Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Ramin Bahrani |
Attori | Souleymane Sy Savane, Red West, Diana Franco Galindo, Lane 'Roc' Williams, Mamadou Lam Carmen Leyva, Peter N. Anyieth, Jim Babel, Sarah S. Brooks, Lasheka Brown, Todd Davis, Alexandra Dimopoulos, Neill Fleeman, Evelia Garcia. |
Tag | Da vedere 2008 |
MYmonetro | 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 marzo 2014
Nel North Carolina William, un anziano di settant'anni stanco di vivere, incarica Solo, un tassista di origine senegalese, di accompagnarlo fino alla cima di un monte, scelto per il lancio finale. Al Box Office Usa Goodbye Solo ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 426 mila dollari e 40,5 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Solo, un taxista senegalese trentaquattrenne del North Carolina, vive con la propria compagna. Desidera fare lo steward anche se, fino a quel momento, resta un sogno nel cassetto, fortemente osteggiato dalla donna. Una sera sul suo taxi sale un uomo di una certa età William, che gli chiede di accompagnarlo, di lì a due settimane, in una località montanara. Alla domanda su cosa vada a fare sulla cima di quella montagna, dove una leggenda dice che, se si butta un bastoncino di legno, invece di precipitare nel vuoto, lo si veda "risalire", il ragazzo comprende che William intende suicidarsi e decide di fare amicizia con lui, di ottenere la propria fiducia, nella speranza di fargli cambiare idea.
Goodbye Solo è il terzo film del regista, scrittore e produttore, iraniano di origine, nato e cresciuto in America, Ramin Bahrani, il cui nome non è nuovo per la Mostra di Venezia, dove nel 2005, aveva presentato il suo esordio nel lungometraggio, Man Push Cart.
Amicizia, solitudine, rispetto, senso di estraneità verso un mondo nel quale non ci si ritrova, sono le tematiche che Goodbye Solo affronta in un racconto compatto, essenziale, denso di sguardi muti, carichi di parole e di emozioni non enunciate.
Nella terra dove tutto è possibile, del self made man, entrambi i protagonisti sognano e desiderano mondi diversi. Bravissimi gli attori, Souleymane Sy Savané e Red West, nel dare corpo e carattere ai propri personaggi, nel tratteggiarne le psicologie, il loro progressivo avvicinarsi e confrontarsi, nel rispetto di una decisione ormai presa, nel corso del viaggio che intraprendono. Un viaggio che soltanto all'apparenza sembra trovare una conclusione con l'arrivo sulla cima della montagna, nel corso del quale Solo apprenderà il senso profondo della solidarietà e del significato di libero arbitrio.
La sequenza di una strada vuota, incorniciata da uno scenario naturale, omaggio, più o meno esplicito al kiarostamiano, Il sapore della ciliegia, chiude magistralmente la pellicola. Goodbye Solo è una ballata interiore, un inno a una libertà che ha il gusto amaro della sconfitta e l'intensità dei colori autunnali di una natura imponente che tutto inghiotte.
The story told in “Goodbye Solo,” Ramin Bahrani’s wonderful third feature, is moving and mysterious, and you may find yourself pondering its implications for a long time after the film’s simple and haunting final images have faded. But it all begins matter-of-factly enough with a conversation between a taxi driver and his passenger, who proposes an unusual business arrangement.
"Goodbye Solo" : prendre un taxi et éviter l'enfer Blowing Rock est le nom d'une montagne, en Caroline du Nord. Les objets que l'on jette de son sommet sont propulsés vers le ciel par un vent qui souffle des gorges situées en contrebas. Une légende rapporte que deux amoureux appartenant aux tribus indiennes ennemies cherokee et catawba s'y promenaient en secret lorsque le garçon tomba dans le vide. [...] Vai alla recensione »