marvelman
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lunedì 4 ottobre 2010
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grande film
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Parte male come un documentario ma è tutta scena: il bello arriva dopo e continua a salire e salire anche se cala un po' nel finale. L'unica pecca è forse la durata che, anche se non eccessiva, si sente. Per il resto chiamarlo capolavoro con il senno di poi fa un po' sorridere ma per essere un film del 1941 è assolutamente all'avanguardia e rivoluzionario per l'epoca, in pratica un capolvoro del vecchio cinema e pilastro fondamentale della cinematografia occidentale se non della cultura. Orson Welles è un dio nel ruolo che ha affidato a se stesso, una parabola di abbandono, grandezza, tristezza, decadimento, euforia, delusione verso un finale sentimentale che non lascia deluso nemmeno il cinefilo più incallito.
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ivan91
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martedì 15 giugno 2010
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orson welles un mito
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sfolgorante film di orson welles il miglior film della storia del cinema e qell' enigma irrisolavibile che alla fine trova la risposta. Kane amava il denaro e se stesso, l' unica cosa che abbia mai cercato era l'amore perduto fin dalla tenera età e rosabella rappresenta appunto la sua giovinezza perduta troppo presto cresciuto senza una madre e un padre lontano da casa sotto un tutore, strappato dai genitori concepisce l'amore come possesso e non come dono e ciò lo porterà alla rovina e all' isolamento. l' ascesa e la caduta di un uomo potente, è un potente spettacolo di riflessione sul capitalismo nordamericano e sui rischi che questo porta: il troppo denaro finisce per privare gli uomini di sentimenti e farli avidi ed eg
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sfolgorante film di orson welles il miglior film della storia del cinema e qell' enigma irrisolavibile che alla fine trova la risposta. Kane amava il denaro e se stesso, l' unica cosa che abbia mai cercato era l'amore perduto fin dalla tenera età e rosabella rappresenta appunto la sua giovinezza perduta troppo presto cresciuto senza una madre e un padre lontano da casa sotto un tutore, strappato dai genitori concepisce l'amore come possesso e non come dono e ciò lo porterà alla rovina e all' isolamento. l' ascesa e la caduta di un uomo potente, è un potente spettacolo di riflessione sul capitalismo nordamericano e sui rischi che questo porta: il troppo denaro finisce per privare gli uomini di sentimenti e farli avidi ed egoisti!!! capolavoro immortali!!!
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il cinefilo
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venerdì 7 maggio 2010
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forse il più grande film americano mai realizzato
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QUARTO POTERE di Orson Welles racconta dell'ascesa e della caduta di un potentissimo magnate della stampa americana,Charles Foster Kane(un grande Orson Welles) narrati in forma di flashback per un indagine svolta da un giornalista allo scopo di svelare il mistero che si nasconde dietro l'ultima parola detta da Kane prima di morire:"Rosabella"e da questo punto viene ripercorsa la sua storia,dall'impero mediatico fino alle relazioni sentimentali fallite...RECENSIONE:Personalmente,ritengo che il film in questione possiede tutti gli elementi per essere giudicato il più grande film americano di tutti i tempi.
Innanzitutto ritengo che la "creazione" della storia non in una "costruzione normale" ma bensì come ricostruzione giornalistica sia eccellente e il film mette in scena così(rompendo tutti gli schemi "classici")una geniale fusione tra il documentario e il "cinema classico" in cui a prevalere su tutti i personaggi(eccetto che sulla figura di Kane)e sull'intera vicenda sono i magnifici e inquietanti "giochi" di luci e ombre(i giornalisti che indagano sull'magnate della stampa defunto non vengono mai inquadrati pienamente in faccia) che Orson Welles costruisce in alcuni tratti del film e che si aprono a molteplici interpretazioni che possono essere di carattere psicologico,tecnico-visivo,estetico,metaforico o anche allegorico.
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QUARTO POTERE di Orson Welles racconta dell'ascesa e della caduta di un potentissimo magnate della stampa americana,Charles Foster Kane(un grande Orson Welles) narrati in forma di flashback per un indagine svolta da un giornalista allo scopo di svelare il mistero che si nasconde dietro l'ultima parola detta da Kane prima di morire:"Rosabella"e da questo punto viene ripercorsa la sua storia,dall'impero mediatico fino alle relazioni sentimentali fallite...RECENSIONE:Personalmente,ritengo che il film in questione possiede tutti gli elementi per essere giudicato il più grande film americano di tutti i tempi.
