La parola ai giurati [1]

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Un film di Sidney Lumet. Con E.G. Marshall, Lee J. Cobb, Henry Fonda, Martin Balsam, Ed Begley.
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Titolo originale Twelve Angry Men. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95 min. - USA 1957. MYMONETRO La parola ai giurati [1] * * * * - valutazione media: 4,36 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
figliounico sabato 2 dicembre 2023
contro tutti i pregiudizi Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Capolavoro dell’esordiente Lumet nel lungometraggio con una piece teatrale tratta da un soggetto di Rose con la sceneggiatura dello stesso Rose rifatta dal ’57 ad oggi almeno tre volte al cinema e mille volte al teatro in tutto il mondo, in Italia anche dal nostro Gassman figlio. Basato tutto sulla performance recitativa dei 12 attori interpreti dei componenti la giuria popolare, chiamata ad esprimersi sulla colpevolezza di un ragazzo accusato di parricidio, si svolge interamente nella stanza riservata alla giuria stessa ripresa da Lumet in modo tale da ottenere nello spettatore la stessa sensazione di claustrofobia provata dai giurati. Cast eccezionale in cui a parte il protagonista, Henry Fonda, spiccano nella trama, che segue lo schema favolistico di Propp, in due ruoli antitetici e complementari, Lee J. [+]

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nero wolfe domenica 22 novembre 2020
correzione
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Il testo della sintesi contiene un notevole errore: il movente dell'omicidio non è detto che sia la rapina, ma certamente non è l'odio verso il genitore.

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samanta mercoledì 5 settembre 2018
12 uomin arrabbiati Valutazione 5 stelle su cinque
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Il film è un capolavoro dopo 60 anni di vita,La regia è di Sidney Lumet al suo primo film pur avendo alle spalle numerose regie televise anche con attori che sarebbero diventati famosi come Grace Kelly. Successivamente fu regista in famosi flims per tutti: Quinto potere e il Verdetto. La sceneggiatura è di Reginald Rose tratta da un suo dramma teatrale. L'origine teatrale è evidente perché il film è ambientato praticamente in una sola stanza dove sono riuniti i 12 giurati che devon giudicare un parricidio che in caso di colpevolezza avrebbe comportato per il giovane imputato la pena di morte. Di tutti i giurati si viene a sapere il nome di 3 ,1 all'inizio e 2 nel finale. [+]

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giorgio lunedì 27 marzo 2017
la recensione su mymovies fa pena, va sostituita Valutazione 0 stelle su cinque
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Un ragazzo venuto dai quartieri popolari e proletari, economicamente e socialmente svantaggiati, è imputato dell’omicidio del padre. Dodici giurati devono decidere se condannarlo o assolverlo. Undici giurati su dodici sono sicuri della sua colpevolezza, uno solo (Henry Fonda), ne proclama l’innocenza. Nella stanza ristetta dove si riunisce la giuria, un uomo solo, contro tutti, comincia a smontare, uno per uno, tutti gli argomenti dell’accusa. A poco a poco, tutti gli altri giurati si convincono che ha ragione. In un breve lasso di tempo, il giurato che lo credeva innocente riesce a convincere tutti gli altri.  Avvicente, entusiasmante, Lumet lascia che la verità e la ragione illumini a poco a poco le menti dei giurati, in un crescendo di colpi di scena e di dialettica applicata. [+]

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nonhosonno2015 mercoledì 23 marzo 2016
un'opera d'arte Valutazione 5 stelle su cinque
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L'esordio di Sidney Lumet è un capolavoro senza tempo. Intrattenere, tenere alta l'attenzione, non annoiare per quasi 100 minuti è un'impresa che può riuscire solo ai più grandi, infatti così su due piedi mi vengono in mente Polanski e Hitchcock. Rimanendo su La parola ai giurati (12 angry men) non si può che lodare la sceneggiatura, seppur con qualche forzatura nel presentare i "ragionevoli dubbi", la regia perfetta e la prova degli attori, che riescono ad impersonare dei soggetti praticamente anonimi. Sì, perchè dei protagonisti sappiamo ben poco, di alcuni nulla, di nessuno i nomi (solo i due giurati più attivi si presentano alla fine della pellicola) ma sono subito lampanti le loro personalità. [+]

