mr.619
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domenica 4 luglio 2010
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dragaggio nell'indole del male
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Surreale ed orrorifica rivisitazione compendiaria dell'(ultra)realtà criminale, analizzata come una fenomenologia, se così si può definire, della volontà violenta di ribellione e, come afferma il titolo stesso, naturale perversione ed intrinseca irrazionalità dell'universo giovanile, (in)compreso nelle sue componenti a contenuto più depravato e patologico sotto un punto di vista prettamente satirico e, quindi, quasi divertente( termine la cui accezione si basa tanto sullo stuzzicare salacemente l'animo dello spettatore quanto sull'attuare un processo di anti-catarsi) ed assolutamente distorto (la turpe sit-com raffigurata dall'idea della famiglia).
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Surreale ed orrorifica rivisitazione compendiaria dell'(ultra)realtà criminale, analizzata come una fenomenologia, se così si può definire, della volontà violenta di ribellione e, come afferma il titolo stesso, naturale perversione ed intrinseca irrazionalità dell'universo giovanile, (in)compreso nelle sue componenti a contenuto più depravato e patologico sotto un punto di vista prettamente satirico e, quindi, quasi divertente( termine la cui accezione si basa tanto sullo stuzzicare salacemente l'animo dello spettatore quanto sull'attuare un processo di anti-catarsi) ed assolutamente distorto (la turpe sit-com raffigurata dall'idea della famiglia). Guardando il film si potrebbe giungere abbastanza facilmente alla conclusione che l'odio, il metamorfico male deformante le immagini dei protagonisti sia, in quanto reale, "razionale", giacchè nascente da logica concatenazione di un fitto intreccio trascendente di desiderio e "ubris". Ma, purtroppo, meramente attraverso tale meccanico ed inquietante stadio estremo dell'essere essi sono in grado di ritrovare la propria identità che risiede psichicamente al di sotto della supericie del contenuto delle azioni da loro compiute, in un "casus" riflessivo denominato "coscienza".Per concludere, la prospettiva prospettica offerta dal "terzo occhio" del quarto potere mediatico, contemporaneamente alla gerarchia militare operante nel carcere, permette ad una panoramica obiettiva ed esterna alla vicenda di comprendere appieno la leva di sopraffazione inerente alla dinamica tangente dello svolgimento delle scene, essendo forse (o sicuramente) la società la vera matrice degli incubi metropolitani alimentanti la relativa visione contorta dei criminali.Il "daimon" non esiste, è in divenire.
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paride86
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domenica 14 marzo 2010
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non mi è piaciuto per niente
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Secondo me "Assassini Nati" è davvero uno dei punti più bassi raggiunti da Oliver Stone.
Il tentativo era di fare un film pulp, e la storia scritta da Tarantino era buon punto di partenza, ma il modo in cui è stato girato ha vanificato ogni prerogativa.
Innanzitutto i personaggi, nonostante si cerchi di scavare nel loro passato, non hanno psicologia e restano sempre bidimensionali; il montaggio isterico e l'alternanza di colore, bianco e nero, cartone animato e filtri colorati non danno allo spettatore il tempo di entrare nella storia, catapultandolo da un episodio all'altro senza avere il tempo di capire cosa sta succedendo e perché; il continuo aggiungere elementi irreali alle scene (tipo fuoco, apparizioni, altri video che scorrono sulle pareti) non aggiungono un tocco visionario alla storia, piuttosto la riempiono di confusione.
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Secondo me "Assassini Nati" è davvero uno dei punti più bassi raggiunti da Oliver Stone.
Il tentativo era di fare un film pulp, e la storia scritta da Tarantino era buon punto di partenza, ma il modo in cui è stato girato ha vanificato ogni prerogativa.
Innanzitutto i personaggi, nonostante si cerchi di scavare nel loro passato, non hanno psicologia e restano sempre bidimensionali; il montaggio isterico e l'alternanza di colore, bianco e nero, cartone animato e filtri colorati non danno allo spettatore il tempo di entrare nella storia, catapultandolo da un episodio all'altro senza avere il tempo di capire cosa sta succedendo e perché; il continuo aggiungere elementi irreali alle scene (tipo fuoco, apparizioni, altri video che scorrono sulle pareti) non aggiungono un tocco visionario alla storia, piuttosto la riempiono di confusione. Inoltre il famoso messaggio contro il potere dei media non è così in primo piano come Oliver Stone ha millantato, e la maniera demenziale in cui R. Downey Jr. interpreta il giornalista sciacallo toglie sostanza e significato alla polemica.
Insomma, "Natural Born Killers" è un film dimenticabile.
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i'para
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mercoledì 17 febbraio 2010
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che schifo!
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film veramente di pessimo gusto. vuole palesemente rifarsi ad Arancia Meccanica nel conflitto violenza-stato-mass media, ma non ne ha la potenza espressiva e la regia si perde in luridi giochetti psichedelici che disgustano e basta. un film sicuramente di sperimentazione, ma la regia è appunto veramente sopra le righe e anticonformista (il che non è un male, lo è però in questo caso) e il finale lascia molte perplessità. pessima prova di Stone, che ha fatto sicuramente molto meglio. di buono c'è solo la magistrale interpretazione del duo Harrelson-Lewis.
