Titolo originale | Ong-Bak Muai Thai Warrior |
Anno | 2003 |
Genere | Azione, |
Produzione | Tailandia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Prachya Pinkaew |
Attori | Tony Jaa, Petchtai Wongkamlao, Pumwaree Yodkamol, Suchao Pongwilai, David Ismalone Hans Eric. |
Uscita | venerdì 6 agosto 2004 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 1,96 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 7 settembre 2015
Per recuperare la statua simbolo di un villaggio thailandese, gli abitanti si rivolgono a Ting, un orfano capace di combattere contro il nemico. In Italia al Box Office Ong-Bak - Nato per combattere ha incassato 643 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Ong Bak si riferisce alla statua di un Budda che si trova nel tempio Nong Pra-du, nelle campagne thailandesi. La statua risale al periodo della guerra contro la Birmania, 200 anni fa, e i contadini credono che sia dotata del magico potere di proteggerli dalle disgrazie. Ma un giorno la statua viene rubata da un uomo d'affari senza scrupoli che la vende ad una cifra esorbitante. Il giovane Boonting si metterà sulle tracce del ladro per riportare al tempio il suo posto il prezioso tesoro.
L'anima di Bruce Lee è stata risvegliata nuovamente (con tutto il rispetto) da un film tailandese, affollato di combattimenti dal primo minuto all'ultimo. Il nostro eroe questa volta è Tony Jaa, campione di Muay Thay, filosofia e arte marziale di antiche tradizioni.
Tony Jaa è Ting, orfano vissuto sotto l'ala protettiva di un monaco, maestro di tutti i segreti dell'arte della lotta, che lo avverte premurosamente di non utilizzarla mai perché è uno strumento di morte. Il furto della testa di una statua sacra (Ong-Bak, appunto) del paesino in cui vive il giovane, lo induce a recarsi a Bangkok per volontà degli abitanti del luogo in cui è nato, alla ricerca dell'oggetto divino. Il Racket, il giro delle scommesse clandestine, inseguimenti cittadini a piedi, innumerevoli duelli a mani nude e la consueta sfida finale, fanno il resto.
Costruito essenzialmente sul personaggio principale, Ong Bak fa il verso al cinema d'azione a stelle e strisce, e sfrutta un montaggio che enfatizza le performance di Tony Jaa, riprendendo i combattimenti, come nei migliori eventi sportivi, da punti di vista diversi, per fare rivivere allo spettatore i momenti più spettacolari.
L'inesistente sceneggiatura al limite dell'inverosimile, condita da dialoghi assurdi (chi è che chiederebbe a una persona schiacciata da un'immensa testa di pietra, "come stai?"...), non è sicuramente il punto di forza di Ong Bak, ma se siete appassionati di arti marziali, potreste anche apprezzarlo.
ONG-BAK - NATO PER COMBATTERE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
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€8,99 | – | |||
€8,99 | – |
Discreto. Dopo una scena iniziale visivamente orribile, il film pur se con mezzi esigui si dimostra interessante e con scene d' azione ottimamente realizzate, con tanto di replay, grazie in particolare alle abilità cinetiche di Tony Jaa. Da un punto di vista registico, narrativo e fotografico la pellicola è sicuramente banale ma i combattimenti sono veramente esaltanti, coi personaggi [...] Vai alla recensione »
Film dal punto di vista della regia e della sceneggiatura è veramente pessimo, per non parlare della trama da B movie di seconda classe. Il film parla di una cosa scomparsa e il protagonista (Tony Jaa) la recupera e la riporta indietro, tutto qua. Le collutazioni e i combattimenti sono tutt'altra cosa, il contrario di quanto detto prima, sono proprio di alto livello: sono alla film di Jackie [...] Vai alla recensione »
Dare a Ong-Bak il pollice rosso e verso sarebbe come sparare sulla cosiddetta. Perché è palesemente nullo, una specie di II ragazzo di campagna versione Chuck Norris, con una complessità storico-culturale anch'essa nulla. Eppure in questa storia dell'ingenuo Ting, che deve recarsi a Bangkok per ritrovare la testa del Buddha OngBak, rubata al suo villaggio da alcuni delinquenti al soldo di biechi commerciant [...] Vai alla recensione »
Dare a Ong-Bak il pollice rosso e verso sarebbe come sparare sulla cosiddetta. Perché è palesemente nullo, una specie di II ragazzo di campagna versione Chuck Norris, con una complessità storico-culturale anch'essa nulla. Eppure in questa storia dell'ingenuo Ting, che deve recarsi a Bangkok per ritrovare la testa del Buddha OngBak, rubata al suo villaggio da alcuni delinquenti al soldo di biechi commerciant [...] Vai alla recensione »