il debito maggiore lo ha con Cuore selvaggo di Lynch. Ciò detto, il film è comunque il migliore che Stone abbia fatto da anni perché smuove lo spettatore, alimenta la discussione, cerca strade nuove passando da altre già segnate.
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Tratto dal soggetto di Quentin Tarantino, il quale ha poi polemizzato, per via dell'arbitraria sceneggiatura, con Stone. Due giovani, un ragazzo e una ragazza, seminano il panico e la morte. Sono serial killer senza scrupoli e senza una vera e propria ragione. Imprigionati dopo il 54° omicidio, diventano divi della televisione e riusciranno a fuggire. Divertente la parodia della situation commedy per mostrare l'infanzia della protagonista e l'incontro tra i due futuri assassini. Il regista dice di essersi ispirato ad Arancia meccanica per la scelta grottesca ma il debito maggiore lo ha con Cuore selvaggo di Lynch. Ciò detto, il film è comunque il migliore che Stone abbia fatto da anni perché smuove lo spettatore, alimenta la discussione, cerca strade nuove passando da altre già segnate. Sceglie l'iperrealismo rispetto a film dello stesso genere come Henry - Pioggia di sangue e Il cameraman e l'assassino. Fa una denuncia, forse un tantino retorica, nei confronti dei mass-media. Incarna la violenza spettacolo per far sì che il serpente si morda la coda. Mischia fumetti a formati di pellicola diversi in maniera suggestiva. Fa dei chiari riferimenti alla cronaca attuale senza fare del documentarismo. Per contro, necessita di una grande maturità da parte dello spettatore. Soprattutto perché nello spettacolo caleidoscopico, che scorre come sulle montagne russe, non c'è il tempo per i più giovani di prendere le distanze dai protagonisti. La musica è quanto mai varia, spaziando dalle atmosfere di Peter Gabriel al rock di Patti Smith, a Puccini (come già aveva fatto Kubrick), fino alla voce demoniaca di Diamanda Galas. Deprecabile il divieto ai minori di 14 anni, anziché di 18
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baka
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domenica 2 settembre 2007
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fumetto inverosimile e sopravvalutato
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A parte la mitizzazione della violenza,che renderà felici i deviati (nonchè modaioli e superficiali) seguaci di Tarantino (tra l'altro autore della storia del film) & company,l'ironia pungente del regista nei confronti della società dei mass media è secondo me l'unico punto a favore del film.La pellicola mi pare decisamente sopravvalutata,solamente nella parte centrale viene ad assumere una parvenza di senso,la fine lo rende alla pari di una qualsiasi "americanata" di film d'azione,mentre assistiamo inerti al bombardamento di immagini cui ci sottopone Stone,immagini che tra l'altro non fanno nessun effetto,perchè prive di una qualsiasi verosimiglianza o realtà,poichè i personaggi sono dei semplici fumetti.
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A parte la mitizzazione della violenza,che renderà felici i deviati (nonchè modaioli e superficiali) seguaci di Tarantino (tra l'altro autore della storia del film) & company,l'ironia pungente del regista nei confronti della società dei mass media è secondo me l'unico punto a favore del film.La pellicola mi pare decisamente sopravvalutata,solamente nella parte centrale viene ad assumere una parvenza di senso,la fine lo rende alla pari di una qualsiasi "americanata" di film d'azione,mentre assistiamo inerti al bombardamento di immagini cui ci sottopone Stone,immagini che tra l'altro non fanno nessun effetto,perchè prive di una qualsiasi verosimiglianza o realtà,poichè i personaggi sono dei semplici fumetti.Detto ciò Natural born killers resta un discreto film,sorretto da un buon ritmo,con due protagonisti "schizzati" e dunque simpatici,ma nulla di più di tutto questo.