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marv89
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lunedì 15 febbraio 2010
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oltre la violenza...
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Bellissima pellicola di Scott, che traspone in video una sceneggiatura di Tarantino modificandone a suo piacere ampie parti, irritando così Quentin il quale una volta visto il film se ne vuole distaccare completamente tanto da non voler apparire nei titoli di testa. Montaggio geniale e schizofrenico, fotografia e scenari caotici, con i quali Stone vuole rappresentare la mente contorta dei due assassini nati...coheniano(passatemi il termine) lo stile satirico con il quale viene rappresentata la violenza, chiara critica alla società moderna...per apprezzare questo film bisogna guardare oltre la violenza, altrimenti si rischia di non cogliere il messaggio....bellissima la scena dell'intervista a Mickey Knox, mai banale.
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Bellissima pellicola di Scott, che traspone in video una sceneggiatura di Tarantino modificandone a suo piacere ampie parti, irritando così Quentin il quale una volta visto il film se ne vuole distaccare completamente tanto da non voler apparire nei titoli di testa. Montaggio geniale e schizofrenico, fotografia e scenari caotici, con i quali Stone vuole rappresentare la mente contorta dei due assassini nati...coheniano(passatemi il termine) lo stile satirico con il quale viene rappresentata la violenza, chiara critica alla società moderna...per apprezzare questo film bisogna guardare oltre la violenza, altrimenti si rischia di non cogliere il messaggio....bellissima la scena dell'intervista a Mickey Knox, mai banale.....BELLISIIMO
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keta77
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martedì 2 febbraio 2010
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struggente,poetico,allucinato....incommensurabile!
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romanticismo e violenza,amore e odio,sogno ed incubo..Mickey e Mallory sono angeli caduti,perche' corrotti da chi,travestito da santo,era in realta' un demone.E'un film profondo,sfacciato,eccessivo,lucidamente introspettivo nei flashback in bianco e nero,contrapposti al colore volutamente troppo "colorato" di una realta' ingannevole,fasulla,che si ciba della sua stessa ipocrisia.La pazzia,la rabbia e gli eccessi di Mickey e Mallory sono l'ovvia risosta a quello stesso mondo che li ha violentati e nutriti di quotidiana e spietata violenza.Il loro esere cosi' "criminali",e' solo il risultato di un'innocenza infranta,di grida d'aiuto rimaste mute perche' intrappolate in un vortice di follia purtoppo ormai divenuta oggi,realta'.
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romanticismo e violenza,amore e odio,sogno ed incubo..Mickey e Mallory sono angeli caduti,perche' corrotti da chi,travestito da santo,era in realta' un demone.E'un film profondo,sfacciato,eccessivo,lucidamente introspettivo nei flashback in bianco e nero,contrapposti al colore volutamente troppo "colorato" di una realta' ingannevole,fasulla,che si ciba della sua stessa ipocrisia.La pazzia,la rabbia e gli eccessi di Mickey e Mallory sono l'ovvia risosta a quello stesso mondo che li ha violentati e nutriti di quotidiana e spietata violenza.Il loro esere cosi' "criminali",e' solo il risultato di un'innocenza infranta,di grida d'aiuto rimaste mute perche' intrappolate in un vortice di follia purtoppo ormai divenuta oggi,realta'.E in questo perfetto ciclo karmico,i due protagonisti risultano pero' gli unici in grado di provare sentimenti puri;nel bene e nel male.Un film eccezionale,inimitabile e destinato a rimanere tale.
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roy batty
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lunedì 30 novembre 2009
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epico, sublime, tarantiniano
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Avrò visto questo film un centinaio di volte, ma ogni volta che lo rivedo mi esalta e mi inquieta allo stesso tempo. Qui Oliver Stone utilizza le sue conoscenze del mondo dei mass media (vi ricordo che ha lavorato nei telegiornali e in tv prima di diventare regista) per trarne una critica decisa del mondo "deviato" e tragicamente ipnotico del piccolo schermo. Basandosi su una storia del grande Quentin Tarantino (di cui io sono un accanito fan), crea un film sulla genenesi della violenza, facendola arrivare agli eccessi in alcuni punti, ma senza mai far perdere il fascino di questa particolare e stupenda pellicola. Dirige un cast di attori di grande talento (Juliette Lewis e Robert Downey jr rubano la scena!!), i quali sembrano trovarsi a loro agio in questo rocambolesco triller (Harrelson e la Lewis formano una coppia sanguinariamente affiatata).