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fabio57 lunedì 14 dicembre 2015
eccellente Valutazione 5 stelle su cinque
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Lumet è stato un grande regista e questa è una delle sue migliori realizzazioni.Atto d'accusa contro il sistema giudiziario americano di quegli anni, è soprattutto  una denuncia sulla barbara istituzione della pena di morte.Ma è anche la storia sorprendente di come un uomo solo riesca con la sua capacità introspettiva,la sua stringente logica deduttiva,il suo acuto spirito di osservazione ,la sua arguzia,la sua caparbietà, la sua purezza, a rovesciare l'esito di un processo che sembra scontato,e ad uno ad uno, affronta e vince  i pregiudizi dei suoi colleghi giurati, smontando con sistematica meticolosità le loro motivazioni, dettate da codardie,da razzismi da superficialità,da meschini risentimenti. [+]

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antonio2011 giovedì 20 agosto 2015
uno dei capolavori assoluti del cinema Valutazione 5 stelle su cinque
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Finalmente nel pieno di agosto è passato in televisione uno dei capolavori del cinema: la parola ai giurati di S. Lumet, che deve essere considerato tra i più grandi registi di tutti i tempi. Ogni aggettivo è insufficiente: maestria assoluta nelle riprese piano sequenza più primi piani, sceneggiatura perfetta, atmosfera perfetta, musica perfetta, recitazione superlativa di tutti gli attori nessuno escluso. Il contenuto è tipico dei film di denuncia del grande cinema americano. Denuncia dei pregiudizi, del razzismo, della superficialità. Film che ci fa pensare di come era grande il cinema americano di una volta paragonato a quello di adesso.

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il befe giovedì 19 febbraio 2015
capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
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senza tempo

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luigi chierico venerdì 17 gennaio 2014
vai ad ascoltarli Valutazione 5 stelle su cinque
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Chi potrà assistere alla proiezione di questo straordinario film, potrà dirsi, a giusta ragione, di essere fortunato. L’ho visto più di una volta perché, anche quando lo danno in tv, non posso perdere l’occasione di rinnovare il piacere che provai quando lo vidi la prima volta. Il film va gustato in una sala di proiezione, o comunque in assoluto silenzio, non ci si può distrarre, occorre la massima concentrazione. Il continuo serrato dialogo, che mette in gioco la vita di un giovane che i 12 giurati sono stati chiamati a giudicare se oltre ogni ragionevole dubbio è colpevole oppure innocente., sembra richiedere la tua partecipazione al dibattito, è coinvolgente. La trama non importa, i personaggi, dall’imputato ai giurati, dal morto ai testi, non hanno bisogno di un nome, loro son quel che sono, sono tutti i giurati del mondo di cui nessuna cronaca fa il nome. [+]

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luca scial� sabato 28 settembre 2013
la capacità di far valere le proprie ragioni Valutazione 4 stelle su cinque
50%
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Un ragazzo neppure maggiorenne è imputato di parricidio. La parola viene data ai 12 giurati, che si riuniscono. Ognuno di loro ha caratteristiche comportamentali e psicologiche diverse dall'altro. Sono quasi tutti convinti che il ragazzo sia colpevole, eccetto uno, che con sapienti capacità persuasive fa valere le proprie ragioni a poco a poco sugli altri. Ma tre di loro sono duri da convincere.
Primo film di Sidney Lumet, fino ad allora impegnato per la Tv. Si ispira proprio a un dramma televisivo, di Reginald Rose e parla di giustizia e i suoi meccanismi non sempre giusti e limpidi. Un tema caro a Lumet, che contraddistinguerà la sua filmografia. La parte del leone viene affidata a Henry Fonda, nei panni dell'unico giurato convinto dell'innocenza del ragazzo (non a caso vestito tutto di bianco per distinguerlo dagli altri); figura anche come produttore. [+]

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