Titolo originale Natural Born Killers.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 120 min.
- USA 1994.
- Warner Bros Italia
uscita sabato 10settembre 1994.
MYMONETROAssassini nati - Natural Born Killers
valutazione media:
3,24
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
mikey e mallory due giovani dall'infanzia difficilissima per abusi e violenze subite,si incontrano scoppia l'amore e una scia di violenza.da un soggetto di q.tarantino ,un film di stone altamente andrenalinico,perverso,allucinogeno.un tocco noir,, grottescho e surreale,una sceneggiatura con momenti raffinati e fantasiosi,come i flash back fumettistici,immagini oniriche,fotogrammi insanguinati , mosrti,serpenti, stregoni indiani e demoni interiori ,divertentissima l'idea della situation commedy, e antologico il parallelo e il confronto di mikey che fa con i famosi i serial killer del passato(ted bundy,charles manson),ottime musiche che spiazzano da un genere all'altro,.
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mikey e mallory due giovani dall'infanzia difficilissima per abusi e violenze subite,si incontrano scoppia l'amore e una scia di violenza.da un soggetto di q.tarantino ,un film di stone altamente andrenalinico,perverso,allucinogeno.un tocco noir,, grottescho e surreale,una sceneggiatura con momenti raffinati e fantasiosi,come i flash back fumettistici,immagini oniriche,fotogrammi insanguinati , mosrti,serpenti, stregoni indiani e demoni interiori ,divertentissima l'idea della situation commedy, e antologico il parallelo e il confronto di mikey che fa con i famosi i serial killer del passato(ted bundy,charles manson),ottime musiche che spiazzano da un genere all'altro,.morti ammazzati?.54 perche' ,non c'è un perche 'i due assassini diventano icone dei giovani, quasi delle star ,i network fanno a gara per accapararsi l'esclusiva dei due in diretta televisiva in pieno supebowL(forte critica e denuncia verso i mas -media e il loro cinismo) un film che fa discutere,killer senza scrupoli che si sentono esseri superiori, puri,e la societa' è punibile.un ottimo cast,bravi Woody Harrelson, Juliette Lewis,ottimi Tom Sizemore e Tommy Lee Jones,superlativo(Robert Downey Jr.) nei panni del cinico,ipocrita,giornalista.da vedere.
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Mickey e Mallory Knox sono due amanti in fuga divenuti famosi per aver ucciso 52 persone in sole tre settimane. In breve tempo, hanno attirato su di essi la morbosa attenzione dei media che li hanno resi delle indiscusse “Super Star” a livello internazionale.
Il due volte premio Oscar Oliver Stone partorisce uno dei suoi film più controversi e allucinati, che ha scatenato non poche polemiche alla 51a Mostra del Cinema di Venezia dove fu presentato nell’Agosto del ’94. Osannato da alcuni, detestato da altri, “Natural born killers” rappresentò per l’epoca un vero e proprio caso cinematografico, che ancora oggi fa discutere milioni di spettatori e critici in tutto il mondo.
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Mickey e Mallory Knox sono due amanti in fuga divenuti famosi per aver ucciso 52 persone in sole tre settimane. In breve tempo, hanno attirato su di essi la morbosa attenzione dei media che li hanno resi delle indiscusse “Super Star” a livello internazionale.
Il due volte premio Oscar Oliver Stone partorisce uno dei suoi film più controversi e allucinati, che ha scatenato non poche polemiche alla 51a Mostra del Cinema di Venezia dove fu presentato nell’Agosto del ’94. Osannato da alcuni, detestato da altri, “Natural born killers” rappresentò per l’epoca un vero e proprio caso cinematografico, che ancora oggi fa discutere milioni di spettatori e critici in tutto il mondo.
Il soggetto del film fu inizialmente concepito da Quentin Tarantino, per poi essere radicalmente modificato dal regista Stone, che donò allo script, al quale hanno collaborato anche David Veloz e Richard Rutowski, un aspetto più satirico e provocatorio, eliminando quasi completamente la caratura “pulp” tipica dello stile Tarantiniano.
La pellicola pone sopra ogni cosa il confronto etnico tra la violenza e i mass-media, e da ciò, Stone ne tira fuori, a suo personale giudizio, una pesante critica alla violenza stessa e ancor di più ai media che, sempre secondo il regista, ingigantiscono sempre e comunque i numerosi fatti di cronaca nera che, quotidianamente, avvengono in America e in tutto il mondo.
