Lietta Tornabuoni
La Stampa
I gruppi neonazisti degli Stati Uniti, organizzati come un esercito, amanti dei cerimoniali come sacerdoti di una religione assoluta, superarmati, ultrafanatici, nascosti a volte sotto un innocuo aspetto quotidiano, intolleranti violenti sostenitori della “difesa della razza bianca ”, sono un incubo ritornante per i registi liberal americani, che vedono in loro non tanto una pericolosa minoranza estremista, quanto l’espressione parossistica del razzismo silenzioso o dichiarato, consapevole o inconsapevole della maggioranza del Paese. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (1932 caratteri spazi inclusi) su La Stampa