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(di deviata)
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(di laverick)
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(di nomind)
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(di taxidriver94)
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francesco manca
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lunedì 23 luglio 2007
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"la violenza secondo stone"
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E' veramente difficile giudicare questo film, che più che un film sembra un enorme piatto di insalata stracondita con gli ingredienti più disparati; un miscuglio di vari generi cinematografici che vanno dal thriller al noir, dalla commedia al drammatico, dall'avventura all'azione, dal grottesco al pulp...
Tratto da una sceneggiatura di Quentin Tarantino scritta al Video Archives (poi radicalmente modificata da Oliver Stone), questo strano miscuglio molto eterogeneo, si presenta sin dalle prime battutte al quanto bizzarro, confusionario, caotico, che alterna scene puramente adrenaliniche ad altre che quasi escono fuori dagli schemi logici della vicenda; flash-back in bianco e nero, sequenze di animali che cacciano, immagini di cartoon e fumetti underground con disturbi e "righine" di ogni genere per dare alla pellicola un'atmosfera malfamata stile anni '60, fotografie di famosi killer che seminato panico e morte in tutto il nuovo continente; per citarne uno, Charles Manson.
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E' veramente difficile giudicare questo film, che più che un film sembra un enorme piatto di insalata stracondita con gli ingredienti più disparati; un miscuglio di vari generi cinematografici che vanno dal thriller al noir, dalla commedia al drammatico, dall'avventura all'azione, dal grottesco al pulp...
Tratto da una sceneggiatura di Quentin Tarantino scritta al Video Archives (poi radicalmente modificata da Oliver Stone), questo strano miscuglio molto eterogeneo, si presenta sin dalle prime battutte al quanto bizzarro, confusionario, caotico, che alterna scene puramente adrenaliniche ad altre che quasi escono fuori dagli schemi logici della vicenda; flash-back in bianco e nero, sequenze di animali che cacciano, immagini di cartoon e fumetti underground con disturbi e "righine" di ogni genere per dare alla pellicola un'atmosfera malfamata stile anni '60, fotografie di famosi killer che seminato panico e morte in tutto il nuovo continente; per citarne uno, Charles Manson.
Se devo essere sincero, da questo film mi aspettavo molto di più, o per meglio dire, ben altro; nonostante sia ideato dalla geniale mente di Tarantino, non assomiglia proprio a un opera di Tarantino, e sono convinto che se alla regia ci fosse stato lui, questa pellicola avrebbe preso nettamente un'altra piega, molto più incisiva, meno assurda e meno confusionaria.
L'idea di far scorrere su un televisore degli spezzoni di "Frankenstein", "Scarface" e altri, mi pare originale, ma chiramente non può coprire le varie lacune create dal regista, che a mio avviso, ha voluto strafare, dimostrare qualcosa di cui anch'egli non era molto convinto; la rabbia, la violenza, la trasgressione, la pazzia, la volgarità...è questo secondo me e secondo tutti noi opinionisti, Stone voleva mettere in risalto di fronte a una società ormai raggrinzita e bugiarda, che non darà molta corda a tutto quello che i realizzatori di quest'opera ci hanno propinato, perchè per essere dei veri "provocatori" bisogna fare ben altro !
Criticatemi quanto volete, ma continuo a sostenere che questo film avrebbe dovuto dirigerlo Quentin Tarantino oppure Brian De Palma, se non Martin Scorsese o perchè no ? James Cameron...ma non Oliver Stone.
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(di nomind)
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bue84
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giovedì 12 luglio 2007
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un film che alimenta indubbiamente la discussione
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Natural Born Killers fa parte di quei film, che hanno l'onore di "vivere" sulla sottile linea del capolavoro o del disastro. Opera contradditoria, surreale-reale, affascinante. Da una storia di Quentin (contrariato sul modi operandi di Oliver) nasce una parodia della violenza a tutto tondo. Tecnincamente fantastico, il film narra la storia di due killer che uccidono per il puro gusto di farlo, con un infanzia difficile di strupri e violenze. Arrestati al loro 54 omicidio, i media li acclamano, trasformandoli in eroi. Violentissimo, macabro, esagerato, in ogni scena in ogni angolatura trasuda violenza. Una violenza inizialmente nata dai killer, violenza trasportata al mondo intero. E' strepitoso come il regista riesca a creare un tutt'uno con il periodo storico: il film è un urlo di distacco nei confronti della violenza del ventesimo secolo, rappresentata dai cambi temporali dati dal modo di operare con la pellicola, dalle immagini di sottofondo ecc.