Molte delle critiche rivolte al film di Stone tengono a rimarcare soprattutto questo aspetto, sostenendo che la pellicola non è altro che una delirante critica a ciò che essa stessa mostra agli spettatori. Per rivolgere una critica verso la violenza e i media, Stone pare faccia esattamente la stessa cosa, tirandosi, in qualche modo, la “zappa sui piedi”…
A parer di chi scrive, questo giudizio da parte della critica è in larga parte condivisibile, anche se, sempre secondo un punto di vista personale, pare molto difficile immaginare come il regista avrebbe potuto esprimere il dissenso e il disgusto per la violenza e i media se non facendo quello che, effettivamente, ha fatto, ovvero: rappresentare questo confronto in modo certamente esplicito ma, tutto sommato, realistico, evadendo da tutti gli espedienti adottati dai media per Non mostrare agli spettatori ciò che loro vogliono veramente vedere: il realismo.
In contrapposizione all’opera di Stone sopraggiunse tre anni più tardi, nel ’97, la pellicola dell’austriaco Michael Haneke dal titolo “Funny Games” il cui obiettivo era, al contrario, Non mostrare al pubblico la violenza visiva ma adottare invece una sorta di “tortura psicologica” per lo spettatore quasi come per “punirlo” e fuorviarlo dalla sua continua ed inappagabile voglia di vedere ciò che Non si può vedere.
Per Stone, uccidere è dare sfogo alle proprie oppressioni e ai propri demoni, è porsi a diretto contatto con la vita umana e animale, con la certezza che Nessuno è innocente; l’uomo è una bestia che vive di istinti primordiali che possono esplodere in qualsiasi momento e situazione.
Non c’è un “Dio” che possa impedire che la violenza si scateni, e lo dimostrano, oltre a questo film, anche Veri fatti di cronaca avvenuti non molti anni fa in diverse scuole statunitensi ove si sono consumate autentiche stragi, una delle quali (quella della Columbin High School del ’99) è stata portata sullo schermo da Gus Van Sant con il pluripremiato “Elephant” (2003).
Chiusa questa breve parentesi, è d’obbligo dire che, sebbene, per alcuni, “Natural born killers” sia un film tutt’altro che memorabile per quanto riguarda la tematica presa in esame e lo stile con cui Stone l’ha trattata, di certo può vantare eccezionali interpretazioni da parte di tutti i principali volti del ricercato cast: Woody Harrelson e Juliette Lewis dominano la scena con egregia disinvoltura, sui quali, però, spicca un bravissimo Robert Downey Jr. nei viscidi panni del giornalista Wayne Gale e un sempre impeccabile Tommy Lee Jones fiancheggiato dall’altrettanto bravo Tom Sizemore.
“Natural born killers” può essere considerata, quindi, un’opera valida e di indiscusso interesse, forse eccessiva dal punto di vista tecnico (per la realizzazione sono state utilizzate diverse tipologie di macchine da presa, anche amatoriali) e con un montaggio talvolta bizzarro, ma non si può negare che da tutta questa violenza messa in scena da Stone scaturiscano non pochi spunti di riflessione, che, per la Settima Arte, rappresentano un aspetto di vitale importanza.
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Diretto da Oliver Stone su una storia di Quentin Tarantino, poi modificata: roba esplosiva da leccarsi i baffi e le dita! Almeno dovrebbe essere così, il film è molto tarantiniano, stilisticamente impeccabile ma secondo me gode di una fama fin troppo superiore ai suoi effettivi meriti e, tra quelli che ho visto, è uno dei peggiori film del regista. E' una satira bella e buona nei confronti dei media americani, un atto d'accusa nei confronti della Polizia e di un contesto familiare che soffoca e reprime con violenza. Violenza che spesso appare mitigata da immagini da cartoon, il ritmo fa venire il mal di testa coi suoi frastornanti cambi di marcia e i personaggi vengono volutamente sviluppati a mò di caricatura (d'altronde se di satira si tratta.