Innanzitutto ritengo che la "creazione" della storia non in una "costruzione normale" ma bensì come ricostruzione giornalistica sia eccellente e il film mette in scena così(rompendo tutti gli schemi "classici")una geniale fusione tra il documentario e il "cinema classico" in cui a prevalere su tutti i personaggi(eccetto che sulla figura di Kane)e sull'intera vicenda sono i magnifici e inquietanti "giochi" di luci e ombre(i giornalisti che indagano sull'magnate della stampa defunto non vengono mai inquadrati pienamente in faccia) che Orson Welles costruisce in alcuni tratti del film e che si aprono a molteplici interpretazioni che possono essere di carattere psicologico,tecnico-visivo,estetico,metaforico o anche allegorico.
Tra le bellissime scene di quest'opera che si destreggia tra "luci e ombre" voglio ricordare le sequenze del giornalista dentro la biblioteca con lo scopo di consultare dei documenti e la sequenza del discorso di C.Kane alias Orson Welles all'pubblico della campagna elettorale(il palco del discorso è costruito e inquadrato magnificamente).
Il personaggio interpretato da Welles è una figura di statura "ambiguamente epica",un uomo segretamente innamorato della sua megalomania,un uomo apparentemente gentile ma anche desideroso non di "amare e farsi amare" dalle donne ma di "possedere le donne"...C.F.Kane è una figura di grandezza "mitologica",un "re di Shakespeare" e queste caratteristiche emergono con forza in una delle sequenze finali in cui Kane si aggira sconsolato e segretamente furioso per la perdità del suo "potere" tra i corridoi della sua immensa dimora(in italiano il nome della magione è Xanadù).
QUARTO POTERE è un film solo apparentemente semplice e comprensibile ma in realtà nasconde una "forza" e un "intensità" talmente profondi da essere quasi insostenibili ed è un opera in cui questo grande regista sperimenta e riesce a costruire con la cinepresa(grazie anche all'montaggio di Robert Wise)delle "tecniche" cinematografiche innovative e insuperabili ancora oggi.
Si tratta di un capolavoro assoluto sotto ogni punto di vista e,non a caso,è stato inserito in cima alla lista dei 100 migliori film statunitensi.
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ivan91
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mercoledì 14 aprile 2010
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il miglior film di tutti i tempi
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il miglior film di tutti i tempi, orson welles è stato dir poco eccezionale, ha saputo creare un film emotivamente e tecnicamente perfetto per l'epoca che ancora oggi, a distanza di 70 anni riesce ancora a coinvolgere con la sua incomparabile spettacolarità, la storia della vita di un uomo tanto ricco quanto solo, è un' amara riflessione sul capitalismo nordamericano, la fotografia che per la prima volta usa la profondità di campo, è stupenda, la sceneggiatura perfetta, e l'interpreti tutti superlativi a cominciare dal grande orson welles chè stato garndioso a rappresentare un personnagio molto compelsso. da vedere e rivedere!!! capolavoro immortale!!!
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ivan91
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mercoledì 17 marzo 2010
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il miglior film della storia
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Un capolavoro che sfiora la perfezione il film piu bello di sempre, una pietra miliare che nonostante i suoi anni non perde la sua polpolarita e il suo prestigio.
il grande Orson welles era un genio che a 26 anni realizzo un film rivoluzionario per l'epoca: cambio' il modo di fare cinema utilizzando nuove tecniche fra cui la profondita' di campo.Una storia di un uomo ricco quanto solo che mori abbandonato da tutti per il suo egoismo e per la sua inacapacita di amare.
Geniale, Sublime, drammatico, comico, psicologico, e barocco.
Questo e' Quarto Potere!!!!!!Da vedere e rivedre per riflettere
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g. romagna
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venerdì 30 ottobre 2009
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quarto potere
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La parabola di un magnate narrata con estrema veridicità, certo,ma anche una magnifica storia d'amore -seppur declinata tutta a suo modo- e, doverosamente, persino un riuscitissimo dramma psicologico di matrice freudiana -che anticipa quello che in seguito tenterà di fare anche Hitchcock (e con buoni risultati) in "Io ti salverò"- conditi da un tecnica cinematografica rivouzionaria per l'epoca e dal talento di un regista che riuscì a regalarci un capolavoro del genere a soli venticinque anni. Ancor oggi, trovandomi a descrivere Quarto Potere, faccio fatica a categorizzarlo rendendo prevalente uno dei singoli aspetti che ho delineato qui sopra, e credo che proprio questo sia ciò che rende grande questo film: una miscela densissima di elementi, tra loro assai diversi, la cui amalgama risulta impeccabile poichè nessuno può esser messo in secondo piano -o, viceversa, prevalere sugli altri- nel valutare la qualità della pellicola.
