
Uno spaccato molto interessante della vita ad Israele, raccontato in maniera originale ed efficace. Dal 3 luglio al cinema.
Haifa, Israele. Rami è un arabo-israeliano innamorato della compagna ebrea Shirley, ma la gravidanza di lei rischia di diventare un grosso problema per le famiglie di entrambi. La sorella di Rami, Frida detta Fifi, viene coinvolta in un incidente d'auto e i suoi genitori cercano di lucrare sull'accaduto, non per avidità ma per fare fronte a un grave problema economico, ma rischiano di scoprire la vita parallela che la figlia conduce fuori dalle regole restrittive della famiglia. Fifi intraprende una relazione con Walid, un amico del fratello, ma anche fra loro ci saranno dei non-detti importanti. E Miri, la sorella di Shirley, viene messa sotto pressione dalla madre affinché si arruoli nell'esercito israeliano.
"Un gran bel film" l'opera che segna il ritorno alla regia di Scandar Copti, autore palestinese già nominato all’Oscar per Ajami. In Happy Holidays - da giovedì 3 luglio al cinema - vengono messi in discussione i confini e i pregiudizi, tanto che uno spettatore lo ha definito "un film incisivo che esplora il confronto tra diverse culture e generazioni. Realizzato con grande rigore formale, attenzione al contesto sociale e ambientale, profondi riferimenti culturali e una chiara visione politica". Un altro lo ha definito un film "assolutamente da vedere" proprio perchè ci racconta uno spaccato del mondo di oggi.
Ecco le prime reazioni del pubblico alla visione del film:
- Un film molto interessante sui rapporti umani e sulle difficoltà dei rapporti tra generazioni
- Un'opera significativa. Il film esamina in modo critico i meccanismi che sostengono il patriarcato e la militarizzazione della società israeliana, e il loro impatto sui valori individuali. Il regista non fa propaganda politica, ma piuttosto indaga le sfaccettature di una difficile convivenza, dove la verità di uno non è mai quella degli altri. Il film mostra "gente per bene intrappolata in un sistema corrotto". Da vedere.
- Complimenti, un gran bel film. Da vedere assolutamente soprattutto in questo periodo così turbolento
- Puntuale, semplice, magnetico
- Asciutto, sintetico, ben realizzato.
- Il film è uno sguardo su una realtà che guardiamo con giudizio critico: ci mostra vite private piene di contraddizioni tra modernità, interessi, fallimenti economici, sociali e familiari, ma sentiamo che in qualche modo è una realtà che ci appartiene . Diventa il nostro specchio.
- Un film intelligente, interessante, con un cast eccellente e un ambientazione ben curata
- Uno spaccato molto interessante della vita in Israele oggi, con dissidi interni e fra etnie diverse, raccontato in maniera originale ed efficace
- L'amore perde sotto i colpi del pregiudizio e della tradizione religiosa. Ottima regia, veloce ma allo stesso tempo analitica e profonda. Un triste ma veritiero spaccato sociale.
- Un film incisivo che esplora il confronto tra diverse culture e generazioni. Realizzato con grande rigore formale, attenzione al contesto sociale e ambientale, profondi riferimenti culturali e una chiara visione politica.