
La comedy-thriller di Feig si caratterizza per i continui e sempre più improbabili colpi di scena. Da giovedì 13 dicembre al cinema.
di Marianna Cappi
'Ho bisogno di un piccolo favore. Mi puoi prendere Nicky a scuola?' È questa la semplice, comune richiesta che l'affascinante Emily fa alla sua nuova amica Stephanie, prima di sparire senza lasciare traccia. Mamma single tuttofare, vlogger per passione e ingenua per natura, Stephanie si lascia irretire a tal punto dal mistero di Emily, dalla preoccupazione per suo figlio, e anche dal fascino di suo marito, da mettersi ad indagare in prima persona. Quello che troverà è un mistero che ne contiene un altro e via dicendo, fino a ribaltare i ruoli e le etichette di ogni personaggio coinvolto nella vicenda.
Da più parti si è scomodato il paragone con Gone Girl, ma sarebbe più corretto dire che Un piccolo favore sta al film di Fincher come "Invito a cena con delitto" sta a "Dieci piccoli indiani": siamo, cioè, nella parodia; la tensione c'è, ma è l'umorismo a padroneggiare la scena, e a diventare farsa verso la fine, quando si gioca ormai a carte scoperte.