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Avrò visto questo film un centinaio di volte, ma ogni volta che lo rivedo mi esalta e mi inquieta allo stesso tempo. Qui Oliver Stone utilizza le sue conoscenze del mondo dei mass media (vi ricordo che ha lavorato nei telegiornali e in tv prima di diventare regista) per trarne una critica decisa del mondo "deviato" e tragicamente ipnotico del piccolo schermo. Basandosi su una storia del grande Quentin Tarantino (di cui io sono un accanito fan), crea un film sulla genenesi della violenza, facendola arrivare agli eccessi in alcuni punti, ma senza mai far perdere il fascino di questa particolare e stupenda pellicola. Dirige un cast di attori di grande talento (Juliette Lewis e Robert Downey jr rubano la scena!!), i quali sembrano trovarsi a loro agio in questo rocambolesco triller (Harrelson e la Lewis formano una coppia sanguinariamente affiatata). Lo spettatore non può fare a meno di rimanere incollato allo schermo: il film è un carosello di sequenze memorabili, su tutte il massacro iniziale nel bar e la sommossa nel carcere di Batongo che si conclude con la morte dello stralunato e "mediaticamente esalatato" giornalista Wayne Gayle, all'occhio della telecamera. Stone ha fatto un gran lavoro, quasi annullando il suo stile di regia a cui ci aveva abituato per crearne uno totalmente nuovo, una fusione tra Quentin Tarantino e Stanley Kubrick. Un film unico nel suo genere, da vedere e rivedere.
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hal 9000
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domenica 6 settembre 2009
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natural born killers
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Qualcuno aveva parlato di un nuovo "Arancia Meccanica", andiamoci piano! Tra Stone e Kubrick ci sarà sempre un abisso, non perchè Stone non sia bravo, ma perchè non potrà mai raggiungere il livello magistrale e lo spessore culturale di quelloche è forse stato uno dei più grandi registi di sempre.
Certo la storia di Mickey e Mallory somiglia a quella di Alex, il soggetto è di Tarantino e si vede, ma se in "Arancia Meccanica" si partiva da una base filosofica e culturale che si addice ad un genio quale Kubrick, in "Natural Born Killers" si può cogliere solo una satira surreale e un critica a livello politico-sociale.
Ciò non significa che il film non sia ben riuscito: ci sono molte sequnze memorabili tra cui quella iniziale e tocchi undiscutibilmente geniali (come la vita di mallory girata come una sit-com), ma sono molti anche i passaggi troppo surreali o dalla banalità didascalica.
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Qualcuno aveva parlato di un nuovo "Arancia Meccanica", andiamoci piano! Tra Stone e Kubrick ci sarà sempre un abisso, non perchè Stone non sia bravo, ma perchè non potrà mai raggiungere il livello magistrale e lo spessore culturale di quelloche è forse stato uno dei più grandi registi di sempre.
Certo la storia di Mickey e Mallory somiglia a quella di Alex, il soggetto è di Tarantino e si vede, ma se in "Arancia Meccanica" si partiva da una base filosofica e culturale che si addice ad un genio quale Kubrick, in "Natural Born Killers" si può cogliere solo una satira surreale e un critica a livello politico-sociale.
Ciò non significa che il film non sia ben riuscito: ci sono molte sequnze memorabili tra cui quella iniziale e tocchi undiscutibilmente geniali (come la vita di mallory girata come una sit-com), ma sono molti anche i passaggi troppo surreali o dalla banalità didascalica.
Stone dimostra di saperci fare con la macchina da presa, ma agisce troppo cinicamente e in molte occasioni mette troppo carne al fuoco, colpa anche delle trppe sequnze animate e di un montaggio "pirotecnico" troppo frastornante.
E alla fine si ha l'impressione di avere ricevuto un pugno nello stomaco troppo energico per essere memorabile e ci si alza dalla poltrona un po' confusi e frastrnati (effetto sicuramente ricercato!).
Gran Premio della Giuria a venezia.
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ale87pv
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domenica 9 agosto 2009
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senza fiato
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Un gran film, crudo e divertente al tempo stesso. Storia allucinante di due deviati innamorati. Ottimo film.
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cianoz
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venerdì 24 aprile 2009
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film sconclusionato e poco lineare
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Come da titolo. Noioso, brutto. Nulla a che vedere con le opere di Quentin Tarantino CHE NON E' AUTORE del film come tanti commentatori qui hanno scritto: Tarantino aveva scritto una storia, Oliver Stone ha preso la storia e l'ha stravolta. Tarantino ha rinnegato quello che ne è uscito e la cosa finisce là. Infatti Stone ha scopiazzato dallo stile del collega ma con pessimi risultati.
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marvelman (quello vero!)
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mercoledì 11 marzo 2009
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un film molto pericoloso !!!
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L'ho appena visto in dvd e non mi sarei mai aspettato di vedere un film così dichiaratamente a favore dei criminali : E' una vergogna e andrebbe censurato perchè incita alla violenza con scene volgari e di una ferocia inaudita , ma quel che è peggio con il massimo compiacimento di tutti , tanto che alla fine la coppia criminale viene quasi santificata , e allora non dobbiamo lamentarci se le cose nel mondo vanno così male , visto che vengono prodotti filmacci come questo !!!
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