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Diretto da Oliver Stone su una storia di Quentin Tarantino, poi modificata: roba esplosiva da leccarsi i baffi e le dita! Almeno dovrebbe essere così, il film è molto tarantiniano, stilisticamente impeccabile ma secondo me gode di una fama fin troppo superiore ai suoi effettivi meriti e, tra quelli che ho visto, è uno dei peggiori film del regista. E' una satira bella e buona nei confronti dei media americani, un atto d'accusa nei confronti della Polizia e di un contesto familiare che soffoca e reprime con violenza. Violenza che spesso appare mitigata da immagini da cartoon, il ritmo fa venire il mal di testa coi suoi frastornanti cambi di marcia e i personaggi vengono volutamente sviluppati a mò di caricatura (d'altronde se di satira si tratta...). Col cinismo di cui Stone è capace trasforma i due spietati killers in simpatici eroi, amati e osannati dalla gente, facendo apaprire come mostri e piaghe della società poliziotti e giornalisti. E per fare tutto ciò in maniera piacevole e credibile fa di questo film un vero, enorme videoclippettone dove colori, inquadrature e generi sono in continuo movimento ed evoluzione. Humour nero sempre in primo piano, perversione, follia e visionarietà non mancano in un film costruito splendidamente ma riuscito così così, che va man mano esagerando per poi spegnersi fino ad annientarsi da solo. Le musiche, quelle si, sono la parte più bella del film e ne scandiscono ogni passo adattandosi al momento.
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un film veramente pessimo, con strane angolazione di inquadrature e immagini flashanti che si ripetono per tutto il film, stancando lo spettatore. Io nn sono un tipo che si scandalizza per la violenza ma in questo film nn trova logica; nn riesco proprio a capire cosa ci trova la gente...
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Dimenticatevi dell'Oliver Stone di "Platoon" o "JFK" o anche "Wall Street". Stavolta il regista dirige un film violento e sadico su due criminali che uccidono le persone per divertimento, ma sulla loro strada si lascieranno dietro una lunghissima scia di sangue di vittime. E' un film che oltre a manifestare violenza da tutti gli angoli della cinepresa mostra anche sensi di film grottesco, passando da dialoghi cattivi a ridicoli (vedi quelli in prigione), e quindi è una caratteristica geniale. Ma per il resto...il montaggio mostra continuamente scene che passano dal bianco e nero ai colori e in sottofondo a tratti il regista ha voluto infilare scene di fuoco, violenza, sangue e sesso, ma questo eccita solo fastidio nello spettatore, soprattutto perchè è un montaggio veloce e si passa da una scena all'altra e per di più non si capisce quasi niente.
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Dimenticatevi dell'Oliver Stone di "Platoon" o "JFK" o anche "Wall Street". Stavolta il regista dirige un film violento e sadico su due criminali che uccidono le persone per divertimento, ma sulla loro strada si lascieranno dietro una lunghissima scia di sangue di vittime. E' un film che oltre a manifestare violenza da tutti gli angoli della cinepresa mostra anche sensi di film grottesco, passando da dialoghi cattivi a ridicoli (vedi quelli in prigione), e quindi è una caratteristica geniale. Ma per il resto...il montaggio mostra continuamente scene che passano dal bianco e nero ai colori e in sottofondo a tratti il regista ha voluto infilare scene di fuoco, violenza, sangue e sesso, ma questo eccita solo fastidio nello spettatore, soprattutto perchè è un montaggio veloce e si passa da una scena all'altra e per di più non si capisce quasi niente. Quindi un Oliver Stone caduto in una pellicola "tutto fulmini e niente arrosto", dove tenta inutilmente di fare un film stile Quentin Tarantino partendo da una storia scritta da lui e cambiandola fino a farla diventare una storia povera. L'unica scena da antologia è quella dell'invervista in prigione con Woody Harrelson. Nel film però mi sono piaciuti molto gli attori: Juliette Lewis appena ventun'enne ed è riuscita a interpretare molto bene una giovane ragazza killer affascinante, ma con un fascino sadico da killer; Tommy Lee Jones nel ruolo del capo della prigione (mai visto più pazzo di così), e lo stesso vale per il grande Robert Downey Jr nel ruolo più divertente e psicopatico del film. Bravo anche Tom Sizemore. Insomma, gli attori, l'abbiamo capito più o meno tutti: sono stati veramente ottimi, ma la storia non mi ha convinto molto a parte alcune parti. Stone ha fatto di meglio.
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[+] lascia un commento a alex41 »[ - ] lascia un commento a alex41 »
Sinceramente non capisco tutto l'entusiasmo che si manifesta generalmente per questo film. L'ho guardato perchè a forza di sentirne parlare alla fine mi sono incuriosito ma l'ho trovato a tratti grottesco (es. la scena dove lui arriva a consegnare la carne) e per il resto una compilation di inutile violenza.
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