
Un film cauto e gentile, ma modellato su un genere "Sundance" ormai seriale.
di Marianna Cappi
Howie Sheffield è un liceale con un braccio rotto, un fratello minore al quale è meglio che butti un occhio, e una coppia di genitori che deve decidere se lasciarsi definitivamente o darsi un'altra possibilità. Il suo faro nella notte, in quest'anno turbolento, è una giovane donna molto più grande di lui, che incontra ogni mattina sull'autobus. Mentre cerca l'occasione di trovarsi da solo con lei, si ritrova a passare le ore di educazione fisica in biblioteca in compagnia di Lindsay, una coetanea della quale non aveva mai approfondito la conoscenza al di là delle dicerie e del pregiudizio.
L'opera prima di Melissa Miller Costanzo si apre su una bella sequenza di titoli di testa, illustrati ad acquerello, che subito sembra dirci che il tono sarà lieve e che dobbiamo mettere in conto la comparsa di un sentimento nostalgico, perché busserà alla porta presto o tardi.