Sembrava una bella giornata quando, come per gioco, sono andato al cinema per vedere questo film.
La trama è molto semplice: un ragazzo senza amici (Andrew Detmer, interpretato da Dane DeHaan), socialmente solo, compra una videocamera per filmare tutto ciò che vede; il cugino decide di portarlo ad un rave per sollevargli il morale. In un bosco al di fuori del capannone dove si svolge la festa, i due "amici" accompagnati da un terzo personaggio, scoprono un foro nel terreno in cui giace un cristallo che dona loro dei superpoteri. Potrei descrivere lo sviluppo con poche altre parole: scoprono di essere diversi, si divertono finchè uno di loro non combina il danno, impazzisce e viene infine eliminato (chiaramente non senza danni collaterali catastrofici che paiono piacere molto al grande pubblico...). Fine del film.
Non voglio soffermarmi sulle premesse che potevano renderlo un film indimenticabile o trascinarlo in un baratro di mediocrità ancora più profondo, ma vorrei limitarmi a fare qualche osservazione riguardo alla pellicola.
Per prima cosa, siamo sicuri che sia stata una buona idea girarlo a livello "amatoriale"? I contitnui cambi di prospettiva dalla videocamera dei protagonisti, a quelle a circuito chiuso, ai videofonini di spettatori occasionali, è del tutto insensata... Si presume che la pellicola girata a questa maniera sia, all'interno della finzione del film, un prodotto che racconti la vicenda mantenendo continuità, ma, senza parlare di circuiti chiusi, videofonini o telecamere televisive (tutte falle da questo punto di vista), mi basta vedere come, la telecamera che il protagonista possedeva all'inizio del film, venga distrutta irrimediabilmente, e non recuperata, nella caverna; questo punto è molto importante, perchè ci fa capire che al regista non interessa fornire allo spettatore una logica continuità dei fatti, ma gli basta proseguire nella narrazione con la più alta spettacolarità possibile, senza badare all'illogicità del filmato. A tal proposito è da notare quanto questa scelta registica sia inutile grazie al periodo che passa dalla distruzione della prima telecamera, all'acquisto della seconda, rendendo chiaro che è proprio il "filmato" ad essere la storia...
In secondo luogo non vedo affatto, all'interno del film, introspezioni psicologiche degne di nota; il personaggio socialmente disadattato che diviene un pazzo, non è una novità, perchè nel mondo supereroistico esistono centinaia di personaggi identici a questo... per non parlare del bellimbusto che si trasforma in un orsacchiottone tenero e puro... Dovrei semplicemente fermarmi e dare a voi tutti la possibilità di vedere e giudicare da voi quella che è, a tutti gli effetti, una pellicola trascurabile che punta all'aspetto più che alla logica, ma decido di lasciarvi un'ultimo quesito: Vogliamo veramente continuare a vedere pellicole fatte solo per gli occhi?
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ettore.bilbo
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mercoledì 19 giugno 2013
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una spiegazione la da invece
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quando sono in macchina e parlano della nuova videocamera andrew dice che la nuova registra direttamente sulla videocamera e non su cassetta come la vecchia, ecco quindi che anche se rotta dalla vecchia videocamera si poteva estrarre il nastro...comunque, detto questo un po' di autocompiacimento da parte del regista nel cercare il punto di vista più inusuale e spettacolare c'è stato di sicuro...il film mi è piaciuto. è vero i personaggi sembrano facili facili, la trama a volte un po' banale, quasi non volesse essere niente più che un filmetto, ma ti dirò, è questo che mi è piaciuto... di solito storie del genere quando iniziano a prendersi troppo sul serio diventano una cagata pazzesca. quando la dimensione da film da intrattenimento non viene nascosta invece penso che anche l'introspezione trovi più spazio.
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quando sono in macchina e parlano della nuova videocamera andrew dice che la nuova registra direttamente sulla videocamera e non su cassetta come la vecchia, ecco quindi che anche se rotta dalla vecchia videocamera si poteva estrarre il nastro...comunque, detto questo un po' di autocompiacimento da parte del regista nel cercare il punto di vista più inusuale e spettacolare c'è stato di sicuro...il film mi è piaciuto. è vero i personaggi sembrano facili facili, la trama a volte un po' banale, quasi non volesse essere niente più che un filmetto, ma ti dirò, è questo che mi è piaciuto... di solito storie del genere quando iniziano a prendersi troppo sul serio diventano una cagata pazzesca. quando la dimensione da film da intrattenimento non viene nascosta invece penso che anche l'introspezione trovi più spazio. non so, penso a un Matheson (per fare un paragone letterario) che ha sempre scritto storie di finzione e di intrattenimento ma che poi ti stende senza che te ne sia accorto. certo sta a chi guarda il film saper mediare la propria lettura scindendo quanto c'è di fumettistico e di banalotto da quanto c'è di profondo...almeno, è la mia opinione.Ettore
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d'accordo? |
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