paolp78
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domenica 14 agosto 2022
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bella e brava
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Uno dei più classici complimenti che si possono fare ad una artista è quello di definirla “bella e brava”, risaltandone così sia le doti estetiche che il talento; nel caso di Rita Hayworth la descrizione calza davvero a pennello e la conferma è data dalla performance che la leggendaria star hollywoodiana regala in questa pellicola diretta da Alexander Hall, dove la Hayworth che non aveva ancora compiuto trenta anni è al massimo del suo fascino seducente e contemporaneamente mette in mostra il suo eccezionale talento esibendosi in recitazione, canto e danza, rimarcando così come le stia stretto il ruolo di sex symbol in cui ancora oggi resta confinata nell’immaginario collettivo, anche a causa della sua interpretazione più famosa, quella provocante Gilda dell’omonimo film di Charles Vidor.
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Uno dei più classici complimenti che si possono fare ad una artista è quello di definirla “bella e brava”, risaltandone così sia le doti estetiche che il talento; nel caso di Rita Hayworth la descrizione calza davvero a pennello e la conferma è data dalla performance che la leggendaria star hollywoodiana regala in questa pellicola diretta da Alexander Hall, dove la Hayworth che non aveva ancora compiuto trenta anni è al massimo del suo fascino seducente e contemporaneamente mette in mostra il suo eccezionale talento esibendosi in recitazione, canto e danza, rimarcando così come le stia stretto il ruolo di sex symbol in cui ancora oggi resta confinata nell’immaginario collettivo, anche a causa della sua interpretazione più famosa, quella provocante Gilda dell’omonimo film di Charles Vidor.
Questa pellicola di Alexander Hall, anche nota in Italia con il titolo “Giù sulla terra”, traduzione esatta del titolo originale americano, si colloca a metà tra il musical e la commedia, riuscendo bene in entrambi i casi, ma senza rendersi indimenticabile.
La parte musicale, come detto, si giova dell’ottima performance della Hayworth oltre che di quella di Larry Parks che ha il ruolo maschile di maggior rilievo.
La componente commedia è sicuramente ben riuscita e si caratterizza per il ricorso ad un elemento fantastico che caratterizza la sceneggiatura. Quest’ultima si lega in modo esplicito ad un’altra divertente commedia sovrannaturale, “L'inafferrabile signor Jordan” diretta sei anni prima sempre da Hall, di cui fu l’opera più fortunata tanto che ebbe anche un remake di successo a fine anni settanta con “Il paradiso può attendere” di e con Warren Beatty.
In quest’opera troviamo alcuni personaggi che erano comparsi proprio nel precedente film di Hall: l’ex manager di pugilato Max Corkle, ora divenuto agente teatrale, sempre interpretato dal simpatico James Gleason; il messaggero 7013, una specie di aiutante per i voli diretti in paradiso, anch’esso affidato allo stesso attore del primo film, Edward Everett Horton; ed infine il personaggio del signor Jordan, il potente funzionario che sovrintende a tali voli con destinazione ultraterrena, ruolo che qui però non è ricoperto dal grande Claude Rains, bensì dal meno noto Roland Culver, che ha l’ingrato compito di rimpiazzare Rains a cui tuttavia si tenta di farlo assomigliare il più possibile ricorrendo ad un efficace trucco.
In definitiva molto meglio la Hayworth, una vera dea, che il film.
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carlo276
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domenica 21 settembre 2014
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tersicore, la musa della danza
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Film piacevole, divertente la storia, con una Hayworth bella più che mai, che canta e balla come una vera dea.
Nel film ci sono anche spunti morali e spirituali apprezzabili (c'è persino un accenno alla reincarnazione). [+]
Film piacevole, divertente la storia, con una Hayworth bella più che mai, che canta e balla come una vera dea.
Nel film ci sono anche spunti morali e spirituali apprezzabili (c'è persino un accenno alla reincarnazione).
Molta ironia da parte dei vari personaggi e sullo sfondo la cornice di un giallo-noir (un finanziatore dello spettacolo, proprietario di una casa da gioco e con legami nella malavita [interpretato da George Macready, lo stesso del film Gilda] il protagonista maschile [Larry Parks] costretto a dare il meglio di sé nello spettacolo da lui ideato, pena l'uccisione per debiti di gioco) .
Film da vedere.
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carlo276
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sabato 30 agosto 2014
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bella favola
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Film piacevole, divertente la storia, con una Hayworth bella più che mai, che canta e balla.
Nel film ci sono spunti morali e spirituali apprezzabili.
Ironia da parte di alcuni personaggi e sullo sfondo, la cornice di un giallo-noir (una casa da gioco, un finanziatore dello spettacolo, George Macready [lo stesso del film Gilda] con legami nella malavita).
Film da vedere.
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