dr. o' le'
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giovedì 28 dicembre 2006
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l'opera prima di sidney lumet
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Il titolo originale è rivelatore: Twelve Angry Men, dodici uomini arrabbiati.
Questo è lo stato d’animo della maggior parte dei solerti cittadini che vengono scelti per presiedere la giuria in un processo.
C’è chi ha altro da fare e va di fretta, chi , incattivito dalla vita, è propenso ad un giustizialismo spinto, chi considera quei momenti solo una perdita di tempo da ridurre al minimo.
Non importa che in ballo ci sia la vita di un giovane ragazzo – che ha l’ “aggravante” di essere di origini ispaniche -, accusato di parricidio.
Le prove sembrano schiaccianti, il tempo corre e sono tutti d’accordo sulla sua colpevolezza.
O meglio quasi tutti.
Il giurato numero otto infatti (il “buono” per antonomasia, Henry Fonda – meno che per Leone nel suo C’era una volta il West -) si pronuncia alla prima votazione con un laconico “not guilty”, non colpevole – memorabile la scena dello spoglio dei voti -.
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Il titolo originale è rivelatore: Twelve Angry Men, dodici uomini arrabbiati.
Questo è lo stato d’animo della maggior parte dei solerti cittadini che vengono scelti per presiedere la giuria in un processo.
C’è chi ha altro da fare e va di fretta, chi , incattivito dalla vita, è propenso ad un giustizialismo spinto, chi considera quei momenti solo una perdita di tempo da ridurre al minimo.
Non importa che in ballo ci sia la vita di un giovane ragazzo – che ha l’ “aggravante” di essere di origini ispaniche -, accusato di parricidio.
Le prove sembrano schiaccianti, il tempo corre e sono tutti d’accordo sulla sua colpevolezza.
O meglio quasi tutti.
Il giurato numero otto infatti (il “buono” per antonomasia, Henry Fonda – meno che per Leone nel suo C’era una volta il West -) si pronuncia alla prima votazione con un laconico “not guilty”, non colpevole – memorabile la scena dello spoglio dei voti -.
Non che sia convinto della innocenza del ragazzo, vuole solo stimolare una discussione più accurata essendosi accorto della superficialità con cui i suoi “colleghi” avevano deciso di affrontare la situazione.
Poco a poco, riesaminando prova dopo prova, testimonianza dopo testimonianza, il buon Henry riesce a portare dalla sua parte tutti gli altri undici giurati, e a evitare una, probabilmente ingiusta, condanna.
Sidney Lumet esordisce sul grande schermo (aveva in precedenza diretto sceneggiati tv) con un film per certi versi “televisivo”.
Tutta la azione infatti si svolge tra la camera in cui sono riuniti i giurati per deliberare ed il prospiciente bagno (Hitchcock docet).
Niente flashback, niente esterni, l’imputato lo vediamo solo per qualche istante nei primissimi momenti della narrazione.
Insomma niente legal thriller o robetta simile, Lumet indaga sapientemente nella psicologia di ogni personaggio, ognuno dei quali caratterizzato in modo eccellente fino all’esasperazione, ed ottimamente interpretato.
Incredibile come un film girato ormai quasi cinquant’anni fa sia assolutamente ancora modernissimo.
Prima perla di una lunga e luminosa carriera, culminata nel 2004 con l’Oscar alla carriera, che avrebbe annoverato con i successivi Serpico (1974), Assassinio sull’Orient Express (1974), Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975) e Quinto Potere (1976) alcuni dei capolavori assoluti del cinema moderno.
A cura di: www.pianosequenza.net
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hermit
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domenica 24 settembre 2006
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cosa c'è nella testa di un giurato ?
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Sei bianco o nero, cristiano o mussulmano, simpatico o antipatico, sentimentale o cinico, noioso o intrigante ?
In generale, puoi anche fregartene !
Ma se da tutto ciò dipendesse la tua condanna o la tua assoluzione ?
Può la gente (comune o meno) esprimere un giudizio scevro da
pregiudizi !
Evidentemente no!
E se non ci fosse un giurato onesto e intelligente come
nel film che intercede per voi ?
In ogni caso, meglio premunirsi: se avete soldi, fatevi assistere da un ottimo avvocato, se non ne avete, incrociate le dita e pregate.
Può darsi che un dio vi ascolti.
Capolavoro assoluto.
Dopo aver visto questo film qualcuno avrà ancora la faccia tosta o la stupidità di affermare che la legge è uguale per tutti ?
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iverson 3
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mercoledì 28 giugno 2006
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un capolavoro senza tempo
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Film di denuncia sul sistema giustizia negli USA, con un cast al limite della leggenda (dove il protagonista H.Fonda finisce per risultare il meno convincente).In un ordinamento democratico è possibile affidare al popolo la decisione sulla colpevolezza degli imputati?Secondo Lumet il pericolo è quello di un giudizio sommario e parziale, dove ogni giurato introduce valutazioni e pensieri personali al limite del pregiudizio.Razzismo, conflitto generazionale, superficialità e indifferenza sono capaci di celarsi dietro ad ogni uomo comune e vengono via via in evidenza grazie alla razionalità di un solo giurato.Quello che impressiona non è la ricostruzione dei fatti, l'aspetto giallo del film (comunque da non sottovalutare), ma la descrizione di un ambiente, di personaggi e del loro modo di relazionarsi in quel contesto.
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Film di denuncia sul sistema giustizia negli USA, con un cast al limite della leggenda (dove il protagonista H.Fonda finisce per risultare il meno convincente).In un ordinamento democratico è possibile affidare al popolo la decisione sulla colpevolezza degli imputati?Secondo Lumet il pericolo è quello di un giudizio sommario e parziale, dove ogni giurato introduce valutazioni e pensieri personali al limite del pregiudizio.Razzismo, conflitto generazionale, superficialità e indifferenza sono capaci di celarsi dietro ad ogni uomo comune e vengono via via in evidenza grazie alla razionalità di un solo giurato.Quello che impressiona non è la ricostruzione dei fatti, l'aspetto giallo del film (comunque da non sottovalutare), ma la descrizione di un ambiente, di personaggi e del loro modo di relazionarsi in quel contesto.
Esempio straordinario di cinema dei contenuti dove la scenografia è ridotta al limite (tutto avviene in una stanza), ogni secondo di pellicola risulta essenziale (il film si svolge quasi in tempo reale)e la sceneggiatura domina anche sulla regia.Primo lungometraggio di Lumet che si dimostra regista impegnato ed intelligente nella scelta del modulo narrativo:i primi piani dei giurati al momento delle votazioni e le inquadrature in campo lungo della stanza sono alternate con maestria.Da vedere e rivedere.
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[+] e la giustizia italiana?
(di dvdcrc)
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andy
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giovedì 7 aprile 2005
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unico
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magari la macchina della giustizia americana funzionasse come nel film di lumet.
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david
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guardatelo e non ve ne pentirete
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Sarò breve: FILM STUPENDO, INDIMENTICABILE
[+] stupendo
(di andy)
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