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tony71
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lunedì 12 ottobre 2009
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quarto potere
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Sraordinario il modo e la tecnica con cui è stato girato. Grande performance di Orson Welles che fa centro con il suo personaggio, mai così attuale. L'arroganza del Potere e la solitudine di un uomo che crede di comprare e ottenere tutto.
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giuseppe th. dreyer
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lunedì 4 maggio 2009
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spartiacque
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Difficile fare i conti con quello che viene considerato il film per eccellenza. Non mi sorprende trovare persone che lo giudichino troppo caotico o non meritevole della fama che tutt'ora lo accompagna. Ma per capire ed apprezzare un film come quarto potere ( traduzione italiana che coglie solo una delle sfaccettature del film, dato che il titolo originale è Citizen Kane) bisogna anche collocarlo nel periodo storico in cui è stato realizzato. Citizen Kane segna il punto di rottura con il cinema classico, dominante nell'america degli anni 30. Welles e Mankiewicz scrivono una sceneggiatura estremamente complessa, con più punti di lettura e Welles, aiutato da uno straordinario Toland, con la sua regia altrettanto complessa la inscena in maniera magistrale.
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Difficile fare i conti con quello che viene considerato il film per eccellenza. Non mi sorprende trovare persone che lo giudichino troppo caotico o non meritevole della fama che tutt'ora lo accompagna. Ma per capire ed apprezzare un film come quarto potere ( traduzione italiana che coglie solo una delle sfaccettature del film, dato che il titolo originale è Citizen Kane) bisogna anche collocarlo nel periodo storico in cui è stato realizzato. Citizen Kane segna il punto di rottura con il cinema classico, dominante nell'america degli anni 30. Welles e Mankiewicz scrivono una sceneggiatura estremamente complessa, con più punti di lettura e Welles, aiutato da uno straordinario Toland, con la sua regia altrettanto complessa la inscena in maniera magistrale. Il taglio netto con la "trasparenza" del cinema classico, sia dal punto di vista registico che soggettuale è evidente e in un certo senso traumatico. Non più tutto a disposizione dello sguardo dello spettatore ma il cinema inizia a richiedere la partecipazione attiva dello stesso, obbligandolo a scelte visuali e prese di posizione. Nulla e ciò che appare nel film di Welles, che facendo tesoro delle esperienze di Ford usa sapientemente il pianosequenza e la profondità di campo dando un impronta caratteristica al film, e in generale al suo stile che risulta facilmente riconoscibile. Incentrato sul tema dell'infanzia perduta, Citizen Kane, con i suoi pregi e i suoi difetti e un film che ha segnato e contribuito ad evolvere la storia del cinema. Scusatemi se sono stato prolisso. Voto 10.
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serpico
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giovedì 26 marzo 2009
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capolavoro
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per le persone amanti del cinema e un film d vedere e rivedere.
bravissimo orson welles,grande anche la sua regia
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paride86
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sabato 21 febbraio 2009
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interessante, ma non un capolavoro
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"Quarto Potere" è sicuramente un film importante ed interessante sia per la storia che per il livello tecnico, molto curato e all'avanguardia per l'epoca. La traduzione italiana del titolo punta ad evidenziare tutta quella parte di film che si occupa di descrivere l'enorme potere della stampa (attualizzabile all'odierno complesso dei media), ma è riduttivo limitarlo così: "Quarto potere" è molto di più. Scava nel profondo della psicologia del protagonista mettendone alla luce "genio" e tare senza fare compromessi.Tuttavia non mi è piaciuto l'impianto narrativo (il giornalista che va a caccia delle persone che hano conosciuto Kane) perché lo fa assomigliare più ad un documentario che ad un vero film.
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"Quarto Potere" è sicuramente un film importante ed interessante sia per la storia che per il livello tecnico, molto curato e all'avanguardia per l'epoca. La traduzione italiana del titolo punta ad evidenziare tutta quella parte di film che si occupa di descrivere l'enorme potere della stampa (attualizzabile all'odierno complesso dei media), ma è riduttivo limitarlo così: "Quarto potere" è molto di più. Scava nel profondo della psicologia del protagonista mettendone alla luce "genio" e tare senza fare compromessi.Tuttavia non mi è piaciuto l'impianto narrativo (il giornalista che va a caccia delle persone che hano conosciuto Kane) perché lo fa assomigliare più ad un documentario che ad un vero film.
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