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Natural Born Killers fa parte di quei film, che hanno l'onore di "vivere" sulla sottile linea del capolavoro o del disastro. Opera contradditoria, surreale-reale, affascinante. Da una storia di Quentin (contrariato sul modi operandi di Oliver) nasce una parodia della violenza a tutto tondo. Tecnincamente fantastico, il film narra la storia di due killer che uccidono per il puro gusto di farlo, con un infanzia difficile di strupri e violenze. Arrestati al loro 54 omicidio, i media li acclamano, trasformandoli in eroi. Violentissimo, macabro, esagerato, in ogni scena in ogni angolatura trasuda violenza. Una violenza inizialmente nata dai killer, violenza trasportata al mondo intero. E' strepitoso come il regista riesca a creare un tutt'uno con il periodo storico: il film è un urlo di distacco nei confronti della violenza del ventesimo secolo, rappresentata dai cambi temporali dati dal modo di operare con la pellicola, dalle immagini di sottofondo ecc. Improvvisamente l'atto in se dell'omicidio perde la sua connotazione soggettiva di OMICIDIO - ASSASSINO, per diventare una caratteristica umana del tempo moderno: famiglia, televisione, politica, guerra. E' qui, a mio avviso la grandezza del film. Nel momento in cui vi è il distacco con i protagonisti, improvvisamente si fa attenzione a tutto il resto. I killer spariscono pur agendo, ma rimangono inpresse le "metodologie" di una società violenta e disumana, che fa crescere nella violenza. Società in grado di creare ASSASSINI NATI. Agli occhi dei più apparirà un overdose di violenza insignificante. A molti apparirà come un tentativo di morale retorico e grottesco. Ad altri piacerà, per il modo manieristico di rappresentare un idea e di urlare la propria indignazione contro la società moderna, utilizzando gli stessi meccanismi di essa. Non aspettatevi dunque un moralismo nuovo, una filosofia rivoluzionaria, ma solo un piccolo GIOIELLO pulp, studiato nei minimi dettagli, acculturato, oculato, a volte persino geniale. Strepitosa l'idea di SIT-COMM surreale, per raccontare l'incontro tra i killer. Fenomenale le risate di sottofondo quando il padre tocca la figlia e la minaccia, con un chiaro riferimento all'abitudine moderna di sottovalutare il ruolo famigliare. Interpretazione strepitosa di Juliette Lewis, inquietante e bellissima. Notevoli le caricature del carceriere, e del poliziotto assassino. Per concludere, vietato ai deboli di cuore. A mio avviso da non perdere assolutamente!
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(di oblivion7is)
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cineofilo92
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venerdì 6 luglio 2007
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the schizoid trip of oliver stone
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Immagnifico, sorpendente collage di cinema, un esperienza allucinante per chiunque, firmata da Oliver Stone (ma non dimentichiamo che il soggetto è di Tarantino, e all'inizio era sua anche la sceneggiatura). Ci vuole uno stomaco e un cervello d'acciaio per digerire questa miscellanea di commedia, trhiller, explotation, horror, avventura, fumetti, critiche durissime ai mass media, effetti speciali ed atmosfere psichedeleche, follia omicida e tanto, tantissimo sangue. Sono eccezzionali perfino i titoli di coda. Stone ha dato il meglio di sè in Natural Born Killers. Se viene visto, non sarà dimenticato. Non è hollywood, questa. é incubo che si fa arte.
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