rem
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lunedì 9 luglio 2007
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il mio nome è tony, tony jaa!
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Ong bak ovvero il cinema nella sua essenza più fisica!
Tony Jaa è infine giunto in Europa, via Luc Besson, per stupirci!
Mai occhio umano, pur abituato allo slapstick dell'attempato Chan, aveva mai visto cotanta fisicità espressa da un solo corpo.
Ong Bak è l'espressione più pura, e parimenti primitiva, del cinema di arti marziali: niente compromessi, né edulcurazioni produttive: Ong Bak è arte, punto!
Tony Jaa ama quel che fa: il suo corpo imperlato di sudore mentre descrive nello spazio geometrie non avvezze all'occhio umano, è l'espressione più ludica del suo cinema. La sua è commedia dell'arte: gli basta una piccola traccia, un'idea e poi il suo corpo, snodato, veloce, agile e potente, fa il resto.
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Ong bak ovvero il cinema nella sua essenza più fisica!
Tony Jaa è infine giunto in Europa, via Luc Besson, per stupirci!
Mai occhio umano, pur abituato allo slapstick dell'attempato Chan, aveva mai visto cotanta fisicità espressa da un solo corpo.
Ong Bak è l'espressione più pura, e parimenti primitiva, del cinema di arti marziali: niente compromessi, né edulcurazioni produttive: Ong Bak è arte, punto!
Tony Jaa ama quel che fa: il suo corpo imperlato di sudore mentre descrive nello spazio geometrie non avvezze all'occhio umano, è l'espressione più ludica del suo cinema. La sua è commedia dell'arte: gli basta una piccola traccia, un'idea e poi il suo corpo, snodato, veloce, agile e potente, fa il resto.
Non aspettatevi la verbosità e la demenzialità degli ultimi films di Chan, Tony è di un'altra pasta: combatte divinamente bene e fa male agli avversari, parecchio male!
La testa della statua del Buddha rubato(Ong Bak appunto) è l'esile pretesto (ma non rileva in un film del genere) per partecipare alla nascita del più fresco, rocambolesco, formidabile interprete del cinema di azione.
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brandon
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venerdì 24 settembre 2010
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il nuovo erede di bruce lee
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Discreto. Dopo una scena iniziale visivamente orribile, il film pur se con mezzi esigui si dimostra interessante e con scene d' azione ottimamente realizzate, con tanto di replay, grazie in particolare alle abilità cinetiche di Tony Jaa. Da un punto di vista registico, narrativo e fotografico la pellicola è sicuramente banale ma i combattimenti sono veramente esaltanti, coi personaggi che indossano dei caschi coperti da bardane e parrucche per riparasi dai colpi alla testa, soprattutto la scena dell' inseguimento a piedi è divertentissima. Certo il film manca completamente dell' aspetto estetico-scenografico che caratterizza le produzioni di Hong Kong, ONG BAK 2 che non ha nessun collegamento con questo se non lo stesso attore come protagonista, risulta da tale punto di vista migliore anche se non raggiunge il livello di Tsui Hark.
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Discreto. Dopo una scena iniziale visivamente orribile, il film pur se con mezzi esigui si dimostra interessante e con scene d' azione ottimamente realizzate, con tanto di replay, grazie in particolare alle abilità cinetiche di Tony Jaa. Da un punto di vista registico, narrativo e fotografico la pellicola è sicuramente banale ma i combattimenti sono veramente esaltanti, coi personaggi che indossano dei caschi coperti da bardane e parrucche per riparasi dai colpi alla testa, soprattutto la scena dell' inseguimento a piedi è divertentissima. Certo il film manca completamente dell' aspetto estetico-scenografico che caratterizza le produzioni di Hong Kong, ONG BAK 2 che non ha nessun collegamento con questo se non lo stesso attore come protagonista, risulta da tale punto di vista migliore anche se non raggiunge il livello di Tsui Hark. Comunque il film è gradevole specialmente grazie agli scontri marziali davvero notevoli. Nelle sale dei cinema orientali è già uscito il terzo episodio speriamo arrivi presto anche in ocidente
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